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Autore: nikita82roma    25/12/2018    5 recensioni
Un Natale particolare per la famiglia Castle al gran completo: Rick, Kate ed i loro tre figli alle prese con Babbo Natale...
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Kate Beckett, Rick Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Si stava consumando un dramma nel loft di Castle. La sera della vigilia di Natale era appena filata via alla perfezione, nonostante il caos generato dai tre bambini iper eccitati per l’arrivo di Babbo Natale e del sul carico di regali che alla fine anche quell’anno era stato superiore a quanto avessero preventivato e a nulla erano valse le richieste di Kate di limitarsi, alla fine aveva ceduto anche lei, lasciandosi trasportare dal marito dentro quel vortice di luci, colori e canzoni, nel suo essere il primo bambino di casa eccitato per l’arrivo del Natale. Aveva riscoperto anche lei la bellezza del Natale, ogni anno di più si era lasciata trasportare di nuovo nella magia delle feste, guardandole prima con gli occhi di suo marito, poi con quelli di Lily ed infine con lo stupore dei gemelli. Quello, a due anni già compiuti di qualche mese, era il primo Natale del quale avevano coscienza di cosa stava accadendo ed erano super eccitati da giorni, più di quanto non fosse mai stata la loro sorella maggiore che aveva sempre vissuto le feste come un periodo magico e incantato, con la serena calma di chi vive una favola ed anche ora continuava a viverla nello stesso modo, incantata dalla neve che scendeva silenziosa e dalle storie di folletti ed altri esseri fantastici che Rick creava per lei, come aveva fatto sempre da quasi cinque anni (Kate aveva un mancamento ogni volta che ci pensava, le sembrava solo ieri che aveva scoperto di essere incinta ed invece la sua bambina presto avrebbe cominciato la scuola, non c’era un modo per fermare il tempo?).

Quella sera, però, tutto il loro mondo di favola si stava per distruggere proprio quando doveva essere il culmine della festa, quando erano tutti pronti per accogliere Babbo Natale in persona. 

Rick quell’anno aveva comprato un costume nuovo ancora più bello ed aveva preso il suo ruolo in modo serissimo. Aveva già fatto Babbo Natale per Alexis per alcuni anni e quando lei aveva scoperto che non esisteva era stato un colpo più per lui che per lei, ma ora sosteneva che aveva affinato le sue abilità di attore, certo che in qualche modo dentro di sè si trovassero gli stessi geni di sua madre, non poteva essere altrimenti.

Aveva approfittato del momento in cui Kate aveva dato una generosa porzione di torta a tutti e tre i bambini per uscire dal loft e mettere in piedi la sua messinscena mentre tutta la famiglia, comprese Alexis, Martha e Jim distraevano i bambini.

Era entrato trionfante trascinando una slitta di  legno con un enorme sacco di iuta dal quale spuntavano pacchetti multicolori, tra le urla dei suoi figli entusiasti, fino a quando Jake, guardandosi intorno e poi fissandolo oltre la barba finta ed il costume incrociò i suoi occhi ed esclamò ai presenti la sua rivelazione: “Papà!”

Ci fu un attimo di silenzio generale nel quale Rick guardò Kate incapace di dire nulla per negare l’evidenza, soprattutto quando, convinto dal fratello, anche Reece gli fece eco indicandolo.

“Papà!” 

Lily guardò sua madre e poi quel Babbo Natale dagli occhi azzurrissimi, con il disappunto di chi non aveva capito prima una cosa tanto ovvia. Era suo padre.

“Sì, è papà.” Disse sicura ed un po’ delusa.

Rick tossì e provando a camuffare la voce provò a negare, ma la logica di sua figlia prese il sopravvento.

“È papà.” Ribadì ancora più certa. “Mamma guarda così così solo papà.”

Avrebbero potuto mettersi a piangere entrambi in quel momento. La loro bambina aveva detto una delle cose più belle del mondo proprio quando avevano distrutto il suo sogno di credere a Babbo Natale e forse alla magia. I suoi figli non avrebbero più creduto a nulla e Castle pensava che fosse colpa sua. Sarebbero stati degli adulti senza spirito natalizio perché lui e sua madre si tradivano con uno sguardo, possibile? 

“Papà è Babbo Natale!” esclamò Reece entusiasta facendo riacquistare a Rick almeno dieci anni di vita e facendogli vedere la cosa sotto una prospettiva diversa che avrebbe decisamente cavalcato. Dopo lo smarrimento iniziale ritrovò la sua solita sicurezza. Suo figlio non pensava che Babbo Natale non esisteva ma che era lui e tutto quello era bellissimo.

“Reece è un segreto!” Lo ammonì con voce profonda e suo figlio si andò a rifugiare tra le braccia di una Kate divertita che aveva appena capito le intenzioni di Castle mentre Jake lo guardava a bocca aperta e Lily, invece, sembrava più scettica. Convincerla sarebbe stato più difficile, Rick ne era consapevole, non solo per l’età, ma perché lei era proprio come sua madre, un osso duro da conquistare. 

“Se sei Babbo Natale come fai a portare i regali a tutti i bambini?” Gli chiese Lily guardandolo seria, mentre Castle si aggiustava la barba finta che gli era finita in bocca.

“Con la magia. Qualche minuto prima di mezzanotte il tempo si ferma in tutte le case dove ci sono bambini che dormono nei loro lettini così avrò tutto il tempo di passare da ognuno di loro e lasciare i loro regali.”

“E da chi non ha il camino?” Chiese ancora la figlia più grande.

“Dalla porta. Posso aprire tutte le porte dove sono i bambini senza farmi sentire, con i miei super poteri di Babbo Natale!”

“E come fai a sapere cosa vogliono?”

“Con le letterine! Hai visto quante lettere mi arrivano ogni giorno? Ho tanti aiutanti nel mondo che le raccolgono, le leggono e poi mi mandano una mail perché così faccio prima!”

“Tanti aiutanti come i poliziotti al distretto da mamma?”

“Tanti di più, Lily! Ho migliaia di elfi sparsi in tutto il mondo che mi aiutano! Ma sono invisibili, solo Babbo Natale li può vedere!”

Jake e Reece ascoltavano estasiati i racconti del padre, con quella voce profonda e seducente che faceva sciogliere il cuore anche di Kate, incantata ad ascoltarlo proprio come loro, tanto che tutti si erano dimenticati dei regali, troppo presi da quella rivelazione. 

“Adesso starai via molto per andare da tutti i bambini?”

“No! Adesso appena voi andrete a dormire il tempo si fermerà anche qui ed io potrò andare dagli altri e quando vi sveglierete sarò di nuovo con voi per aprire insieme i regali domani mattina”.

“Senza barba?” Chiese Jake.

“Senza barba.” 

Reece trovò coraggio e si avvicinò al sacco sbirciando dentro ma lo sguardo serio di Rick lo fermò prima che potesse toccare anche solo un pacchettino. 

“Dove li tieni i regali di tutti i bambini?” Chiese ancora Lily non convinta del tutto da suo padre che stava mettendo i regali sotto l’albero.

“Questo sacco è magico. Vedi ora è vuoto ma appena arrivo davanti ad una casa si riempie esattamente dei regali che ogni bambino desidera, ma non solo i bambini, anche gli adulti”. E le sembrò una magia il fatto che da quel sacco, solo apparentemente vuoto, tirò fuori un altro piccolo pacchetto che porse a Kate, lasciando a bocca aperta tutti e tre i bambini, convincendoli definitivamente.

“Ora tutti a letto però!” I tre stavano correndo per le scale e Rick stava per uscire dal loft quando Reece lo richiamò.

“Non bevi il latte?” Gli chiese dispiaciuto.

“I biscotti li abbiamo fatti io e mamma” Aggiunse Lily e così Castle tornò indietro, bevve un generoso sorso di latte sporcandosi tutta la barba finta, prese i biscotti e ne mangiò uno dicendo che l’altro l’avrebbe tenuto per il viaggio insieme alla carota per la renna Rudolf che l’aspettava sul tetto.

 

Non fu facile per Kate farli addormentare, soprattutto i gemelli erano ancora super eccitati di sapere che Babbo Natale era il loro papà. Dicevano che lo avrebbero detto a tutti, anche se lei gli ricordava che quello era un segreto solo loro.

Lily, invece era più tranquilla e pensierosa.

“Mamma tu lo sapevi che papà era Babbo Natale?”

“L’ho sempre sospettato.”

“Da quando?”

“Da quando l’ho conosciuto”

“Hai visto la magia anche tu?”

“Sì.”

Diede un bacio a sua figlia sulla fronte ed aspettò qualche minuto che si addormentasse. Scese in silenzio le scale del loft dopo aver controllato che i gemelli dormissero e andò nella loro camera da letto. Castle la aspettava con un sorriso enorme già sdraiato sul loro letto.

“Sono Babbo Natale!” Esclamò felice.

“Non ti montare troppo la testa!” Gli disse appoggiandosi al suo petto, esausta per quella giornata lunghissima. Era decisamente meno faticoso stare al distretto che occuparsi dei suoi tre figli, anche se era la cosa più bella del mondo.

“Credono ancora nella magia del Natale!” Disse orgoglioso a sua moglie.

“Non poteva essere altrimenti con te come padre.”

“Tu credi alla magia adesso?”

“Credo in te, nella nostra famiglia. Non c’è niente di più simile alla magia.”

   
 
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