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Autore: ladyzaphira    23/12/2018    1 recensioni
Gaia era quello che, probabilmente, gli uomini antichi avrebbero adorato come una divinità, se mai si fosse rivelata a loro.
Era l’essenza del pianeta terra, la sua manifestazione fisica.
Un avatar, se vogliamo.
Gaia era nata nell’istante stesso in cui si era formato il pianeta, ed aveva continuato ad esistere da allora, osservando con materno affetto tutte le forme di vita che si sviluppavano sulla sua superficie.
Per questo era rimasta sorpresa nel percepire la presenza di cybertroniani sul suolo terrestre.
Genere: Fantasy, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Autobot, Decepticon, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Transformers: Prime, Transformers Animated
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Gaia era rimasta sorpresa nel percepire la presenza di cybertroniani sul suolo terrestre.
 
Tanto che inizialmente pensava di essersi sbagliata, di aver confuso i segnali.
Dopo tutto erano passati milioni di anni da l’ultima volta che una presenza estranea era giunta sul pianeta e i cybertroniani erano … curiosi.
 
Non erano creature organiche.
 
I loro corpi erano fatti di metallo, ma un tipo di metallo diverso da quello terrestre e come tale al di là del suo controllo.
Gaia aveva il controllo della terra, e di tutti gli elementi da essa generati.
Il che oltre alle piante includeva anche i minerali, tra cui il metallo, che in fondo era sempre terra solo lavorata e raffinata da quasi tutte le impurità.
 
Tuttavia il metallo dei cybertroniani era diverso, per il semplice fatto che non era nato dalla terra.
 
Gaia era quello che, probabilmente, gli uomini antichi avrebbero adorato come una divinità, se mai si fosse rivelata a loro.
Gaia era l’essenza del pianeta terra, la sua manifestazione fisica.
 
Un avatar, se vogliamo.
 
Gaia era nata nell’istante stesso in cui si era formato il pianeta, ed aveva continuato ad esistere da allora, osservando con materno affetto tutte le forme di vita che si sviluppavano sulla sua superficie.
 
L’estinzione dei dinosauri l’aveva fatta soffrire molto, ma l’aveva accettata, consapevole del fatto che, presto o tardi, il cerchio della vita avrebbe ripreso il suo moto con nuove creature.
Creature che nascevano, vivevano e poi morivano, seguendo il percorso dell’evoluzione.
Questo perché l’impatto causato dal meteorite che l’aveva colpita, per quanto avesse devastato la crosta, non era riuscito a raggiungere il nucleo.
 
La terra era sopravvissuta e Gaia insieme ad essa.
 
Eppure la presenza di creature aliene l’aveva sempre innervosita.
Non aveva ricevuto molte visite, in tutta la sua esistenza saranno state tre, quattro al massimo.
 
Soprattutto nel periodo in cui sulla terra non c’era ancora nulla che potesse destare l’interesse di pericolosi invasori.
 
E quel poco che poteva esserci, Gaia si assicurava di nasconderlo bene.
 
Come la prima volta in cui i cybertroniani atterrarono sulla terra.
Un’enorme navicella era precipitata tra le montagne, a Nord del continente che gli umani chiamavano “America”.
 
Non passò molto tempo prima che si facesse viva una seconda astronave, la quale orbitò attorno alla terra per un po’, alla ricerca della prima.
Non la trovò mai.  
Gaia l’aveva fatta sprofondare in un crepaccio, i segnali radio bloccati da grandi giacimenti di carbonio nelle alte montagne tra cui l’aveva richiusa mentre una fitta foresta nascondeva il tutto.
I cybertroniani al suo interno erano riusciti a ripararsi all’interno delle capsule di stasi prima dello schianto non sapendo che sarebbero rimasti in quello stato per molto, molto tempo, forse per sempre.
 
Dopo un po' la seconda astronave abbandonò le ricerche, allontanandosi dal pianeta.
 
“Così, sono tornati”
 
Gaia ritrasse la mano che fino a quel momento aveva tenuto premuta al suolo, così da percepirne meglio le vibrazioni.
 
No, non si era sbagliata.
 
“Sono in cinque” constatò “Sono svegli, tutti quanti …”
… Non come quelli dell’astronave perduta.
 
Non poteva semplicemente seppellirli sotto la crosta terrestre.
 
Si alzò in piedi, in tutta la sua altezza.
Quasi sette metri, l’equivalente di una femmina cybertoniana con la differenza che il suo aspetto si avvicinava di più a quello di una donna umana che ad una femme.
 
Le gambe erano fatte di terra e roccia, le braccia ricoperte di corteccia.
I suoi capelli erano verdi, lunghi e ricci, intrecciati di foglie e fiori che, quando saliva in superficie, assorbivano l'energia del sole come le piante.
I suoi occhi erano due ciechi smeraldi brillanti.
Difatti non possedeva un apparato visivo, eppure “vedeva” molto bene, con tutto il suo corpo, con la mente e con il cuore.
 
Attraverso le vibrazioni della terra percepiva il mondo e tutte le sue creature.
 
L’avatar della terra emise un sospiro, riprendendo lentamente a camminare.
Si trovava lungo le pendici dei monti Muchinga in quel momento, nelle zone più a sud dell’Africa.
Stava facendo una delle sue solite passeggiate quando percepì le prime vibrazioni all’arrivo del cybertroniani.
 
Dall’Africa era riuscita a percepire il cambio di vibrazioni provenienti dal Nord America.
 
Decise che non avrebbe fatto nulla.
Si sarebbe limitata a controllarli, sperando che la loro presenza non costituisse una minaccia per la terra, in caso contrario …
 
… Preferì non pensare a cosa sarebbe stata costretta a fare.

In ogni caso, poteva gestire cinque, SOLI, transformers.

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Vi lascio questa one shot/prologo come regalo di natale, nella speranza di poterne trarre al più presto una long ^^
In ogni caso l'universo di base è quello "Animated" mischiato a quello "Prime", con eventualmente qualche dettaglio preso da altre serie perché mi piace variare ahahahah!!
  
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