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Autore: ballerina 89    19/12/2018    3 recensioni
Cosa succede quando il periodo peggiore di tutta la tua vita coincide con quello che dovrebbe essere in assoluto il più bello dell'anno? Pensiamo sempre al Natale come un periodo pieno di felicità e amore... ma se cosi non fosse?
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: David Nolan/Principe Azzurro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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È incredibile come cambiano le cose: un minuto prima sei felice, entusiasta e pronto a scalare le montagne e un attimo dopo la vita ti regala un'enorme delusione in grado di metterti ko per sempre. Non pensiamo mai che questo possa accadere a noi stessi eppure è così. Dall'oggi al domani tutto potrebbe cambiare rivelandosi o una grande sorpresa o un grande dispiacere. Emma Swan ne è la prova vivente. Era convolata a nozze da un paio d'anni ormai, era felice come non lo era mai stata e aveva la fortuna di poter contare su tante persone che l'amavano. Non le mancava nulla, Killian riusciva a renderla speciale anche solo con uno sguardo, ma andando avanti con i giorni entrambi sentirono la necessità di fare un ulteriore passo nella loro relazione. Erano già una famiglia, Henry considerava Killian suo padre a tutti gli effetti ormai, ma volevano concretizzare il tutto con un ulteriore membro. Ne avevano passate tante nella vita e nessuno dei due aveva mai avuto a che fare con un bambino piccolo fino a quel momento, ma ora si sentivano pronti e questo a loro bastava. Smisero di usare ogni tipo di precauzione ed iniziarono la loro speciale operazione "big family". Passò un mese, due, sei, un anno...niente. Nessun bambino sembrava voler arrivare. Durante i primi mesi non si persero d'animo ma a lungo andare, lo stress e la delusione per ogni test di gravidanza negativo li portarono a provare sempre di meno fino ad arrivare alla decisione di Emma di smettere di provarci.
- È inutile, non ce la faremo mai... - disse una sera più delusa che mai gettando l'ennesimo test negativo nel bidone della spazzatura.
- Amore, arriverà prima o poi ne sono sicuro, non essere così triste ok? Possiamo riprovarci. - anche lui stava perdendo le speranze ormai ma almeno davanti a sua moglie cercava di essere forte e darle speranza. Tra i due era lei quella che ne soffriva maggiormente.
- Riprovarci... e a che scopo? Per fare l'ennesimo buco nell'acqua? - disse mentre cercava di trattenere le lacrime.
- Non dire così...
- LO DICO ECCOME INVECE. È un anno che ci proviamo Killian... un anno! E cos'è successo? Te lo dico io... NIENTE! - colpì il lavandino del bagno con entrambe le mani con l'intendo di sfogare la rabbia. - Io... mi sento uno schifo ogni volta, un completo fallimento e non voglio più continuare a sentirmi così!
- Vieni qui! - le andò vicino per abbracciarla, odiava vederla soffrire e non poter fare nulla per aiutarla lo mandava in bestia. - Dimmi: cos'è che posso fare per farti tornare quel bel sorriso che amo sulle labbra?
- Voglio smettere di provarci... mi arrendo!
- Sul serio?
- Si! Staremo male per un po' ma poi ce ne faremo una ragione. È inutile continuare ad infliggersi questa sofferenza ogni volta Killian. È ora di mettere i piedi per terra e affrontare la realtà. Mi dispiace tesoro ma non vedo altri modi per uscirne. - senza guardarlo negli occhi provò ad uscire dal bagno, sapeva che anche lui desiderava un figlio almeno tanto quanto lei, non sopportava l'idea di averlo involontariamente ferito con quella decisione.
- Aspetta un secondo... - la bloccò trattenendola per un braccio e facendola voltare ancora una volta verso di lui. - Capisco tutto davvero: la delusione, il sentirsi un fallimento.... credimi anche per me non è facile, ma non credo che abbandonare l'idea sia la soluzione ai nostri problemi.
- E cosa vorresti fare? Continuare a provarci fino al giorno del nostro funerale? Mi pare un tantino eccessivo non credi?
- Intendo dire che non siamo né la prima ne l'ultima coppia che ha questo tipo di problema. Molti come noi sono nella nostra stessa situazione e molti altri invece hanno risolto grazie all'aiuto di una persona competente. Perché non ci facciamo aiutare? In fondo tu sei giovane ma io ho quasi 300 anni... magari qualcosina in me non funziona come dovrebbe. - le fece l'occhiolino per cercare di sdrammatizzare.
- Tu? Il terribile capitan Uncino, sta mettendo in dubbio la sua virilità? - per un momento le sue labbra si curvarono in un piccolo sorriso ma tornando serie poco dopo - Mi stai dicendo di voler chiedere un consulto medico?
- Perché no! se dobbiamo rinunciare all'idea vorrei almeno sapere il perché. Allora, cosa mi dici?
- Dico che ho paura ma è evidente ormai che c'è un problema. Se sei pronto a scoprire qual'è allora lo sono anche io.
- Chiamerò Whale domani stesso! Non preoccuparti amore andrà tutto bene. - la bació - Ora perché non vai a stenderti un po'? Non hai per niente un bell'aspetto.
La serata finì così: con l'ennesima delusione ma con un nuovo programma di battaglia da affrontare. Il mattino seguente Killian chiamò Whale ancor prima che Emma si svegliasse e dopo aver spiegato in grandi linee il problema whale fisso loro un appuntamento per la settimana successiva. Furono i sette giorni più lunghi della loro vita, il tempo sembrava non scorrere mai e la tensione in casa era sempre più evidente, ma alla fine quel giorno arrivò ed entrambi vennero posti a visite approfondite. Per i risultati ci sarebbe voluta come minimo un'altra settimana ma whale riuscì ad accelerare tutto e nel pomeriggio i risultati erano già li sulla sua scrivania, nero su bianco. Nonostante fossero sposati e nessuno dei due avesse problemi che l'altro assistesse al colloquio con il medico, whale decise di incontrarli prima separatamente e poi insieme. Quelle parole Emma non le dimenticherà mai per tutto resto della sua vita... sapeva che il 50% delle possibilità di quei fallimenti poteva essere dipeso da lei ma averne la certezza non era semplice da accettare:
"Vedi Emma... - iniziò il medico - Avendo già avuto un figlio in passato ho escluso i problemi ormonali e le analisi mi hanno confermato la diagnosi, però un problema c'è e mi dispiace dirtelo ma non è nenache tanto piccolo. Hai un problema a livello strutturale, molto probabilmente dovuto ai troppi colpi subiti durante le precedenti battaglie. È questo fattore che rende molto difficile un concepimento. Non è impossibile che tu possa rimanere incinta ma devi sapere che la percentuale è molto bassa. Siamo ad un 15% contro un 85% di esito negativo."
Una sentenza di morte sarebbe stata meno angosciante da digerire. Senza aspettare che Killian entrasse nello studio per poter parlare insieme delle possibili eventualità Emma forse fuori con le lacrime agli occhi facendo preoccupare seriamente suo marito. La
Seguì fin fuori l'ospedale e una volta raggiunta l'avvolse in un forte abbraccio e la lasciò piangere e sfogarsi per tutto il tempo che ne ebbe bisogno.
- Sono qui... sono qui amore, va tutto bene! - cercó di consolarla disegnandole dei cerchi dietro la schiena - Qualsiasi cosa ti abbia detto Whale va bene, non ha importanza.
- Io... sono io. È colpa mia... Sono io il proble...
- Non dirla neanche una cosa del genere! Nessuno a colpa di nulla. Sapevamo l'eventualità che potesse esserci il problema. Mio o tuo che sia non ha importanza: parleremo con Whale, insieme, e proveremo a smuovere la situazione ok? - non rispose, continuò a piangere e si aggrappò letteralmente a lui come se fosse il suo unico appiglio di salvezza. Lui la lasciò fare, non la costrinse ne a parlare ne a reagire... aveva bisogno di sfogare tutta la tensione che aveva accumulato in quei giorni e aveva bisogno di farlo alla sua maniera. Solamente una volta essersi calmata, Killian, tenendola ancora stretta a se, la incoraggiò a rientrare in ospedale e insieme raggiunsero Whale nel suo studio il quale li stava attendendo.
Una volta messo al corrente anche Killian dell'autentico problema, come precedentemente annunciato, whale iniziò un colloquio con entrambi.
- Immagino che la situazione possa sembrare insormontabile in questo momento e che vi crei sconforto ma la prima cosa da fare per poter realizzare il vostro sogno è rimanere con lo spirito positivo verso quello che sarà il vostro futuro. Mi prenderete per pazzo, lo so, ma è così: le tensioni non aiutano mai. Trovate un hobby, uno sport, qualcosa che vi faccia scaricare e che vi tenga sereni... tranquilli. Questo è senza ombra di dubbio il primo passo da affrontare. Per quanto riguarda poi un aspetto decisamente più "pratico" se così vogliamo definirlo, immagino che ci abbiate provato spesso in quest'ultimo periodo non è vero?
- Spesso? - ripetè Killian - spesso è un eufemismo. Negli ultimi due mesi è diventato un vero lavoro a tempo pieno. Non che me ne lamenti, ci mancherebbe altro, ma ormai siamo talmente abbattuti che più che un piacere sembra essere diventato un obbligo.
- È proprio qui vi volevo. Accanirsi non serve a nulla se non all'esatto contrario. Non serve a nulla provarci ogni giorno più volte al giorno, anche qui bisogna essere cauti. Sembra strano ma è così.
- Cosa proponi di fare? Possiamo ancora far qualcosa vero?
- Sarò sincero, si può provare ma non garantisco risultati sicuri. Le percentuali ve le ho dare e sapete entrambi che la strada è in salita. Emma ti presceiverò delle pasticche da prendere due volte al giorno. Anche se non ci sono problemi ormonali dovrebbe comunque aiutare e per quanto riguarda la vostra attività... riducete. Tre volte a settimana credo sia l'ideale. Ci vediamo tra un paio di mesi eccetto piacevoli novità.
Digerire quel boccone amaro fu veramente dura, sopratutto per Emma. Dal momento in cui era uscita dall'ospedale Killian poté vedere qualcosa cambiare nel suo sguardo. Le lasciò del tempo per elaborare, per abituarsi a quella realtà, ma quando con il passare del gironi la vide continuare per quella strada e uccidersi di lavoro pur di non pensare o di avere dei contatti con lui decise di intervenire. Era appena rientrata dalla stazione, dal suo ennesimo turno di straordinario per la precisione, salutò suo marito con un bacio a stampo e un sorriso per nulla sincero e andò a sedersi sul divano dove si mise a leggere un libro.
- Sei davvero negata a mentire lasciatelo dire amore. - iniziò lui facendole distogliere lo sguardo dalle pagine che precedentemente stava osservando. - Si vede lontano un chilometro che stai soffrendo, è inutile che continui a mentire a me e sopratutto a te stessa, dicendo che vada tutto bene.
- Killian...
- Lasciami finire ti prego. Io non riesco minimamente ad immaginare cosa tu possa provare in questo momento e ci sto male perché non so come aiutarti. La cosa che mi fa più male però è sentirti distante. Lo vedo che cerchi ogni scusa possibile per star lontana da me e non incrociare il mio sguardo, non sono stupido. Quello che non capisco è perché? Perché ti stai allontanando da me? Dimmi la verità, qualunque essa sia. Non mettere ulteriore stress a quello che già hai dentro.
- Io... non sto cercando di evitarti è solo che... beh non è facile accettare ciò che mi è stato detto e ogni volta che incrocio il tuo sguardo vedo tristezza e mi sento responsabile.
- I miei occhi trasmettono tristezza secondo te? Forse è vero, ma non è di certo per quello che pensi tu. Certo mi dispiace la situazione non posso negarlo, ma non sono triste per questo motivo. La cosa che mi rattrista di più è vederti fuggire e rialzare quei dannatissimi muri che tanto ho lottato per tirarlo giù. Sono tuo marito Emma, non devi nasconderti con me, non devi difenderti, non devi vergognarti o sentirti in compa di nulla. Anzi no... forse una colpa ce l'hai: quella di non essere riuscita dopo cinque giorni dalla visita a mettere in atto nenache uno dei consigli di Whale. - non era un rimprovero, era solo una semplice constatazione.
- Non è vero, sto lavorando! Il lavoro mi aiuta a rilassarmi...
- si lavori è vero, ma non di certo per liberare la mente o svagarti. No no... tu lo stai facendo per scappare dalla realtà.
- E puoi biasimarmi?
- Ok ok ok... girarci intorno non servirà a nulla quindi andrò direttamente al punto. Ci hanno dato pochissime possibilità di riuscita giusto? Rispondimi per favore.
- Giusto.
- Ecco, pochissime non significa nessuna. Significa che tra i tanti no un possibile si potrebbe arrivare. Perché dannarsi l'anima a pensare sempre negativo, prova a pensare positivo per una volta. Abbiamo affrontato non so quante battaglie che risultavano impossibili, abbiamo raggiunto reami che mai pensavano di poter raggiungere e addirittura abbiamo affrontato la morte e ne siamo usciti vittoriosi. Come possono tutte queste esperienze non significare nulla in questo caso?
- Lì si trattava di magia Killian...
- E qui si tratta di amore Emma e da quel che so l'amore è il tesoro e il potere più grande che ci sia. - non rispose - Ascolta, prova a fidarti di me: magari non succederà nulla, ma magari si... forse tra un anno staremo ancora qui a discutere su quanto sono stato superficiale e credulone o magari saremo seduti su questo divano a coccolarci quel bel pancione che tanto abbiamo desiderato e che finalmente ci sarà concesso. Non possiamo sapere cosa ci riservi la vita ma possiamo provare ad aiutare la natura a fare il suo corso. Allora: che ne dici? Ti va di azzerare tutto e ricominciare da capo?
Ci pensò per un po' ma alla fina rispose:
- Se prometti di non abbandonarmi per nessun motivo al mondo... si. Sono disposta a ripartire da zero.
- Credi davvero che io sia in grado di abbandonarti? Dovrei ritenermi offeso Swan! - iniziò a farle il solletico facendola per la prima volta dopo tanto tempo ridere di nuovo. Per Killian quel suono fu pura musica. Avrebbe voluto vederla sempre sorridere.
- D'accordo d'accordo chiedo venia! Era solo per esserne completamente sicura. - rispose non appena riuscì a liberarsi dalla sua presa.
- Ora che hai capito che non ti libererai più di me cosa mi dici amore?
- Che sono d'accordo con te. Chiudiamo questo capitolo e iniziamone un'altro!
- Insieme?
- Insieme!

 
https://pin.it/7s5lkroxg4cv5j (link immagine del capitolo)
Note dell'autore:
Ed eccoci qui, come promesso, con questa piccolissima Fan fiction. Questo capitolo come avrete potuto notare non ha accennato minimamente al Natale ma tranquilli, prima o poi arriverà. Mi occorrevano dei capitoli per poter spiegare meglio la situazione. Cosa ne pensate? Triste vero? Già so che qualcuno mi ucciderà per aver iniziato così ma non posso farci nulla, la mia mente ha fatto tutto da sola eheheh.  Attendo con ansia i vostri commenti. Vi saluto e vi do appuntamento a domani con il secondo capitolo di questa storia. Un baciooooo. Ps non ho ancora capito come inserire le immagini direttamente nella storia quindi per ora inserirò direttamente il link dell’immagine
 
 
   
  
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