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Autore: ChibiGaara    26/12/2018    2 recensioni
Stiles crede in Babbo Natale, Derek no.
Questa è la primissima volta che pubblico una storia, e non avrebbe visto la luce se non fosse stato per un mio amico molto insistente... Non pretende di essere un capolavoro, ma volevo dare il mio contributo a questo stupendo fandom e alla mia festività preferita: il Natale.
Vi auguro una buona lettura e siate buoni!!
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I Believe in Santa



_Non credo in Babbo Natale, Stiles..._ commentò ancora Derek sull'orlo di una crisi di nervi

_Io invece sì!_ ribattè il ragazzo, con un'alzata di spalle _Insomma, ho visto coi miei occhi Licantropi, Banshee, Kitsune, Nogitsune, Darach e chi più ne ha più ne metta. Perchè non dovrei credere nell'esistenza di un ciccione in tuta rossa e barba bianca che dona felicità al mondo!?_

Il nervosismo di Derek continuò a salire e la cosa che più lo infastidiva era che, in quella sconclusionata teoria, non ci trovava niente da ridire. Ma questo piccolo particolare non lo avrebbe mai ammesso ad alta voce, specialmente davanti Stiles... Categoricamente!!!!

_Smetti di dire idiozie, di sicuro non è Babbo Natale a fare tutti questi danni, ma una dannatissima strega col gusto dell'orrido..._ ribattè Derek rabbrividendo impercettibilmente per un attimo _ Ne ho abbastanza di persone che farneticano di elfi e fatine luminose. Senza aggiungere la voglia di essere sdolcinati e voler portare amore e pace dappertutto manco fossero figli dei fiori._ terminò con una smorfia di disgusto.

_Esagerato! Per una volta che non abbiamo morti a destra e a manca! Goditi quest'aria gioiosa di Natale. E' questa che rende le persone più allegre e amorevoli. E anche io posso essere molto "amorevole"_ disse Stiles ammiccando, ma Derek lo ignorò tornando a consultare la mappa che stava guardando per trovare un possibile nascondiglio della strega. Perchè sì, era una strega!
_Continuo a sostenere che potrebbe essere Babbino!_ sospirò l'umano, imitato subito dopo dal licantropo.

Derek era veramente esasperato, erano ormai due settiname che Beacon Hills sembrava essersi trasformata nel villaggio di Babbo Natale e Stiles, il suo caro e logorroico fidanzato da un paio di mesi a questa parte, non la finiva con quelle teorie assurde. Ok, che amava il Natale, ma così si esagerava! Che fosse anche lui vittima di questo dannato sortilegio!? No, il Beta sapeva bene che quello era il normale comportamento del più piccolo, e questo lo portò a fare un altro profondo sospiro e a rivolgere lo sguardo a lui. _E' una fottuta strega, Stiles. E prima la troviamo, prima smettiamo con tutti questi zuccherini._

_Sai, sei proprio un Grinch!_ ribattè Stiles incrociando le braccia al petto, poi sorrise con un ghigno che fece scorrere un brivido, ben più forte del precendente, sulla schiena di Derek _E io, da brava Cindy Chi Lou, ti scioglierò quel cuore freddo e rinsecchito! E incominceremo da ora!_ disse prendendo Derek per un braccio e trascinandolo fuori da Villa Hale _Ora lasciamo stare tutte queste mappe e la ricerca della strega e mi accompagni a fare compere di Natale!_ affermò felice.

***

Un incubo. Derek doveva essere in un incubo, non c'era altra spiegazione. Altrimenti non si spiegava come faceva a stare in un centro commerciale nel periodo di Natale. Non c'era un angolo libero e, a ogni passo, la gente lo spintonava a destra e a sinistra. Trattenendo l'ennesimo ringhio e un lampo azzurro negli occhi, Derek si voltò verso uno Stiles dal sorriso smagliante e gli occhi che brillavano. Decisamente era immerso nel suo mondo.

_Mi spieghi perchè diavolo sono qui!?_ esplosè afferrando il suo braccio e smettendo si camminare, ignorando un paio di passanti che gli finirono addosso.

_Ma perchè mi ami!_ rispose semplicemente con un sorrisetto furbo Stiles e rubandogli un lieve bacio.

_Già, chissà poi perchè..._ borbottò il Beta riprendendo a camminare, facendo scivolare la mano, che finora era aggrappata al gomito di Stiles, fino alla sua mano, stringendola. Camminarono tranquilli per un po' guardando le vetrine che si susseguivano di fianco a loro, quando Derek parlò con voce sommessa _...Li ho sempre odiati i Centri Commerciali, troppa gente, troppi rumori, troppi odori... Solo Laura riusciva a trascinarmi in questi posti_ poi si voltò a guardare Stiles _Tu e lei sareste andati inquietantemente d'accordo._ terminò accennando un sorriso, prontamente ricambiato da uno più ampio e caldo da Stiles. _Allora Laura doveva essere proprio una tosta!_

E Derek non potè che assentire.

***

Quando tornarono a Villa Hale, che ora, ristrutturata e messa a nuovo, era diventata la loro casa, le braccia di Derek erano piene di buste e pacchi regalo. Stiles non aveva badato a spese, era entrato in ogni singolo negozio con la scusa di far apprezzare a Derek l'aria di Natale.

Poggiarono tutti i regali in un angolo del salotto, proprio dove Stiles voleva piazzare un mega albero da addobbare.

_Domani ci occuperemo di andare a cercare il più bell'abete di sempre!_ disse Stiles buttandosi a peso morto su uno dei divani della stanza.

_Piuttosto preferirei che quella strega facesse la sua prossima mossa..._ brontolò Derek tirando Stiles per un braccio, facendolo alzare per piazzarsi dietro di lui e farlo stendere su di sè.

_Razza di Sourwolf brontolone_ borbottò in risposta Stiles _Davvero non capisco cosa abbia contro il Natale!_

Derek scrollò le spalle _Tutta quest'aria forzata di gioia e allegria mi da sui nervi..._

_Meglio essere scorbutici 365 giorni l'anno!_ mormorò con sarcasmo il ragazzo

_Per non parlare di quell'odore nauseante di vischio e cannella_ continuò ignorando la frecciatina e facendo ridere Stiles.
_Ma se avessimo del vischio potrei baciarti ogni volta che ci passi sotto!_ insistette Stiles

_Preferisco baciarti quando voglio e dovunque ti trovi_ ribattè Derek chinandosi a baciarlo a fior di labbra.

_Mmm... In fondo a che ci serve dello stupido vischio!?_ corncordò facendo passare le dita tra i capelli del licantropo e facendolo chinare di più verso di sè, riprendendo a baciarlo.

_Ooooh, ora sono combattuta!_ esclamò una voce femminile a poca distanza da loro che li fece sobbalzare _Siete cosi carini!_ continuò ignorando le zanne e gli artigli di Derek che si era alzato e parato davanti Stiles per difenderlo.

_Chi sei? Perchè non ti ho avvertita?_ ringhiò Derek illuminando gli occhi di blu.

_Sono la tua, cito testualmente, fottuta strega!_ spiegò la ragazza dagli ondulati capelli rosso fuoco.

_Cavolo! Allora avevi ragione tu, Der! Niente Babbo Natale! Ma forse un piccolo elfo sì!_ sdrammatizzò Stiles rifedendosi al vestitino verde con rifiniture bianche della ragazza.

_Che cosa vuoi qui a Beacon Hills?_ domandò il licantropo ignorando Stiles che, intanto, si era alzato a sua volta.

_Niente di particolare._ rispose la strega lisciando un'invisibile piega nella gonna _E' una città che ne passa sempre di tutti i colori, volevo solo diffondere un po' di spirito natalizio e gioia delle feste. Penso che ve lo meritiate!_ affermò allegra.

_Mi pare un'ottima idea,vero Der?_ tentò di intervenire Stiles _A tutti può essere utile godersi un periodo come il Natale._

_Non credo a una sola parola di quello che dice questa strega!_ lo contraddisse Derek senza abbandonare la sua posizione di guardia _Ci sarà qualcosa sotto nel voler costringere la gente a fingersi felice._

_Mai sentito parlare di altruismo?_ domandò con sarcarmo la donna minuta _Specialmente a Natale_
_Derek, ascol.._

_Il Natale fa schifo! _ righiò con forza senza far parlare Stiles.

_Ed ecco perchè mi sento combattuta... _ riprese la strega picchiettandosi un dito sul mento e abbozzando una buffa smorfia di concentrazione. _Insomma, questo il vostro primo Natale insieme, e siete troppo dolci!_ esclamò lanciando un urletto _Ma se non intervenissi ora non mi sentirei giusta nei confronti dei miei stessi principi!!! Mi capite!?_

_Ehm... veramente no..._ borbottò Stiles grattandosi confuso la testa

_Ah, capirete comunque!_ tagliò corto la ragazza tirando fuori da un sacchetto appeso alla vita una polvere dorata. Derek si avventò su di lei prima che potesse fare qualunque altra mossa, ma la strega fu più veloce e soffiò la polvere in faccia al licantropo che, mancandola. ruzzolò a terra, prima di essere ricoperto completamente da una luce accecante che invase l'intera stanza.
Quando la luce si afflievolì, Stiles aprì gli occhi notando che la strega era sparita, ma anche Derek non c'era più. Al suo posto si trovava un bambino all'incirca di 8 anni.

***

_Stiles, calmati, non ha senso quello che dici! Di che bambino parli?_ esclamò Scott sotto il portico della villa.
_Scott, ma mi ascolti!? Ho detto che la strega è entrata in casa e Derek l'ha attaccata, poi c'è stata una fortissima luce e De..._
_Scoooott!!!_ esclamò un ragazzino dai capelli neri uscendo come un uragano dalla porta e buttandosi ad abbracciare l'Alfa. _Avevo ragione! Ti ho riconosciuto!_ disse puntandogli contro due occhioni verdi.
_D-Derek!?!?_ domandò sconvolto il ragazzo

_Certo che sono io! Che razza di Alfa sei, se non riconosci i membri del tuo branco?_ lo canzonò il ragazzino senza accennare ad allontanarsi da lui.

_Ma sì che ti riconosce, Der! Fa solo lo scemo!_ intervenne Stiles sorridendo e lanciando uno sguardo d'intesa a uno Scott ancora un po' frastornato. _Entriamo dentro, intanto che aspettiamo anche gli altri._

_Gli altri? Ci sarà anche... Lydia?_ chiese Derek in una smorfia e correndo a prendere la mano di Stiles.

_Sì, ci sarà anche lei, è del branco, no?_

_Mh, già..._ bofonchiò il bambino intanto che entravano nel salotto e si sedevano sul divano appoggiato alla parete di destra.

_Wow! Stiles, ti sei dato alle spese folli?_ esclamò Scott notando il mucchio di regali nell'angolo vicino la finestra. _Non avevamo detto un regalo a testa?_
_Si, ma erano là... ed erano così perfetti... e poi non sono mica per te!_ balbettò in difesa

_Ah, sono per Derek!_ insinuò allora il ragazzo

_Impossibile! I miei regali li deve portare Babbo Natale!_ affermò Derek con gli occhi brillanti.

_Oh, capisco, hai ragione e ti chiedo scusa!_ disse Scott assecondandolo.
_Sì, ma anche noi possiamo fare dei regali, non solo Babbo Natale, sai?_ ci tenne a precisare Stiles _E stai pur certo che sia io che il branco ti riempiremo di regali extra!_ terminò facendo accendere di gioia il volto di Derek che gli saltò al collo.

_Sei il migliore Stiles! Ti voglio tanto bene!_ esclamò strofinando il nasino nell'incavo del collo dell'umano.

_Ti voglio tanto bene anche io!_ ribattè stringendolo a sè. Poi Derek si staccò velocemente correndo all'ingresso _Sono arrivati gli altri!_ esclamò aprendo la porta per salutare gli altri.

***

Una volta accomodati sui divani, rispettivamente uno di fronte all'altro, Scott si sistemò sul tavolinetto basso avanti a Derek.

_Ehm, Derek, ti sembrerà strano, ma posso farti un paio di domande?_ iniziò impacciato. Stiles d'altra parte lo aveva chiamato per questo, sperava che Scott, in quanto suo Alfa, sarebbe stato in grando di capire qualcosa di più di lui, coi suoi poteri lupeschi. Il bambino guardò verso Stiles al suo fianco che gli sorrise, poi annuì a Scott.

_Prima di tutto, mi faresti vedere i tuoi occhi?_ chiese l'Alfa cambiando lentamente il colore delle proprie iridi da un caldo castano a rosso intenso, a cui Derek rispose quasi istintivamente, mostrando due occhi dorati. Scott annuì sensa dire una parola, lasciando tornare al marrone i propri. _Qual è l'ultima cosa che ricordi?_

Derek ci riflettè un po' su _Ho finito scuola da un po', e ora è quasi Natale!_ iniziò entusiasta, per poi mettere su un broncio seccato _Quindi tra poco Laura mi costringerà ad andare a quello stupido centro commerciale... _

Scott lanciò uno sguardo interrogativo al suo migliore amico che gli fece cenno di continuare.

_Sai dove si trova adesso Laura?_

_E' con la mamma! E forse anche con lo zio Peter! Torneranno tra poco?_ domandò a Stiles.

_Lo zio Peter dovrebbe riuscire a tornare un po' prima di tua madre, ma non preferisci stare con me?_ rispose Stiles, sperando che Derek ancora non fosse in grado di rilevare bene le bugie nei battiti cardiaci.

_A te preferisco chiunque!_ affermò in tono dolce che fece mormorare le ragazze del gruppo.

_Derek, che ne dici, ti va di aiutare Kira a preparare del gelato da mangiare tutti insieme?_ gli chiede Scott sperando di allontanarlo dal salotto e poter finalmente discutere la situazione.

_Posso mangiare il gelato?_ rimandò felice

_Sì, andiamo a prepararlo!_ disse Kira porgendogli la mano e portandolo in cucina.

_Visto!? E' una situazione assurda!_ esclamò Stiles agitato. _Si ricorda di tutti noi, ma ha anche ricordi di quando aveva 8 anni e non conosce Cora... e questo mi confonde ancora di più, perchè Cora dovrebbe già essere nata!_

_E si considera un membro del mio branco_ aggiunse Scott.

_Mi sembra più che ovvio quello che sta succedendo._ intervenne Lydia sedendosi nel posto lasciato vuoto da Derek _ Questa strega non mi sembra abbia cattive intenzioni, almeno fino ad ora. E continuando su questa linea di pensiero, credo che abbia fatto in modo che Derek tornasse ai suoi otto anni coi ricordi, ma omettendo particolari che potrebbero portarlo a pensare a..._ guardò verso il corridoio per sicurezza, poi proseguì a bassa voce _ All'incendio della famiglia. Cora potrebbe essere tra le cose che lo destabilizzano._ fece una pausa e riprese_ Poi ci siamo noi, se non sapesse chi siamo si spaventerebbe a trovarsi con degli estranei e neanche un familiare o amico vicino, non credete?_

_Oh, Lydia! Come faremo senza la tua guida preziosa?_ eruppe Stiles abbracciandola e facendola ridere.

_Posso vedere di approfondire le ricerche che avevo gia iniziato a fare per capire come farlo tornare alla sua età adulta._

_Allora per ora lasciamo le cose come stanno. Lydia farà le ricerche e io tenterò di contattare Peter._ disse Scott alzandosi dal tavolino

_Non avvertiamo Cora?_ intervenne Liam che era rimasto in silenzio sconcertato fino a poco prima.

_Per ora evitiamo. Molto probabilmente vorrà venire qui, quando lo saprà e non possiamo rischiare che succeda qualcosa a Derek vedendola._ spiegò Lydia pazientemente.

In quel momento videro arrivare dal corridoio Kira con un vassoietto pieno di scodelline di gelato e Derek al suo fianco.

_Grazie per l'aiuto, Derek!_ disse Kira

_E' stato divertente! Aiuto sempre la mamma quando posso!_ rispose lui allegro, finchè non entrò nella stanza. Derek si imbronciò di colpo e, reprimendo un piccolo ringhio, afferrò un paio di coppette dal vassoio non ancora posato da Kira e si fiondò a sedere tra Stiles e Lydia.
_Stiles! Stiles! Questo l'ho fatto io! E' per te!_ esclamò porgendo una coppetta colma fino all'orlo di gelato.

_Ne sono onorato, Der, ma non credi di aver esagerato?_ ridacchiò l'umano notando l'abbondante dose di sciroppo su ogni pallina di gelato.

_Se è per te, niente è mai esagerato!_ ribattè il ragazzino con le guanciotte lievemente arrossate. E quella visione era così tenera che Stiles non potè resistere a posargli un bacio tra quei morbidi capelli corvini.

_Ok, ho deciso! Domani mattina ti porto in un posto FAN-TA-STI-CO!_ affermò Stiles sorridendo alla felicità mista a curiosità dipinta sul volto del piccolo Derek.
***

Come promesso, il giorno dopo Stiles portò Derek nel posto più bello del mondo per un bambino: Un negozio di giocattoli.

L'edificio era un vecchio caseggiato a due piani, dove quello superiore era stato modificato in modo che le persone potessero affacciarsi e ammirare dall'alto il centro del negozio, in cui si trovata ogni mese un giocattolo diverso. Questo mese c'era un enorme Principe Schiaccianoci.

Derek entrò di corsa nel negozio ammirando i vari aerei fissati al soffitto, i trenini che correvano in ogni parte del negozio e robottini a molla che avanzavano a ritmo delle lucette emesse dagli occhi. Il bambino sembrava incantato, Stiles aveva ragione: quel posto era FAN-TA-STI-CO!!!

_Ti piace?_ chiese, conoscendo gia la risposta, l'umano

_Si!! Oh, guarda quel mega soldatino!_ esclamò il piccolo indicando lo schiaccianoci. Stiles si accucciò vicino a Derek.

_Ti dirò due segreti: il primo è che quello non è un soldatino, ma un Principe, trasformato in schiaccianoci dal malvagio Re Topo._ iniziò vedendo gli occhi di Derek cominciare a brillare _E il secondo segreto è che, se vai oltre quel recinto sulla sinistra, potrai giocare con qualunque gioco tu voglia!_

Il bambino non se lo fece ripetere due volte, schioccò un bacio sulla guancia di Stiles e corse verso il recinto, pronto a giocare con tutti i giochi possibili.

_Sei incredibile, amico!_ commentò Scott intanto che l'altro si rialzava _Come sapevi di questo negozio?_

_Mi ci portava mia madre..._ confessò Stiles con un sorriso mesto. _Adoravo questo negozio e ho pensato che a Derek servisse un po' di svago, anche perchè inizierebbe a chiedersi dove sono i suoi parenti._

_Hai ragione... purtroppo il numero di Peter risulta ancora irraggiungibile..._ disse Scott facendo una smorfia.
_Lo sai che su Peter non si può fare affidamento._

_Lo so, ma chi meglio di lui potrebbe aiutarci a capire questo Derek bambino? Preferirei contattare Cora proprio come ultima spiaggia, d'altra parte era piccola anche lei._

_Continua a chiamare, speriamo solo che quell'idiota di un licantropo risponda..._ terminò Stiles affacciandosi al di là del recinto per controllare Derek che giocava amabilmente con una bambina di cinque o sei anni dai codini rossi e ricci.

***

Derek giocò con qualunque gioco potesse afferrare, molto spesso coinvolgeva anche Stiles e Scott. Si interruppe unicamente per andare a pranzare con il resto del branco in un fast food, per poi insistere fino allo sfinimento di tornare al negozio e giocare ancora un po'.

Stiles non seppe proprio dirgli di no, e in poco si ritrovarono tutti agli ordini del Capitano Derek alla ricerca del tesoro nascosto.

La giornata passò in un lampo e il piccolo licantropo cominciava a mostrare i primi segni di stanchezza, continuando a stropicciarsi gli occhietti. Stiles gli si avvicinò e lo prese in braccio

_Hai giocato per tutto il giorno, che ne dici se ora torniamo a casa?_ chiese dolcevamente

_Andiamo a casa... da mamma... _ bofonchiò assonnato Derek nascondendo il viso nell'incavo del collo del più grande.

_ Sì, andiamo dalla mamma..._ rispose debolmente, lanciando uno sguardo pieno di comprensione e dispiacere verso Scott che ricambiò allo stesso modo.

***

Tornati a Villa Hale, Stiles portò Derek a dormire nel loro lettone, spogliandolo dei vestiti e mettendogli una vecchia felpa così grande da coprirlo per intero. Si fermò qualche attimo a osservare il viso infantile del suo ragazzo. Era la prima volta in assoluto che lo vedeva dormire così serenamente, non c'era quella solita ombra tra le sue sopracciglia e si ritrovò inconsciamente ad accarezzare i suoi capelli corvini, sperando in cuor suo che quella strega avesse veramente delle buone intenzioni.
Uscì dalla camera e si diresse in salotto dove lo aspettavano i membri del branco.

_Era ora! Stavo per mandare Scott a prenderti di forza!_ esclamò sul finto stizzito Lydia _Ho finalmente trovato qualche cosa su questa nostra strega._

L'attenzione di Stiles fu subito tutta per lei e le si sedette di fronte, affianco a Scott.

Lydia sorrise compiaciuta e iniziò a spiegare, tirando fuori un quaderno piedo di appunti. _Ci ho messo un po' a trovare qualcosa, perchè di fatto sbagliavamo a definirla strega. Diciamo che è più una sorta di Folletto del Natale!_

_Derek ti avrebbe ucciso anche solo a sentirti definirla così_ ridacchiò Stiles

_Lo so, ma è uno spirito così antico che non c'è una traduzione fedele del suo nome._ si giustificò facendo una smorfia _In sostanza questi folletti non fanno del male a nessuno, solitamente si limitano, in questi periodi festosi e gioiosi, ad accentuare i sentimenti buoni che la gente cela nel proprio cuore._

_Ma direi che questa fa ben altro che accentuare i sentimenti del nostro cuore_ interruppe Malia che assunse un'espressione disgustata molto simile a quella di Derek _Beacon Hills sembra la casa di Barbie con tanto di caramelle e zucchero filato_

_Sì, a questo penso di poter rispondere io: la strega, o folletto, prima di trasformare Der ha detto che questa città "si meritava un po' di spitiro natalizio e gioia delle feste perchè ne ha passate troppe"_ spiegò Stiles poco convinto lui stesso.

_E questo mi fa pensare sempre più che sia uno di questi folletti. Il loro compito è spargere gioia e Derek, col suo smisurato odio per il Natale, non permetteva al folletto di svolgere il suo compito._ disse Lydia

_Comprensibile, visto cosa ha passato nella sua vita_ lo giustificò Scott

_Ma al folletto non importa, vuole far sentire anche a Derek lo spirito di Natale. Penso che abbia riportato Derek a quando era piccolo per fargli ricordare quanto era bella per lui questa festività. Credo che, dopo Natale, tornerà alla sua normale età e con tutti i ricordi in ordine._

Seguì un attimo in cui tutti si fermarono a riflettere su quella possibilità.

_Direi che oggi ha vissuto a pieno lo spirito di Natale, che altro vuole questo folletto!?_ esclamò Stiles esasperato

_Forse servono i membri della sua famiglia, per fargli rivivere il Natale come da bambino_ azzardò timidamente Liam _Anche io ho avuto un periodo dove odiavo Natale. Mio padre se ne era andato e mamma era sempre triste e non ci vedevo proprio niente per cui essere gioiosi_ borbottò impacciato _Ma poi è arrivato il mio padrino e quel tassello mancante era magicamente di nuovo là._ tagliò corto sentendosi troppo al centro dell'attenzione.

_Hai ragione, Liam! Noi siamo una parte della famiglia, ma non siamo tutta la sua famiglia._ esclamò Stiles dando una pacca energica sulla spalla del ragazzo, poi si voltò verso Scott _Attaccati al telefono e vedi di trovare Peter! Rivoglio il mio ragazzo indietro per Natale... o almeno Capodanno!!!_

***

Quando Derek si svegliò il giorno dopo, trovò tutti in cucina intenti a consumare un'abbondante colazione. Scott lo salutò sorridente e gli offrì la sedia di fianco a lui per farlo sedere al tavolo, ma Derek era attratto da qualcos'altro. A quel tavolo c'erano tutti, ma non Stiles e anche il suo odore sembrava solo una lieve rimanenza, come se se ne fosse andato. Corse in salotto, ma come previsto non era neanche lì, così tornò come una furia in cucina

_Dov'è Stiles?_ gridò a Scott con due occhioni liquidi, non capiva perchè, ma sentiva un enorme vuoto nel petto e questo lo spaventava.

_Stiles non c'è, ma torna subito! Lo vogliamo aspettare insieme? Casomai facendo colazione?_ tentò di calmarlo Scott

_N-non c'è?_ chiese flebile con le lacrime che stavano lì lì per uscire

_M-ma torna!_ esclamò Scott accovacciandosi davanti a lui _Se aspetti un po', vedrai che..._

_Non voglio!!!_ esplosè il piccolo _Non voglio... che Stiles fa come la mamma!_ continuò intanto che delle calde lacrime gli rigavano le guanciotte _Voglio Stiles!_ gridò ancora più forte, singhiozzando.

_Complimenti Scott!_ lo riprese Lydia alzandosi e portandosi all'altezza del viso di Derek _Stiles torna veramente tra poco, ha detto che ha una sorpresa per te, non sei curioso di sapere cos'è?_

Derek si interruppe appena, ascoltandola, poi scosse la testa e riprese a piangere.

A quel punto Kira tentò di distrarlo con dei biscotti al cioccolato, ma niente sembrava calmare il piccolo che aveva anche cambiato il colore dei suoi occhi esibendo delle iridi dorate, reste ancora più luminose dalle lacrime.

Liam si raddrizzò sulla sedia, avendo sentito il familiare rumore della jeep di Stiles. _Derek, ascolta! E' la macchina di Stiles!_ disse a voce alta per attirare la sua attenzione che, una volta ascoltato lo sportello richiudersi, corse all'ingresso.

Stiles ebbe appena il tempo di aprire la porta d'ingresso, prima di essere travolto dall'abbraccio del piccolo Derek che affondò la faccia nella sua felpa.

_Derek, tutto ok? Che succede?_ chiese allarmato l'umano, chinandosi al suo livello.

_Ora sì..._ rispose Derek asciugandosi alla bell'e meglio le guance con la manica della felpona usata come pigiama.

_Tu non c'eri e Scott ha ben pensato di dirgli che "tornavi presto"_ spiego seccata Lydia

_Non pensavo che l'avrei fatto piangere..._ si giustificò Scott abbattuto _Ma hai visto, Derek? E' tornato prestissimo!_

_Avevi paura che non tornassi?_ chiese Stiles a Derek accarezzandogli una guancia ancora umida.

_Anche la mamma doveva tornare presto..._ insinuò il piccolo licantropo abbandonandosi alle attenzioni di Stiles.

_Ho capito... Ma adesso è tutto risolto! E...._ disse Stiles portando un pacco da pasticceria sotto il nasino di Derek _ Ho una sorpresa per te! Indovina?_
_Sono cornetti al cioccolato!!!_ esclamò felice dopo una lieve annusata.

_Sììì!!! Andiamo a tavola a mangiarli!_ ribattè prendendo per mano il bambino e andando in cucina _E dopo che ne dici di un'altra capatina in un certo negozio di giocattoli?_

Derek lo abbracciò stretto _Ti voglio tanto bene! Sei il mio migliore amico!_

***

Arrivati al negozio Derek trascinò Stiles al di là del recinto, portandolo fino a una pista di macchinine telecomandate.

_Vuoi forse sfidarmi? Guarda che sono un campione in questo campo!_ esclamò con enfasi Stiles prendendo uno dei telecomandi.

_Ah, confermo! Stiles è imbattibile!_ disse Scott

_Questo è tutto da vedere! Via!_ gridò il piccolo premendo il punlsante sul suo telecomando e partendo a tutta velocità.

_Così non vale, piccolo imbroglione!_ si lamentò l'umano premendo anche lui il pulsante.

_Io vi lascio soli, provo a fare un paio di telefonate_ disse Scott uscendo dal negozio, sperando questa volta di riuscire a contattare Peter.

Quando Scott rientrò, era accompagnato da Kira e Lydia, e le loro espressioni non erano molto incoraggianti.

_Resta qui a giocare con gli altri bambini. Io vado un attimo a parlare con Scott._ disse Stiles dando un lieve bacio sulla fronte a Derek che annuì tornando a giocare.

Stiles si avvicinò ai suoi amici _Ancora non risponde?_ domandò esasperato

_Purtroppo no... ho provato a chiedere a Malia, ma anche lei non riesce a contattarlo_ rispose Scott dispiaciuto.

_Giuro che appena avrò quell'uomo a portata di mano lo riempirò di pugni!_ ringhiò Lydia.

Stiles sospirò _Allora forse ci toccherà chiamare..._ ma non terminò la frase, perchè per la seconda volta in quella giornata, si ritrovò Derek premuto contro con le spalle che sobbalzavano per dei singhiozzi muti. _Derek, che succede? Ti sei spaventato perchè non stavo vicino a te?_

Ma Derek scosse la testa _Io non lo so... e-ero di là che giocavo con quella bambina coi capelli rossi e... e poi mi ha fatto vedere uno skateboard bellissimo e... e non lo so..._ singhiozzò sommessamente _Mi sono sentito triste e... solo... non so perchè... voglio la mia mamma._ disse alzando lo sguardo verso il più grande _Stiles, voglio la mia mamma, e Laura... e lo zio Peter. Dove sono? Quando tornano?_ pianse con gli occhi che tornavano a illuminarsi. Così Stiles si chinò ad abbracciarlo stretto, nascondendo il suo volto contro la propria spalla.

_Porto Derek a fare un giro. Voi aspettateci qui._ disse prendendo il bambino in braccio e uscendo dal negozio.

Camminò per altri tre isolati, con Derek stretto a lui che, almeno, aveva smesso di singhiozzare. Entrò in un parco e si sedette su una panchina, aspettando che fosse Derek a fare la prima mossa.

_Cora..._ sussurrò all'improvviso, facendo sussultare Stiles.

_C-come?_

_Non lo so... poco prima... mi è venuto in mente questo nome_ disse sollevandosi quel tanto per vedere Stiles in faccia _Ma chi è Cora? Non conosco nessuno con quel nome!_

_Ti va di raccontarmi cosa hai visto?_ chiese con cautela Stiles e Derek assentì cominciando.

_Non lo so perchè, ma all'improvviso mi sono ricordato di aver gia visto quello skateboard, ma era in una vetrina... io ero con lo zio Peter e Laura... facevo i capricci perchè lo volevo e-e poi..._ scosse la testa _ C'era la nostra casa... c'era tanto fuoco... e lo zio è sparito in quelle fiamme... Lo zio Peter sta bene?_ chiese con urgenza _E mamma? E Laura? Sono... sono mor..._

_No! No, assolutamente!_ gridò in fretta, improvvisamente si era reso conto che non ce la faceva a sentir pronunciare quelle parole al piccolo Derek _Sono... lontani, solo questo..._ disse cercando di controllare il tono della voce che gli uscì comunque flebile _Ma ti dirò una cosa: se porterai il loro ricordo con te, qui, nel cuore, loro non saranno mai veramente lontani. Saranno con te sempre._ dichiarò poggiandogli una mano sul petto _Sai, anche la mia mamma è lontana, ma io la sento vicina comunque. Ogni volta che penso a lei sento un calore che si espande nel petto. Perchè la porto nel cuore._

_Ma tu restarai qui, vero? Non andrai lontano?_

_No, resto qui, per sempre_ rispose distendendo il viso in un caldo sorriso _Non pensare che sia così facile liberarsi di me!_ esclamò incorniciando il volto di Derek con le mani e strofinando il proprio naso col suo _Sarò il tuo peggio incubo, non ce la farai più a sopportarmi!_

Derek finalmente rise di gusto, riacquistando colore sulle guance _Io non mi stancherò mai di te, Stiles, ti voglio troppo bene! Così!_ Affermò allargando al massimo le braccia per poi stringerle intorno al collo di Stiles, per un caldo abbraccio prontamente ricambiato.

_Torniamo dagli altri? Saranno preoccupati_ provò Stiles, ma Derek non sembrava molto convinto _ E se costringessimo Scott a comprarci le patatine fritte?_

_Sì! Mi sembra un'ottima idea!_ esclamò ridacchiando il bambino, scendendo dalle gambe di Stiles e prendendo la sua mano, intanto che si avviavano fuori dal parco.
Tornati, obbligarono Scott a prendergli le patatine e si avviarono verso casa
_Scott, chiamala._ disse Stiles, sapendo che l'amico avrebbe capito a chi si riferisse.

***

Scott si trovava fuori da Villa Hale col cellulare in mano. Selezionò il numero di Cora e, mentre attendeva che lei rispondesse, riflettè sul modo migliore di comunicare la notizia su suo fratello. Purtroppo, nella sua testa, si susseguivano solo frasi che avrebbero portato ineluttabilmente alla risata senza freno della ragazza. Ancora un paio di squilli e alla cornetta rispose una voce maschile... una familiare e dannatissima voce maschile.
_Peter!!! Diavolo, razza di... Aaaaah!!!_ gridò Scott contro il cellulare. _Che ci fai da Cora?_

< Non posso venire a trovare la mia nipotina? >_ chiese con semplicità

_Non dico di non andarla a trovare, ma almeno rispondi al tuo telefono! O almeno tienilo acceso! Ti stiamo cercando da due giorni!_ esclamò con stizza l'alfa.

< Wow! Due giorni? Sapevo di essere amato, ma così esagerate! >_ rispose Peter con sarcarmo

_Smettila di fare l'idiota e ascoltami! Riguarda Derek!_ lo richiamò Scott, ottenendo la sua attenzione _Non so in che modo sia meglio dirlo, quindi te lo dico e basta. Una sorta di folletto ha trasformato Derek in un bambino di circa otto anni!_ sputò, preparandosi alla risposta di Peter che per un po' non arrivò.

< Fammi capire, forse la linea era un po' disturbata... >_ disse Peter, schiarendosi la gola < Derek è diventato un bambino di otto anni? >_

_Esatto._ ribattè Scott sentendo gia in sottofondo la risata di Cora. _Ha i ricordi un po' confusi e si ricorda di noi, ma non di Cora. Per questo ti cercavamo, solo tu lo conoscevi a quell'età e preferivamo chiedere a Cora come ultima possibilità, visto che non la ricorda, ma avrebbe potuto riconoscere l'odore della famiglia._ spiegò velocemente e confuso Scott _Insomma raggiungeteci a BH, così Lydia vi spiega meglio!_

< Penso che riusciremo ad arrivare entro domani, se partiamo adesso. Resisterete per un altro giorno? >_ lo prese in giro Peter

_Tanto il grosso lo fa Stiles!_ ribattè Scott con un'alzata di spalle anche se era al telefono.

***

Peter e Cora arrivarono la mattina seguente e, approfittando che Derek dormisse ancora, aggiornarono i due sugli ultimi avvenimenti.

_Oddio, non vedo l'ora di vedere Derek e di fargli taaaante foto_ ridacchiò Cora

_Non dovresti prenderlo in giro così_ la rimproverò bonariamente Lydia

_Lui si scorda di me e io non posso neanche fotografarlo!?_

_Non è colpa sua, poverino. Dovresti prendertela con il folletto piuttosto._

_E' quello che farò se la becco!_ affermò Cora infervorata

_Su su, nipote, calmati. In fondo non mi dispiace l'idea di rivedere Derek quando era piccolo_ disse Peter con aria divertita _All'epoca mi adorava!_

_Vedi di comportarti bene, Peter! Se gli farai del male te la vedrai con me, e non è una minaccia a vuoto!_ lo avvertì Stiles, lievemente preoccupato per la reazione che avrebbe potuto avere Derek.

_Prometto che non farò danni!_ ribattè con un sorriso sarcarstico il più vecchio. _Comunque, in sostanza, avete detto a Derek che noi eravamo lontani e che saremo tornati. Supponendo che il folletto non volesse fargli sapere dell'incendio._

_Esatto. Sei un bugiardo cronico, riuscirai a ingannare un bambino, no?_ lo sfidò Stiles.

_Farò il mio dovere._ rispose enigmatico, mentre si alzava dal divano _Sembra che un piccolo licantropo si sia svegliato._ aggiunse, mentre si incominciavano a sentire dei passi affrettati giu per le scale.

_Stiles! Sento il suo odore! E' tornato lo zio Peter!_ gridò Derek entrando nel salotto _Zio!!!_ gridò ancora di più, lanciandosi tra le braccia di un Peter per una volta colto in contropiede. _Sei tornato! E mamma e Laura? Mi hai portato qualcosa per Natale?_ chiese entusiasta il bambino, guardando con due occhi brillanti lo zio, che lo fissava a sua volta incapace di rispondere. Si era aspettato di tutto, ma mai quell'accoglienza da parte del piccolo nipote. Si rese conto che, in fondo, gli era mancato. _Allora, zio?_

_Wow! Sei riuscito a zittirlo!_ esclamò Cora cominciando a ridere di gusto e attirando l'attenzione di Derek.

_Beh, ammetto che è destabilizzante ritrovarsi dopo tanto tempo quegli occhioni di giada in faccia!_ disse Peter che si era decisamente ripreso, facendo ridere ancora di più Cora.

_Zio Peter? Chi è quella tipa?_ bisbigliò Derek tirando la manica dell'uomo

_Ehi! Guarda che non si dice tipa! Soprattutto a un membro del tuo branco!_ si intromise Cora avvicinandosi e chinandosi verso il fratello _Piacere, io sono Cora!_

_Cora?... Che strano nome_ commentò Derek ancora sulla difensiva.

Stiles a quel punto intervenne, affiancandosi a Cora _Lei è davvero parte del branco. Non la conosci semplicemente perchè è una sorta di... membro esterno!_ spiegò _Se usi il tuo adorabile nasino, potrai riconoscere gli stessi odori del branco._

Derek, fidandosi del suo umano si avvicinò a Cora, analizzando ogni minimo odore che avvertiva. La squadrò da capo a piedi, assottigliando gli occhi _In effetti hai qualcosa di familiare..._ disse con tono indagatore che fece ridere di nuovo Cora e spalancare gli occhi a Derek _Lo sai che ridi come Laura? Mi sembra di sentire lei!_ affermò sorridendole, perchè chi rideva come la sorella non poteva essere una persona cattiva.

_Davvero? Nessuno me l'aveva mai detto_ disse piacevolmente sorpresa la ragazza

_E nel tuo odore sento qualcosa che mi fa pensare alla mamma. Profumi di buono!_ aggiunse tornando a dare una piccola annusatina

_Queste cose dovevi dirmele proprio quando hai questo aspetto puccioso?_ borbottò Cora inginocchiandosi e abbracciando forte Derek _Te la farò pagare..._ aggiunse con gli occhi lucidi.

_Scusa, non volevo farti diventare triste!_ si agitò allora Derek

_Naaaa! Non sono triste, sono felice!_ lo contraddisse, tornando a guardarlo in faccia _Anzi, che ne dici di lasciare gli adulti alle loro chiacchiere inutili e noiose e venire con me a giocare nella riserva?_

_Si!!_ rispose eccitato, ma poi si fermò perplesso _Stiles non fa chiacchiere inutili e noiose, può venire anche lui?_

_Sei adorabile, Der, ma io non posso correre con voi, stramazzerei al suolo in meno di cinque minuti!_ ridacchio Stiles _Vai con Cora e divertiti, noi ti aspettiamo qui!_

_Ok! Faccio presto!_ rispose Derek facendolo chinare per schioccargli un bacetto sulla guancia e correre fuori con Cora.

_Certo che ti adora a prescindere da che età abbia!_ lo prese in giro bonariamente Peter.

_Si, a quanto pare la strega ha lasciato immutati i suoi sentimenti, ma ha accentuato la sua gelosia nei confronti di Lydia_ rispose Stiles ridendo al ricordo.

_Non vedo l'ora di assistere a un attacco di gelosia, ma adesso approfittiamo di questo tempo che ci ha dato Cora e parliamo delle cose serie._ disse Peter tornando a sedersi sul divano difronte Lydia, Scott e Kira _Penso di aver capito perchè questo fantomatico folletto del Natale abbia fatto regredire Derek fino agli otto anni._ disse, voltandosi poi verso Stiles al suo fianco _Mi avete parlato di uno skateboard, giusto?_ e il ragazzo annuì _Anche se in modo confuso, ha ricordato una cosa che è realmente accaduta._

_Puoi raccontarci cosa successe? C'entra l'incendio della villa, vero?_ chiese Stiles ricevendo una risposta positiva.

_Avevo portato Laura, Derek e Cora a far compere prima di Natale, ma sulla via del ritorno, Derek si impuntò che voleva a tutti i costi uno skateboard che aveva visto nella vetrina di un giocattolaio. Disse che non si sarebbe mosso da lì, se prima non glielo avessi preso. Aveva coinvolto persino Cora in quel capriccio._ si interruppe appena, ricordando quell'evento _Per farla breve, lo trascinai via a forza, ma quel ritardo permise a me e ai ragazzi di salvarci da quell'inferno._

_Derek mi ha detto che ricorda di averti visto entrare nella casa in fiamme_ indagò Stiles

_Lasciai a Laura i suoi fratelli e entrai, sperando di poter salvare qualcuno, ma... sappiamo come è andata_ concluse Peter con un sorriso triste e stanco, piuttosto insolito sul suo viso sempre scanzonato. _Quel Natale fu il primo dopo l'incendio e da allora Derek ha preso a odiare questa festività. Non mi ha mai più chiesto niente per sè stesso._

_Ma allora è semplice!_ esclamò subito dopo Stiles _ Sovrascriviamo quel Natale!_

_Stiles, rallenta quel tuo cervellino iperattivo e spiegati._ intervenne Lydia spostandosi una ciocca di capelli dietro la spalla

_Facciamo vivere a Derek il Natale migliore della sua vita, facciamolo divertire e riprovare la gioia di questa festa! _spiegò entusiasta _Così ricorderà quanto amava il Natale e io riavrò il mio Sourwolf!... anche se un po' addolcito_ ridacchiò.

_Io la trovo un bell'idea. Posso prendere in prestito le decorazione da esterni che quest'anno non possiamo usare, visto che stiamo in un condominio!_ propose Liam altrettanto eccitato e volenteroso di aiutare.

_Perfetto, lupetto! Lydia e Kira potreste occuparvi del pranzo! Chi meglio di voi?_ disse Stiles, cominciando a organizzare i vari compiti. _Scott i regali e..._

_Regali!? Non ti sembra di averne comprati abbastanza?_ protestò Scott indicando la montagna di pacchi nell'angolo

_Non fare l'ingenuo, mio caro! Quelli Derek li ha gia visti e non tutti sono adatti a un bambino di otto anni! Personalmente avrei mangiato mio padre in un sol boccone se mi avesse regalato solo capi d'abbigliamento... Comunque! Servono i regali da parte di Babbo Natale! Quindi va! Va! Va! Svelto, fai man bassa!_ esclamò con enfasi incitando l'amico. _E noi "parenti stretti" ci occuperemo di comprare l'albero più grande e magnifico che ci sia!_ terminò facendo scorrere lo sguardo su Peter, Malia e Cora e Derek che erano appena rientrati.

_Lo scelgo io l'albero!_ dichiarò Derek felice

_Sceglierai tutto quello che vuoi, ma prima andate a darvi una ripulita. Sembrate due cuccioli randagi._ disse Peter indicando le condizioni pietose dei vestiti sporchi e le loro facce piene di fango.
***

Derek si lavò alla velocità della luce, intanto che Stiles cercava tra i suoi vecchi abiti qualcosa che potesse star bene a un bambino di otto anni. Avevano deciso che si sarebbero arrangiati coi vestiti in quei giorni, ma non avevano messo in conto il fatto che un bambino non è in grado di non sporcarsi. Per fortuna l'umano trovò un pantalone alla pescatora che a lui andava stretto, con un po' di fortuna a Derek sarebbero andati perfetti, almeno per la lunghezza. Frugando ancora pescò una maglietta con le maniche veramente lunghe per il bambino, ma decise che le avrebbe accorciate con qualche risvolto e per finire una felpa verde con cappuccio che Stiles aveva conservato unicamente come portafortuna.
Quando scesero al piano di sotto, Peter, Cora e Malia li attendevano all'ingresso.

Salirono tutti sulla jeep di Stiles che li portò dritti dritti dall'altra parte della riserva di Beacon Hill dove sapeva di trovare un vivaio che vendeva abeti per Natale.
_Scelgo io! Scelgo io! Scelgo io!_ gridò entusiasta Derek saltellando sul posto, aspettando gli altri che scendevano dalla macchina.

_Calma! Prima di tutto entriamo_ ridacchiò Stiles prendendolo per mano

_Deve essere il più grande in assoluto!_ affermò il bambino, facendo ridacchiare Peter

_Ogni anno la stessa storia, eh, Derek?_ disse divertito _Quante volte te lo devo dire? Va bene grande, ma deve entrare nel salotto!_

Derek gonfiò le guance colpito sul vivo _Ok... grande a sufficienza_

Giunti nella sezione giusta Derek prese a correre in tutte le direzioni, analizzando albero per albero, finchè non ne trovò uno in fondo a tutti gli altri di un bel verde brillante e veramente enorme.

_Voglio questo! Voglio questo!_ esclamò esaltato, indicandolo _Zio, fai quella cosa!_
Peter ridacchiò alla richiesta avvicinandosi all'albero _Credevo non l'avrei dovuto mai più fare..._ mormorò fermmandosi alle spalle di Derek, prendendolo da sotto le braccia e facendolo sedere sulle sue spalle _Pronto? Allunga le braccia più che puoi!_ esclamò Peter accostandosi più che poteva all'albero. Derek distese le braccia al massimo verso la cima dell'albero.

_E' perfetto!_ disse col viso illuminato

_Che state combinando!?_ chiese Stiles perplesso, intanto che lo zio rimetteva a terra Derek

_Prendiamo le misure!_ rispose semplicemente Peter sorridendo.

_Le misure? Non c'era un modo più comodo?_ chiese Malia altrettando perplessa.

_Aspetta e vedrai_ rispose Peter andando verso il venditore per comprarlo.

***

Quando tornarono alla villa, c'era un bell'andirivieni: Liam, aiutato da Mason, stava appendendo le luci sul tetto della veranda e Kira si stava occupando di trovare una collocazione ottimale alla slitta di Babbo Natale con tanto di renne, anch'essa tutta luminosa.
_Wow! Liam vuoi forse fare in modo che ci vedano anche dalla luna?_ esclamò Stiles incantato.

_Che ci vedano pure! Non ricordo di aver mai visto la villa cosi bella!_ commentò Cora che aveva lo stesso sguardo sognante del fratello _Vengo a darvi una mano!_ disse saltando agilmente sulla scala e affiancando Liam _Vediamo di raggiungere anche il comignolo!_

_Si, così per Babbo Natale sarà più facile vederlo!_ disse Derek, correndo verso la scala anche lui, ma Peter lo afferrò per il cappuccio.

_Fermo, lupetto! Vuoi salire su quel tetto o vuoi addobbare l'albero?_

_L'albero! L'albero!L'albero!_ gridò correndo in casa

_Non aiutarci a scaricarlo dalla macchina, eh?_ gli urlò dietro Peter ridacchiando

_Non pensavo ti avrei mai visto fare lo zio!_ commentò Stiles slacciando i primi cavi che tenevano l'abete _Intendo per davvero._

_Mettiamola così: è Natale!_ ribattè slacciando a sua volta l'ultimo cavo e cominciando a trasportare l'abero dentro insieme a Stiles

_Derek sembra molto affezionato a te..._

_Geloso?_

_Di te!? Figurati!_ gridò il ragazzo arrossendo lievemente, forse un pochino lo era.

_ Tranquillo, il tuo ruolo non te lo ruba nessuno!_ ridacchiò il vecchio licantropo poggiando finalmente l'albero nell'angolo dove gia attendevano i regali.

_Veloci! Veloci!_ li incitò Derek _Zio, dove sono le decorazioni!?_

_Eccole!_ esclamò Mason entrando con due scatoloni da trasloco con su scritto in nero "NATALE"

_Ancora roba di Liam!?_
_Caro Stiles, tu non sai niente! Lo stanzino della sua casa se ne cade di decorazioni natalizie!_ esclamò Mason con fare esasperato _La madre è una vera
fissata._ bisbigliò

_Non è una fissata!_ gridò Liam da sopra il tetto che aveva sentito tutto.

Stiles ridacchiò e ringraziò Liam per il grande aiuto. Loro non avevano tutte queste decorazioni, visto che Derek non voleva neanche comprare un albero... il che era un vero peccato, Stiles adorava l'odore che emanava un abete appena comprato.

Lydia irruppe dalla porta d'ingresso seguita a ruota da almeno 10 fattorini con scatole e buste di plastica straripanti di ingredienti per l'abbondante pranzo natalizio.
_Oh, mamma! Quando hai detto che ci pensavi tu alla spesa non pensavo a tutto questo!_ esclamò Kira sconvolta, mentre osservava i fattorini posare le cose in cucina e uscire silenziosamente dalla casa.

_Come minimo ho dovuto comprare queste cose! Adesso sì che ci possiamo mettere all'opera_ disse Lydia legandosi i capelli in una coda alta _Kira, mettiamo gli ingredienti deperibili nel frigo e il resto sul bancone di sinistra._ cominciò, poi si voltò verso il resto del branco che fissava la scena da sotto l'arco della porta _Non restate lì impalati! O addobbate o ci aiutate!_ ordinò facendo scappare tutti via dalla cucina.

Impiegarono l'intera giornata intenti a preparare casa per il giorno di Natale, intanto che dalla cucina aleggiava un buonissimo e appetitoso odore di arrosto. Non si capì bene quando, ma a un certo punto, Kira aveva tirato fuori una fotocamera cominciando a girare in tutte le stanze e fotografando ogni attimo, compresi quelli disastrosi. Tipo la caduta di Liam dal tetto, che rimase a testa in giù legato dai fili, guadagnandosi l'appellativo di "Stiles II". Nè Liam, nè Stiles furono molto felici del nomignolo. Nelle foto non mancò il dolce quasi bruciato, proprio perchè Kira era assente e il grandissimo ruzzolone di Stiles con gli scatoloni tra le braccia per via di un filo di luci lasciato incustodito, col solo risultato di spargere palline per tutto il salotto.

Scott, invece, aveva girato negozi e negozi di giocattoli per tutta la mattinata e, una volta nascosti i pacchi, era tornato alla villa e si era aggiunto a Liam e Cora nel sistemare le luci all'esterno. Proprio quest'ultima rientrò in casa quando ormai il sole era gia tramontato.

_Derek, che ne dici di venire a vedere il risultato finale delle luci?_ disse da sotto l'arco della porta del salotto. Il bambino lasciò all'istante tutte le palline che aveva tra le braccia e si liberò dei nastri argentati e dorati che Stiles gli aveva messo al collo tipo sciarpa, correndo fuori e incitando tutti a fare altrettanto.
Si sistemarono tutti in fila, Derek al centro, tranne Scott che avrebbe dovuto premere l'interruttore.
_Pronti!? _ gridò, prima si schiacciare il bottone e illuminare quasi a giorno la facciata della casa. Gli occhi di Derek si spalancarono di meraviglia. Osservò la slitta con le renne al lato sinistro della casa e i due pupazzi di neve sulla destra che salutavano con le loro braccia legnose. Le colonnine della veranda erano ricoperte da ragnatele luminose e dal tettuccio pioveva una lieve cascata. Sul tetto principale, invece, si poteva vedere un Babbo Natale, anch'esso luminoso, che si arrampicava verso il comignolo.

Derek osservava con gli occhi pieni di meraviglia l'intera casa, incapace di emettere anche un solo suono. L'unico indizio della sua eccitazione erano i piccoli saltelli sul posto e le guance arrossate.

_E' magico, vero?_ gli sussurrò all'orecchio Stiles. Il piccolo licantropo si voltò e, senza dire una parola, si buttò al collo del ragazzo che lo strinse forte a sè.

_E' super magico._ rispose con la voce leggermente incrinata, che allarmò non solo Stiles, ma tutto il branco. Ma Derek sollevò la testa dalla spalla del più grande fissandolo sorridente _Sarà il Natale più bello di tutti! Non so perchè, ma mi sembra da tanto che non succedeva!_ affermò riaccoccolandosi contro Stiles e facendo tirare un sospiro di sollievo a tutti.

_Le luci esterne sono completate, ma mi pare di ricordare che, invece, un certo albero non lo sia_ disse Peter

_ Manca il tocco finale!_ esclamò Derek trasciandosi Stiles in salotto e iniziando a frugare in uno scatolone estraendo poco dopo un puntale a forma di stella. _Su, zio! Tocca a noi!_

Peter fece come quella stessa mattina, si caricò Derek sulle spalle e si avvicinò quanto possibile all'albero, così che Derek potesse mettere la decorazione più importante dell'albero.
_Oh! Ora capisco a che servivano quelle misure!_ commentò Stiles ridacchiando e ammirando il lavoro. Neanche quando c'era sua madre erano mai riusciti a fare un albero più bello di quello che vedeva in quel momento. Il suono dello scatto della fotocamera, riporto Stiles alla realtà.

_Fanne quante più ne puoi, Kira! Quest'albero merita un album fotografico solo per lui!_ le disse, prima di decidere che voleva una foto davanti quell'albero con tutti loro. Così selezionarono l'autoscatto e si misero in posa sotto l'albero illuminato.

***

Poco dopo si riunirono tutti in cucina per cenare e Derek crollò addormentato al suo posto appena finì il dolce. Stiles lo prese in braccio e lo portò nella loro camera, gli mise la vecchia felpa e gli rimboccò le coperte. Stava per chiudere la porta quando si sentì chiamare.

_Non posso andare a dormire._ disse Derek mettendosi a sedere sul letto, ma ancora con gli occhi appesantiti dal sonno. _Voglio aspettare che venga Babbo Natale... gli devo dare i biscotti... e il latte..._

Stiles ridacchiò e si sedette sul bordo del letto. _Penso che Babbo Natale sia in grado di trovare i biscotti e il latte da solo. E poi dovresti saperlo, se sa che in casa non si dorme lui non entra._ gli disse rispingendolo indietro e sistemandogli le coperte _Quindi ora dormi e domani mattina puoi svegliarti presto per aprire tutti i regali che ti avrà portato._

_Sììì...._ esultò in tono assonnato il piccolo, riaddormentandosi.

_Buonanotte, Der._ mormorò Stiles baciandogli i capelli corvini.

Scese velocemente le scale, pronto a sistemare i regali da parte di Babbo Natale sotto l'albero.

_Scott, aiutami coi pacchi!_ disse afferrandolo per un braccio a portandolo in cantina, dove si trovavano i giochi.

_Stiles, non ho potuto dirtelo fino ad ora perchè non volevo rischiare che Derek ascoltasse._ cominciò il moro scendendo con lui le scale _Sono andato da quel negozio di giocattoli di tua madre, ma mi hanno risposto che non trattano quel tipo di articolo. Hanno pattini, tricicli e biciclette. Mi dispiace, amico..._

_Com'è possibile!? Derek l'ha visto in quel negozio! Mentre giocava con quella bambina!_ esclamò Stiles _Ti avranno detto una bugia, forse si scocciavano di cercare!_ insistette, bloccandosi a metà scala.

_Ti assicuro, gli ho fatto cercare tre volte in magazzino e nell'inventario del negozio. Non lo vendono._ gli ripetè Scott, dispiaciuto

_Ma senza Derek non avrà il suo Natale perfetto!_ si lamentò

_Non capisco perchè ti sia fissato su quel giocattolo, ne avrà gia così tanti da scartare che sarà comunque un Natale perfetto!_ protestò l'alfa grattandosi la testa riccioluta.

_Lo andrò a cercare io!_ affermò Stiles risalendo su per le scale

_Ma ormai è sera, avranno chiuso tutti i negozi!_ gli ulrò dietro Scott seguendolo

_Domani è Natale, forse hanno prolungato l'apertura!_ insistette prendendo la sua felpa rossa e voltandosi verso Scott _Devo trovarlo, Scott! E' per Derek!_ disse e, senza aspettare una risposta uscì, prese la macchina e andò dritto verso il negozio.

***

Parcheggiò di fronte al negozio, ignorando appositamente tutte le luci spente e il cartello "CHIUSO".

_No. no, no, no... Dai, ti prego_ mormorò tra sè e sè Stiles guardando, attraverso il vetro della porta, l'interno deserto _Non è così tardi perchè non c'è gia più nessuno?_ continuò a lamentarsi spostandosi a una vetrina per osservare meglio il negozio.
Dopo l'ennesima constatazione che il negozio fosse vuoto, abbandonò la testa contro la vetrina, maledicendosi _Ottimo, bravo Stiles... Hai rovitato il Natale a Derek... Stupido, stupido, stupido!_ disse battendo la fronte contro il vetro.
_Io non direi poi
così stupido!_ esclamò una ragazza alle sue spalle. Stiles si voltò velocemente avendo riconosciuto la voce del Folletto.

_Che- che ci fai qui?_ si allarmò il ragazzo _Stai per dirmi che Derek non tornerà mai più adulto perchè ho rovitato tutto? E' cosi?... Allora!?_

La ragazza scoppiò all'improvviso a ridere _Oh, sei uno spasso! Sei partito in quarta!_ continuò senza riuscire a smettere di sghignazzare _Non ho alcuna intenzione di lasciare Derek così, volevo soltando fargli riscoprire la gioia del Natale, non avrebbe senso lasciarlo bambino._ spiegò a Stiles che tirò un sospiro di sollievo _Però è vero che per sovrascrivere -che bel termine che hai trovato- quel brutto Natale ha bisogno dello skateboard. E' il completamento del processo!_

_E quindi ho rovitato tutto..._

_Assolutamente no!_ lo contraddissè il folletto avvicinandosi a lui _Vedi, quello skateboard non è più in commercio da 12 anni_

_Ma... non è possibile... Derek mi ha detto che ce l'aveva in mano una bambi..._ Stiles si interruppe colto da un'improvvisa illuminazione. Fissò intensamente il folletto, studiandone il volto in ogni particolare, mentre vi si allargava un sorrisetto furbo. _Tu... tu eri... eri quella bambina coi codini rossi!_ affermò a metà tra lo sconvolto e la constatazione dell'ovvietà della cosa.

_Din! Din! Din! Risposta esatta!_ esclamò acquisendo l'aspetto della bambina _Ho controllato che il piccolo Derek stesse veramente vivendo il Natale che meritava! Hai fatto un ottimo lavoro Stiles! In fondo anche tu avevi bisogno di rivivere quei giorni pieni di calore familiare_ disse tornando al suo aspetto di ragazza minuta.

_Sospettavo fosse anche per me, questo ripasso._ commentò divertito

_Ed ecco qui il tessello mancante!_ disse facendo comparire dal nulla lo skateboard dei ricordi di Derek.

_Wow! Sicura di non essere Babbo Natale in gonnella?_ chiese stupefatto Stiles prendendo il giocattolo

_Chissà, potrebbe essere qualche mio collega, noi esistiamo da taaaaaanto tempo!_ ridacchiò cominciando a indietreggiare lentamente. _Ora torna a casa e rendi un bimbo felice! Bye!!!_ aggiunse sparendo nel buio.

Stiles fece come gli era stato suggerito e tornò alla villa ormai immersa nel sonno. Così, senza voler svegliare nessuno, si avviò alla cantina e cominciò a portar su i regali e sistamandoli sotto l'albero, poi andò in cucina, prese un bicchiere, riempiendolo di latte e un piattino nel quale riversò un paio di biscotti al cioccolato. Tornò in salotto e poggiò il tutto vicino il caminetto. Fece per allontanarsi, ma si fermò giusto il tempo di rubare un biscotto dal piatto. Infine recuperò lo skateboard, ma non lo sistemò insieme agli altri pacchi, al contrario lo nascose nell'armadio della stanza affianco. Rientrato in salotto si sedette sul divano sulla destra sospirando, volendo prenderesi un attimo di pausa e, fissando distrattamente le luci suffuse dell'albero di Natale, si addormentò.
***

_Sorgi e brilla, stellina! E' la mattina di Natale!_ cantilenò Scott scuotendo la spalla di Stiles che aprì pigramente un occhio.
_Ancora cinque min..._

_Non ce li hai 5 minuti, Derek si è svegliato!_ lo interruppe, afferrando Stiles per un braccio e costringendolo a mettersi in una posizione almeno più normale, visto che il ragazzo l'aveva trovato con la testa a penzoloni nel vuoto, un piede sulla spalliera e l'altro su un bracciolo.
Stiles fece un'enorme sbadiglio sonoro _Ho capito... Sono sveglio..._ mugugnò prima di essere travolto da Derek che gli saltò in braccio.

_E' Natale! E' Natale! Stiles, è Natale!_ gridò poi si voltò a guardare verso l'albero _Guarda quanti regali!!!!_ esclamò correndo a controllarli uno ad uno. _Stiles, vieni! Ce ne sono anche per te... e per Scott e per Cora!_ disse continuando a leggere i bigliettini vicino i pacchi.
_Ora raduniamo tutti, tranquillo_ disse Scott andando in corridoio per farsi sentire da tutti e farli scendere in salotto.
Quando finalmente i ragazzi presero posto intorno all'albero, chi a terra chi sulle sedie, Derek cominciò a distribuire i regali uno ad uno. Consegnò un pacchetto a Cora, uno a Scott e un altro a Kira, che posò momentaneamente la macchina fotografica per aprire il regalo da parte di Scott. Continuò ad assegnare a ognuno un pacco, persino a Peter che non si aspettava assolutamente niente. Infine si voltò verso Stiles con un pacchetto confezionato palesemente dal bambino, visto l'enorme quantità di scotch che manteneva insieme dei fogli di giornale.

_Questo è un regalo speciale_ disse timidamente _Non l'ha portato Babbo Natale. L'ho fatto io!_ ci tenne a precisare.

_Oh, ma allora è super speciale, grazie, Der_ ribattè Stiles baciandolo sulla fronte intenerito

_Sì, ma aprilo prima, se non ti piace poi che fai?_ rise Derek piazzandogli il pacchetto sotto il naso. Il ragazzo non se lo fece ripetere ruppe la carta, facendo cadere un foglio ripiegato. Aprendolo Stiles dovette trattenere un mugulio di commozione: Derek gli aveva fatto un disegno raffigurante lui e il bambino che giocavano ai pirati. _E' stupendo, ma quando l'hai fatto?_
_Questo non importa, guarda il regalo!_ insistette il piccolo licantropo e così fece Stiles. Il bambino gli aveva regalato un sasso a forma di cuore e con un pennarello, in una scrittura infantile, faceva spicco la scritta "Ti voglio tanto bene e da grande ti sposerò".
Stiles non sapeva se ridere o piangere per la tenerezza di quel gesto, così se lo tirò in braccio e lo abbracciò forte forte senza preoccuparsi di potergli fare del male.

_Grande o piccolo sei sempre meraviglioso._ disse cominciado a riempirlo di baci sul viso e sui capelli neri.

Derek rise allontanandosi leggermente _Quindi ti sta bene?_ domandò impacciato.
_Chiedimelo domani e ti risponderò di sì_ ribattè divertito, pensasando alla versione adulta e impacciata di Derek se mai glielo avesse chiesto davvero.

_Ok, domani te lo chiederò ancora!_ esclamò felice il bambino restando seduto sulle sue gambe e voltandosi verso il resto del branco, che aveva assistito in silenzio, tranne Kira intenta a fotografare ogni momento.
_Che ne dite? Diamo i nostri regali a Derek?_ intervenne Peter alzandosi dalla sedia e chinandosi a prendere i primi pacchi.
_Voglio anche quelli di Babbo Natale!_ esclamò entusiasta prendendo il primo regalo che si rivelò essere un elicottero radiocomandato.
***
Continuarono per un bel po' a scartare regali su regali. Derek infine si era messo a terra, al centro del semicerchio per poter cominciare a giocare.
Approfittando della distrazione del piccolo, Stiles sgaiattolò nell'altra stanza a prendere lo skateboard. Si fermò in corriodio, prese un profondo respiro e, incrociando la dita, tornò in salotto.
_Derek?_ ersordì attirando la sua attenzione _Pare che Babbo Natale sia tornato indietro a consegnare un altro regalo!_ disse tenendo nascosto il gioco dietro la schiena. Il bambino corse da lui, eccitato.

_Cos'è? Cos'è?_

Stiles finalmente gli mostrò lo skateboard, trattenendo il respiro e attendendo la reazione di Derek. Il bambino prese lentamente lo skateboard tra le mani e lo fissò ammutolito.
_N-non ti piace?_ chiese titubante il più grande, ma Derek scosse la testa con gli occhi lucidi e un sorriso traballante.
_Grazie!_ disse lasciando cadere lo skateboard e abbracciando Stiles forte.

In quell'istante il corpicino di Derek prese a brillare e, come era successo qualche giorno prima, la luce si espanse fino a invadere l'intera camera. Quando furono in grado di vedere nuovamente, Derek stava ancora abbracciando Stiles, ma questa volta nella sua versione adulta.
_D-Derek... sei tornato..._ disse fioco Stiles, allontanandolo leggermente per guardarlo in faccia. _Finalmente, stavi per rovinarmi il mio primo Natale con te, Sourwolf!_ commentò con sarcarmo e avventandosi sulle sue labbra che gli erano mancate anche troppo. Derek, nonostante il leggero stordimento per la trasformazione, ricambiò il bacio con foga, anche lui ne aveva sentito la mancanza per troppo tempo. Il licantropo di separò lentamente dal proprio ragazzo, restando a fissarlo incantato, finchè qualcuno alle sue spalle non si schiarì la voce. Tornati entrambi sulla terra, si voltarono verso il branco.

_Siamo veramente felici che tu sia tornato, nipote, ma che ne pensi se ora ti mettessi qualcosa addosso_ disse Peter trattenendo un'evidente risata, indicando la vecchia felpa che ormai era completamente riempita e i boxer.

_Ottima idea._ rispose Derek prendendo Stiles per una mano e trascinandolo fino alla loro camera da letto.
_Ci tengo a dirti questo prima che arrivino ad origliare._ esordì Derek prendendo le mani di Stiles tra le sue. _Grazie, per tutto, per esserti preso cura di un bambino, per esserti scapicollato di qua e di là per i preparativi_

_Non è che ho fatto tutto da solo_ ridacchiò Stiles imbarazzato

_Grazie per aver comprato giocattoli inutili solo per farmi felice e grazie... grazie per essere stato il mio Babbo Natale personale_ disse ridacchiando e prendendo tra due dita il cappuccio della felpa rossa di Stiles.

_Mi sono vestito per l'occasione!_ disse ridendo l'umano.

_Penso che qualcuno te l'abbia detto che cosa successe quella volta per via di quello skateboard... Non posso cambiare il passato, ma... ascoltami bene perchè lo dirò una sola volta... ma col tuo impegno e l'aiuto di quella fottuta strega, ho davvero riprovato la gioia e il calore del Natale._ disse tirandosi il ragazzo contro e avvolgendolo con le braccia _Ti amo, Stiles... e la mia offerta è ancora valida._
_Che offerta?_ chiese confuso, ma lasciandosi coccolare, quando Derek cominciò ad accarezzargli lentamente la schiena.

_Non dirmi che devo aspettare veramente domani per chiedertelo!_ disse ridendo il moro _Ora sono grande... e voglio ancora sposarti... mi rispondi ancora sì?_

Stiles lo fissò con gli occhi spalancati e boccheggiando, tutto si sarebbe aspettato, meno una proposta di matrimonio! Ma una risposta doveva dargliela! Così si schiarì la gola e lo fissò con occhi luccicanti.

_Sì!!!_ gridò lanciandosi a baciarlo, cercando di trasmettergli tutto l'amore che provava per quel lupone scorbutico.

Il loro idillio fu interrotto da un concitato borbottio al di là della porta. Derek sbuffò e spalancò la porta trovando Kira, Lydia, Peter e Cora in prima fila intenti a cercare di fotografare da uno spiraglietto la scena e, poco dietro di loro, tentando di fermarli, Scott e Liam. Malia, più che altro, si faceva i fatti suoi.

_Kira! Dammi quella macchina fotografica, subito!_ringhiò, mostrando gli occhi nuovamente blu

_Allarme! Allarme!_ gridò Cora allontanandosi _Kira tieni al sicuro la fotocamera!_
_La proteggerò a costo della vita!_ rispose lei correndole dietro e seguite da Lydia che, nonostante tutto, manteneva un atteggiamento composto.

_Avrai anche ritrovato la gioia del Natale, nipote, ma resti sempre un lupo scorbutico!_ lo prese in giro lo zio correndo di sotto come gli altri.
_Va al diavolo, Peter!_

_Preferisco Zio!_ urlò dal piano di sotto.
Derek sbuffò cercando di mantenere quell'aria seccata, ma era proprio difficile visto che, dopo tanto tempo, si sentiva veramente allegro. E Stiles doveva essersene accorto, perchè gli sorrise e lo baciò delicato.
_A proposito, prima hai parlato di "inutili giocattoli". Non direi che sono
inutili, potremo conservarli per i nostri figli!_

_Ora non ti allargare, Stiles!_ ridacchiò Derek dandogli una leggera spinta, incitandolo a raggiungere gli altri per festeggiare questa perfetta giornata di Natale.



-Fine-

  
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