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Autore: Lady Aquaria    26/12/2018    0 recensioni
Aramis arretra di qualche metro, guardando l'amico di una vita chinarsi sul corpo del suo unico figlio: all'apparenza sfoggia un controllo encomiabile, ma sa che dentro soffre come pochi. "Oh Dio" lo sente sussurrare, la voce rotta "che cosa ti hanno fatto, figlio mio. Come siamo arrivati a questo?"
Storia partecipante al contest #12DaysAfterChristmasChallenge del gruppo Facebook Hurt/Comfort Italia
Giorno 1 - Santo Stefano - Task "Oh Dio, che cosa ti hanno fatto?"
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aramis, Athos
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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La maschera di ferro Fandom: La Maschera di Ferro (1998)
#12DaysAfterChristmasChallenge #Task1

 
***
 
Sopravvivere a un figlio è innaturale.
Un dolore atroce, impossibile da comprendere e inspiegabile a parole.
Tiene gli occhi fissi su Raoul, insensibile a tutto il resto, dal chiacchiericcio che lo circonda, alle parole di circostanza, agli sguardi che Charles continua a lanciargli.

Dopo la sua incursione alla caserma dei moschettieri, si domanda cosa D'Artagnan abbia dovuto fare per convincere il re a lasciarlo presenziare ai funerali dei caduti, ma le sue beghe con i reali non gli interessano, nulla al mondo avrebbe potuto comunque impedirgli di salutare un'ultima volta suo figlio: si è già dovuto piegare alle esequie militari quando avrebbe voluto una cerimonia semplice e una sepoltura accanto a sua moglie.
"Inizieremo tra poco" lo avverte Aramis, avvicinatosi con discrezione. Annuisce appena, allungando le mani al colletto dell'alta uniforme blu e argento: tante volte ha mostrato a Raoul come sistemarlo, ma inutilmente. "Athos..."
"Ti ho sentito, Aramis. Ti sarei grato se mi lasciassi dire addio a mio figlio come si conviene." Aramis arretra di qualche metro, guardando l'amico di una vita chinarsi sul corpo del suo unico figlio: all'apparenza sfoggia un controllo encomiabile, ma sa che dentro soffre come pochi. "Oh Dio" lo sente sussurrare, la voce rotta "che cosa ti hanno fatto, figlio mio. Come siamo arrivati a questo?"

Ma in verità lui sa come sono arrivati a quel punto, così come lo sanno Aramis, Porthos, e soprattutto D'Artagnan: Luigi voleva Christine e non ci ha pensato due volte a mandare un giovane al fronte, a morire.
Quanti altri figli avrebbe ancora ucciso per poter sedurre altre ragazze?
Quante altre famiglie avrebbe spezzato, per soddisfare le sue voglie?
"Athos" la voce di D'Artagnan giunge pacata alle sue orecchie. Gentile come il solito, ma pregna di un'irritante sfumatura pietosa che corrode i suoi nervi come acido.
"Vattene." bercia, furioso.
"Raoul era un ragazzo buono e un promettente moschettiere. Sento la sua mancanza quanto te, io..."
"Non osare parlarmi in questo modo, come se comprendessi cosa provo. Non lo sai e non lo saprai mai quindi non parlarmi così. Non parlarmi affatto." lo interrompe, la voce dura come l'acciaio. "E non avrò pace finché non vedrò te e il tuo amato re al posto di mio figlio."
Aramis vede un lampo di dolore attraversare gli occhi blu di D'Artagnan: un tempo erano stati come fratelli, loro quattro, che cosa li ha cambiati a tal punto?
 
***
   
 
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