“Questa storia partecipa a
“Una Challenge sotto l’Albero”
indetta dal gruppo facebook Il Giardino di Efp.
Prompt:
6) X non vuole andare alla messa di
Natale, ma è solo lì che
può incontrare Y.
Messa di Natale
Karen Page sospirò, la
pallida luce invernale filtrava a
malapena tra i palazzi. Scorci di cielo uggioso
s’intravedevano tra i vecchi
palazzoni di Hell’s Kitchen.
“Matt Murdock…
Perché diamine devi essere così religioso?!
Diamine, io neanche sono
cristiana” si lamentò Karen. Si
passò la mano tra i lunghi capelli biondi.
“D’altronde se voglio incontrarti
devo venire a messa. Sarebbe anche una buona occasione per vedere quel
sacerdote in una situazione più lieta che il funerale di
qualche malvivente
dimenticato dagli uomini”.
< E sono
anche
un’assassina > pensò, rabbrividendo.
“Certo, essere innamorata
di lui e più facile che esserlo di
Frank”. Aggiunse, spazzolandosi i capelli.
< Anche se forse mi attraggono
allo stesso modo. Entrambi
sembrano nascondere molto di più di quello che sembra sotto
la superfice,
esattamente come me, come tutti in questo quartiere dannato >
rifletté.
La sua stessa voce le risuonava
maligna tra i pensieri.
Corrugò le sue labbra
sottili e si sedette davanti al suo
portatile, al suo fianco erano impilati una serie di rapporti. Sopra
alcuni
libri era appoggiato un teschio finto.
Karen prese in mano una matita e ci
giocherellò.
“Potrei approfittare di
questa messa di Natale per farmi
un’idea della gente del quartiere. Certo, non interviste
dirette, ma magari
osservandoli potrebbe venirmi qualche illuminazione riguardo al blog.
Unirei l’utile al
dilettevole” si consolò e annuì.
< Un lavoro che ho ottenuto
sulla pelle di un vecchio
giornalista che ho fatto ammazzare per la mia insana
curiosità.
Come mai
un’ipocrita come me
non cade morta semplicemente attraversando la navata? >
rifletté.
Mordicchiò
la gomma della
matita e sospirò.
“Spero
semplicemente che
apprezzerai la mia buona volontà, mio caro problematico
avvocato” pregò.