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Autore: FlavourK    26/12/2018    0 recensioni
" Grazie mamma (...) per aver generato una figlia così intelligente."
" Se non si fosse capito (...) sono fiero di esserlo."
" Spero tu possa perdonarmi e possa essere felice per me come lo sono io."
" (...). Lei mi ama."
Un insieme di Flashfic/One-shot legate da delle tematiche di disagio e dal "Caro diario".
Sono tutti soggetti diversi per tutte le quattro storie.
Margherita |26 Dicembre 2018|
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Caro diario,
oggi la giornata non è stata esattamente positiva, perchè sono stata da sola per tutta la durata della ricreazione. Ma quando mai non lo sono? 
Mi reputano tutti un po' "sfigata", si sai, quella asociale che non ha amici, che preferisce fare le cose da "matti", come dicono certi miei compagni, che parla da sola qualche volta, che studia sempre e non esce mai di casa.
Effettivamente quello che dicono loro è vero, non esco mai di casa e studio sempre, ma non perché non sappia fare altro come dicono o perché mi piaccia, solo per il fatto che non ho amici, nessuno vuole essere mio amico, e non saprei con chi uscire. Uscire con la mamma no, anche se adoro farlo, perché poi, se mi vedono, mi prendono ancora di più in giro e ti assicuro che loro lo fanno, sempre, ogni momento della mia vita in classe io sono il bersaglio delle loro frecciatine, cattive e non, dipende dalla giornata. Tornando al discorso amicizia, non ho amici principalmente per colpa loro, hanno detto talmente tante cattiverie sul mio conto che hanno spaventato perfino le poche persone che volevano conoscermi, e così sono costretta a vagare per i corridoi come un fantasma, ma non un fantasma di quelli invisibili, uno di quelli che si vede bene, come in Harry Potter, perché vengo continuamente additata da tutti, sono il motivo di quelle risatine che provengono dai corridoi, degli insulti gratuiti e delle spinte che alcune volte mi fanno cadere per terra. Quindi no, non posso essere invisibile.


 
 
Non capisco cosa io possa avergli fatto, caro diario, non capisco sul serio il perchè mi vogliano così male. Forse sono davvero io il problema, dovrei smettere di pensare il contrario. Non sono loro stupidi, sono solo io il problema e forse farei meglio a sparire, magari li renderò felici una volta tanto e saranno sereni, finalmente senza avere me intorno.
Oppure no, sono solo loro il problema, loro che no capiscono cosa sia la felicità e siccome non sono in grado di averla, vogliono rovinare quella degli altri, solo per sentirsi più grandi. Ma grandi dove dico io, sono solo inferiori se fanno così, se smontano le vite felici delle altre persone per farsi quattro risate. Secondo me dovrebbero ridere di loro stessi. Sai cosa farò caro diario? Ho deciso, da domani inizierò a comportarmi bene con loro senza ribellarmi, se mi butteranno per terra mi tirerò sù senza piangere e farò un sorriso, uno di quelli grandi; se mi rideranno dietro nei corridoi, sorriderò pure a loro salutandoli; e se in classe sarò ancora la meta delle loro frecciatine, mi alzerò dalla mia sedia e griderò un sonoro "grazie", sempre con un sorriso smagliante. Perchè sì, devo dire grazie a tutti loro se mi hanno fatto capire il senso della mia vita, grazie anche a te, mamma, per essermi stata vicino indirettamente e senza sapere nulla, grazie per aver generato una figlia così intelligente.
   
 
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