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Autore: BALTO97    24/12/2018    3 recensioni
Questa sarà una raccolta di Fiction ispirata a momenti di gioia , di dolore , paura , felicità ma sopratutto amore ! storie che racconteranno la vita di una famiglia , dalla forza che li unisce e dalla voglia di affrontare la vita sapendo che ogni giorno è un nuovo giorno !
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Piccolo non mi piace così … prova più a sinistra” esclamò Jensen.

Jared sospirò e sistemò le lucine più in là seguendo le indicazioni del marito.

“No, più giù !” disse ancora il maggiore agitando la mano.

“Jens , tesoro ti prego! Sono su questa scala da 30 minuti” brontolò il più piccolo anche se però sistemò le lucine natalizie sulla grondaia come voleva jensen.

“Solo una altro po’ e … e oddio! E’ perfetto!”

Il biondo osservò un’ultima volta il loro lavoro e sorrise soddisfatto. Le luci illuminavano ogni finestre, la porta era decorata con pigne di legno e fiocchi rossi, e circondata con una lunga ghirlanda verde anche quella illuminata.

Nel giardino invece avevano sistemato la sagoma di alcune renne e un pupazzo di neve. 

“Deve essere tutto perfetto !” esclamò il maggiore mentre sistemava le piante di stelle di natale che avevano piantato nelle aiuole del vialetto.

“Ma lo è !” rispose Jared. Alcuni si sarebbero stufati delle manie di jensen, specialmente durante le festività dove voleva che tutto fosse perfetto, ma jared no! Lo trovava adorabile. 

Jensens sospirò continuando a controllare che ogni fiore fosse perfetto “è il primo vero natale di Logan” mormorò tenendo lo sguardo basso.

Non era del tutto vero.

Era il secondo anno che quel piccolo tesoro dagli occhi verdi scuro e dai capelli castano chiaro, dolce come un biscotto di pan di zenzero e birichino come un furetto era nelle loro vite.

Il bambino aveva da poco compito 3 anni (non essendoci documenti che provavano la sua nascita gli assistenti gli avevano messo come data di nascita il giorno che lo avevano trovato) 

L’anno prima, avendo solo 2 anni, Logan non poteva capire al cento per cento cosa fosse il Natale , babbo natale o perché in casa c’erano tutte quelle decorazioni.

Si era limitato a indicare le sfere colorate e divorare i biscotti di nonna Sharon uno dietro l’altro . 
Quest’anno invece il bambino iniziava a capire cosa fosse l’albero, il presepe, babbo natale e i regali ed era affascinato da tutte quelle meraviglie. 

Jared quel Natale aveva organizzato qualcosa di davvero speciale.

Quel sabato andarono al centro commerciale di Vancouver, uno dei più grandi del Canada.
Qi furono accolti da centinaia di luci e addobbi che decoravano ogni negozio, vetrina, pilastro o scala ed ogni anno c’era qualcosa in più.

Nell'atrio c’era il villaggio del polo nord ; alberi decorati, neve finta, renne a grandezza naturali di peluche, casette di legno agghindate con dolcetti e bastoncini di zucchero e, proprio nel mezzo di questa meraviglia natalizia , seduto su una grande poltrona c’era lui: babbo natale.

L’uomo era davvero uguale al personaggio; vestito e cappello rosso, stivali e cintura neri, una folta bianca barba e un’espressione che esprimeva solo gioia, bontà e amore per tutti.
Persino i piccoli occhiali tondi con la montatura in metallo sulla punta del naso era perfetti!

Jared per un attimo si ritrovò a pensare che quello fosse davvero in personaggio delle favole che aveva preso vita.

“Sei pronto per vedere Babbo natale piccolo?” chiese prendendo in braccio il bambino che si guardava intorno curioso e,forse, un tantino spaventato per tutta quella gente che lo circondava. 
Non amava molto la folla e il rumore assordante, lo confondevano e entrava in uno stato d’ansia.

“Vedrai che ti piacerà tantissimo … potrai chiedergli di portarti tutti i giocattoli che vuoi” cercò di convincerlo il suo daddy. Logan nascose il viso nell'incavo del collo mostrando tutta la sua adorabile timidezza.

“E dopo babbo natale ti dirà un bastoncino di zucchero quelli rossi e bianchi che adori” disse Jensen accarezzandogli la schiena per infondergli sicurezza .

Il bambino sorrise stringendo a sé la sua amata copertina di peluche.
“Goloso come suo padre” pensò il biondo tra sé e sé sorridendo.


Una volta in fila, Jensen si mise a controllare e ricontrollare che la telecamere fossa carica e pronta per immortalare il grande momento mentre jared era molto più emozionato del suo bimbo che, mano nelle mano con entrambi, succhiava il suo ciuccio e guardava furtivo tutte le persone che lo circondavano.

Il giovane non vedeva l’ora di vedere Logan sulle ginocchia dell’uomo, sorridere emozionato e contento che i suoi papà lo avessero portato a fare una così bella esperienza. 

“Sarà stupendo piccolo !” esclamò sorridendo saltellando emozionato e eccitato. Jensen sorrise pensando che anche se suo marito era il più alto e muscoloso uomo del centro commerciale era emozionato più di tutti i bambini messi insieme.

Era sicuro che, se avesse potuto, si sarebbe seduto lui stesso sulle ginocchia del vecchio San Nicola!!. 

“Il prossimo” chiamò la ragazza vestita da elfo, con tanto di scarpine arricciate, sorridendogli facendogli cenno di accomodarsi.

“Ci siamo amore !” annunciò sempre più entusiasta il moro prendendo in braccio il bambino e posandolo dolcemente sulle gambe di babbo natale che lo salutò con il classico “oh , oh , oh ciao piccolino e tu chi sei?” 

Jared gli tolse il ciuccio e gli fece un sorriso di incoraggiamento prima di allontanarsi e raggiungere Jensen che , in fondo, stava già riprendendo la scena.

L’uomo dalla barba bianca sorrise guardando la telecamera facendo un saluto, poi si rivolse al bambino.

“Allora mio piccolo amico, scommetto che ti piacerebbe un dinosauro … o una macchina telecomandata, non è vero ?” chiese mostrando tutta la sua gentilezza e esperienza con i bambini.

Logan teneva lo sguardo fisso sull'uomo, senza rispondere o fare nessuna espressione.

“Oppure un bel pupazzo ?” domandò ancora il vecchio inclinando la testa e sorridendo cercando di infondere fiducia al piccolo che lo fissava con occhi spalancati.

Il bambino, senza mai dire una parola, si voltò e cercò con lo sguardo i suoi papà.
Non ci volle molto a Jensen per notare come lo sguardo di Logan da confuso divenne spaventato, gli occhietti lucidi e il labbro tremante.

“Jay” mormorò il biondo abbassando la videocamera “credo che …”ma non fece in tempo a finire di parlare che Logan scoppiò in un pianto disperato allungando le braccine per essere preso.

“No, no no piccolo” Jared lo raggiunse subito prendendolo in braccio restituendogli il ciuccio. 
“Amore va tutto bene. Logan è tutto ok. Daddy è qui … è qui” sussurrò accarezzandogli la schiena cercando di calmare quei singhiozzi disperati.

No! Non doveva andare assolutamente così!

L’ultima cosa che voleva era che il suo piccolo si spaventasse.
Solo ora Jared si accorse, guardando gli altri bambini, che Logan era uno dei più piccolo se non il più piccolo dei presenti.

Forse era stato troppo darlo in braccio ad un estraneo e pretendere che si adattasse subito. 

Si sentì in colpa, adesso il suo piccolo tesoro piangeva per la paura stringendo forte la maglietta nelle manine come per timore di essere lasciato di nuovo solo.

“E’ normale” lo rassicurò l’uomo sorridendo come se leggesse nella sua mente.
“Non ti preoccupare, distraetelo e vedrai che si calmerà” ; poi porse un bastoncino di zucchero dicendo “Ecco a te piccolino. Spero di rivederti un giorno e ricorda di fare il bravo … ma sono sicuro che già lo sei ” 

Jared lo ringraziò con un cenno, prese il bastoncino e andò via stringendo forte il suo bambino. 

Jensen lo guardò comprensivo facendogli un piccolo sorriso, però una parte di lui temeva che sarebbe successo.

Il suo piccolo detestava gli estranei, a volte non voleva nemmeno stare solo con Sharon e Gerald, e lui adorava i suoi nonni. 

Non voleva però rovinare la giornata con il suo scetticismo a Jared che era così entusiasta, ma adesso doveva consolare un marito deluso e arrabbiato con sé stesso e rassicurare un bambino disperato.


Provarono a fargli vedere e cavalcare une delle renne di peluche che tiravano una fantomatica slitta di legno messa li apposta per poter fare foto, ma niente.
Appena Jared provò a metterlo giù, Logan si dimenò e proprio non ne voleva saperne di toccare una di quegli enormi animali che lo fissavano.

“Ok! Biano B! Andiamo a prendere una ciambella?” propose jensen facendo leva sulla loro golosità.

“Qui c’è un chiosco che ti fa scegliere le decorazioni” aggiunse poi.

Jared accennò un sorriso guardando Logan che teneva stretta nelle mani una delle lunghe ciocche del suo daddy, in bocca il suo fedele ciuccio e sulle guance ancora i segni delle lacrime. Annuì appena.

L’idea della ciambella si rivelò eccellente nonostante la titubanza iniziale avuta dopo aver visto tutti quei dolcetti colorati, zuccherini, stelline, caramelle nei barattoli. Il piccolo rinacque e scendendo dalla braccia di suo padre si avvicinò alla vetrine guardando incantato quelle prelibatezze dai mille colori .

“Sono così dispiaciuto” mormorò Jared guardando il bambino che, finito il suo dolce, giocava sui divanetti del corridoio. “Volevo che fosse una balla giornata” 
Jensen scosse la testa e gli prese la mano dolcemente. 
“Jay , hey piccolo va tutto bene” cercò di rassicurarlo. “Logan non sarà il primo nè l’ultimo bambino che piange davanti a babbo natale” esclamò. 

“Se non è andata come volevamo, non importa amore mio!” affermò allargando le braccia con non chalance sorridendo. “Non è parlare con babbo natale che renderà il nostro natale perfetto. Volevi fare una cosa bellissima e non devi assolutamente pensare che sia colpa tua se ha pianto. Sa che lo ami e non faresti mai niente per spaventarlo”

Il marito sorrise stringendogli la mano.

“Grazie jensen” mormorò, poi si sporse per dargli un tenero bacio sulla fronte.
“Ti amo” sussurrò guardandolo negli occhi intensamente.
Il biondo divenne di mille sfumature di rosso e radioso aggiunse “Anch'io piccolo. Anch'io”

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“Logan vuoi mettere questo pacchetto sotto l’albero?” domandò jensen porgendo al figlio uno dei regali.

Il bambino sorrise e lasciando subito i suoi giocattoli eseguì subito il compito: tenne nelle piccola manine il pacco e arrivato sotto l’albero che stavano addobbando lo mise a terra sistemandolo con cura e precisione. Aveva imparato dal suo papà.

L’incidente con babbo natale era un lontano ricordo e adesso si stavano concentrando sull'abbellire la loro casa con tanti nuovi addobbi. 

Jared era uscito per delle commissione dell’ultimo minuto e jensen insieme a Logan era rimasto il compito di fare l’albero.

“La stella la mettiamo quando arriva Daddy che ne dici ?” chiese il biondo. 

Il bambino seduto sul tappeto circondato da lucine e sfere colorate annuì tenendo gli occhietti fissi sulla palline che stringeva tra le mani.

All'improvviso sentirono il suono della porta che si apriva e il familiare suono di passi.

“Logan! Daddy è tornato! Vai a salutarlo ” affermò entusiasta Jensen.

Il piccolo non se lo fece ripetere e felice si alzò in piedi e corse per andare incontro al suo Daddy 
ma, quando arrivò all'ingresso pronto per salutare il suo daddy si bloccò, come congelato, tenendo gli occhi fissi sul’uomo davanti a lui.
Questo non era il suo daddy! 
No! il suo daddy non aveva un vestito rosso o una strano cappello, né la barba bianca!

Logan indietreggiò di un passo portandosi automaticamente il pollice in bocca tendendo gli occhietti fissi su quello strano estraneo.

“Hey che succede qui …. Oh!” Jensen li raggiunse e fu sorpreso come il figlio di trovarsi davanti babbo natale!

Il bambino si affrettò a nascondersi dietro le gambe del biondo sbirciando.
Ma al contrario di Logan al maggiore non ci volle molto per riconoscere quel fisico statuario e gli occhi di quel magnifico colore indefinito che potevano essere solo di una persona. 

“Jared” sussurrò strizzando gli occhi confuso.

Il giovane annuì leggermente fissando il marito.

“Guarda Logan! E’ babbo natale !” affermò il maggiore cercando di convincere il figlio a uscire dal suo nascondiglio.

Il bambino alzò la testa incontrando lo sguardo del papà ma scosse la testa stringendo forte tra le manine il pantalone.

“Piccolo...” mormorò Jared inginocchiandosi, ”...lo so che ti faccio paura, per questo sono venuto da te” esclamò sorridendo attraverso quella folta barba bianca finta.

“Ti ho portato un regalo …” aggiunse mostrando quello che aveva tenuto dietro la schiena , un magnifico orsetto di peluche con un bellissimo fiocco rosso.

Jensen imitando il compagno si abbassò sulle ginocchia e fece delle carezze sulla schiena del figlio per tranquillizzarlo.
“Coraggio piccolo vai a prendere il regalo” mormorò dandogli una leggera spintarella.

Logan fisso il suo papà e titubante, molto titubante, ma poi fece un passo verso babbo natale.
Si girò giusto per controllare che jensen fosse ancora li , infatti il biondo gli fece un sorriso. 

“Tieni piccolo” disse Jared allungandogli l’orsetto.
Il bimbo lo prese osservandolo stranito poi sorridendo mostrando le sue adorabili fossette. 

Era ironico come sembrava che le avesse prese proprio da Jared , così come gli occhi verdi da Jensen.

“Cosa si dice Logan ?” domandò il suo papà. 

“Dazie” mormorò il bambino nascondendo il viso nel suo nuovo peluche. 

I due uomini sorrisero di cuore. 
“Ti va di farmi vedere il tuo albero ?” domandò il suo daddy.

Logan annuì quasi subito e con lo grande stupore allungò una manina perché Babbo natale la prendesse.
Jared sorrise commosso mentre Jensen dovette asciugarsi una lacrima ribelle.

Passarono il resto del pomeriggio a giocare, ridere e finire di fare l’albero.
Jensen con la telecamera riprendeva Logan che prendeva le palline e le passava a Jared/ babbo natale che le appendeva sull'albero.

Poi Jared riprese Jensen che con il viso tutto sporco di briciole veniva imboccato dal bambino che rideva portando alla bocca del suo papà un altro biscotto alla cannella.

L’ultima scena era la preferita di entrambi: 
il minore seduto sul divano, rigorosamente ancora vestito, con Logan addormentato sul suo torace con la testolina proprio sul cuore abbracciato stretto al suo nuovo orsetto. 
Il pomeriggio caotico aveva vinto e il bambino aveva ceduto alla stanchezza.




“Ecco qua” disse sottovoce il biondo circa 10 minuti dopo, sedendosi accanto al marito porgendogli una tazza di caffè nero fumante.
“Ancora non ci credo che tu l’abbia fatto” affermò scuotendo la testa ridendo incredulo.
“Tu sai , vero , che adesso si aspetterà che ogni anno babbo natale venga a portargli il regalo?” 

Jared, ormai senza costume da babbo natale, alzò le spalle con non chalance tenendo lo sguardo fisso sul suo piccolo addormentato profondamente, accanto a lui.

Il maggiore si avvicinò e gli diede un tenero bacio sulla guancia passandogli una mano tra i lunghi capelli morbidi.
Era divertente farli passare tra le dita e giocherellarci.
“Portalo di sopra, io sistemo qui” 

Il moro annuì e lentamente si alzò facendo attenzione a non svegliare il suo prezioso carico e andò di sopra, nella sua stanza, dove lo appoggiò delicatamente nel suo lettino a forma di macchina con le lenzuola dei dinosauri che adorava. 

“Eccoci qui” mormorò sistemandolo sotto le copertine assicurandosi che avesse il suo nuovo orsetto vicino e la lucina notturna accesa. 

Jared gli diede un leggero bacino sulla fronte rimboccandogli le coperte, l’osservò con occhi stracolmi d’amore e fece per andarsene quando si sentì chiamare da una leggera voce assonata.

“Daddy” 

“Hey” 

Logan lo osservò restando sdraiato.
“Babo nalale?” domandò incuriosito.

Jared sorrise abbassandosi a livello del lettino così da poterlo guardare negli assonnati occhietti verdi.
“E’ tornato al polo nord” esclamò.

“Ma tona ?” chiese Logan.
Daddy annuì sorridendo.
“Si, tornerà la notte di Natale e ti lascerà tanti regali” 

Il piccolo si incupì leggermente abbassando lo sguardo: avrebbe tanto voluto giocare ancora un po’ con il suo nuovo amico. 
Al moro non sfuggì la malinconia del figlio e rimediò in fretta. 

“Ehi guarda cosa ti ha lasciato per ricordo” disse prendendo da sotto la maglietta il capello rosso. 

Gli occhietti del bambino brillarono mentre lo afferrava e stringeva.
“Lo conserverai fino al suo ritorno?” domandò 
Logan annuì senza esitate. 

“Bene , ora però rimettiti a dormire” 

Jared uscì dalla stanza sospirando felice.

Si, era stata davvero una delle giornate più belle della sua vita e il bello, anche se lui non poteva saperlo, era che la giornata non era ancora finita.

Stava per scendere le scale quando Jensen lo chiamò. 
“Jay … dove pensi di andare” 

Jared si girò confuso seguendo la voce del marito che arrivava dalla loro camera da letto.

“Jens … o mio dio!” rimase letteralmente scioccato quando vide il biondo appoggiato allo stipite della porta con indosso solo un paio di boxer e tutto il suo fisico perfetto in bella vista solo per lui. 

“Sai...” sussurrò Jensen passandosi una mano sul ventre piatto ”....ho anche io una sorpresa per te !” aggiunse. Gli fece l’occhiolino per poi girasi mostrando il retro dei boxer rossi:
“Aprire solo a Natale!” provocava la scritta che campeggiava sopra quei glutei sodi.

Jared si leccò le labbra ma ormai la sua salivazione, come il respiro, era completante azzerata. 

In testa solo l’immagine dei glutei perfetti di suo marito e di quella scritta e la prospettiva di quello che sarebbe accaduto da li a poco. 
Si tolse la maglietta e i pantaloni facendoli valore nel corridoio e corse in camera chiudendo la porta, felice che la camera fosse insonorizzata e pronto a scartare il suo personale regalo!
 


Eccomi qui ! prima di tutto un grazie speciale a Teamfreewill per aver avuto la pazienza di betare la storia anche sotto le feste ! ti voglio bene
Alle ragazze del gruppo ( come farei senza di voi ) a tutti coloro che leggeranno o recensiranno …insomma a tutti auguro un natale sereno , da passare con le persona che si amano e , semplicemente , essere felici !
Buon natale dal profondo del cuore ! balto97
   
 
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