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Autore: Una_Ragazza_Qualunque    25/12/2018    2 recensioni
Sheith69min Theme: First snow + Cristmas Day + Mistletoe [Humor; Canon Divergence; Allura è viva] [Allurance accennata]
"E fu lì che lo vide. Un vischio.
Appeso nella porta arcata che conduceva dal salone alla cucina.
Si ritrovò davanti alla scena di Lance che chiedeva ad Allura un bacio sotto il vischio con un sorriso malizioso. Allura sorrise, concedendogli il bacio tanto richiesto.
Subito la stanza si riempì di mormorii, risate e fischi.
“Adesso non posso nemmeno baciare mia moglie?” Si lamentò Lance ma la sua voce non raggiunse mai Shiro, con la mente già altrove.
Cosa avrebbe pensato Keith se lo avesse baciato con una scusa così banale? L'idea fece accelerare il battito del suo cuore.
Per una sera Shiro decise di non pensare. In fondo anche Keith glielo aveva detto più volte in passato. A volte è meglio pensare meno e agire più d'istinto.
Ora tutto ciò che doveva fare era attirare Keith sotto il vischio. Facile, no?"
Genere: Comico, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Allura, Kogane Keith, Krolia, McClain Lance, Takashi Shirogane
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ti prego, vieni sotto il vischio


* * *






Stasera era la sera.

Shiro ne era convinto.

La guerra si era finalmente conclusa, con l'amarezza ancora nel cuore per aver sacrificato Voltron ma con la consapevolezza che era la cosa giusta da fare. Loro lo sapevano.

I giorni successivi erano passati abbastanza in fretta, forse anche troppo. Velocemente, come in un sogno e in un batter d'occhio l'anno stava già per finire.

Onestamente, con tutto quello che avevano dovuto affrontare, l'ultima cosa a cui pensava Shiro era una festa. C'era ancora molto lavoro da fare ma proprio per tutto il dolore causato dalla guerra che Coran aveva suggerito l'idea, appoggiato da Allura che non vedeva l'ora di partecipare ad una festa tipicamente terrestre.

Ed era così che si era ritrovato in un angolo con un bicchiere vuoto in mano.

La festa si teneva a casa di Allura e Lance. Comprata il più lontano possibile dal deserto e dalla Garrison per cancellare ogni traccia della guerra, era arredata a tema Natalizio. Con l'aiuto di Lance, probabilmente, la casa risplendeva di luci e decorazioni con tanto di albero di Natale. L'entusiasmo di Allura era ben evidente, la casa sembrava uscita da una rivista.

Shiro non riusciva a ricordare l'ultima volta che fosse stato ad una festa. Rilassato, senza il peso dell'universo sulle spalle. Non era più certo di far parte di quel mondo, di esserne capace, anche se l'idea di vivere una vita normale, in un certo senso, lo emozionava. Come un nuovo inizio.

Certo, era consapevole che doveva lavorare molto su se stesso e che quello che avevano vissuto non sarebbe sparito da un giorno all'altro. Eppure, in quella stanza, riconobbe la voglia di fare, di vivere appieno ringraziando di aver avuto un'altra possibilità. Per quanto potesse sembrare assurdo, Shiro amava ancora l'universo e voleva ancora esplorarlo, studiarlo, fare ciò che aveva sempre desiderato fare e quale modo migliore di riniziare se non fare chiarezza su i suoi veri sentimenti?

Avrebbe parlato con Keith e lo avrebbe fatto quella sera.

Shiro alzò lo sguardo, spostandolo dai suoi piedi a chi gli stava intorno. Un sorriso nacque spontaneo sul suo viso.

Era comunque bello vedere che, almeno per un giorno, tutti avessero la possibilità di rilassarsi. L'Atlas crew, il personale della Garrison senza distinzione di età, grado o provenienza, le famiglie. Erano tutti presenti, umani e non. Era piacevole.

Perso nei sui pensieri Shiro non si accorse che Allura si era avvicinata a lui, toccandogli una spalla per attirare la sua attenzione. Sobbalzò.

Ehi, che ci fai qui tutto solo?”

Lui e Allura avevano passato molto tempo insieme dopo la guerra. Gli era mancata la sua amicizia.

Quando si volse per risponderle, però, non riuscì a trattenere una risata. Allura indossava un maglione verde che raffigurava una renna dal naso rosso. Di qualche taglia più grande, l'avvolgeva completamente, anche la pancia.

Lo so.” Iniziò lei. “Ma io lo trovo adorabile, è abbinato con quello di Lance. In più me lo ha fatto sua madre, non posso dire di no a mia suocera.”

Per un secondo, solo per uno, nel sentire quella parola i pensieri si rivolsero a Krolia e nonostante il pensiero fosse sparito tanto in fretta quanto fosse nato, bastò a farlo arrossire.

Sono sicuro che anche i gemelli siano al caldo con quello addosso.” Scherzò, cambiando argomento.

L'espressione di Allura si addolcì, ritrovandosi inconsciamente ad accarezzare la pancia. “Lo spero.” Rise. “Comincia a darmi prurito.”

Shiro non riuscì più a proferir parola quando sentì una voce familiare varcare la soglia della porta d'ingresso. “Scusate, l'ultima missione per il recupero delle provviste ha richiesto più tempo del previsto.”

Ne rimase abbagliato. Keith aveva i capelli leggermente più lunghi e, poté giurare che fosse anche più alto. Come ci riusciva ogni volta? Come riusciva a diventare sempre più bello ogni giorno che passava?

Shiro deglutì rumorosamente, distogliendo lo sguardo come se avesse paura di rimanerne accecato. Come quando si ha la presunzione di poter guardare il sole. La mano, l'unica ormai da tempo rimasta, iniziò a sudare.

Oh, adesso capisco.” Disse Allura sporgendosi in avanti per vedere dove stesse guardando.

Cosa?” Chiese Shiro, facendo finta di non capire a cosa si stesse riferendo.

Glielo dirai oggi?” Continuò con un sorrisetto sornione.

Non so di cosa tu stia parlando.”

Oh, andiamo. Tutti sono a conoscenza di quello che provate l'uno per l'altro. Probabilmente siete gli unici a non essersene accorti.” Allura sembrò pensarci su. “Bhé, voi e Lance ma a quello ci ho pensato io.”

È complicato.” Shiro disse d'impulso. Davvero i suoi sentimenti erano così evidenti? Se era così, Keith se ne era accorto? Aspetta, perché Allura parlava al plurale?

Lo è davvero?” Chiese Allura, riportandolo alla realtà e, per un attimo, Shiro si chiese se lo fosse davvero.

Allura si guardò la fede nuziale, gesto che non passò inosservato all'altro, per poi aggiungere. “Pensaci su.”

Rimasto solo, iniziò a pensarci davvero ma nessuna delle parole che gli venivano in mente sembravano quelle giuste, quelle adatte per esprimere i suoi sentimenti. Niente sembrava abbastanza. Si sentiva in colpa ad evitarlo in quel modo e, sentendo gli occhi di Krolia su di sé, si diresse in cucina.

E fu lì che lo vide. Un vischio.

Appeso nella porta arcata che conduceva dal salone alla cucina.

Si ritrovò davanti alla scena di Lance che chiedeva ad Allura un bacio sotto il vischio con un sorriso malizioso. Allura sorrise, concedendogli il bacio tanto richiesto.

Subito la stanza si riempì di mormorii, risate e fischi.

Adesso non posso nemmeno baciare mia moglie?” Si lamentò Lance ma la sua voce non raggiunse mai Shiro, con la mente già altrove.

Cosa avrebbe pensato Keith se lo avesse baciato con una scusa così banale? L'idea fece accelerare il battito del suo cuore.

Per una sera Shiro decise di non pensare. In fondo anche Keith glielo aveva detto più volte in passato. A volte è meglio pensare meno e agire più d'istinto.

Ora tutto ciò che doveva fare era attirare Keith sotto il vischio. Facile, no?

Ben presto Shiro si rese conto che non lo era affatto. Ogni volta che lo chiamava, qualcosa o qualcuno li interrompeva. Era come se l'universo gli stesse urlando di smetterla, che non erano destinati a stare insieme.

Ma Shiro non si arrese.

Keith!” Lo chiamò guardandolo dall'altro lato della stanza. Keith era in fondo al salone a parlare con Krolia sorridendo. Quando si girò verso la persona che lo stava chiamando, il suo sorriso si allargò e qualcosa nei suoi occhi si illuminò.

Shiro imitò il suo sorriso, ma un nodo gli si formò in gola quando Krolia lo lasciò andare dandogli una pacca affettuosa sulla spalla. Si sentì di nuovo in colpa. Da quanto tempo non lo faceva?

Keith si avvicinò a grandi passi verso di lui, ma qualcos'altro si mise in mezzo.

Un lampo di luce apparì tra loro diventando sempre più luminoso per poi sparire all'improvviso e lasciare al suo posto Kosmo visivamente eccitato.

Cosa c'è?” Gli chiese Keith con tono giocoso.

Kosmo per tutta risposta, si alzò su due zampe appoggiandosi su di lui. Keith si lasciò sfuggire un grido sordo per l'improvviso peso addosso, piegando lievemente le ginocchia per evitare di cadere. Keith non fece in tempo ad aggiungere altro che Kosmo sparì di nuovo portandolo con sé, sotto lo sguardo confuso di Shiro.

Nonostante questo, Shiro riusciva ancora a sentire la risata di Keith. Chiedendosi come fosse possibile, si affacciò dalla finestra. Kosmo aveva teletrasportato Keith fuori e, adesso, si fissava le zampe immerse in qualcosa che non aveva mai visto prima.

Keith alzò una mano lasciando che un fiocco di neve si posò su di essa. “Nevica.” Sussurrò. “Giusto, è la prima volta che vedi la neve.” Aggiunse, stringendosi a sé per il freddo mentre guardava Kosmo saltellare sorpreso per il contatto freddo della neve.

Shiro sentì qualcun altro urlare per l'eccitazione e la festa si spostò in fretta all'esterno.

Imitò il gesto di Keith, fatto precedentemente, trovando stranamente rilassante la vista del fiocco di neve che si scioglieva sulla sua mano. “Avevo quasi dimenticato come fosse fatta.” Sospirò, non accorgendosi della presenza di Krolia accanto a sé con gli occhi fissi verso il cielo.

Vieni Shiro, sotterriamo Lance sotto la neve” Scherzò Pidge.

Ehi!”





Tirarsi delle palle di neve senza avere dei vestiti di ricambio non era stata una buona idea.

Infreddoliti, infatti, misero presto fine alla battaglia tornando dentro casa a scaldarsi seduti davanti al camino.

Allura era seduta sul divano con il broncio per non essere riuscita a partecipare ancora una volta. Era vero, avevano già fatto una battaglia di neve in passato. Bhé, non proprio neve ma gli tornò in mente quanto si fosse divertito quel giorno. Prendendo una pausa per pochi minuti dai loro doveri da paladini. Con Keith a coprirgli le spalle, allora come adesso. Come sempre.

Shiro lo cercò con lo sguardo, trovandolo seduto accanto a Pidge cercando di scaldarla. Sembrava più piccola con le ginocchia al petto.

Si alzò con la scusa di voler prendere qualcosa di caldo da bere in cucina.

Puoi prendere qualcosa anche a me, per favore?” Chiese Keith.

Questa era l'occasione per far venire Keith in cucina con lui.

No.”

Cosa?” Chiese sorpreso.

Non così!

S- scusami. Intendevo dire che non posso.”

Perché?”

Perché-” Shiro cercò in fretta una scusa plausibile, ma ogni volta che c'era di mezzo Keith improvvisamente niente sembrava facile. “Perché credo che della neve sia finita dentro la protesi.”

Cosa? Stai bene?” Chiese Keith alzandosi di scatto, allarmato.

È stata una pessima idea.

Sto bene, non ti preoccupare.” Disse Shiro alzando le braccia come per dimostrargli che andasse tutto bene. “Credo di poter portarti qualcosa di caldo.”

Shiro sospirò e si diresse in cucina. Riuscendo a sentire perfettamente la voce di Coran, emozionato di aver trovato una versione di Monsters & Mana anche qui. Il nome era diverso, ma era sempre un gioco da tavolo.

Mentre la spiegazione di Coran, probabilmente a Keith, andava avanti Shiro versò quello che era rimasto della cioccolata calda in due tazze.

Quando si girò per tornare dagli altri, non si accorse che qualcun altro lo aveva raggiunto e gli sbatté contro.

Caldo!” Urlò Keith, con mezza tazza di cioccolata calda sulla maglietta.

Keith.” Shiro lo chiamò sorpreso. “Mi dispiace tanto.” Si scusò, con ancora le mani occupate dalle tazze.

La cioccolata era finita gran parte sul pavimento tra le due tazze. Anche Shiro non era riuscito a sfuggirgli, ma fortunatamente si sporcò solo un po' la protesi senza scottarsi.

Non fa niente.” Disse Keith, prendendo con due dita la propria maglietta e tirandola il più possibile allontanandola dalla pelle. “Sei sicuro di stare bene? Ti stai comportando in modo strano oggi.”

Che succede qui?” Chiese Allura che aveva notato la scena da lontano. I suoi occhi si spostarono dal pavimento sporco alla maglietta di Keith. “Vieni, vedo se riesco a trovarti qualcosa da mettere.”

Faccio io!” Urlò da lontano Lance. “Siedi, Allura.”

Lance, rilassati. Sono incinta, non sto morendo.”

Shiro rimase, ancora una volta, in cucina. Imbarazzato cominciò a cercare qualcosa per pulire.

Shiro.” Si sentì chiamare.

Quando si girò, il suo cuore perse un battito vedendo Krolia con le braccia incrociate e le spalle appoggiate al muro a guardarlo. D'istinto, fece due passi indietro. Quel tanto che bastava per non essere più sotto il vischio.

Mi sono resa conto che non abbiamo mai davvero parlato.”

Oh.

Va bene.” Si affrettò nel dire Shiro. “Ho le sue memorie.”

Krolia sembrò pensarci su, spostando lo sguardo sui vari elettrodomestici della cucina. Non sembrava convinta, come se quello che gli avesse detto non l'avesse rassicurata.

Quindi ricordi cosa ha detto mio figlio.”

Shiro iniziò a sudare freddo. Stava davvero parlando di questo con Krolia?

... Sì, mi ricordo.” Rispose sincero.

Bene.” Disse Krolia, accennando un sorriso. “Volevo solo assicurarmi che ti stessi prendendo le tue responsabilità.”

Eh?”

Interessante tradizione.” Cambiò argomento Krolia, guardando il vischio e lasciando che il suo sorriso si allargasse.

Shiro voleva morire.





Le parole di Krolia gli rimasero in testa per tutto il resto della serata e ogni altra possibilità di far passare sotto il vischio Keith era sfumata davanti ai suoi occhi.

Seduto, ormai solo, sul divano mentre gli invitati poco a poco tornavano alle proprie abitazioni Shiro si passò una mano sui capelli, sospirando rumorosamente in un respiro che non sapeva di star trattenendo. Come se stesse lasciando andare tutta la tensione della serata e finalmente, chiudendo gli occhi, appoggiò le spalle rilassandosi.

Forse oggi non era la sera giusta.

Shiro?”

Qualcuno lo chiamò e Shiro spalancò gli occhi quando riconobbe la voce di Keith. Indossava un maglione simile a quello di Allura. Oh, lo avrebbe odiato per quello e Shiro non riuscì a trattenere una risata.

È tutta colpa tua.” Si lamentò Keith guardandosi il maglione.

Hai ragione, mi dispiace.” Rispose Shiro ancora tra le risate.

Sono contento che tu sia ancora qui, credevo fossi già andato via.” Sussurrò Keith, mentre si sedeva accanto a lui sul divano.

Senza salutare?”

Ti stai comportando davvero in modo strano.” Si giustificò.

Shiro si morse il labbro inferiore e si guardò le mani, incapace di reggere lo sguardo preoccupato di Keith.

Mi dispiace, non volevo turbarti. Va tutto bene, è solo che-” Shiro si morse la lingua.

Solo che... Cosa?” Lo incoraggiò a continuare l'altro.

Shiro spostò il suo sguardo su quello di Keith, sentendo già il sangue scaldargli le guance.

Il vischio.” Riuscì solamente a dire, lasciando che la mano lo indicasse approssimativamente, senza guardare.

Gli occhi di Keith seguirono la mano, come se la parola che era uscita dalle labbra di Shiro non fosse sufficiente. Quando i suoi occhi si posarono su di esso, Shiro poté vedere sul suo viso la realizzazione dei vari comportamenti nel corso della serata per poi dar vita, arrossendo, ad una risata che riempì tutta la stanza.

Ti prego, non ridere.” Lo pregò sconsolato Shiro.

Mi dispiace.” Si scusò l'altro, ma la risata non accennava a fermarsi.

Shiro.” Keith lo chiamò appoggiando una mano sulla spalla dell'altro per attirare la sua attenzione. “Non hai bisogno del vischio per baciarmi.”

E prima che Shiro se ne rendesse conto, le labbra di Keith erano sulle sue.










NdA: Ammetto di non essere soddisfatta al 100%
Sicuramente non la mia migliore 69min, ma oggi più che mai mi sono sembrati troppo pochi.
Spero comunque che l'idea vi sia piaciuta e che vi abbia almeno strappato un sorriso.
Come ho già detto nei tag, è una Humor quindi non prendetela troppo sul serio. Era solo qualcosina per augurarvi buone feste, se festeggiate.
Per chi non festeggia, come me, buon fine di Dicembre!
Volevo racchiudere in questa breve fic un po' tutte le emozioni del Natale, sia piacevoli che non. I dubbi sul futuro, l'amore, la famiglia, i parenti con le domande per metterti in imbarazzo e anche la nostalgia. Ho messo alcune scene che ricordassero delle puntate nel corso della serie per salutare anche Voltron e farvi venire un po' di nostalgia. Ancora non mi sembra vero che sia finito...
Spero di essere riuscita nell'intento.
Eh sì, il titolo ha volutamente un doppio senso. Mi ha fatto sorridere ed ero stanca.
Fatemi sapere cosa ne pensate, alla prossima!
Merry Christmas e Sheithmas!

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