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Autore: 33NaLu33    27/12/2018    4 recensioni
Ebbene si, quel pettegolezzo è arrivato anche alle sue orecchie. Alle orecchie del Master di Sabertooth.
Yukino Aguria ha un appuntamento, ed è una cosa, per Sting, inaccettabile.
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-Invece di stare qui a impazzire- inizia –perché non vai direttamente da lei a chiedere con chi esce? - conclude indicando la porta con la mano.
-Non me lo stai seriamente suggerendo, vero? – chiedo sollevando un sopracciglio.
-E già che ci sei- interviene Lector ignorando la mia domanda – perché non le dici anche quello che provi? –
-Voi siete pazzi- affermo alzandomi di scatto e ricominciando a camminare in tordo, non che mi aiuti particolarmente girare a vuoto.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lector, Rogue Cheney, Sting Eucliffe, Sting/Yukino, Yukino Aguria
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Appuntamento bollente
 
Capitolo primo



 
 


 
Ebbene si, quel pettegolezzo è arrivato anche alle mie orecchie; alle orecchie del Master di Sabertooth. Mi passo le mani tra i capelli biondi e continuo a camminare in cerchio per tutto l'atrio della gilda.
-Sei sicuro Rogue? - chiedo per la centesima volta a mio fratello che è appoggiato a uno dei tavoli alla mia sinistra. Frosch e Lector gli sono seduti accanto.
-Si- dice esasperato, fissandomi con i sui imperterriti occhi neri. -Yukino ha un appuntamento- ripete. Ovviamente conoscevo già la risposta.
-Non è possibile- ribatto -con chi? - il mio nervosismo è arrivato alle stelle. Il che è abbastanza ironica come cosa.
-Per prima cosa calmati- risponde Lector -e per seconda, ti abbiamo già detto che non lo sappiamo- conclude Rogue.
-Anche Frosch la pensa così- concorda l'exceed alzando una zampetta per essere partecipe. Il fatto che l'uno finisca le frasi dell'altro mi innervosisce ancora di più.
 
Cala il silenzio nella sala; con nervosismo mi siedo sugli scalini di fronte a mio fratello e rimugino sull'argomento. Razionalmente so che non dovrebbe importarmi con chi esce o cosa fa Yukino al di fuori della gilda, non ho alcun diritto, pur essendo il master, e non ho alcuna pretesa nei suoi confronti, ma la verità è che mi importa; e anche tanto. 
-È palese- commenta Lector dopo poco.
-Cosa? - scatto, sperando in nuove informazioni.
-Lo sa tutta la gilda ormai-
-Sa, cosa? -
-Che a te piace quella ragazza- dice arricciando le labbra in un sorriso.
-Non è così- rispondo d'istinto distogliendo lo sguardo dal gatto che nel frattempo scoppia a ridere. -Non è assolutamente vero- insisto ma ormai non ne sono più molto sicuro nemmeno io.
-Quindi- prosegue Rogue -se fossi io quello che ha un appuntamento con Yukino e te andrebbe più che bene, no? - il suo sorrisetto sardonico mi irrita.
-Non osare- ribatto a denti stretti.
Mi fissa in segno di sfida e io, senza indugio, reggo il suo sguardo. Se pensa veramente di poterla avere vinta si sbaglia di grosso. Dopo un po’, facendo spallucce, lascia cadere l’argomento.
-Invece di stare qui a impazzire- inizia –perché non vai direttamente da lei a chiedere con chi esce? - conclude indicando la porta con la mano.
-Non me lo stai seriamente suggerendo, vero? – chiedo sollevando un sopracciglio.
-E già che ci sei- interviene Lector ignorando la mia domanda – perché non le dici anche quello che provi? –
-Voi siete pazzi- affermo alzandomi di scatto e ricominciando a camminare in tordo, non che mi aiuti particolarmente girare a vuoto.
 
-Guarda che se non lo fai tu, lo farà lui- continua Rogue riferendosi chiaramente al fantomatico ragazzo dell’appuntamento che sta per avere Yukino.
-Immaginatelo- insiste Lector portando le zampe in avanti –lui che a fine serata le dice i suoi sentimenti, lei che gli butta le braccia al collo e lo bacia- afferma sorridendo cupamente. Dopo un attimo di suspance prosegue: -un bacio appassionato. Molto… - scandisce ogni parola –molto, appassionato-
Subito centinaia di immagini mi esplodono davanti agli occhi. Ognuna peggiore della precedente. Su tutte c’è Yukino con ogni volta un “lui” diverso, ma in nessuna di queste ci sono io.
 
-Poi lei lo fa entrare in casa…- continua Rogue –lui la spinge verso la sua camera, poi sul suo letto…- la voce passa in sottofondo mentre nella mia testa le immagini cambiano seguendo la scena appena descritta.
-Inizia a spogliarla, lentamente e poi…-
“Ora basta”  
Prima che me ne renda conto sono alla fine del corridoio diretto verso la casa di Yukino non lontana dalla gilda. In lontananza sento Lector e Frosch ridere. Molto probabilmente Rogue sta scuotendo la testa.
 
Arrivando davanti al complesso in cui c’è il suo appartamento mi arrampico su per il balcone del primo piano, salendo senza tante cerimonie fino al suo, che è al secondo.
Senza alcun indugio spalanco la portafinestra, e sposto le tende azzurre che intralciano il mio cammino, entro.
-Senti Yukino- urlo per farmi sentire proseguendo per la stanza vuota verso il fascio di luce nel corridoio –sono io Sting, sono qui perché devo dirti una…-  mi blocco.
 
Con gli occhi sgranati è davanti alla porta chiusa del bagno. Ha i capelli d’argento bagnati attaccati alle guance e un asciugamano cortissimo a coprirle il corpo. La situazione lascia veramente poco all’immaginazione.
Distogliendo lo sguardo fisso la carta da parati azzurra con stampe a fiorellini sulla parete.
-Sting- squittisce lei sorpresa arrossendo e cercando di coprirsi con le braccia.
-Tranquilla- provo a sdrammatizzare. So che dovrei dileguarmi, perché se qui c’è qualcuno di troppo quello sono decisamente io, ma accidenti, mi sento come se mi avessero attaccato i piedi sul pavimento. –Non è niente che non abbia già visto- dico la prima cosa che mi passa per la testa, e invece di alleggerire la situazione, la frase suscita la reazione opposta.
“Cazzo. Cazzo.” Urlo nella mia testa “non l’ho detto sul serio, vero?” ma l’ho detto. Oh, Rogue ha ragione, sono un vero idiota.
-Cioè…- provo a rimediare –non è quello che… cioè mi piacerebbe molto se… non…-
È un disastro. Un fottuto disastro di proporzioni epiche, e mi sto scavando la fossa da solo.
-Non fa niente- dice la maga sorridendo cordialmente. Senza guardarmi negli occhi mi passa accanto dirigendosi verso la sua stanza.
“Aiuto” penso prima di seguirla.
-Visto che sei qui- dice dopo aver chiuso la portafinestra e iniziando ad armeggiando nervosamente con i cassettoni vicino al letto –puoi aiutarmi con la cerniera del vestito- afferma cercando di cambiare argomento.
-È proprio per questo che sono venuto- rispondo ricordandomi la ragione.
-Sei venuto per aiutarmi con la cerniera? – chiede scettica.
-Si, cioè no- mi correggo –anche- decido alla fine –ma sono qui per parlarti dell’appuntamento-
-In che senso? – domanda sorpresa –Potresti andare di là? – indica il corridoio. È talmente tanto rossa in volto che mi imbarazzo anch’io. Voltandomi esco dalla stanza chiudendomi la porta alle spalle e appoggiandomici contro.
 
-Azzurro o rosa? – chiede dall’altra parte della soglia la sua voce ovattata.
-Azzurro- rispondo dopo un momento di esitazione. –Ti esalta gli occhi- continuo.
-Grazie- squittisce armeggiando col vestito. –Allora, di cosa mi volevi parlare? – mi incalza.
-Dell’appuntamento-
-E…? -
-Lui non ti merita- dico tutto d’un fiato nervosamente. “Come se io ti meritassi” penso tra me e me.
-Lui? – sembra confusa, ma non c’è veramente bisogno che finga, perché alla fine lo sono venuto a sapere anche io.
 
Non ho neanche il tempo di riordinare le idee per rispondere che con un tonfo sordo finisco culo a terra sul pavimento. Sopra di me Yukino tiene il pomello della porta in mano.
-Oddio- afferma preoccupata –ti sei fatto male? –
-No- dico alzandomi scompostamente.
-Come ti è venuto in mente di appoggiarti contro la porta? –
-Lo ammetto, non è stata una delle mie idee più brillanti- affermo massaggiandomi la parte dolente per fermarmi di scatto con le mani sul culo quando la vedo per bene, da tutt’altra angolazione. Davanti a me col vestito più aderente e più corto della storia, Yukino mi fissa con aria scettica.
Non credevo che avrebbe messo qualcosa di così provocante. “Maledizione.”
Senza altri indugi mi volta le spalle aspettando. Ha la schiena scoperta a causa della zip aperta, e accidenti, sono sicuro che mi verrà un colpo.
Con le mani tremanti e la gola secca prendo la zip tra le dita, e il più lentamente possibile, la alzo cercando di far il minor danno e casino possibile. Una volta chiusa si allontana da me andando verso il letto. Una volta seduta inizia a infilarsi i tacchi.
 
Col cervello completamente in poltiglia cerco di ricordarmi in vano come cavolo mi chiamo. Più volte mi schiarisco la voce senza riuscire a dire niente. “Che dio mi aiuti” penso, ma sinceramente neanche dio può aiutarmi a sbrogliare il casino che sto incasinando da solo.
 
-Oh no- urla tutto d’un tratto facendomi sobbalzare mentre con mani veloci prende la borsa e le chiavi dal comodino. Mettendosela in spalla mi supera andando verso l’uscita di casa sua.
-Cosa? – chiedo allarmato seguendola.
-Sono in ritardo! – afferma aprendo la porta –buonanotte- grida primo di sbattermela in faccia per poi chiuderla a chiave lasciandomi chiuso dentro.
 
Sconsolato sbatto la fronte contro il legno dell’uscio.
“È stato. Un vero. Disastro”
 
 
 
 


Nel prossimo e ultimo capitolo:
-Sting? – chiede sorpresa Yukino vedendomi.
-Era della gilda? – scatto alzando dal suo letto –Era Rogue? …-
 






Angolo autrice!
Salve, quest’oggi sono qui con una mini storia su Sting e Yukino, che personalmente adoro!
All’inizio l’idea era di una OS ma poi ho optato per una long di due capitoli!
Spero possa strapparvi un sorriso!
33NaLu33
   
 
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