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Autore: EmilyG66    27/12/2018    0 recensioni
Vaiana vive una vita tranquilla nell’isola di Motunui con il suo popolo e i genitori.
I giorni sembrano tutti uguali e il tempo non scorre mai, inoltre le uniche situazioni che paiono arricchire le giornate della figlia del capo sono principalmente: i problemi della tribù e i suoi punzecchiamenti occasionali con Maui, un presuntuoso semidio apparso dal nulla sulla riva della loro isola quand’era ancora molto piccolo.
Inaspettatamente la ragazza potrà finalmente intraprendere un’avventura per restituire il cuore perduto di Te Fiti e trovare la strada per il proprio.
La fanfiction che segue riprende dettagliatamente la storia del film però con qualche sostanziale differenza.
I personaggi non appartengono a me ma alla Disney.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maui, Moana Waialiki/Vaiana
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La grotta era rischiarata come sempre dalla luce della luna che proiettava i riflessi dello specchio liquido sulle pareti rocciose. 
La prescelta immerse un piede nell’acqua tiepida poi con calma iniziò a spogliarsi per non rischiare di rovinare i suoi abiti da capo tribù.
Posò la Lei e i bracciali sulla sabbia poi si tolse il top di foglie rosse rivelando una fasciatura bianca e stretta sotto di esso che avrebbe impedito all’eroe di vedere i suoi seni.
La ragazza si disfò della cintura e anche della gonna sotto la quale un altro strato di tessuto le ricopriva il bacino.
Vaiana entrò nella pozza lentamente godendosi la sensazione di pace che le trasmetteva quel luogo e successivamente si voltò verso Maui che ancora non si era mosso.
-Che fai, entri o resti lì? –gli domandò ironica muovendo le braccia per restare a galla.
Il semidio sorrise e con un grido di battaglia si tuffò a palla in acqua.
Il capo di Motunui venne schizzata e divertita cercò da subito il compagno osservando l’immagine limpida del fondo sotto di se.
Fu afferrata bruscamente per i fianchi, l’uomo risalì accanto a lei ed entrambi risero.
La prescelta con accortezza scostò i capelli ricci e bagnati dagli occhi del futuro marito, sgusciò dalla sua presa e si mise a nuotare tranquillamente.
L’eroe la imitò ed in un paio di bracciate la raggiunse.
I due amanti si spruzzarono amorevolmente scambiandosi qualche battuta ed effusione, si inseguivano come dei bambini e Maui cercava di non prendere la ragazza troppo rapidamente.

Qualche ora più tardi la sedicenne era ancora immersa nel laghetto fino alla vita e il semidio era seduto su un masso poco distante dalla cascata.
Vaiana si stava acconciando i capelli per legarli in uno chignon e l’attenzione dell’uomo si focalizzò sul suo collo flessuoso da cui pendeva la collana della nonna.
Il proprio sguardo scivolò lungo la linea delle scapole seguendo le gocce che cadevano dai capelli bagnati lungo la schiena. L’eroe si sentì incredibilmente attratto da lei.
Maliziosamente sollevò il sopracciglio sinistro e silenziosamente scivolò in acqua, alle spalle della sua futura moglie.
Prima che lei potesse legare i capelli lui la circondò con le braccia e le baciò il collo con dolcezza.
Il capo di Motunui fu colta alla sprovvista e alcune ciocce le sfuggirono dalla presa, il cuore le si fermò per un momento poi riprese a battere più rapidamente di prima.
Maui poté ritenersi soddisfatto di aver sorpreso la prescelta e sentì contro le labbra il sale che imprimeva la sua pelle liscia.
La ragazza si rigirò nell’abbraccio lasciando andare i capelli che ricaddero morbidi lungo la schiena, posò le mani sulle spalle del semidio di fronte a se e si alzò sulle punte dei piedi per poter ricambiare quel gesto.
Posò appena un bacio a stampo sul suo collo robusto e le proprie dita scesero sul petto dell’uomo sentendo sotto i palmi il respiro e il battito del cuore.
La sedicenne percepì il profumo del suo sposo che odorava di sabbia e mare, un’altra cosa che amava di lui: aveva sempre quell’odore a dosso, sapeva di avventure e libertà.
Vaiana avvertì un’insolita sensazione invaderle tutto il corpo sotto i baci roventi più del sole dell’eroe e si rese conto quasi con timore che ciò non le bastava. Voleva di più.
Impulsivamente la prescelta avvolse i fianchi attorno al busto di Maui che si fermò guardandola negli occhi dolci, intensi e pieni d’amore per lui.
La ragazza gli circondò il collo strusciando nel movimento il petto contro il suo per baciare il semidio sulle labbra e l’uomo arrossì un po’ nervoso.
Tutto ciò era nuovo e sconvolgente per entrambi.
Lui era inesperto ma non stupido. Forse la giovane non sapeva neanche che cosa volesse ma le sue intenzioni sembravano chiare.
I due si scambiarono un bacio ardente e passionale e quando la sedicenne si scostò tracciando i tatuaggi dell’uomo con le dita scendendo verso i bicipiti quest’ultimo si mise a giocare attorcigliando i ricci di Vaiana sul proprio indice.
-Vaiana…sei sicura? –chiese l’eroe come se potesse leggerle il pensiero osservandola attentamente.
Il capo dell’isola sorrise.
-Tranquillo. –rispose tirandolo verso di se per un nuovo bacio.
Maui rise fra le sue labbra accarezzando energicamente il corpo della prescelta.
Le sue mani maneggiavano con maestria diversi oggetti ed ora l’oggetto da toccare e stringere fra le dita era lei.
La ragazza si sentiva protetta, amata e al sicuro tra quelle braccia anche se avrebbero potuto spezzarle facilmente le ossa con la forza divina di cui erano provviste.
L’idea non sfiorò minimamente la mente della sedicenne.
Il semidio si immerse di più nell’acqua finché non gli arrivò alla gola e solo allora, con cautela e accortezza, rimosse la fascia attorno al petto di Vaiana che si sentì fremere percependo i brividi fin sulla nuca.
-Sei meravigliosa. –affermò l’uomo sincero senza neanche il bisogno di guardare.
-E tu sei…- provò a dire il capo di Motunui con voce un po’ tremante ed insicura e le guance che andavano a fuoco.
-Lo so. –la interruppe l’eroe senza modestia facendola ridere e cancellando un po’ il suo disagio.
Il loro indistruttibile legame venne forgiato quella notte mentre si univano in un solo essere dolcemente e lentamente.

Qualche mese dopo…
Il giorno del matrimonio non aveva tardato ad arrivare.
Il sole era apparso più splendente che mai e l’oceano più brillante del solito.
La tradizione non specificava come dovesse avvenire correttamente l’unione fra un semidio e una mortale, poiché si trattava di un evento irripetibile e straordinario, perciò furono apportati alcuni cambiamenti.
Ad esempio l’organizzazione della cerimonia venne affidata ai genitori di Vaiana e non a quelli di Maui per…ovvie ragioni.
Il semidio poi avrebbe dovuto fare un tatuaggio rituale che alla fine si decise di non fare in quanto sarebbe sembrato un insulto ai magici disegni che già abbellivano il corpo dell’uomo e soprattutto perché non vi fosse quasi spazio non inciso dall’inchiostro.
Durante la pronuncia dei voti inoltre alla domanda di rito: “Non abbandonerai mai questa donna?” fu buffo vedere l’eroe incerto prendersi del tempo per rispondere.
Avrebbe lasciato la sua amata per settimane o forse mesi ma poi sarebbe tornato…quindi cosa doveva dire che non sembrasse un bugia?
La cerimonia fu comunque stupenda.
Il duo arrivò su una canoa, la sabbia era cosparsa di fiori e tutto il popolo era presente fra cui Tui che presiedeva la cerimonia.
Sua figlia era bellissima vestita di un abito bianco intessuto di felci, con un copricapo di piume e i capelli sciolti.
Maui indossò a sua volta un gonnellino bianco e dopo che Vaiana venne massaggiata con oli profumati i futuri sposi si scambiarono i voti in riva al mare.
Tutto fu perfetto e armonioso mentre Tui legava un polso del capo del villaggio e del semidio con due lunghe foglie per poi bagnarli con l’acqua contenuta in una grande conchiglia.
Il duo si guardò negli occhi prima di baciarsi e l’amore che c’era nell’aria era così intenso che Sina ad un tratto dovette cancellare le lacrime di felicità che le bagnavano il viso con il dorso della mano e con il cuore colmo d’orgoglio.
Tutti applaudirono, la prescelta e l’uomo divino furono dichiarati ufficialmente marito e moglie e petali profumati vennero gettati sopra il loro capo.
Seguì un ricco banchetto allietato da musica e balli in cui l’eroe non lasciò andare sua moglie per nessuna ragione al mondo se non per permettere al padre un ballo con lei.
Maui non si era mai reso conto di desiderare nient’altro che questo ed ora mentre stringeva per la vita la ragazza con il viso posato sul suo cuore lo sapeva.

Epilogo:
Qualche anno dopo…

Un altro radioso giorno era sorto e nella capanna del capo di Motunui Vaiana tentava di fare il bagnetto al primogenito nato da pochi giorni.
Il piccolo si agitava contento dell’acqua che lo circondava in un catino di legno e il capo del villaggio lo osservava felice passando delicatamente le mani sul corpicino lavandolo accuratamente.
Era stata una gioia per tutto il popolo l’arrivo del principino, Tui era al settimo cielo così come Sina e Maui non poteva esserne più orgoglioso.
Il neonato era sano, aveva gli occhi grandi e marroni come i genitori, dei ciuffetti ribelli, ricci e scuri spuntavano sul capo e possedeva la forza del padre.
In quel momento il pargolo stava facendo delle buffe espressioni a sua madre che gli sorrideva teneramente e cercava di afferrarne viso.
Un tocco lieve come le ali di una farfalla si posò inaspettatamente sulla spalla nuda della prescelta seguito da un respiro.
La donna, troppo concentrata per notare la presenza di quel qualcuno, perse per un’istante la presa del piccolo ma prontamente una mano più grande della sua si posizionò sotto il capo del bambino evitando che la testa venisse completamente immersa nel liquido trasparente.
Il bambino sembrò ancora più contento di prima guardando stupito il volto del padre sbucato secondo lui dal nulla.
Vaiana espirò sollevata voltandosi verso suo marito che rapito ammirava il figlio. Era così felice.
La giovane osservò bene Maui per vedere se fosse cambiato nel poco tempo in cui era stato lontano e si accorse con piacere che non era così.
Ora un altro tatuaggio era presente sul cuore del semidio ed era apparso proprio quando loro figlio venne al mondo andando a completare anche la perfetta famiglia del piccolo mini Maui.
L’uomo divino distolse lo sguardo per scambiare un lungo bacio con la sua amata poi accarezzò premuroso la testa del neonato che vagiva.
Il capo del villaggio poggiò la testa sulla spalla dell’eroe seduto accanto a lei che fece scorrere le dita della mano sinistra sul suo braccio regalandole piacevoli brividi.
La prescelta lo amava nonostante i suoi difetti come il russare e il mangiare pesce vivo per via della natura di mutaforma. Anche se era ancora burbero e arrogante era divenuto più altruista e umile col tempo.
-Sono ricomparso, proprio come ti avevo promesso principessa. –dichiarò donandole un bacio sulla fronte.
-Bentornato a casa. –confermò la donna abbracciandolo stretto.
Si era sempre chiesta quando avrebbe trovato il posto adatto a lei e ora aveva capito. Non era a Motunui o in mare ma qualunque posto dove ci fosse Maui.
E questa è la storia dell’amore fra un semidio e un’umana nato tremila anni fa.
Fine.

  
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