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Autore: _Ash    23/12/2018    1 recensioni
Si parla di Galra!Keith e Lance!Altean, in un universo in cui le due fazioni sono in guerra, Lotor è il Re dei Galra e i due nemici si incontrano. I loro destini sono legati tra loro.
Genere: Angst, Fantasy, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Kogane Keith, Lotor, McClain Lance
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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IN ANOTHER LIFE

 

Pianeta Altea.

L'accampamento Galra distava non molti Km di distanza dalla splendida cittadina Alteana; era una città prosperosa, dove gli abitanti erano molto dediti alle divinità, e il loro progresso andava avanti grazie sopratutto all'alchimia.

Era davvero un popolo straordinario, ricco di storie e leggende Natie.

Ed è proprio grazie, o per colpa di queste leggende che successe tutto ciò che ora si narrerà in questa storia.

Una storia che nessuno conoscerà mai, fatta eccezione per due entità più grandi di qualsiasi altro essere vivente esistente.

 

Galra e Alteani erano in guerra ormai da lunghissimi anni, tantè che molti dimenticarono perfino i motivi delle ostilità.

Ma in quel momento i soldati situati nell'accampamento nemico sapevano per chi combattevano e il motivo, o almeno così credevano...

tra tutti loro c'erano soldati diversi per aspetto fisico, per carattere e abilità nel combattimento, ma tutti avevano la stessa morale e l'ideale della guerra e di sangue era l'unica cosa che li accomunava tutti.

Fatta eccezione per pochi scelti, e uno di questi in quel momento, era in giro per la radura, circondata solo di natura: pochi alberi che gli permetteva un po' d'ombra, l'erba era rigogliosa e verdeggiante sotto i suoi stivali.

Camminava quasi pigramente, la sua spada alla mano per difendersi da eventuali nemici Alteani o attacchi da parte di animali selvatici.

Gli avevano ordinato di andare ad esplorare l'area circostante, arrivando fin nei pressi della città e studiarne la geografia.

A Keith quel ruolo non gli s'addiceva neanche un po'.

Soldato impulsivo e agile nel combattimento corpo a corpo, la sua arma prediletta era la spada e non se ne separava mai, nemmeno quando andava a dormire.

Di corporatura era molto robusto, e la tuta che indossava ne risaltava al meglio i lineamenti muscolosi su tutto il corpo.

I capelli erano neri e più lunghi sotto il collo e in testa aveva un paio d'orecchie nere e pelose, ma così belle che ad una persona normale sarebbe venuta voglia di accarezzarle.

Di certo avrebbe preferito di gran lunga rimanere al campo ad allenarsi, ma gli ordini erano ordini e non si discutevano.

Sbuffò per l'ennesima volta mentre camminava sempre più indispettito; lui era un soldato, era lì per combattere, non di certo per fare passeggiate e appostamenti noiosi.

Un fruscio attirò la sua attenzione facendogli raddrizzare le orecchie in segno di allarme.

Sentiva chiaramente dei passi provenire verso Est, e l'unica via di fuga sembrava un grosso albero posto proprio di fianco a lui.

Vi si arrampicò abbastanza in alto da permettere alle gradi fronde verdeggianti di nasconderlo, e vi attese impaziente, guardando verso il basso chi potesse arrivare.

Una creatura simile ad un orso polare sbucò nella sua visuale, annusando l'aria e soffermandosi dove vi era il soldato giusto un attimo prima.

Keith lo riconobbe come un Clànmuller, creature apparentemente innocua, ma che può dimostrarsi molto pericolosa e assumere un aspetto spaventoso.

Si leccò la bocca chiaramente affamato e in cerca di cibo e proseguì il suo cammino nella sua caccia pomeridiana.

Era pronto a scendere e a riprendere il proprio incarico, quando sentì qualcosa tastargli le proprie orecchie.

“Wow, come sono soffici!” una voce giunse come dal nulla e il Galra si guardò attorno per poi scorgere una figura nascosta sulle fronde più alte.

Si chiese se potesse essere un suo compagno, anche lui in ricognizione da quelle parti; sapeva che ne erano stati mandati altri in direzione diverse.

Il suo istinto fu scacciare con la mano quella strana presenza dalle sue orecchie, per poi cercare di sporgersi.

“Non ti ho dato il permesso di toccarle...Chi sei?”

Ci furono vari movimenti da sopra di lui, e di nuovo quella voce fece capolino.

“Ti dispiacerebbe continuare questa conversazione altrove? Vorrei scendere da quest'albero se non ti dispiace.”

Giusto, effettivamente il pericolo era passato e non aveva più motivo di restare l'assù.

Con un balzo atterrò a terra in una perfetta posizione da vero guerriero ninja e dopo vari scossoni provenienti dall'albero, finalmente anche lo sconosciuto scese da qualche ramo più basso, atterrando un po' piu goffamente.

Keith spalancò gli occhi trovandosi di fronte niente di meno che un Alteano.

D'istinto mise le mani sulla propria spada e si mise in posizione difensiva.

L'individuo lo guardò per nulla spaventato, ma pronto anche lui a combattere, mettendosi in posizione.

“Hey, attento, sono un combattente provetto!” lo avvertì l'alteano non facendo minimamente scomporre l'altro.

Dai suoi abiti civili non si sarebbe proprio detto che fosse un combattente: indossava una tunica lunga sui toni blu, con delle strisce dorate intorno ai bordi; la pelle era più scura dei soliti abitanti a cui era abituato a vedere, una zazzera di capelli castani e occhi blu cobalto.

La sua corporatura poi non sembrava per niente muscolosa, anzi gli sembrò un tantino troppo magro per i suoi gusti.

Stava bluffando per cercare di spaventarlo, non c'era dubbio.

“Si vede, hai proprio l'aria di un soldato.” lo schernì abbassando la spada.

Anche l'altro decise di abbassare le difese, rimanendo comunque all'erta; era un Galra quello che aveva di fronte, ma sembrava diverso dagli altri; i suoi sensi non sbagliavano mai.

“ E tu allora, con quelle orecchie così carine, chi vuoi spaventare?”

La provocazione dell'alteano riuscì nell'intento, perchè l'altro le abbassò leggermente all'indietro mettendosi sulla difensiva.

“Io ci sono nato con queste orecchie! E si dia il caso che funzionino molto meglio delle tue!”

“di sicuro sono molto più belle, questo te lo concedo.”

Era assurdo come due razze in guerra come loro, ora stessero discutendo di ''orecchie''

“Bhe, io sono Lance.”

Ci volle qualche secondo prima che l'altro elaborasse tutta quella strana situazione. Davvero si era presentato? Ad un nemico? Forse era uno scherzo, o una trappola...in ogni caso, decise di assecondare quello strano individuo, vedendolo avvicinare a sé.

“Io sono Keith.”


*angolino dell'autrice*
questa fic è nata da una role assieme alla mia Keith, vorrei ringraziarla perchè l'abbiamo scritta assieme e senza di lei non sarebbe mai venuta fuori. Ci abbiamo messo lacrime, sudore, lacrime, sangue, lacrime e anime per scriverla.
Spero possa piacervi <3
Klance is canon king <3
byebye
   
 
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