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Autore: inzaghina    28/12/2018    9 recensioni
Natale è il momento dell'anno da passare con chi ami.
Seguitemi nel countdown fino al giorno più magico dell'anno, insieme a tanti personaggi e pairing diversi, concentrandoci sull’amicizia e sull’amore che li legano l'uno all'altro.
Augurandomi di farvi sorridere e riflettere, vi do appuntamento ogni giorno fino al 25/12.
1) Sostituito [Regulus Black + Sirius&James];
2) Futuro [Andromeda&Ted];
3) Un caldo abbraccio [Molly&Arthur + Harry]
4) Benvenuto ufficiale [Neville&Hannah + Augusta]
5) Litiganti al ballo [Fred&George + Minerva]
6) Vischio [Sirius + Remus&Tonks]
7) Regalo non richiesto [Teddy&Victoire + Il clan Weasley]
8) Promesse nella notte [Draco&Astoria]
9) Cannella [Kingsley + Ordine della Fenice]
10) Padri e figlie [Rose&Scorpius, Ron&Hermione]
11) Appartenenza [Harry&Ginny - Seconda classificata al contest "Sotto L'albero di Natale di MrMoony-94" sul forum efp.]
12) La gioia più grande [James&Lily - Quarta classificata al "All I want for Christmas is... Storie" contest, indetto da Arianna.1992 sul forum di efp.]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, I Malandrini, Il trio protagonista, Nuova generazione di streghe e maghi | Coppie: Harry/Ginny, James/Lily, Ron/Hermione
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Storia partecipante al "All I want for Christmas is... Storie" contest, indetto da Arianna.1992 sul forum di efp
 
 
 
La gioia più grande
 
 
 
“La gioia più grande è quella che non era attesa.”
Sofocle
 

 
Lily Evans prendeva il suo ruolo di Caposcuola molto sul serio, come del resto faceva con ogni altro compito scolastico, per questo motivo, dopo che il Preside Silente aveva affidato a lei e al suo ragazzo collega il compito di occuparsi di addobbare la Sala Grande, la giovane Grifondoro aveva proceduto ad organizzare tutto nei minimi dettagli. Grazie alla sua attenta pianificazione in quel momento più di 20 Prefetti, Serpeverde compresi, stavano dando il meglio di loro destreggiandosi tra lucine fatate, addobbi scintillanti, sculture ghiacciate ed incantesimi di ogni genere. Tutti collaboravano e si davano da fare, o meglio, tutti lo facevano ad eccezione di James Fleamont Potter, che era presente e avrebbe dovuto aiutare la ragazza a presiedere all’addobbo dei maestosi abeti che Hagrid aveva portato in Sala Grande, ma si limitava ad osservarla con sguardo ebete, reggendo una scatola ricolma di addobbi tra le mani, stazionato nei pressi dei Prefetti Tassorosso del quinto anno. Lily in quel momento sorrideva insieme alla sua migliore amica, Alexandra Ashworth, mentre Remus incantava delle pigne per fare in modo che la neve che le ricopriva non si sciogliesse, e Lexie posizionava le lucine fatate nell’abete che si stagliava di fronte ai tre Grifondoro.
“Continuate così… state facendo davvero un ottimo lavoro!” esclamò la ragazza dai capelli ramati, accomiatandosi dai due Prefetti del settimo anno.
“James! Mi spieghi che cosa staresti facendo?” domandò poi, puntando gli occhi verdi sul ragazzo dai capelli arruffati, che era assolutamente immobile, preda di un inspiegabile mutismo.
“Sto controllando che a Smith e a MacMillan non servano altre stelle argentate” borbottò infine, sorridendole affabile.
Lily assottigliò gli occhi minacciosamente, alternando occhiate tra l’albero che i Tassorosso stavano decorando ed il ragazzo con la scatola tra le braccia “sei per caso daltonico?” gli chiese, laconicamente.
“Affatto, perché?”
“Todd e Daisy stanno usando le sfere dorate, quelle trasparenti ed i festoni rossi su questo abete. Cosa c’entrerebbe l’argento?!”
James spalancò la bocca, arrovellandosi alla ricerca della cosa giusta da dire “in effetti avrei dovuto andare da Pandora e da Edward” dichiarò infine, notando che i due Corvonero del settimo anno stavano addobbando un albero con stelle argentate, fiocchi di neve e festoni blu.
Lily lo fissò sospettosa, ma annuì, dando una spintarella al ragazzo “allora vai a vedere se hanno bisogno, dai!”
“Quando gli altri avranno finito quindi ci vediamo per controllare che tutti gli alberi siano addobbati degnamente?” 
La Caposcuola annuì, prima di avviarsi verso l’albero che due Tassorosso del sesto anno tentavano invano di addobbare con dei fiocchi rossi e delle candele, Evan Rosier si stava infatti divertendo a far prendere fuoco a tutti i fiocchi che i due sedicenni posizionavano sull’abete.
James si era avvicinato per davvero alla fidanzata di Xeno Lovegood e a Goldstein, con tutte le migliori intenzioni per giunta, il problema era che i suoi occhi continuavano ad essere attirati dalla figura minuta dai fiammeggianti capelli rossi e dagli occhi color smeraldo, che in quel momento stava cacciando Evan Rosier dalla sala.
“Non mi pare che tu sia un Prefetto, Rosier!” dichiarò freddamente, avvicinandosi ai due.
“Mi ero offerto per sostituire Piton, che è malato...” ribatté quello in risposta.
“Non mi sembrava sofferente oggi pomeriggio a Pozioni” disse quindi James, anche se quello che avrebbe voluto dichiarare era che quello stupido codardo era geloso marcio, perché Lily aveva dato una chance a lui e non alla sua untuosa persona. L’argomento Piton, anche dopo quasi due anni dal litigio tra i due, era decisamente troppo delicato per scherzarci sopra e James questo lo aveva imparato a spese di Sirius. 
“Faremo a meno del tuo aiuto, Rosier!” sibilò Lily, ritrovando il caratteristico tono imperativo che riservava agli studenti indisciplinati.
Il biondo fece spallucce “come volete...” ridacchiò, prima di voltarsi ed urlare “Parkinson, mi accompagni in dormitorio?”
La studentessa del quinto anno sorrise, facendo cadere sui piedi di un seccato Regulus Black la scatola contenente tutte le riproduzioni di piccoli pacchetti regalo che stavano appendendo all’albero e raggiunse subito lo studente più grande.
“Mi fai proprio schifo, Rosier!” sbuffò Lily, lanciandogli un’occhiataccia.
“A te forse, ma non alla deliziosa Jemima…” le rispose l’altro, posando un braccio sulla spalla della quindicenne.
“Dovremo segnalare al Preside che te ne sei andata prima” disse la Caposcuola.
“Un giro con Evan val bene una punizione” rispose la moretta, facendo spallucce.
“Ho grandi piani per te, tesoro” sussurrò l’affascinante Serpeverde, incamminandosi su per le scale, ben lontano dai dormitori di Serpeverde.
“Quanto lo detesto!” esclamò Lily, dando le spalle all’ingresso e dirigendosi a passo di marcia verso l’abete a cui Hazel Greeengrass stava agganciando delle sfere argentate.
“Hazel, vai ad aiutare Black… a quest’albero penseremo più tardi io e James” disse la rossa e la Serpeverde annuì, posando le decorazioni e raggiungendo il suo compagno di casa.
“Continuiamo a fare il giro e ci ritroviamo qui una volta che gli altri alberi saranno ultimati?” propose James.
La ragazza annuì, venendo subito attirata dai Prefetti Grifondoro del quinto anno, che avevano appena rovesciato una scatola ricolma di delicatissime sfere dorate. James la seguì con lo sguardo, prima di tornare da Edward e Pandora, che stavano incantando i fiocchi di neve posizionati sull’albero.
 
Per una buona mezz’ora, James riuscì a concentrarsi su quanto stava facendo. Certo, non poteva negare di aver lanciato qualche occhiatina alla sua ragazza, ma del resto tutto questo era comprensibile, visto che Lily era assolutamente irresistibile, con quello sguardo concentrato, i capelli che riflettevano le luci che illuminavano la Sala Grande, le guance lievemente arrossate e quelle labbra così invitanti.
“Terra chiama James…” Remus gli stava passando una mano davanti al viso, ma l’amico pareva decisamente in uno stato di trance.
“Oh per Godric!” esclamò Lexie, tirando una gomitata al suo capitano, trattenendo a stento una risata.
Il moro puntò gli occhi nocciola sui due amici, spingendosi gli occhiali nuovamente al loro posto “avete detto qualcosa, ragazzi?”
I due ridacchiarono, scuotendo la testa, prima che Remus aggiungesse “ci serve il vischio, Lily vuole appenderlo sopra ogni tavolata e anche alla porta d’ingresso, però a parte quello che stanno usando Edward e Pandora ce ne dovrebbe essere altro e ci ha detto che lo avevi tu…”
James si passò la mano tra i capelli scarmigliati, dando una veloce occhiata alle scatole di cartone ammassate lungo la parete “si, in effetti c’era del vischio…” rispose “ed era in quella scatola laggiù, vicino al fratello di Sirius” concluse, indicando il Cercatore verde-argento.
I tre Grifondoro si avvicinarono quindi a Regulus e Hazel, che stavano ultimando i ritocchi al loro abete, addobbato in grande stile.
“Avete visto del vischio?” domandò Lexie, una volta raggiunti i due.
Il più giovane dei fratelli Black le riservò un’occhiataccia, possibilmente a causa della grave sconfitta subita dalla squadra rosso-oro a Quidditch, oppure per via del fatto che la madre di Lexie fosse babbana; la sua collega invece sorrise ai tre ed indicò una delle scatole vicine a loro “è proprio laggiù…”
“Grazie, Hazel” rispose Remus, facendole un sorriso ed afferrando ciò che cercavano.
“Ottimo lavoro” aggiunse James, prima di accomiatarsi.
 
Per qualche minuto i tre amici appesero rametti di vischio decorati da fiocchi rossi, argentati, dorati e blu, finché Lily non li raggiunse.
“Penso che sia il caso di liberare i Prefetti…” disse al suo collega.
“Di già?” rispose lui, meravigliato.
“Beh, gli abeti sono tutti decorati a parte quello di cui ci dovremo occupare noi; non ha senso farli rimanere qui, visto che al vischio stanno pensando Lex, Remus, Edward e Pandora e alle lucine fatate stanno pensando MacMillan e Diggory…” rispose, indicando i Prefetti di Corvonero e Tassorosso del settimo anno.
“Si, hai ragione… dì pure ai più giovani che possono andare e noi potremo metterci all’opera con l’abete mancante” rispose il ragazzo.
Lily annuì, facendo ondeggiare i capelli in maniera ipnotica, e James la seguì con lo sguardo, mentre si avvicinava ai gruppetti di Prefetti più giovani.
“Non ti converrebbe avvicinarti all’abete da decorare?” gli ricordò Remus, scuotendo la testa sconsolato.
“Come? Oh, sì… certo! Hai ragione, Lunastorta…” bofonchiò il Cacciatore, incamminandosi.
“Sei davvero senza speranze, James” ridacchiò Lexie, osservandolo inciampare in un ammasso di festoni argentati e rischiare di cadere, tirandosi addosso l’albero che i due Prefetti Grifondoro del quinto anno avevano appena finito di addobbare.
Lily lo raggiunse davanti all’albero decorato solo in minima parte, sorridendogli “pronto?”
“Sono nato pronto” ribatté senza indugio, sfoggiando il suo sorriso migliore.
La ragazza roteò gli occhi, sorridendo, ed abbassandosi per recuperare le sfere argentate che Hazel aveva lasciato nelle vicinanze.
James la imitò, trovando una scatola di sfere trasparenti e mostrandogliela“possono andare?”
Lei annuì “potremmo inserire al loro interno le lucine fatate, abbinare i festoni rossi e magari un po’ di neve…”
James la osservò parlare, con quel sorriso entusiasta e coinvolgente, i suoi occhi erano attirati in maniera incredibile dalla sua bocca, annuì distrattamente ed afferrò qualche pallina, giusto per avere qualcosa da fare. Da quando aveva assaporato quelle labbra delicate, che sapevano di vaniglia, non riusciva a pensare ad altro; era passato poco più di un mese dalla loro prima uscita e dal primo bacio e James si ritrovava a volerne sempre di più. Aveva posato le labbra su quelle di Lily di ritorno dall’uscita ad Hogsmeade, lei aveva ricambiato entusiasta e lo aveva preso in giro per il fatto che utilizzasse il burrocacao, ma James non se ne vergognava affatto. Incantò una lucina perché s’inserisse in una delle sfere trasparenti che teneva tra le mani, ma si distrasse nuovamente, ritrovandosi a fissare la bocca di Lily, che sollevò lo sguardo su di lui, inarcando un sopracciglio.
“Che hai?”
“Nulla” s’affrettò a rispondere, lasciando cadere le sfere, che presero a rotolare sul pavimento.
Lily mosse la bacchetta, arrestando la corsa delle sei palline, facendole tornare tra le braccia del ragazzo.
“Grazie” sorrise lui, incredibilmente impacciato.
“Sicuro di stare bene? È tutto il pomeriggio che sei strano…” insistette lei “più strano del solito, devo aggiungere…”
James stirò le labbra in un sorriso che sperava fosse convincente “sto benissimo, Lily” la rassicurò “come ogni momento in cui sono con te…”
La rossa roteò gli occhi, lievemente spazientita “sai bene che queste moine non funzionano con me” gli ricordò.
Il Cacciatore scrollò le spalle “è solo la verità” le disse, tentando di incantare un’altra pallina.
Lily arrossì, concentrandosi di nuovo sulle sfere argentate, facendole volare ordinatamente sull’albero, prima di essere richiamata da Lexie “dici che serve altro vischio?” chiese la bionda. La ragazza si voltò verso l’altra zona della Sala Grande, dove erano riuniti i Prefetti che stavano posizionando vischio e lucine fatate “forse potreste aggiungere delle lucine in alcuni dei rametti” propose, dopo aver dato un’occhiata.
James stava approfittando della distrazione della sua collega, nonostante stesse facendo del suo meglio infatti, non riusciva a smettere di fissare la bocca di Lily, che in quel momento sorrideva divertita. La sua mente venne pervasa dai ricordi di quella prima uscita insieme, di come anche allora la ragazza avesse riso e della sensazione stupenda di sentire quel sorriso premuto contro il proprio, del sapore vanigliato che permeava le sue labbra vermiglie. La gioia che vedeva nei suoi occhi, mentre osservava la Sala Grande addobbata divinamente, lo spinse ad avvicinarsi a lei, lasciando perdere ogni cautela, guardando smanioso quelle labbra delicate, desiderando di poter chiudere la distanza che li separava, posandoci sopra le proprie, facendole scordare l’albero da decorare ed i suoi doveri di Caposcuola.
“James!” lo richiamò lei, fissandolo torva “Possibile che tu abbia appeso solo quattro misere palline? Io ho praticamente finito con quelle argentate…”
“Scusami, mi sono distratto a guardare com’è strabiliante il resto della stanza” si giustificò.
Lily inclinò la testa dubbiosa, prima di annuire “dai, finiamo con le sfere trasparenti e poi andiamo a cercare i festoni rossi…” gli disse, avvicinandosi a lui, inebriandolo con il suo profumo di mughetto.
Il Capitano fece del suo meglio per concentrarsi, lanciando solo occhiatine di sottecchi alla bocca di Lily, ricordando a se stesso che, prima avrebbero finito, prima avrebbe potuto trascinarla in qualche angolino tranquillo per baciarla in santa pace.
 
Dopo aver finalmente appeso tutte le palline e Lily si mise ad incantare la neve “vai a cercare tu i festoni?” gli chiese la ragazza, sentendo gli occhi di James nuovamente fissi su di lei.
Lui si passò la mano tra i capelli, prima di annuire, lanciando occhiate tutt’intorno; stava per appellare una serie di scatoloni ammassati poco lontano da loro, quando i due vennero raggiunti da un grosso cane nero ed arruffato, che stringeva in bocca proprio dei festoni rossi. James sbarrò gli occhi, sbalordito, Lily invece non se n’era ancora accorta, dando il tempo al ragazzo di voltarsi verso i loro amici, che tentavano di trattenere le risate.
“Ma che ci fa un cane con Lily e James?” stava chiedendo Albert MacMillan a Remus e Lexie.
La bionda scosse la testa “credimi, Albert… non lo vuoi sapere!”
Lily, che aveva finito di aggiungere neve incantata ai rami, si voltò verso James trovandolo a mani vuote e sbuffò spazientita “e i festoni?!”
Lui aprì e chiuse la bocca, indicandole poi il cane alle sue spalle.
La rossa si voltò, ritrovandosi faccia a faccia con un quadrupede che conosceva molto bene, che teneva tra le fauci una serie di festoni rossi e che la fissava in modo decisamente affascinante.
“E lui che ci fa qui?” bofonchiò, alternando occhiate al cane ed al ragazzo.
James fece spallucce “non ne ho idea” ammise infine “probabilmente si stava annoiando, conoscendolo…”
La ragazza afferrò i festoni, mentre il cane si avviava a recuperarne altri “se ci becca la McGranitt io non ne voglio sapere nulla” dichiarò.
“In fondo è Natale…” le ricordò James.
“E quindi?”
“Sarà più buona anche lei…” cercò di convincerla.
“Se lo dici tu” ribatté la ragazza, mentre il cane li raggiungeva con altri festoni, facendo ridere entrambi.
“Avrei dovuto aspettarmelo” ammise infine la Caposcuola.
“Che cosa?”
“Che sarei finita in qualche situazione assurda!”
“E perché mai?” insistette James.
“Perché ho accettato il tuo invito ad uscire, come amici, ti ho baciato a fine giornata e sono diventata la tua ragazza…”
Lui le sorrise, lo sguardo illuminato dalla caratteristica luce malandrina “preferiresti forse annoiarti?”
Lily scosse la testa “con te so già che non capiterà mai, visto che mi ritrovo ad addobbare un albero aiutato dalla versione animale del tuo migliore amico…” rispose, afferrando altri festoni dalla bocca del cane, per poi aggiungere “credi che Sirius si renda conto che preferisco Felpato a lui?!”
James osservò il servizievole cane nero, prima di scoppiare a ridere “potrebbe averlo intuito” riuscì poi a dirle, tra una risata e l’altra, mentre il cane si sollevava sulle zampe posteriori per leccare la faccia di Lily.
“Comportati bene” lo ammonì la ragazza, senza riuscire ad essere severa.
“Saresti più credibile se non stessi ridendo” le sussurrò James.
“Mi sta facendo il solletico…” si difese lei, con gli occhi lucidi per le risate.
“Grazie per non esserti arrabbiata” disse lui, avvicinandosi.
“Devo dire che è stato un ottimo aiutante, certo, ammetto che la sua audacia mi ha sorpreso…”
“Dopo tutti questi anni io con Sirius non mi sorprendo più” le rispose, osservandolo trotterellare verso Remus, Lexie e gli altri.
“Io ancora mi ci devo abituare a questo genere di avvenimenti…”
“Stai certa che ti ci vorrà poco” le promise il ragazzo.
“Dici?”
“Certo, da una relazione con me puoi aspettarti questo ed altro…”
“Altro?” domandò Lily allarmata.
“Beh, si… non lo sai anche tu che l’amore deve essere proprio come il Natale: allegro, magico, pieno di luce, piccoli gesti e grandi sorprese?”
“E questa perla da dove proviene, James? Dal Settimanale delle Streghe?”
Lui scosse la testa “è una massima di mia madre” le rispose, prima di sollevare gli occhi nocciola su un rametto di vischio che si era posizionato proprio sopra le loro teste.
Lily lanciò un’occhiata ai loro amici, che ridevano con gli altri, mentre Pandora e la Diggory accarezzavano la versione canina di Sirius.
“Dovremmo seguire la tradizione…” le sussurrò, prima che i loro nasi si sfiorassero e James baciasse le labbra ridenti di Lily.
“Buon Natale, James!”
“Buon Natale, Lily!”
 
 

 
Nota dell’autrice:
Buonasera a tutti, con estremo ritardo, concludo la mia raccolta di drabble e one shot natalizie.
Ringrazio tutti quelli che l’hanno seguita, è stato divertente scrivere di così tanti personaggi e coppie in un tempo così breve, tra l’altro posso finalmente affermare di sentirmi a mio agio con le drabble, quasi.
Non potevo che concludere con un’altra delle mie coppie preferite, Lily & James, ringraziando il contest indetto da Arianna.1992, che mi ha permesso di scrivere una storia dolce e senza pretese sui genitori di Harry. I miei lettori più fidati, come sempre, riconosceranno la mia OC, Lexie, che proprio non posso esimermi dall’includere nelle storie riguardati il periodo dei Malandrini, chi fosse interessato a scoprirne di più troverà la sua storia in “Promesse da mantenere” e nel suo seguito “Legami indissolubili”.
Colgo l’occasione di ringraziare tantissimo: Bri, Jess e Gatty che hanno recensito con costanza, oltre a tutti quelli che mi hanno lasciato un pensiero nei vari capitoli.
Dedico la storia alla carissima Moni,_apefrizzola_, che è una delle più grandi fan di James e Lily e che scrive storie stupende su di loro.
Un abbraccio a tutti e buon 2019!
Francy

 
 
 
 
 
   
 
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