*RiouSabu
*Caramelle gommose ricoperte di zucchero
*DoubleDrabble partecipante all'Iniziativa di Natale della mia pagina Autrice!!!
*Per Marilù (L)

La curva morbida che dal ventre scivola lenta nell’inguine e si infila poi, con delicatezza, all’interno del bacino e quindi in mezzo alle cosce: Riou la percorre con la lingua che sa di zucchero.
Calda e umida, ma non tanto calda quanto lo è il corpo di Saburo sotto di lui, disteso sul materasso, che da dietro le mani stropicciate contro il viso lo guarda un po’ spazientito un po’ incerto con due occhi grandi, sotto una fronte aggrottata che vorrebbe mascherare tutte le sue reali intenzioni.
Stringe tra le dita ancora la carta dell’ultima caramella gommosa che l’altro ha mangiato.
Doveva essere un regalo carino, qualcosa che il capo della sua division gli aveva suggerito di comprare; chi dell’età di Saburo non apprezzava i dolci, dopotutto.
Il terzo fratello Yamada non era della stessa opinione e aveva impiegato mezzo sguardo per farglielo capire, quando con tutta l’innocenza e la buona intenzione del mondo gli aveva augurato buon Natale. Assieme ad altri regali, era ovvio, una bandana per tenere a bada i capelli durante la caccia, una giacca mimetica e degli scarponi da palude - grandi, grossi e con uno strano odore di selvaggio, più o meno come Riou.
Lo bacia sotto l’ombelico e Saburo gira il viso, affondando la guancia nel cuscino. Non lo ferma e lui continua, le mani che risalgono i suoi fianchi e recuperano una piccola sfera di zucchero dal pacchetto. La mette tra le proprie labbra e si alza: quando gli è troppo vicino, Saburo lo squadra ancora - sopracciglia aggrottate e parole decisamente amare trattenute sulla lingua - ma si lascia baciare, abbracciare soffice.
Non è certo quella caramella a rendere la sua espressione più dolce, anche se Riou ha capito bene come farsi perdonare, e quale sia un buon utilizzo di quel brutto regalo.