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Autore: ballerina 89    25/12/2018    5 recensioni
Cosa succede quando il periodo peggiore di tutta la tua vita coincide con quello che dovrebbe essere in assoluto il più bello dell'anno? Pensiamo sempre al Natale come un periodo pieno di felicità e amore... ma se cosi non fosse?
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: David Nolan/Principe Azzurro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano passati due anni da quella sera, e ora la piccola Hope di casa Jones era una splendida e vivace bambina di appena un anno e mezzo. Era il perfetto mix dei suoi genitori: capelli di Emma e occhi azzurri e carattere vivace di suo padre. Come sua mamma aveva preso poco dello stile di una  principessa ma di sicuro era la creatura più graziosa che avessero mai visto. Tutti erano innamorati di lei e con il passare del tempo anche il piccolo Neal, che inizialmente soffri un po' di gelosia, perse la testa per quella bambina. 
- Hope dobbiamo finire di scrivere la letterina a Babbo Natale altrimenti non ci porterà i regali questa sera. 
- egali... - rispose la piccolina
- si dice regali no "egali", cosa sono i "egali"? 
- egali... egali.... - 
- Ma Hope... mi prendi in giro?
- in zilo - ripetè ridendo facendolo arrabbiare. Non sapeva ancora parlate correttamente ma stava attraversando il periodo dove cercava di ripetere le cose che ascoltava. 
- Non te la prendere Neal, è ancora piccolina. - intervenne Emma - Scrivila tu la letterina, se le metterai il foglio davanti come minimo se lo mangerà.
- Sai cosa c'è Emmy: io volevo un compagno di giochi, non questa rompi scatole: non parla, piange sempre e i suoi pannolini puzzano.
- ma è  picc...
- Non ho finito... la cosa  peggiore sai quale ? Non conosce babbo natale... ma ti rendi conto? - mise il broncio.
- Neal Neal Neal... fai tanto il duro ma le vuoi un gran bene ammettilo!
- No, non è vero.
- A no? E allora perché ieri sera sei andato accanto al suo lettino e le hai raccontato una favola per aiutarla ad addormentarsi? - il bimbo spalancò la bocca sorpreso, era sicuro  di non essere stato visto da nessuno. 
- Ma tu come...? 
- Come lo so? Ti ho visto tesoro. - sorrise.
- Ecco io.... beh... l'ho fatto perché...- divenne tutto rosso.
- Non devi mica vergognarti, è una cosa bellissima prendersi cura di un'altra persona. sei un bimbo speciale Neal, sei uno zio fantastico e io non potrei essere più orgogliosa di te.
- Hai ragione Emmy... voglio bene a quella peste! - sorrise indicandola - Ora però vado a scrivere la letterina a Babbo Natale e visto che sono io il più grande scriverò qualcosina da far portare anche a lei. - corse così al piano di sopra lasciando Emma è la piccola Hope nel salottino di Villa Mills. Anche quell'anno la vigilia si sarebbe tenuta da lei. Ormai era una tradizione di famiglia.
- Che ne dici Hope, raggiungiamo la nonna e la zia di la? 
- ia iaaaaaa! - la prese tra le braccia e insieme si avviarono in cucina.  - iaaa iaaaaaaa!- continuò a strillare la piccolina non appena vide sua zia. Amava Regina in maniera incondizionata o forse amava il fatto che ogni giorno la sua adorata zietta si presentava in casa Jone con un giocattolo nuovo.
- Qualcuno mi ha chiamata? - Disse la donna regalando alla bambina uni dei suoi migliori sorrisi. - Vieni qui da me principessa! - allungò le braccia per prenderla - Aiutami con questi biscottini ti va? Li faremo assaggiare a papà e a nonno non appena arriveranno a casa. 
- papo e onno!
- Ne sei sicura Regina? Ti rovinerà tutto il lavoro lo sai si? - la mise in guardia Emma
- Non dire sciocchezze, saranno i biscotti più belli che siano mai stati fatti. 
- Se lo dici tu... - secondo Emma quello che stava per accadere in quella cucina era un dramma preannunciato ed infatti poco dopo la bimba iniziò a pasticciare con l'impasto dei biscotti lanciandone dei pezzettini a terra e mangiandoselo. Non contenta diede  il suo tocco da grande chef anche ai biscotti che era riuscita a preparare Regina rendendo quei poveri omini di Pan di zenzero irriconoscibili. 
- Che ti dicevo? - disse Emma riprendendo tra le braccia una Piccola Hope tutta ricoperta di farina. - Mi dispiace, ti ha rovinato tutto il lavoro. 
- Rovinato? Scherzi vero? È la cosa più dolce che abbia mai visto. Sei stata bravissima piccolina, vuoi aiutarmi anche con le lasagne?
- Nooo! Non ci provate neanche! - rispose Emma guardando prima Regina e poi sua figlia - Piccola furbetta ascoltami bene: non metterai quelle manine combina guai nel mio piatto preferito. Massimo, visto che sei cresciuta, potrai assaggiarle questa sera a cena ma non le rovinerai. 
Regina e Snow risero di cuore: mai mettersi contro Emma e le sue lasagne. 
-  ah proposito! Ti ricordo che per nove mesi non hai potuto neanche sentire l'odore delle mie lasagne? Pensi che le piacciano? 
-  me ne ero dimenticata sai? Allora niente da fare signorinella, per penitenza a quello che mi hai fatto passare non le assaggerai! - la bambina non capì nenache mezza parola di quello di cui stavano parlando, si limitò a sbaciucchiare sua mamma su tutto il viso. - ruffiana... - continuò a coccolarla e nel mentre si concesse una sana chiacchierata con sua madre e la sua migliore amica. Parlarono del lavoro, dei gossip cittadini e della nuova fidanzata di Henry che ne a Emma ne a Regina stava simpatica. Non per ultimo affrontarono come ogni anno l'argomento regali.
- Hai trovato poi il regalo perfetto per Killian? Ho visto che eri in difficoltà.
- si e no.... cioè, il regalo che gli ho fatto quest'anno è un po' particolare...
- più particolare di quello di due Natali fa? - indicò la piccolina.
- E' particolare, posso dire solo questo. Lo vedrete questa sera insieme a lui, non avrete nessuno spoiler mi dispiace.
- Almeno un piccolo indizio?
- Diciamo solo che parlando mi ha confessato delle cose e allora ho pensato: "perché no?" Questo è il massimo che osso dirvi. Speriamo solo che gli piaccia.
- a Killian basta il tuo nome sul pacco regalo per rendere anche la cosa che odia più un qualcosa di miracolosamente grazioso. 
- Scema! No, la verità è che è stata una cosa un po' azzardata quella che ho deciso di fargli quindi non so come potrebbe reagire.
- Sei incinta di nuovo per caso? - intervenne Snow già tutta euforica per quella possibilità.
- No mamma, non lo sono, non ci stiamo provando proprio a dire la verità. 
- Che c'è: avete  qualche crisi per caso?
- Perché  dovremmo avere una crisi?
- beh pensavo che non voleste far crescere la piccolina da sola. 
- si è vero ma che vuol dire... non dobbiamo mica farlo subito. Per ora siamo in una fase di "sesso sicuro" ecco tutto. 
- contenta te...
- parliamo d'altro grazie? - intervenne Regina - c'è una minorenne tra di noi.
- enne! - ripetè la piccola
- ecco appunto...
***
Passarono l'intero pomeriggio a cucinare prelibatezze e quando arrivò la sera iniziarono ad apparecchiare la grande tavolata e aspettarono l'arrivo di Killian, David e Henry. 
-  bene, ora che siamo tutti possiamo metterci a tavola. Buon appetito.
Ognuno prese la sua postazione e iniziarono a cenare. L'antipasto fu molto apprezzato da tutti ma il piatto che ricevette maggior successo furono come da tradizione le lasagne di Regina. Vennero fatte assaggiare anche alla piccola di casa e il risultato fu epico: tra Emma e lei non so chi ne mangiò di più tanto che Regina prese l'appunto mentale di prepararne una doppia dose per la volta successiva. 
- attra attraaaaa! - disse la piccolina tutta impiastricciata di sugo. - attraaaa!
- Amore ne hai mangiati quasi due piatti, basta ok? Poi ti farà male il pancino. Vai con zio Neal a giocare ok? 
- tocale tocaleeeee! - non era assolutamente una bimba capricciosa, quando insisteva per una cosa bastava semplicemente proporle altro per farla tornare vispa e sorridente. Era proprio un amore di bambina. - Neal miraccomando, non farle far male, è una piccola scimmietta quella lì. 
- sono grande Emmy, ci penso io! - non era tanto tenere Hope lontana dalle lasagne il motivo per cui i bambini vennero mandati nel salottino, quanto il fatto che volevano sistemare i regali e mettere in atto il piano che fino a quel momento non avevano mai messo in pratica : Quell'anno in casa mills sarebbe venuto niente popodimeno  che Babbo Natale. Fu David il primo a proporsi per vestire i panni del caro Babbino, ma ormai Neal aveva sei anni, quanto avrebbe retto la scusa che suo padre si fosse allontanato proprio nel momento in cui babbo natale gli aveva fatto visita? Intelligente com'era di sicuro lo avrebbe sgamato subito. Killian neanche a parlarne, si rifiutò categoricamente. Chiesero quindi l'aiuto di uno dei nani: leroy e ora eccolo in in casa mills a provare il costume. 
- Devo propio farlo? - si lamentò  guardando prima Regina e poi Snow.
- Si e vedi anche di non farti riconoscere perfavore. - sbuffò. - Sui regali ci sono scritti i nomi, i nostri puoi metterli tranquillamente sotto l'albero, sono i primi, quelli dei bimbi devi consegnarglieli personalmente e scambiare con loro qualche battutina.
- Dici sul serio?
- Sono serissima!  Ora attendi dieci minuti e fai il tuo ingresso. Noi raggiungiamo i piccoli di la. 
Così fecero, andarono in soggiorno dove erano i piccoli di casa e iniziarono a giocare con loro per distrarli. Improvvisamente si sentì il suono di un campanello. Gli adulti fecero finta di nulla, Hope non capì mentre Neal smise di fare quello che stava facendo e si mise ad ascoltare più attentamente. Sentì un secondo suono e poi anche un terzo... in fine  una risata.
- Avete sentito?
- Cosa Neal? - chiese sua sorella
- È... è babbo nataleeeeeeeee! È arrivato Babbo Natale - iniziò a saltellare - Sono arrivati i regali, vieni Hope andiamo a prenderli. - prese la manina di sua nipote e insieme si diressero verso la direzione da cui proveniva quella risata ma prima di varcare la soglia del soggiorno la figura barbuta vestita di rosso si presentò sotto i loro occhi. 
- Buon Natale a tutti voiiii! - disse Leroy con l'aiuto di Regina che gli modificò la voce con la magia. - E' qui che si trova un bimbo di nome Neal?
- siiii! Sono qui sono quiiiiii! Eccomi babbo natale! - saltellò tutto felice.
- E so che c'è anche una graziosa signorinella con te oggi vero?
- si, Hope! Eccola! - le indicò la bimba che a differenza di Neal aveva indietreggiato fino ad andarsi a nascondere sotto una sedia. - ci hai portato i regali?
- Non lo so... sei stato un bravo bambino?
- siii e anche lei.
- E allora credo proprio di avere qualcosina per te. ecco tieni il primo regalo -  disse consegnandoglielo. 
- Grazie!
- Questo qui invece è per quella graziosa signorina, vieni piccolina! - Hope non ne voleva sapere di uscire dal suo nascondiglio cosi provò il carissimo babbo natale ad avvicinarsi a lei: fu una vera tragedia: La piccola  scoppiò a piangere impaurita da quella misteriosa figura e invano furono i tentativi dei presenti di calmarla. Per mettere fine a tutto quel gran baccano Emma fu costretta a prenderla e a portarla in un'altra stanza aspettando che leroy andasse via. 
- Puoi lasciarlo qui il suo regalo babbo Natale, lo aprirà dopo! - disse Neal - Per me hai qualche altra cosa?
- uuummm fammi dare un' occhiata: sii, direi ripeto di sì. - glieli mise tutti uno accanto all'altro. - questi sono i tuoi.
- così tanti? Grazieeeeeeeeee - ringraziò tutto felice.
- Di nulla ma potrai averli solo se mi darai una mano: ti lascio qui i regali della tua piccola nipotina e dei più grandi: glieli puoi consegnare tu? Io devo visitare molte altre case ancora.
-  ci penso io babbo natale, stai tranquillo!!  Ciao e al prossimo anno! - lo abbracciò dopodiché lo vide uscire dalla porta. - Papà? perché babbo Natale è uscito dalla porta e non dal camino?
- emmm perché... perché lui è un... un Babbo Natale moderno tesoro! Si,Proprio così. - salvo in calcio d'angolo - vedi un po' cosa c'è nel sacco che ci ha lasciato: di chi sono quei regali? - corse a vedere curioso e dopo aver richiamato anche sua sorella e la piccolina iniziò con grande fierezza a consegnare i regali come gli era stato detto precedentemente. Li scartarono uno alla volta e neanche a farlo di proposito anche quell'anno gli ultimi a restare con il pacco da scartare furono Emma e Killian.
- Ormai è una tradizione - disse lei - Inizio io o tu?
- senza alcun dubbio tu tesoro. Il regalo il bello me l'hai fatto già - indicò Hope -  Cosa mi hai regalato quest'anno ? - chiese
- è una cosa un po' complicata da spiegare... non è proprio un regalo, è una.... non so come definirla, conviene che lo scopri da solo. - gli consegnò il pacchetto che lui non esitò ad aprire. Erano dei semplicissimi fogli ma l'espressione di lui fu singolare.
- E'... è una proposta per caso? - le disse posando gli occhi su di lei.
- diciamo... ne avevamo discusso, sembravi d'accordo così... mi sono informata ed eccoci qui. - davanti a lui vi erano i documenti per l'adozione. - Non sei obbligato a dire di sì adesso. Possiamo anche aspettare.
- Emma... non fraintendermi ma.... lascia stare ok? Ne parleremo in un altro momento. Apri il mio regalo ora. - sembrava deluso.
-Cosa? Killian ma... - non era da lui essere così distaccato sopratutto con sua moglie e con un argomento del genere. Possibile che Emma avesse capito male mesi addietro quando ne avevano parlato?
- Emma per favore - le consegnò il pacco -Aprilo.
- No! Voglio parlare di quello che è appena successo. Io credevo che tu volessi.... non pensavo che...
- Emma non è il momento adatto, scatta il mio regalo per favore. - Con mano tremante è triste per quello che era appena accaduto  prese il pacco dalle mani di suo marito e molto lentamente lo scartò. Rimase senza parole a quello che si ritrovò davanti e rimase imbambolata per buoni due minuti a prendere atto di quello che stava succedendo. In pratica entrambi avevano avuto la stessa idea, entrambi avevano compilato i moduli dell'adozione per essere mesti in lista. Si erano fatti lo stesso regalo e questo voleva dire una cosa sola: erano finalmente pronti a fare il grande passo. 
- Sei... sei un cretino!  Mi hai fatto morire di crepacuore, pensavo di essermi sbagliata, che non ti interessasse... che non volessi piu.
- Scusami ma non avrebbe avuto lo stesso senso il mio regalo se avessi risposto di si subito. - la bació.
-  Quindi ci siamo. - disse lei.
- Direi proprio di sì amore, credo proprio che sia arrivato il momento.
- Scusate??? Ci siamo anche noi qui! Non abbiamo capito nulla - rispose Snow! - Ci rendereste partecipi?
- infatti - continuò Regina - a cosa siete pronti?
- Ad allargare la nostra famiglia.  Siamo lieti di annunciarvi che presto la famiglia Jones adotterà un bambino.
- Ma veramente???? - dissero all'unisono.
- Si, lo avevamo in programma prima che arrivasse il miracolo di Hope, ma ora siamo ancora più motivati. vogliamo regalarle  una compagna o un compagno di giochi e perché non farlo rendendo un altro bambino felice?  Chissà magari in un futuro ritenteremo la sorte ma per ora riteniamo giusto muoverci in questa direzione. Entrambi sappiamo cosa vuol dire crescere senza dei genitori e speriamo che che almeno per questo bimbo o bimba la cosa sia differente.
- Per lui o lei la vita è già differente - sottolineò Regina -  a differenza vostra Questo bimbo/a ha avuto già un sorriso dalla vita... grazie ha voi quel piccolino/a ha ricevuto il suo miracolo di Natale.
 
FINE.
 
Note dell'autore: sono un po' triste che questa storia sia arrivata al capitolo conclusivo ma felice che vi sia piaciuta. Ringrazio tutti voi per avermi seguito e sostenuto. Mi ha fatto enormemente piacere. Colgo l'occasione di augurarvi un felice Natale è un buon inizio anno. Ci riaggiorniamo prestissimo con nuove entusiasmanti avventure. Ciaooooo
  
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