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Autore: The_RoadSoFar    24/12/2018    0 recensioni
Un ricordo, a volte, può sciogliere il cuore più gelido o, se si è già sciolto da tempo, consolidarlo in cuore pervaso di fiamme, fiamme di sentimenti ed emozioni.
Genere: Angst, Comico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gintoki Sakata, Imai Nobume (Mukuro), Kondo Isao, Sasaki Isaburo, Toushiro Hijikata
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Canzone consigliata per la lettura: https://youtu.be/jRehmX3zlwE

Ambientazione: Cimitero di Edo

Arco temporale: Sorachi fa come gli pare della linea temporale, perché non posso farlo anche io? E’ ambientata dove vi porta il cuore.

<< EI AUTORE, CHE CAZZO VUOL DIRE QUESTA COSA?! NON TI VA NEANCHE DI SCRIVERE, VERO?! >>
<< OI, GIN-SAN! NON PUOI INTERVENIRE ANCOR PRIMA CHE LA STORIA VENGA SCRITTA! >>
<< HA RAGIONE! PENSA INVECE A TROVARE I SOLDI PER PAGARCI GLI STIPENDI ARRETRATI! >>
<< ...Auguro a tutti una buona lettura. >>
<< OI, GIN-SAN! CAVOLO, SI E’ GETTATO DALLA FINESTRA! >>
<< QUEL BASTARDO COI CAPELLI RICCI! ANDIAMOLO A PRENDERE, SADAHARU! >>
<< OI, KAGURA-CHAN! UN MOMENTO, NON ABBIAMO AUGURATO AI LETTORI UNA BUONA LETTURA! >>
<< CHE SI FOTTANO, IO VOGLIO I SOLDI PER LE MIE ALGHE! >>
<< KAGURA-CHAN! COSI’ I NOSTRI ASCOLTI CALERANNO SEMPRE DI PIU’! DANNAZIONE, AVETE UN MINIMO DI CONSIDERAZIONE PER QUESTO VOI DUE?! VUOI CHE TORNIAMO NEI BASSIFONDI DEI SONDAGGI DI POPOLARITA’?! EH?! >>
<< STAI ZITTO, ETERNO OTTAVO POSTO! >>
<< GWAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH! >>
<< ...EH?! QUESTO ERA GIN-SAN! OOOOOH! E’ STATO COINVOLTO IN UN’ESPLOSIONE?! >>
<< NON SONO UN ESPLOSIONE, SONO KATSURA! >>
<< KATSURA, OTTIMO LAVORO! HAI FERMATO QUELLO SCANSAFATICHE! >>
<< OH, LEADER! IN REALTA’ ERO IN FUGA DALLA SHINSENGUMI E STAVO USANDO QUESTE BOMBE PER FUGGIRE! >>
<< OI, KATSURAAAAAA! QUESTA VOLTA TI PRENDEREMO! >>
<< DANNAZIONE, DEVO SCAPPARE! >>
<< EI, COSA E’ TUTTO QUESTO BACCANO?! >>
<< OTOSE-SAN! GIN-SAN NON SOLO IMPEDISCE CHE QUESTA STORIA INIZI, MA NON CI HA PAGATO NEANCHE GLI STIPENDI! >>
<< UUUH?! SE PER QUESTO NON HA NEANCHE PAGATO DUE AFFITTI! E POI- AH! STA SCAPPANDO! >>
<< ASPETTA, MALEDETTO STRONZOOO! >>
<< KAGURA-CHAN, ASPETTA! >>
<< PAGA GLI AFFITTI, SCIACALLO! >>
[ ...Tama consiglia a tutti i lettori di leggere questa storia con le luci accese e a distanza di sicurezza dallo schermo. Buona lettura a tutti. ]







 

Ho sempre pensato a questo periodo dell'anno, dove tutti, incluse le persone più fredde come questa neve che candida scende lenta dal cielo grigio, diventano improvvisamente più buoni e gentili come nient'altro che un modo per scappare, seppur per poco, dalla realtà che ci circonda, da quel che siamo, da quel che abbiamo fatto, da quel che, in un modo o nell'altro, abbiamo perso e non potremo più riavere. I sorrisi che vedo, le parole che sento, i gesti che percepisco.. Per me sono cose che non potrò mai capire. Eppure, nonostante questo, sono qui, proprio davanti a te, con qualcosa che non sono mai riuscita a darti a causa del mio cuore che era divenuto gelido a qualunque sentimento. Perché.. Perché solo in quel momento ho compreso quanto fossi importante per me? Perché, proprio quando ti avevo oramai perduto, i miei sentimenti sono fuoriusciti imperterriti, come una tempesta di neve, da questo cuore così freddo? Perché.. Perché non ci sei più... Isaburo...?

 

Un paio di anni fa, 24 Dicembre. Edo.

 

<< Ei, ei, Nobume-san... >>
Lo ignoro. Al solito, con quel viso sempre scocciato, vorrà chiedermi perché non ho risposto alle sue e-mail.
<<...Perché non rispondi mai alle mie e-mail? Così mi rendi davvero triste. >>
Prevedibile. Sono abituata, oramai, a questi suoi finti piagnistei. Diavolo, vorrei tanto mangiare una ciambella, adesso.
<< In quanto élite, dobbiamo migliorare il nostro rapporto d’elite cosicché noi élite potremo divenire gli élite tra le forze di polizia élite. >>
Aspetta, quante volte ha ripetuto élite? Sbaglio o lo ha ripetuto meno volte del solito? Dove si comprano ciambelle in questo posto?
Un momento, ma come siamo finiti io e il comandante in giro, con questo freddo, nelle strade di Edo?
<<...Nobume-san, penso che ora mi metterò a piangere in modo indecoroso visto che non mi rispondi. >>
Piangere? Con quella faccia che ti ritrovi? Non ti crederebbe neanche tua madre se ti vedesse, penserebbe che tu sia un Amanto mutaforma e spero vivamente che possa tramutarsi anche in una ciambella.. Diavolo, quanta bava mi è scesa dalla bocca? Sono affamata, ma devo avere un minimo di decoro, in quanto membro della polizia d’elite, la Miw-
<< Oh, Nobume-san, lì c’è un negozio di dolci, vuoi che ti compr- >>
CIAMBELLE. MIE. UCCIDERE. CHIUNQUE. SI. METTA. SUL. MIO. CAMMINO.
<<...Nobume-san, in quanto élite non posso permettere che tu screditi noi membri d’élite della Mimawarigumi con questa voglia di sangue per nulla élite solo per ciambelle, a meno che non siano d’élite. >>
...Dannazione, la mia sete di sangue e la mia voglia di ciambelle sono andate in collisione tra di loro. Non voglio però vederlo soddisfatto e soprattutto che si prenda gioco di me in questa situazione. Devo contenermi, altrimenti-
<< Ecco, Nobume-san, prendine un- >>
...CAZZOOOOOOOOOOOOOOOOO! IL MIO CORPO SI È MOSSO DA SOLO E HA PRESO E DIVORATO LA CIAMBELLA IN UN ATTIMO. LE HA PRESE MENTRE ERO PERSA NEI MIEI PENSIERI, È RIUSCITO AD ANTICIPARE LE MIE MOSSE, ORA CAPISCO PERCHÈ È IL COMANDANTE DELLA POLIZIA D’ÉLITE. CAZZOOOOOO! È TROPPO BUONA!
<<...Nobume-san, dimmi, tu sai cosa è il Natale, vero? >>
...E questa domanda ora da dove spunta fuori? Ei, autore, non sapevi come continuare dopo quel che è successo, vero? Ti ucciderò per questo. E anche voi lettori, cosicché nessuno sappia nulla.
Ad ogni modo, perché questa domanda improvvisa?
<<...Natale..? Ne ho sentito parlare da lei, comandante, ma non so cosa significhi, perdoni la mia ignoranza. >>
<< Non preoccuparti, Nobume-san, persino a noi élite può sfuggire qualche termine che non sia élite e non comprenda élite nel termine. >>
Aspetta, che cosa vuol dire? Significa che conosci il significato solo della parola élite? Oltretutto, sai almeno cosa significa élite? Hai almeno cercato il significato sul dizionario d’élite che abbiamo? ...Magnifico, ora sono diventata come lui.
<< Ad ogni modo, Nobume-san, neanche io so per certo che cosa significhi questa festa. È solo qualcosa per fare marketing? È qualcosa per riunire tutti i familiari e gli amici e mangiare fino a scoppiare? È solo qualcosa che serve a festeggiare la nascita di un bambino non d’élite in un luogo per nulla élite da parte di persone che non sono élite? Oh, davvero non lo so. >>
E allora perché l'hai chiesto? Non capisco. Non riesco per nulla a decifrare quest'uomo. Eppure, dopo tutto quello che gli ho fatto, dopo tutto questo tempo passato insieme, non riesco a comprendere un singolo pensiero che gli passi per la testa.
<< Mi scusi, comandante, ma non so rispondere a tale domanda. >>
Divoro un'altra ciambella, oramai ho perso il conto. Sono troppo buone. Il comandante oggi si comporta in maniera strana. Prima mi invita ad uscire solo noi due in giro per prenderci un po’ di tempo libero, poi mi fa quella domanda strana sul Natale. Non so davvero che cosa frulli nella sua testa, quando si comporta così.
<< Tranquilla, Nobume-san, non ha molta importanza, prenditi il tuo tempo. >>
Ecco che riprende il cellulare per scrivere. Sicuramente è diretta a me. Non ci faccio caso.
...Aspetta, ma non mi è arrivata nessuna notifica di e-mail. A chi diavolo l’ha inviata? Che altri numeri ha il comandante sul telefono, a parte il mio? Il comandante ha altre persone con cui parlare? È uno scherzo?
<<...Comandante, scusi la mia impertinenza, ma dato che me l’ha chiesto, lei cosa ne pensa del Natale? >>
Non gli chiedo della e-mail, oltretutto non sono affari miei, anche se la curiosità man mano cresce. Mangio un'altra ciambella, nel dubbio.
<<...Mhh, se devo essere onesto, Nobume-san, in quanto élite non posso che affermare che il Natale non è una festa per noi élite dato che non si adatta allo stile di noi élite.. >>
La finirà mai di ripetere élite? E comunque, in parte lo capisco. A me non importa. Tutto quel che mi importa è servire e uccidere sotto il suo comando e, alla fine della mia missione, io... Io..
<<..Però, se non dovessi ragionare come un élite, direi che è un'occasione per essere semplicemente quel che siamo. >>...Uh? Sono impazzita io, o ho sentito la sua mano appoggiarsi sulla mia testa? No, sono impazzita, perché sembra che abbia sorriso, anche se solo per un istante. Sì, devo essere proprio impazzita, dato che sembra che il mio udito percepisce lui che canticchia a bocca chiusa uno di quei motivetti che si sente per strada. Il suo cervello è completamente partito? Soprattutto, che cosa vuol dire quella frase? Che senso ha? Non siamo già quel che siamo, comandante? Io.. Sono un’assassina che ha cercato di essere umana... E lei... Un uomo cui è stato portato via tutto in cerca di vendetta... Sì.. Una vendetta non comune, un legame vincolato dal sangue di chi ha perduto, perché, alla fine, io dovrò...
<< Uh? Nobume-san? Che cosa è successo? Ti è andata di traverso una ciambella? >>
...Non lo capirò mai e poi mai, forse è giusto così, no? Alla fine.. Non servirà a nulla cercare di capire le sue intenzioni. Dopotutto.. Lui..




 

Già.. Lui oramai non c’è più, alla fine l’ho ucciso io. Per salvare me e il fratello che aveva rinnegato.. Lui è morto. Non potrò mai più rivederlo, non potrò ricevere una delle sue e-mail, non potrò condividere una ciambella con lui, non potrò più dirgli che cosa significhi per me il Natale... Anche se... Non lo so nemmeno ora. Isaburo, tu mi hai dato tutto quello che potevi dare per una che è stata cresciuta dai corvi: una nuova vita, una nuova missione, una nuova possibilità.. Nonostante ciò, ora sono qui, sulla tua tomba, a rimpiangere quell'istante. Se fossi stata più forte, avrei potuto salvarti. Se fossi stata sempre al tuo fianco, avrei potuto proteggerti. Se fossi stata più umana, avrei potuto comprendere che tutto quello che avevi fatto era per salvare non solo il tuo Paese, ma anche te stesso. Hai dato la tua vita per la mia, quella di tuo fratello, e di tutte le altre persone che hai conosciuto..



 

<< Uh.. Tu..! >>
Assorta nei miei pensieri, non avevo fatto caso all'ambiente circostante e non avevo percepito la presenza di altre persone che si erano avvicinate alla tomba. Volto la testa di poco verso la direzione della voce: è Tetsu, il fratello di Isaburo, con in mano dei fiori.
<< Nobume-san, anche tu qui? Non me lo aspettavo, non pensavo saresti venuta così presto.. >>
In effetti non ha tutti i torti. Anche se è mattina presto, oggi la principessa Soyo mi ha lasciato la giornata libera e, non sapendo bene come passare il tempo, ho iniziato la giornata venendo qui. Già.. Il mio corpo, inconsciamente, mi ha portato proprio qui.
<<...È così strano, dopotutto? >> Gli chiedo con un fil di voce.
<< Ah no, affatto! Non volevo dire nulla di male! >> Risponde, con tono imbarazzato.
Osservo lui che saluta e prega il proprio fratello per qualche secondo in ginocchio, per poi rialzarsi. Entrambi non hanno mai avuto modo di potersi riappacificare, dopo tutto quello che Isaburo gli ha fatto passare. Alla fine, forse Testu ha trovato la forza di perdonarlo. Già.. Nonostante sia stato escluso dalla famiglia e non abbia potuto assistere direttamente ai funerali, di solito l’ho visto sempre passare da queste parti. Alla fine teneva al fratello più di quanto si potesse immaginare, in questo siamo simili. Io, però, l’ho capito solo tardi, quanto lui fosse davvero prezioso nella mia vita. Entrambi non potremo mai dirgli che cosa proviamo adesso per lui, se non attraverso le nostre preghiere. Questo è il rammarico che ci portiamo.
<<...Arrivederci, Nobume-san. Fratellone. >> Mi saluta, inchinandosi.
<< Aspetta. >> Esclamo, rivolgendomi a lui.
<< Uh, cosa c’è, Nobume-san? >>
<<...Una volta, Isaburo mi chiese cosa significasse per me questo periodo dell'anno. All'inizio, ero sorpresa che una persona come lui mi chiedesse una cosa del genere. Mi disse che per lui rappresentava un'occasione per essere quel che siamo. Io, d'altro canto, non seppi dire nulla a riguardo.. >> Stringo senza volerlo l'oggetto che tengo stretto nella mano sinistra, senza che lui possa vedere che cosa sia. <<...Dimmi, tu sai che cosa significano queste parole? >> Continuo, osservando la tomba vuota di Isaburo. A queste parole, lui mi guarda con occhi sicuri, riflettendo per un istante.<<...Non ne sono certo, essendo stato in famiglia per poco tempo. Da quel che so, però, una volta sentì da alcuni parenti che Isaburo e la sua defunta moglie si erano conosciuti proprio in questo periodo. Forse, in qualche modo, è collegato a quelle parole. >>
Sgrano gli occhi e lo guardo sorpresa. Non ne sapevo nulla, ma d'altra parte non ne avevo alcun diritto di chiedergli qualcosa riguardo proprio lei. Ringrazio Tetsu, che se ne va sorridendomi ed augurandomi un buon Natale. Io faccio lo stesso, anche se non riesco a sorridere. Questo nuovo particolare forse può riuscire a farmi comprendere che cosa significassero quelle parole. Non ho idea di come fosse Isaburo prima che lo conoscessi, dato che era già sposato allora. Com'era prima di conoscermi? Non lo so. Rimango ancora lì, immobile, a fissare la tomba.


<< Oooh, ma guarda chi c’è, la ragazzina che era sempre con lui. >>
Questa voce dal tono grave invece la riconosco all’istante, benché sia una sorpresa. È Matsudaira.
<<...Buongiorno, Matsudaira-dono. >> Saluto rispettosamente, inchinandomi, anche se lui dice di lasciar perdere queste formalità con un gesto della mano. Stranamente, però, non ha la solita sigaretta in bocca e indosso ha vestiti civili. Alquanto bizzarro, ma non gli chiedo nulla.
<< Sai, ragazzina.. >> Inizia lui, guardando verso la tomba, dopo che ha salutato e pregato in ginocchio per qualche istante. <<..Sei stata davvero fortunata ad incontrare Sasaki in quel periodo, sai? >>
Quelle parole mi mettono subito sull'attenti, avida di sapere di più, ed ascolto quello che Matsudaira ha da dire.
<< Io sono solo un vecchio, pertanto ho visto molti mocciosi diventare degli uomini e altri restare tali, ma ne ho visti pochi diventare come Sasaki. L’ho conosciuto quando era nell'età di contrarre matrimonio. Era sempre molto chiuso e riservato, ma in realtà era solo troppo timido e insicuro per poter parlare con chiunque. Fu allora che conobbe la sua futura sposa. Mi disse che si incontrarono durante una cena di Natale fra la sua famiglia e un'altra famiglia nobile. Fu amore a prima vista e i capifamiglia non fecero tanta resistenza. Man mano, proprio grazie a lei, riuscì ad aprirsi agli altri, pure con un vecchio come me. Aveva sempre quel viso tutto serio e corrucciato, in ogni occasione, tranne quando era con lei. Alla fine, si sono sposati e lui ha iniziato a lavorare con me nella polizia. Non so se fossimo veramente amici, non gliel'ho mai chiesto. Eravamo colleghi, è vero, eppure quando ero con lui.. Sembravo di parlare con un vecchio come il sottoscritto. >> Afferma, per poi voltarsi ed andarsene via, alzando la mano per salutarmi. << Beh, ci si vede, ragazzina. Cerca di non prenderti un raffreddore. >>
Lo seguo con gli occhi, finché non riesco più a vederlo, fissando nuovamente la tomba. Non riusciva a credere che quel Sasaki Isaburo fosse così timido ed insicuro da non riuscire a parlare con nessuno fin quando non incontrò proprio lei, sua moglie. Questo non chiarisce molto riguardo le parole che mi rivolse, ma almeno so qualcos'altro che non sapevo di Isaburo, qualcosa che potrebbe farmi comprendere.
 

Senza che me ne accorga, noto che la neve ha cessato di scendere, ma la fame ha la meglio su di me, in quel momento. Credo che sia ora di pranzo. Mi inginocchio e saluto Isaburo, non lasciandogli l'oggetto che avevo portato per lui: non mi sento ancora sicura di consegnarglielo. Spreco alcuni minuti per arrivare in una pasticceria vicina e comprare una confezione di ciambelle. Non ho molta fame, ho lo stomaco chiuso oggi per quel ricordo. Durante il tragitto di ritorno verso il cimitero, noto una figura familiare che esce da lì e si dirige nella direzione opposta alla mia. Ad un certo punto sento qualcuno cadere e un urlo che sembra provenire dagli inferi, mi sorprendo leggermente. Le uniche parole che riesco a capire sono queste: <<..OGOOOOOOO! >>.
Mi scorgo per la via opposta cui sono arrivata per capire chi sia, ma vedo solo qualcosa o qualcuno che alza un cumulo di neve come scia talmente è la foga con cui corre. Per un secondo rimango impressionata per tale cosa, salvo poi tornare sui miei passi verso il cimitero. Sul punto di arrivare alla tomba di Isaburo noto però qualcosa di nuovo: sulla pietra sottostante la lapide, vedo una confezione di ciambelle e accanto ad essa un cellulare del modello che aveva proprio Isaburo, con un biglietto accanto. Non capisco chi possa aver lasciato tali offerte, soprattutto le ciambelle. Afferro il biglietto e, chiedendo scusa ad Isaburo, leggo il contenuto, curiosa.
<< Mi sono dimenticato di restituirtelo. Spero che ti arrivi la mia e-mail. >>
Non ha nessuna firma, però la calligrafia mi ricorda quella di qualcuno, solo che non riesco a capire chi sia. Vorrei prendere il cellulare per capire di più, ma non faccio in tempo ad organizzare tale pensiero che un'altra persona legata ad Isaburo appare: Kondo Isao.
<< Oh, guarda chi si vede! Yo. >> Mi saluta con la sua solita espressione sorridente, con la cicatrice sul volto che risalta. La cicatrice che Isaburo gli ha inferto per poterlo salvare. Il rispetto che Isaburo aveva per Kondo lo avevo capito proprio quel giorno. Il giorno in cui cessò di essere in questo mondo.
<< Volevo passare prima, però lo stal- EHM, gli impegni mi hanno impedito di venire prima! >> Dice, interrompendosi ad un certo punto, come se non sia informata del fatto che all’ex capo della Shinsengumi è attratto dalla sorella di Shinpachi Shimura, Tae Shimura. La cosa che in realtà mi sorprende maggiormente è che addosso non abbia alcuna ferita o livido.
<< Oh? E queste? >> Continua, riferendosi alle offerte.
<<...Sono state poste qui proprio ora. >> Affermo, ancora con il biglietto aperto in mano. Kondo lo nota e legge il contenuto.
<< Oh?! Ma questa è la calligrafia di Toshi! Vuol dire che è stato lui a lasciare queste offerte? Ah, quel ragazzo, non cambierà mai. >>
<<...Toshi...? Si riferisce a Hijikata Toshiro? >>
<< Sì! Beh, vedi, non è un tipo che manifesta apertamente quel che prova, è sempre stato così. Ha un cuore d'oro, ma evita di mostrarlo. >> Afferma sorridente, anche se con un leggero sospiro.
<<...E queste ciambelle...? >>
<< Probabilmente le ha portate qui credendo che tu arrivassi a fargli visita. Te l’ho detto, Toshi è fatto così. Anche se vedo che il cibo non ti manca. >> Dice, notando che in mano ho la confezione delle ciambelle. Ho riposto quell'oggetto dentro una delle tasche del cappotto che indosso. Non voglio che nessuno lo veda.
<< Già.. Non mi manca.. >> Dico a fil di voce, dopodiché Kondo si inginocchia e prega sulla tomba di Sasaki.
<<...Posso farle una domanda, Kondo-san? >> Continuo, dopo che lui ha finito di pregare.
<< Uh? Chiedi pure, Nobume-san. >>
<<...Che tipo di legame univa lei e Isaburo? >>
A quella domanda, all'inizio Kondo mi guarda perplesso per via del quesito, salvo poi rifletterci e dare una risposta.
<<...Eravamo colleghi, senza ombra di dubbio, anche se non abbiamo mai avuto così tante occasioni per discutere amichevolmente. Quindi, se devo essere sincero, credo che ci legasse un credo molto simile. >>
<<...Quale credo? >>
<<...Proteggere le persone a noi care. >>



Detto questo, Kondo si congeda e lascia il cimitero, e solo allora noto, totalmente scioccata, che ha una banana infilata precisamente nell’ano. Mi convinco di non aver visto nulla e rivolgo il mio sguardo verso il cellulare. Mi scuso nuovamente con Isaburo e anche con Hijikata per la mia curiosità. Apro il cellulare e vedo che vi è una sola e-mail in uscita. La apro.
<< Ei, muso lungo, riesci almeno a sorridere con quel viso che ti ritrovi da dove ti trovi adesso? Se non fosse, vuol dire che ti hanno davvero scolpito quella faccia  da quando sei nato. D'altronde, se non fosse stata così, non avresti mai potuto affrontare ogni giorno la tua vice, no? Anzi, più che vice, dovrei dire che non avresti potuto affrontare ogni giorno una persona che consideravi come una figlia, vero? L’ho notato solo tardi, però prima che tu sparissi, avevi proprio gli occhi sia di un padre che proteggeva sua figlia, sia di un fratello maggiore che proteggeva suo fratello minore, ma soprattutto gli occhi di una persona che era stata salvata. Cavolo, non saprei proprio come potrò affrontarti quando tirerò le cuoia e rivedrò quel muso lungo. Spero il più tardi possibile.

Da un baragaki. >>
Mi rendo conto alla fine che ho bagnato lo schermo del cellulare con alcune lacrime che scendono dal mio viso. Chiudo il cellulare e con la manica del cappotto mi asciugo di fretta le lacrime. Non mi sarei mai e poi mai aspettata un’e-mail del genere, soprattutto dal famigerato vice-comandante demoniaco della Shinsengumi. I rapporti che aveva con Isaburo non erano idilliaci, da quanto ricordo, e anche io tuttora non sopporto quel bastardo dagli occhi rossi che prova gusto ad infastidirm-
<< ... >> Afferro la confezione di ciambelle e la apro, notando che le ciambelle sembrano come qualsiasi altra ciambella. La annuso, per vedere se qualche ingrediente strano o veleno è stato cosparso su di esse. Ne apro una, poi un’altra, per vedere se i ripieni non sembrano strani anche quelli. Tutto normale. Fin troppo normale. Devo investigare fino in fondo. Non sono così ingenua da credere ciecamente che queste ciambelle siano state prese proprio da Hijikata Toshiro e non da quel sadico bastardo.


<< Oh, guarda chi c’è, Nob- >> L’istinto di sopravvivenza ha il sopravvento e uso una ciambella che esamino contro la persona alle mie spalle. E’ lo Yorozuya. La ciambella è entrata interamente in bocca e l’ha ingoiata involontariamente. Entrambi ci fissiamo, immobili, senza dire nulla. L’atmosfera si appesantisce pian piano che i secondi passano e inizio a sudare freddo per quel che ho fatto inconsciamente. Non ho avuto il tempo di esaminare il ripieno di quella ciambella e lo Yorozuya non da’ segni vitali da qualche secondo oramai. L’ho ucciso? L’ho ucciso davvero? L’ho ucciso davvero con una ciambella?! 
<< ...Oi, perché sei in quella posizione da un minuto oramai? Fai stretching al cimitero? Non mi sembra un luogo adatto per questo tipo di esercizi? E’ un nuovo tipo? E’ legale almeno? >>
...Fortunatamente, non mostra alcun segno di avvelenamento o altro, per cui ritorno velocemente in me e tossisco come se non fosse successo nulla. 
<< Guarda chi si vede, Yorozuya, non sembri il tipo di persona che si reca al cimitero. >> Dico ostentando sicurezza e calma.
<< Eh? Davvero? Sembro così pessimo? Penso me ne farò una ragione.. >>
<< ..Non sei in compagnia dei tuoi amici, oggi? >>
<< Nah, Pattsuan aveva da fare al dojo oggi e Kagura ha ricevuto visita dal padre e dal fratello, probabilmente a quest’ora saranno venuti già alle mani. >> Afferma, fissando con il suo solito sguardo perso la tomba di Isaburo.
<< ..Capisco. >> Affermo, notando che lo Yorozuya non si inginocchia per pregare ma si limita a fissare la tomba, con quegli occhi che appaiono guardare non una tomba, ma una persona in carne ed ossa. 
<< ...Dimmi, Yorozuya.. >>
<< ..Mh? >>
<< ...Una volta, in questo periodo dell’anno, Isaburo mi disse che questo periodo è un’occasione per essere quel che siamo.. E per molto tempo ho cercato di capire che cosa volesse dire, ma non ho mai trovato una risposta.. Oggi ho incontrato alcune persone che mi hanno detto e mostrato molte cose di Isaburo che io non sapevo... Quindi, se possibile, dato che anche tu lo hai conosciuto, che cosa pensi volesse dire con quelle parole..? >> Esclamo, rivolgendomi alla fine verso di lui.
<< ...Ei, per chi mi hai preso, per Sigmund Freud?! Cavolo, questi mocciosi... >> Afferma, scocciato, mentre si mette una mano tra i suoi capelli ricci ed argentati << ...Sai, dicono che a Natale tutti sono più buoni, anche le persone più fredde, come questa neve che è scesa. Alla fine, però, la neve si scioglie appena riceve del calore, non è vero? Per cui Natale non c’entra nulla. Appena una persona riceve del calore, anche se si ha il cuore più gelido, alla fine, quando si scioglie, quel che resta è ciò che davvero sei. Tutte le persone sono fatte così. >> Continua con quelle parole che ricevo come se fossero meteore che colpiscono il suolo e devastano quel che hanno intorno lasciando solo una landa desolata. Quel che dice non è affatto sbagliato. Avendo rinchiuso il mio cuore in quel duro guscio di apatia, non ho mai cercato, nemmeno una volta, nemmeno quando eravamo solo noi due, nemmeno in questo periodo dell’anno, di aprire i miei sentimenti a lui. Le parole di Tetsu, di Matsudaira, di Kondo, l’e-mail di Hijikata, le parole di quest’uomo... Perché devo sempre capire troppo tardi le parole di quell’uomo, anche adesso che non c’è più? Perché devo essere aiutata da altri per capire le parole e le azioni che Isaburo ha fatto per me? Sono davvero così stupida? Sono davvero così insensibile, anche tuttora?
<< ...Alla fine basta pure un sorriso per sciogliere una persona come te, non lo sapevi? Beh, ci si vede. >> Conclude, per poi salutarmi con la mano e lasciarmi lì, con i pugni stretti e tutta tremante. Sono di nuovo sul punto di piangere? Di nuovo? Sono diventata così debole? Non lo accetto, non posso accettarlo, non è quello che voleva Isaburo, vedermi così debole, così scoraggiata, così triste, così sola... Adesso... Sola con la neve, che scende di nuovo...



 

Stesso ricordo. Un paio di anni fa, Edo. 25 Dicembre.

 

<< ...Oh, è mezzanotte, Nobume-san. Buon Natale. >>
<< ...Non ti sforzare a mostrare troppe emozioni, comandante, o le verranno le rughe. >>
<< Oh? Davvero? Purtroppo l’età avanza anche per un élite del mio calibro. Dovrei fare una cura d’élite per far sì che rimanga élite? >>
<< Ve ne prego, pensate anche ai bambini. >>
<< Bambini? >>
<< Spaventerebbe i bambini se provasse a cambiare quel muso lungo che si ritrova, comandante. >>
<< Hai appena messo che ho il muso lungo? Sai che ora dovrai rasentare le dimissioni per offesa ad un tuo superiore? >>
<< Non posso offendere un dato di fatto. >>
<< Hai appena ammesso che è un dato di fatto, questo urta la mia sensibilità, andrò a piangere in un angolo quando torniamo al quartier generale. >>
<< ...Comandante, guardi. >>
<< ...Oh? Fuochi d’artificio? Come mai? Non è l’ultimo dell’anno, chi li ha sparati? Ora chiamo Matsudaira-dono per sentire se ci è stato qualche permesso e- ... >>
In quel momento, solo per quel momento, mentre quei fuochi d’artificio brillano come stelle nel cielo, sento del calore sul mio viso, un calore mai provato prima d’ora. Cos’è? Mi è salita di colpo la febbre? Sono state le ciambelle di prima? Ho utilizzato non volendo il Gear Second*? Non ne ho idea. Quel che so è che appena ritorno in me non vedo più il comandante al mio fianco ma qualche passo lontano da me, di spalle, tutto tremante. Perché trema? Si è messo davvero a piangere? Non ha detto che avrebbe aspettato di tornare al quartier generale?
<< ...Comandante? Si sente bene? >>
<< ...Mai stato meglio per un élite come me, Nobume-san. >> Afferma, senza voltarsi, e io non chiedo oltre. Forse deve andare in bagno, chissà..

 

 




 

...Già... Sono davvero un’idiota... Non è vero, Isaburo...? Come ho fatto a dimenticarmene...? Perché avevo rimosso quel ricordo...? Perché me ne ricordo solo ora...? E’ una punizione divina..? Probabile... Del resto... Non sono mai stata molto sveglia... Vero...?









 

<< Cavolo! Mi sono dimenticato di lasciare l’offerta... Colpa di quella ragazza che mi ha fatto quella domanda... Ah, è ancora lì! Oi, mocciosa! Guarda cosa ho fatto, per colpa tua non ho lasciato l’offerta a quel muso lung- >>
Lo Yorozuya si ferma, immobile, scosso. Pare abbia visto qualcosa di così sorprendente che lo ha lasciato addirittura senza parole, e per riuscire in un’impresa del genere le cose sono due: o ha letto l’ultimo numero di Jump dove vi è un colpo di scena finale nell’ultimo capitolo dell’opera che legge, o ha visto davvero qualcosa di così raro che non si sarebbe mai aspettato e, difatti, è quel che ora i suoi occhi vedono. 
Nobume, proprio quella Imai Nobume, un tempo paragonata ad un vero e proprio demonio senza alcun tipo di emozione, la vice-comandante della Mimawarigumi, colei che ha sterminato innocenti ai tempi del Naraku e criminali sotto l’egida di Sasaki Isaburo, proprio quella ragazza dal cuore gelido che si è sciolto solo dopo la perdita della persona più cara, proprio lei... Ora, in quel preciso istante, ha sul viso rigato da alcune lacrime un sorriso allegro, di quelli che si vedono tutti i denti nel dettaglio, anche la foglia di insalata incastrata, e sulla tomba di quella persona a lei cara, finalmente, è riuscita a consegnare per la prima volta nella sua vita un regalo di Natale: proprio al centro, tra la confezione di ciambelle e quel cellulare, un fiocco bianco e blu, che, se uniti, formavano proprio quell’azzurro dei fiocchi di neve che scendevano su di lei
<< Buon Natale... Papà. >>




 

N.d.r.
*Il Gear Second è un abilità usata da Luffy di One Piece che consiste nel surriscaldare il sangue del suo corpo fatto di gomma per aumentare le sue capacità fisiche.

   
 
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