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Autore: Lily710    24/12/2018    3 recensioni
Una raccolta di quattro semplici one-shot a tema romantico, ambientate ognuna in una stagione diversa;
• “Risi ancora, ancora e ancora. Non avevo intenzione di smettere.
Anzi, erano proprio quello sguardo e quel sorriso che non mi permettevano di farlo.” -Sonic × Amy (Autunno);
• “Al riccio si era accesa una scintilla dentro, e quella scintilla in quel momento stava bruciando ardentemente per un sentimento che probabilmente non aveva mai conosciuto a fondo. Era amore, forse?” -Shadow × Crystal (Inverno);“
•Era talmente bella ai suoi occhi che quelle due bellissime rose rosse, ormai sbocciate, situate tra le sue lunghe foglie brillanti, resero il suo giardino banale.[...]” -Tails × Cosmo (Primavera)
•“[...] E quegli occhi erano davvero unici. Diamine, effettivamente era così: dove si era mai visto un paio di occhi rosati con sfumature di un rosso rubino?” -Dash × Darkly (Estate)
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Amy Rose, Miles Tails Prower, Shadow the Hedgehog, Sonic the Hedgehog
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Si erano ormai fatte le ventuno di quel caldo dieci Agosto.
Era estate, e di conseguenza le giornate erano più lunghe: il mare accoglieva chi andava verso lui con le sue onde più belle...
E gli adolescenti se ne stavano gioiosi e liberi, pensando alle loro cotte o trascorrendo il loro tempo libero con gli amici.
 
‘Mhh... che bella, questa stagione.
Spensierata, allegra.’
 
Questo è quello che pensava Darkly, attendendo che il suo migliore amico Dash arrivasse in spiaggia, quale il loro punto d'incontro.
 
Il piano era quello di passare tranquillamente una serata insieme;
Chissà, probabilmente dopo avrebbero anche potuto fare una passeggiata, dove si sarebbero raccontati di tutto; avrebbero spettegolato, o forse si sarebbero raccontati ciò che l'uno non sapeva ancora dell'altra...
insomma, una serata perfetta per due migliori amici.
 
Però ultimamente tra i due vi era un leggero imbarazzo quando toccavano il tasto "amore" o robe varie, quindi spesso e volentieri evitavano l'argomento per via del disagio.
Non sapevano nemmeno loro la causa di questo fenomeno.
O magari sì, nel profondo dei loro animi.
Perché si sa: molto spesso, si finge di non sapere qualcosa, quando in realtà non è affatto così.
 
Nel frattempo la riccia, seduta sulla spiaggia, osservava pensierosa l'enorme distesa d'acqua, illuminata dalla luna piena, in tutte le sue sfumature di blu.
Che strano che era, il mare: a momenti sembrava la cosa più sicura e innocente, ma a volte si poteva mostrare davvero mortale.
La brezza marina le scompigliava dolcemente gli aculei striati, sollevando nel frattempo qualche granello di sabbia in aria. Poi alzò lo sguardo: era quasi totalmente buio lì, e approfittando di ciò, in attesa del riccio, decise di ammirare il firmamento con tutte le sue stelle.
 
C'era la pace, in quel posto;
non vi era nessuno eccetto lei, infatti si sentivano solo le onde che si infrangevano sul bagnasciuga, e talvolta anche il canto di alcune cicale.
Amava starsene lì, a meditare silenziosa.
Del resto era fatta così: preferiva restarsene senza proferire parola piuttosto che rimanere lì ad ascoltare mille e mille parole senza senso, magari recitate come delle frasi imparate a memoria, per dover poi rispondere ad esse.
 
Quanto poteva essere bello invece, fantasticare in silenzio su quel cielo che pareva essere brillantinato?
 
Improvvisamente il vento soffiò fortissimo, tanto che i suoi aculei per un attimo si arruffarono tantissimo e la sabbia si sollevò da terra a grumi.
Fu una folata rapidissima, che per fortuna terminò in un battito di ciglia.
Darkly sbuffò: faceva sempre tanto caos, quando correva.
Si sistemò poi la folta chioma striata;
l'avrebbe riconosciuto tra milioni.
Se alzava un sacco di polverone, passandoti accanto per dispetto e facendoti pure sobbalzare in aria - e soprattutto se non era affatto puntuale - era sicuramente lui.
Diamine, quel riccio era SEMPRE E COSTANTEMENTE in ritardo! E chissà quanto sarebbe stato peggio, se non avesse avuto la supervelocità.
Però come avrebbe potuto fare, senza quelle soffiate di vento, o la sua “grandiosa” puntualità - mhh... forse senza quella sarebbe stata divinamente - che, in fondo in fondo, le miglioravano la giornata?
 
«Ciao, carissima» la salutò armonioso Dash, sedendosi accanto a lei.
Era leggermente in imbarazzo, in realtà: arrivava sempre tardi agli appuntamenti - o qualunque cosa richiedesse un orario stabilito, insomma - per un motivo o per un altro, e sapeva che questa cosa irritava e non poco l'amica.
 
«Mh, alla buon ora. Sei sempre il solito» sentenziò lei alzando gli occhi al cielo, con un'aria leggermente seccata.
 
In fondo, ma molto in fondo, però era contenta che fosse finalmente arrivato, perché averlo al suo fianco la faceva stare bene come niente sapeva fare.
Lui sospirò.
 
«Scusa, ma ho perso tempo a cercare una cosa che avevo comprato tempo fa per te. Tieni» confessò il blu scuro ancora più in imbarazzo, con le guance rosate, porgendole un orsacchiotto di peluche.
Gli occhi di lei alla vista dell'oggetto luccicarono dalla gioia, che si manifestò con un sorriso smagliante, e la steccatura di pochi attimi prima sparì come per magia.
Il riccio si era nel frattempo incantato a contemplare quel sorriso: gli piaceva da impazzire, e quando lo vedeva nascere il cuore gli accelerava all'improvviso.
Si sentiva al settimo cielo, ogni volta che la scopriva sorridere così. Questo perché ciò non avveniva molto spesso, ed erano quindi eventi più unici che rari.
 
Come mai però sentiva quelle sensazioni?
Suvvia, erano migliori amici da una vita - esattamente nove anni!
Perché all'improvviso provava quelle cose?
 
«Oh... grazie» farfugliò la riccia - osservando con dolcezza colui che aveva pensato di chiamare Teddy, o comunque qualcosa di simile - mentre le si tingevano le gote di rosso.
La conosceva proprio bene: al contrario di quello che sembrava, le piacevano un sacco i pupazzetti di cotone.
 
Un silenzio alquanto imbarazzante aleggiava nell'aria, ma per fortuna venne spezzato subito da Dash, che nel frattempo affondò i piedi nella sabbia asciutta, morbida e soffice.
«Stavi guardando il cielo?» lei non rispose subito, poiché era proprio persa tra quelle stelle luminose.
Se avesse potuto sarebbe stata lì, a ballare sopra una di esse.
 
«Oh, sì... sai, oggi è la notte delle stelle cadenti» sussurrò tranquilla, mentre giocava con un aculeo ancora con lo sguardo all'insù.
Chissà, stava forse aspettando che il suo desiderio, in qualche modo, si esaudisse?
 
Poi l'altro alzò gli occhi da terra, guardandola di profilo, anche se lei pareva quasi non dargli retta poiché troppo persa in quel firmamento luminoso.
Perché non si era mai reso conto di quanto fosse bella?
Quei tratti somatici che la ritraevano parevano scolpiti da un professionista.
E quegli occhi erano davvero unici.
Diamine, effettivamente era così: dove si era mai visto un paio di occhi rosati con sfumature di un rosso che ricordava i rubini?
 
Sentendosi osservata, la riccia girò gli occhi per un attimo verso l'altro, il quale si voltò di scatto, evidentemente nervoso, e ammirò il cielo per sfuggire allo sguardo dell'altra.
Ma non lo fece solo per quello: in realtà era anche lui alla ricerca di una stella cadente, sperando che quel desiderio che conservava da qualche tempo in fondo al cuore si potesse esaudire.
 
Il battito cardiaco di lei invece aumentò notevolmente, essendosi accorta che Dash la stava guardando, ma cercò di non farglielo pesare poiché non voleva che si sentisse a disagio.
Quel riccio era già timido di suo, sarebbe stato brutto metterlo in una situazione scomoda.
E poi era il suo migliore amico: voleva solo il meglio per lui.
Però anche Darkly provava le stesse sensazioni, ma le risultava davvero così strano che a tratti nemmeno lo ammetteva a sé stessa.
Quegli occhi poi, verdi come una foresta nel cuor della notte, le creavano una pace interiore, quieta proprio come il silenzio di quella sera.
Probabilmente, l'unico desiderio che le attanagliava il cervello era uno.
Soltanto uno.
E sperava, in cuor suo, che si avverasse.
Eccome se lo sperava.
 
Improvvisamente, tornando a guardare il cielo insieme all'altro, vide passare una stella cadente, che lasciò una traccia blu come quel mare che teneva loro compagnia. Ella sorrise lievemente: quella stellina le ricordava la scia che lui lasciava quando correva a velocità supersonica.
 
Poi si girarono, a loro insaputa, contemporaneamente l'uno verso l'altra.
Dash sentì lo stomaco in subbuglio mentre il rossore gli arrivava sino alla punta delle orecchie, abbassate dall'imbarazzo, mentre cercava di sfuggirle con lo sguardo - ma, ahimé, non riuscendoci.
Non stava capendo più niente, era veramente in crisi.
Lei invece per un attimo provò a ragionare, ma poi, presa dalle emozioni, chiuse gli occhi, si avvicinò lentamente all'altro...
e lo baciò a stampo, mentre il profumo di lui, che le ricordava il borotalco, le mandò a quel paese i polmoni.
Certo, perché il cuore era per i fatti suoi già da tempo, poiché sembrava che minacciasse di uscire dalla gabbia toracica.
 
Poi ella si staccò da lui, con lo sguardo rivolto verso le labbra del riccio.
Voleva continuare, ma si sentiva in colpa per il comportamento di lui.
Perché non aveva fatto niente?
Allora era la sola a provare quei sentimenti?
Il blu scuro invece rimase, per tutta la durata dell'azione, immobile, guardandola negli occhi, mentre l'aroma di vaniglia gli occludeva le narici da qualsiasi altro odore esistente.
 
Notò che le luccicavano gli occhi, mentre un'espressione imbarazzata mista a tristezza e delusione si dipinse sul suo viso.
Egli aveva compreso il suo stato d'animo... ed era solo colpa sua e del suo comportamento -definito da lui stesso stupido- la causa di quella deprimente reazione da parte della riccia.
Si maledisse per essere così impacciato, mentre i sensi di colpa cominciarono a invaderlo.
Cavolo, anche lui provava quei sentimenti!
Perché tirarsi indietro, adesso che aveva scoperto di essere ricambiato?
Dentro stava, forse, ballando di gioia, ma allo stesso tempo pareva che le sue emozioni si fossero mischiate tra di loro come un cocktail, al punto da non capire cosa stesse esattamente provando in quel momento.
 
Poi però si fece coraggio: sospirò, mandò tutto all'aria - timidezza, odori, cuore, emozioni e tutto il resto - la prese per il viso e la baciò nuovamente.
Questa volta però fu diverso: non fu semplicemente a stampo, ma le loro labbra si sfiorarono con tenerezza e allo stesso tempo con la foga di morire l'uno sull'altra.
A quel gesto la riccia sussultò, chiudendo poi lentamente gli occhi; aveva completamente perso la speranza nonostante fossero passati pochissimi secondi, eppure adesso non aveva più nulla di tutto ciò in testa se non le labbra di lui.
Erano così belle, cavolo!
Carnose, umide, e... buone.
Sarebbe voluta rimanere lì, a baciarlo, per sempre.
E quelle di lei invece? Oh, erano così morbide e tenere.
Si capiva lontano un miglio che erano proprio le sue.
Traspiravano la sua essenza.
E lui non poteva essere più innamorato di così.
 
Dopo un po' si staccarono imbarazzati, si guardarono e scoppiarono a ridere.
Entrambi godevano di una complicità speciale, e quel desiderio, tanto voluto e sognato, si era realizzato da entrambe le parti, nonostante la timidezza...
E Teddy sarebbe rimasto sempre lì, a guardarli con dolcezza, mentre quella giornata sarebbe rimasta tra i loro ricordi del cuore più belli.
 
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Angoletto dell'autrice: ciao, ragazzi! Come state?
Dopo quattro one-shot, con quattro coppie proprio come le quattro stagioni, la mia raccolta finisce con un raccontino sui miei OC, uscito giusto un tantino (ma un tantino eh "^^) in ritardo poiché doveva uscire proprio ad Agosto. 
Povera me! xD
Comunque, ci tenevo a ringraziare tutti coloro che hanno recensito le quattro fic: grazie per avermi supportata! ^^
Spero che (così come tutta la raccolta ^^) vi sia piaciuta, e come al solito segnalatemi eventuali errori/datemi qualche consiglio se vedete qualcosa che non va (senza problemi, non preoccupatevi), e grazie a coloro che lo fanno sempre, siete davvero gentili. :D
Bene, detto questo, vi faccio tantissimi auguri di Buon Natale e di Buon Anno, e alla prossima!
Baci, Lily :3
   
 
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