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Autore: Soul Mancini    17/12/2018    7 recensioni
1176 parole per raccontare un momento.
Due amici, un pianoforte e un accordo: re diesis minore (D-sharp minor).
DAL TESTO:
«Forse era per quello che, mentre lui mi osservava stravaccato su una poltrona alle mie spalle, non riuscivo a combinare nulla di sensato con lo strumento di fronte a me. Mi sentivo in un certo senso sotto esame.»
[Questa è la mia prima fanfiction sui Queen, la reputo più un esperimento. Una piccola one shot dedicata alla mia coppia preferita della sezione, anche se poco shippata: FreddiexJohn ♥]
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Freddie Mercury, John Deacon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ReggaeFamily

D-sharp minor




Le mie dita si spostavano incerte sul pianoforte, alla ricerca di una combinazione di note orecchiabile. Non ero un grande compositore, impiegavo un secolo a trovare una melodia convincente.

Mi sentivo a disagio. Succedeva sempre quando mi trovavo da solo con Freddie; io e lui avevamo legato tanto negli ultimi mesi, da quando ero stato coinvolto nei Queen, ma ancora non ero riuscito ad abituarmi del tutto al suo modo di fare stravagante, ai suoi sguardi indagatori, alle sue battute pungenti e ai suoi silenzi carichi di significato.

Forse era per quello che, mentre lui mi osservava stravaccato su una poltrona alle mie spalle, non riuscivo a combinare nulla di sensato con lo strumento di fronte a me. Mi sentivo in un certo senso sotto esame.

Sei un po' rigido, tesoro” commentò il mio amico, dopo qualche minuto in cui lasciai le mie dita incespicare sui tasti bianchi e neri.

Il pianoforte non è proprio il mio strumento” gli feci notare. “Come si faceva il re diesis minore?” borbottai poi tra me.

Sentii Freddie che si alzava e si accostava a me. Non mi mossi e non mi voltai, semplicemente osservai le sue dita che si posavano con sicurezza su tre tasti neri ed eseguivano l'accordo che stavo cercando. “Re, fa e la, tutte diesis” spiegò poi.

Mi ci volle un attimo per rendermi conto che l'altra mano, la sinistra, l'aveva posata sulla mia spalla. Non mi parve strano, era un gesto tipico di Freddie.

Oh, grazie!” Sorrisi appena, sebbene lui non potesse vedermi.

Sai Deaky, penso che cantare ti aiuterebbe parecchio per comporre. Perché non lo fai?” se ne uscì Freddie dopo qualche secondo. Ancora non si era mosso, si trovava in piedi alle mie spalle, a pochi centimetri da me.

No, io... non ho una bella voce, sono stonato e cantare non è da me, non mi piace...” precisai subito, in imbarazzo.

Non avrei mai osato cantare di fronte a lui, che era così bravo e talentuoso. Mi vergognavo.

Oh, avanti, Deaky! Ti prego, cantami qualcosa, sono curioso di sentirti!” mi implorò lui, attaccandosi a me e abbracciandomi affettuosamente.

Per poco non caddi dal seggiolino; mi ritrovai con la testa premuta sul suo petto e per un attimo venni colto da un capogiro. Non ebbi nemmeno il tempo di avvampare, perché Freddie subito iniziò a farmi il solletico e io mi dimenai.

O mi canti qualcosa, o continuo a farti il solletico!”

Non sono Brian, non cedo così facilmente.” Cercavo di mantenere la calma, non volevo dargli soddisfazioni, ma mi veniva da ridere e da fuggire. E poi avere le sue mani addosso mi provocava una strana ansia...

Una parte del mio cervello sperava ardentemente che Roger o Brian giungessero nella stanza all'improvviso, almeno quel momento si sarebbe concluso. E il mio cuore avrebbe potuto riprendere a battere regolarmente.

Freddie mi diede tregua solo quando, cercando di bloccargli i polsi, mollai per sbaglio una gomitata ai tasti del pianoforte. Un suono atroce e poco armonico si diffuse nell'aria, secco, poi lasciò spazio a un assordante silenzio.

Povero pianoforte” commentò il mio amico con una risatina.

In bilico sul seggiolino, sollevai lo sguardo e incrociai gli occhi di Freddie per la prima volta da quando era entrato nella stanza: li trovai colmi di una strana dolcezza. Non era da lui.

Ma prima o poi riuscirò a farti cantare” mormorò.

Poi, senza alcun preavviso, si chinò appena e posò le labbra sulle mie.

Oh, merda. Freddie, che cazzo stai facendo?

Sentivo il volto bollente, i muscoli rigidi e tesi, le mani ghiacciate che mi tremavano. Era tutto così sbagliato... ma non lo respinsi, non ne ebbi il coraggio.

Il mio amico mi stava baciando e io non volevo respingerlo.

Anzi, fui proprio io ad approfondire quel contatto: senza rendermene conto mi ritrovai in piedi, con Freddie che mi stringeva a sé, mentre lasciavo che le nostre lingue giocassero tra loro, si inseguissero e si scoprissero con calma e passione.

E nel frattempo inalavo il suo profumo, giocavo con i suoi capelli, sentivo il mio corpo infuocarsi contro il suo. Era tutto così fottutamente bello.

Fu lui a staccarsi da me. Mi scrutò attentamente in volto e non so cosa trovò nei miei lineamenti, nel mio sguardo. Di certo non dovevo avere un bell'aspetto, perché la mia mente era talmente scombussolata e piena di domande che si rifiutò di assistermi e funzionare.

Tutto ciò era troppo irrazionale e fuori dal mio controllo perché lo potessi accettare e assimilare.

Ehi... tutto bene? John?” mi domandava preoccupato, accarezzandomi piano una spalla.

Non dissi niente.

Freddie allora mi abbracciò e mi fece posare la testa sulla sua spalla, cullandomi con dolcezza. E ancora una volta non mi opposi, troppo scosso per compiere qualsiasi movimento.

Mai avrei pensato che uno come lui, talmente eccentrico da risultare inquietante, potesse avere un lato così tenero. Non pensavo potesse prendersi cura di me in quel modo.

Va tutto bene, non è successo nulla di grave” tentò di rassicurarmi.

Freddie, io sono etero e ho una ragazza” riuscii a sibilare, la voce rotta da un uragano di emozioni.

Ciò che viene dal cuore non è mai uno sbaglio. Non avere paura di essere spontaneo” ribatté lui solenne, poi ridacchiò e mi lasciò un leggero bacio tra i capelli. Rabbrividii da capo a piedi e d'istinto mi strinsi di più a lui.

La verità era che averlo così vicino mi stava facendo impazzire e stavo da dio tra le sue braccia.

Nessun ragazzo mi faceva questo effetto, io ero convinto del mio orientamento sessuale. Ma Freddie era un'eccezione a tutto, riusciva a mandare anche me fuori dagli schemi. Proprio me, l'ordinario e anonimo John Deacon.

In silenzio, Freddie afferrò una delle mie mani – che fino a quel momento aveva torturato nervosamente il bordo della felpa – e la portò all'altezza del suo cuore. I miei polpastrelli percepivano i suoi battiti forti e lenti, così rassicuranti.

Perché stai facendo tutto ciò?, avrei voluto chiedergli. Ma come al solito non trovai il coraggio di formulare quella domanda e tacqui, frugando nella mia mente alla ricerca di una risposta logica.

Dopo circa un minuto di silenzio, Freddie si irrigidì e istintivamente mi separai di botto da lui. Un brivido di freddo mi attraversò da capo a piedi.

Le voci di Brian e Roger rimbalzarono tra le pareti del corridoio; i due si stavano dirigendo nella nostra direzione, sicuramente preoccupati per la nostra sparizione.

Prima che i due si affacciassero alla porta, Freddie mi rivolse un'occhiata complice e maliziosa, poi mi lanciò un bacio a distanza e si ricompose.

Dal canto mio, beh, non sapevo se sarei mai riuscito a riprendermi.

Ah, siete qui! Ci avete fatto prendere un colpo!” esclamò Roger, comparendo sulla soglia.

Per evitare di incrociare il suo sguardo, tornai al pianoforte e posizionai le dita a caso sui tasti.

Re diesis, fa diesis e la diesis. L'accordo di re diesis minore.

Scossi il capo e sorrisi tra me e me.




♣ ♣ ♣



Ci sono degli eventi che ti cambiano la vita e che ti portano a fare delle cose che non avresti mai creduto di fare.

L'avvenimento, nel mio caso, è stato andare al cinema l'1 dicembre 2018 e, senza nessuna grande aspettativa, giusto per ammazzare il tempo, vedere il film Bohemian Rhapsody.

Da ciò sono conseguiti due fatti inaspettati: mi è piaciuto talmente tanto che sono andata nuovamente a vederlo l'8 dicembre... e poi, beh, è nata questa storia.

Sono passata da “i Queen, un bel gruppo, mi fa piacere sentire le loro canzoni alla radio” a “oh mio dio, ma cosa mi sono persa in tutti questi anni? Come ho potuto fare a meno di questi ragazzi?”.

Assurdo come un semplice film possa cambiare radicalmente il pensiero di una persona!

Ed ecco la mia prima “figlioletta” in questa categoria, su una coppia che mi ha da subito rubato il cuore. Lo so, non spicca in originalità ed è solo uno sbilenco esperimento, ma avevo bisogno di dar vita a ciò che mi piace immaginare, alla mia versione di Freddie e Deaky. L'idea mi è sorta nel vedere i loro caratteri così diversi e opposti, poi si è rafforzata quando ho letto in giro che John è entrato in depressione e si è chiuso in se stesso dopo la morte di Freddie – ma quest'ultima notizia non so se sia vera :P

Ho dato una fugace occhiata alla categoria e mi sono resa conto che non ci sono storie su questa coppia, almeno non mi è parso di vederne. Ma che ci possiamo fare? Ho sempre dei pairing strani e fuori dal normale XD

Se qualche fan dei Queen (molto più esperto di me) ha letto questo breve racconto e mi vuole dare un parere, un consiglio e apportare qualche correzione, gliene sarei molto grata. Non ho molta dimestichezza con questi personaggi e la loro storia, potrei aver scritto qualche imperdonabile stronzata e nel caso è giusto che lo sappia!

Ma ringrazio comunque tutti coloro che si sono voluti cimentare in questa lettura, spero sia stata di vostro gradimento :3

Alla prossima!!! ♥



   
 
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