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Autore: La Polly    24/12/2018    5 recensioni
[Guardiani della Galassia]
Dopo la morte di sua madre, per Peter Quill il Natale aveva perso qualsiasi significato... Fin quando non aveva trovato quella nuova, strana famiglia.
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Peter era appoggiato alla parete della sua astronave, lo sguardo fisso sull'oggetto che teneva fra le mani: l'adorato walkman che gli aveva regalato sua madre.
Ogni tanto si fermava a pensare a come sarebbero andate le cose se lei non fosse morta.

Mi manchi, mamma.

I suoi occhi, all'improvviso, si spostarono sull'orologio elettronico dove erano segnati anche l’anno, il giorno e il mese di ogni pianeta.
Era il 25 Dicembre, sulla Terra.

L’ennesimo Natale senza di lei; ormai aveva perso il conto di quanti ne erano trascorsi dall'ultima volta che lo aveva festeggiato e per anni aveva finto che non gli importasse, invece la verità era un'altra.

Continuando a fissare quella data, una miriade di ricordi gli passarono davanti agli occhi come tanti flash.
Dei passi affrettati – passi che aveva imparato a riconoscere – però, lo riportarono alla realtà.

«Peter, potresti venire di là? Drax e Rocket hanno cominciato di nuovo a discutere e io ho una soglia di sopportazione molto bassa…»

Eccola lì, Gamora, che entrava come una furia nella sua stanza, senza bussare, e con un'espressione esasperata sul suo bel viso – il viso di colei che fino a poco tempo prima era stata un'assassina spietata e che ora invece si batteva per difendere la Galassia.

«Peter, va tutto bene?»

Solo in quel momento si rese conto di essersi imbambolato a fissarla.

Ottimo lavoro, Star-Lord. Davvero un ottimo lavoro!

«Sì. Ora arrivo, ci penso io» rispose, distrattamente.

Si voltò per sistemare il walkman sul comodino, cercando di scacciare la malinconia che si era fatta spazio dentro di sé – non poteva permettere che gli altri se ne accorgessero, perché lui era il leader, era il grande Star-Lord.

Quando Gamora si accostò a lui e posò la mano sulla sua spalla, Peter la guardò negli occhi. In quel momento un pensiero gli attraversò il cervello.

Che cos’è per te il Natale, Peter?

Non lo sapeva, non più, o forse non se lo ricordava. Quel giorno avevo perso ogni significato da quando era rimasto senza una vera e propria famiglia. Sì, Yondu e i Ravagers erano diventati qualcosa di simile, in un certo senso, ma non era lo stesso. Poi però, osservandola mentre gli rivolgeva uno di quei sorrisi appena accennati che a lui piacevano tanto, una nuova consapevolezza si fece spazio dentro di lui.

Io ho una famiglia.

Famiglia era Drax che si addormentava come se nulla fosse sul sedile mentre attraversavano un campo di meteoriti. Famiglia era Groot che si arrampicava fin sulla sua spalla per farsi coccolare. Famiglia era Rocket che si fingeva un duro, vantandosi di essere il miglior pilota di tutta la Galassia. E, soprattutto, famiglia era Gamora che lo osservava di sottecchi pensando che lui non se ne accorgesse, che lo rimproverava con lo sguardo quando faceva lo strafottente e che batteva il piede al ritmo della musica senza nemmeno farci più caso, come se per lei fosse stata la cosa più naturale al mondo – e forse ormai era davvero così.

Peter ricambiò quel sorriso, poi mise la mano sopra la sua e gliela strinse.
«Buon Natale, Gamora.»

L’aliena sussultò. Non le aveva mai parlato con così tanta dolcezza, non l'aveva mai guardata con così tanta intensità – forse solo quella volta dentro l'astronave di Yondu, dopo averla salvata da morte certa.
Era quasi riuscito a baciarla, quel giorno, e ora lo stesso desiderio si ripresentò più forte che mai.

Cosa aspetti? Fallo. È quello che vuoi, quello che hai sempre voluto fare da quando l'hai vista per la prima volta su Xandar.

No, era diverso. Era tutto diverso. Quel giorno il suo desiderio era stato dettato dalla semplice attrazione fisica, mentre adesso c'era di più – molto di più – e lui lo sapeva bene.

Al diavolo! In fondo cosa ho da perdere?

Peter fece una scelta, decise di correre il rischio, e lentamente si avvicinò al viso di Gamora, senza smettere di guardarla negli occhi.
Prima che potesse compiere quel passo decisivo che forse avrebbe cambiato tutto, però, sentì una voce – intenta, come sempre, a imprecare – familiare avvicinarsi sempre di più.

Gamora si allontanò da lui, quando Rocket irruppe nella stanza.

«Si può sapere che fine avete fatto, voi due imbecilli?»

Non appena fiutò l'imbarazzo palpabile che aleggiava nell'atmosfera, un sorriso provocatorio gli apparve sul muso.
«A sbaciucchiarvi, come avevo immaginato...» aggiunse, con disgusto.

Maledetto roditore.

«Sparisci, Rocket» lo intimò la donna, fissandolo minacciosa.

Lui alzò immediatamente gli occhi al cielo e si voltò dalla parte opposta.
Mentre si allontanava, lo sentì – come suo solito – borbottare: «Sparisci, Rocket. Non costruire bombe sulla mia nave, Rocket. Bla, bla, bla…»

Peter sbuffò, a volte era davvero insopportabile.
Gettando un'occhiata alla donna, notò che lo stava fissando in modo strano. Sembrava… imbarazzata?

Nah, impossibile.

All’improvviso, il suo sguardo tornò quello di sempre: sicuro e impassibile – eppure lui scorse qualcos’altro in fondo ai suoi occhi, una sfumatura che non aveva mai visto prima.

«Andiamo, forza» gli disse, sfiorandogli il braccio con le dita, uscendo poi dalla stanza.

Prima di seguirla, Peter posò per un'ultima volta gli occhi su quella data, e sorrise.

Mi manchi, mamma, oggi ancora di più, ma ora ho questa nuova famiglia a cui badare. Sono tutti un po' strani, sai? Però sono sicuro che piacerebbero anche a te. Buon Natale.
 
 
 
 
 
 


Spazio Autrice

Buonsalve a tutti!
Questa è la mia prima one-shot sui Guardiani della Galassia e ho approfittato delle feste natalizie per pubblicare qualcosina. Spero che vi sia piaciuta e ancora di più spero di riuscire a scrivere presto altro su di loro.
Un bacio e Buon Natale!!!
   
 
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