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Autore: blackjack0999    29/12/2018    3 recensioni
Per Isaac Celere. Trasferitosi da poco nella Kouh City con la sua famiglia. Iniziare ad adattarsi mentre inizierà l'anno scolastico alla Accademy Kouh. Conosce una graziosa, misteriosa ragazza di nome Yuuma e organizzano un'appuntamento normale. Sfortunatamente per Isaac, quel semplice 'appuntamento', sarà solo il preludio di un'altro stile di vita, alla quale lui non vuole averci nulla a che fare e non gli riguardava a suo malgrado. E' quando essa avrà inizio, si renderà conto di essere il nuovo Sekiryutei. Nonostante l'inizio incerto non si tirerà indietro, e proseguirà nel suo destino, ma ha modo suo ovviamente.
[Pezzo estratto dal Cap. 10]
Lei mi appoggio la sua mano destra sulla mia rispettiva guancia, la fissai negli occhi. «Oh, Io so la verità Isaac. L'avevo già capito che ora sei un diavolo reincarnato.» mi disse.
....L'intero soggiorno era svanito, le pareti erano diventate una landa cupa con aloni dorati vorticanti come fossero state brezze, persino i tatami del pavimento in alcune parti sembravano svaniti, poi l'avvertii, un'aura sconosciuta ed era alle mie spalle!.
[Isaac...Lei e una Yokai.. Una Kyùbi!.]
Genere: Avventura, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Asia Argento, Nuovo personaggio, Rias Gremory
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Prepararsi Per Una Dura Battaglia.

Fu la voce di Ddraig a svegliarmi: [Isaac svegliati!] 

Aprii gli occhi e lentamente mi guardai intorno, riconosciuto subito dove mi trovato: All'interno del Boosted Gear, scossi la testa che mi faceva un male cane mentre mi tirai su a sedere, faceva uno strano effetto essere seduto praticamente a mezz'aria con le fiamme ardenti sottostante. 

[Certo che te la sei vista brutta Isaac. Tuttavia te la sei cavata lo stesso egregiamente]. La voce di Ddraig attirò la mia attenzione e mi girai a guardarlo.

«Già, per fortuna sono vivo». Gli dissi osservandolo. 

[Lo sei anche grazie a Rias Gremory, che mentre stiamo parlando. T'informo che vicino a te sul tuo letto proprio accanto a te]. Ha detto con una bassa risata e quella che era un ghigno sul suo muso dentato.

“Aspetta cosa?!”.pensai. Rias Gremory.?! Che ci fa nel mio letto?!.

«Che cosa?!. Rias come?! Cosa?!». Gli ho detto alquanto stranito. Il ghigno sul muso di Ddraig svani e divento serio, accovacciandosi chiudendo le ali sul dorso.

[Lei sta semplicemente dormendo accanto a te e usare i suoi poteri demoniaci per aiutarti a guarire più velocemente dalle ferite che avevi subito e a recuperare tutte le energie perdute. Devo ammettere che mi hai molto sorpreso d'essertela cavata contro quell'esorcista, nonostante i quattro 'Boost' acquisiti e il vantaggio iniziale. Contrastato dalla tua impossibilità di usare le tue magie, l'hai affrontato sfruttando le tue abilità e improvvisazione Isaac]. Ha detto con quella che mi pareva una parvenza di sorriso.

“Già Freed, ricordo bene quel bastardo di un prete, spero che Asia stia bene e ben lontano da lui. Seppur Rias Gremory mi ha garantito che lei non correrà alcun pericolo. Non posso dar nulla per scontato. Devo andare subito a cercarla e salvarla”. Pensai. 

Si ma è più facile a dirsi che a farsi.

«Sono stato decisamente molto fortunato Ddraig. E' spero che Asia stia bene. Ma se c'è una cosa che ho imparato da quello scontro e che devo imparare a cavarmela anche senza usare la magia». Gli dissi guardandolo con determinazione e non nascosi che ero preoccupato per Asia, lei ha rischiato la vita per salvarmi da quel bastardo di Freed.

La voce di Ddraig era più seria che mai: [Sono d'accordo. Se avessi avuto la possibilità di usare le tue magie, quell'esorcista sarebbe stato spazzato via. Dovremmo incrementare il tuo allenamento in futuro, affinché tu possa combattere senza usare la magia oppure, dovresti fare in modo di usarla anche in situazioni sfavorevoli. Sei già un passo avanti se hai già valutato quali sono i tuoi punti deboli]

Accigliai lo sguardo, osservando il Welsh Dragon e gli dissi fra i denti: «Stai pur certo Ddraig. Il mio scontro contro Freed mi ha aperto gli occhi e più ci penso, più sono convinto che: Dovrò essere equilibrato in combattimento. Saper usare e creare magie come ho già fatto e stato un passo avanti e se userò a combattere senza essa o adeguarmi ad usare armi. Anche solo adeguare le mie attuali magie in situazioni avversi, crearne di nuove. Più maggiori saranno le possibilità di cavarmela in ogni situazione»

Potevo sembrargli molto presuntuoso, stupido o semplicemente arrogante. Ma ero molto convinto sulle mie parole. Dovevo essere pronto a tutto, qualunque sia la situazione. Le mie esperienze di sport di combattimento e sulla scherma, mi sono state sufficienti contro Freed, ma fino a quando?!. Guardiamo in faccia la realtà: Avevo rischiato davvero grosso e, se non fosse stato per l'intervento di Asia e non dovrà più capitare una cosa simile.

[La tua grinta mi colpisce ogni volta Isaac, la tua volontà di non arrenderti è la prova. Tuttavia,  le tue ferite erano gravi, essendo e chiedo venia per costatare l'ovvietà, il tuo stato di demone di bassa classe, ti rende piuttosto sensibile maggiormente ai poteri sacri. Seppur comprendo la tua antipatia per Rias, è stato grazie a lei, se sei riuscito a recuperare così bene in una sola notte.Anche se vuoi liberarti dal tuo status di 'Schiavitù Demone Servitore', mi sono preso la libertà di dirtelo io al suo posto]. Mi parlò.

Sospirai, nonostante fossi colpito che Rias si sia presa cura di me, nelle mie condizioni. “Beh, sono il suo servitore dopotutto. E' nonostante non mi piace essere il suo servitore, le sono riconoscente a patto che lei non me lo rinfacci alla prima occasione. Ora ho un debito oltre con Asia, anche con Rias per avermi salvato la pelle e le scaglie di Ddraig”. Pensai. 

«Ti sono grato per avermi informato Ddraig, Sei l'unica entità sovrannaturale di cui realmente mi fido e che ti considero un caro amico e farò tutto il possibile per non deluderti». Gli dissi con un sorriso allungando la mano facendogli cenno di avvicinarsi.

Sono quasi sicuro d'aver visto Ddraig fare un sussulto impressionato dalle mie parole, ma ha allungato il muso davanti a me e gli diedi, un'amichevole pacca sulla punta del suo muso dentato.

[Sono lusingato Isaac]. Mi ha detto prima di sollevare la testa,  Ma adesso la voce di Ddraig era più seria che mai e i suoi occhi verdi come pneumatici di tir, mi fissavano. [C'è un'altra cosa di cui dovremmo parlare].

Inghiottì, guardandolo preoccupato e feci soltanto un cenno con la testa, come a dirgli di continuare a parlare.

[Durante il tuo scontro contro quell'esorcista Freed, in un certo punto ho percepito chiaramente la tua riluttanza alla possibilità d'ucciderlo. Quella breve esitazione ti ha indebolito e ti e costata cara, lo sai?]. Mi disse con voce estremamente seria.

Si ammetto che nonostante Freed avrebbe meritato di morire, specialmente dopo quello che avrebbe potuto fare ad Asia. Ddraig ha ragione: un'attimo prima che potessi metterlo fuori combattimento ma fui distratto dal suo inaspettato arrivo. Ero stato riluttante a quella possibilità.

Scoccai un'occhiata dura a Ddraig. Se voleva farmi un'accusa, dirmi che secondo lui ero un debole, meglio che me lo diceva subito, senza temporeggiarci su e gli dissi tra i denti: «Se quello è il tuo modo di accusarmi che, secondo te sono un debole Ddraig.-». Gli dissi con rabbia.

[Non fraintendere le mie parole!] M'interruppe bruscamente, sollevandosi in tutta la sua altezza con voce possente, a cui ho dovuto tapparmi le orecchie, l'unica che sicuramente Ddraig mi stava uccidendo sono i miei timpani.

Poi lo sentì sospirare per poi accovacciarsi e poggiare una zampa artigliata sopra l'altro arto incrociando essi ed abbasso il suo muso dentato per guardarmi dritto negli occhi. Mi sarei aspettato il suo sguardo di collera, delusione, invece mi stava soltanto osservando con serietà, come faceva spesso durante il mio allenamento.

[Non sei né il primo e nemmeno ultimo mio possessore che agli inizi era stato riluttante nell'uccidere un'altro essere umano. Tuttavia ho anche avuto possessori passati che erano dei valorosi guerrieri, abituati ad uccidere per sopravvivere, tenendo da parte e non provando emozioni nel farlo, come se per loro fosse facile come respirare. Ma, come allora dissi ai miei possessori più riluttanti e, come sto dicendo adesso a te Isaac: Tieni presente che possiedi un Longinus, un Sacred Gear molto potente, ma questo vale anche per chiunque altro possieda un Sacred gear, i tuoi giorni di tranquillità potrebbero essere pochi e assai apparenti. Dovrai guardarti continuamente le spalle ed essere pronto ad affrontare nemici che, non avranno alcuna esitazione a farti la pelle senza alcuna pietà. Ho visto molte guerre, così tante di cui ho perso il conto, attraverso gli occhi dei miei possessori, ho percepito la loro euforia in battaglia in alcuni, altri ho sentito il loro crollo mentale, nello stesso istante in cui si sono resi conto di aver posto fine  alla vita di un loro simile, anche s'era un loro nemico. Non oserei dare del debole o del codardo ad un mio possessore, e se lo facessi, m'offenderei persino, sentendomi ipocrita, di non comprenderne nemmeno lontanamente ciò che loro stanno provando. Tuttavia Isaac. Tieni a mente questa semplice regola fondamentale che vale in tutte le guerre e nelle battaglie che non potrai evitare in futuro: Uccidi o vieni ucciso. Pensa alla tua sopravvivenza per vivere un altro giorno e spera che ne avrai altrettanti futuri]. Mi ha spiegato.

Abbassai lo sguardo, fissando le lingue di fuoco e le fiamme sottostanti, chiusi gli occhi, sentendomi un vero imbecille per avergli parlato in quel modo, li riaprì e esitante lo guardai, ma riflettendo le sue parole, aveva ragione. Sono consapevole di possedere un Sacred Gear molto potente, capace di uccidere se sviluppato al massimo il suo potere, persino Dio e i Re Dei Demoni. Il mio scontro contro Reed e stato solo l'inizio. Molti altri combattimenti, assai più feroci e più pericolosi di adesso, mi si pareranno davanti e se dovrò sopravvivere, dovrò uccidere quando e strettamente necessario.

«Ddraig.. Grazie. Hai pienamente ragione. Pensavo che volessi insinuare che dovrei diventare una sorta di mostro, quando invece stavi parlando di sopravvivenza. Terrò a mente quella regola, anche se non ti nascondo che sarà difficile, ma ho compreso perfettamente quello che mi hai appena detto. Ho ancora molto da imparare e mi dispiace rubarti le parole dal muso: La mia strada e ancora lunga e questo e solo i primi passi di Sekiryutei». Gli dissi.

Ddraig ha annuito e disse: [Non è mai facile Isaac credimi, la tua strada e solamente agli inizi e, con il tempo te ne renderai conto che potrai tenere da parte le tue emozioni, quando è in gioco la tua vita] 

L'osservai a annuì imprimendo bene  le sue parole in testa. 

[Che cosa farai ora?]. Mi chiese ma a giudicare dal suo sguardo, Ddraig sapeva già quale sarebbe stata la mia  risposta.

“Mi piace quando pensiamo entrambi alla stessa cosa Ddraig”. Pensai con un accenno sorriso ma che fu di breve durata.

«Semplice Ddraig. Andrò dritto alla chiesa e salvare Asia. Lo so che non sarà affatto facile e non oso pensare a cosa troverò. Ma sono in debito con Asia e io, pago sempre i miei debiti e non lascio indietro nessuno, correrò il rischio, fosse ultima cosa che faccio». Gli risposi con molta serietà.

Poi mi venne in mente che potevo -anche se sarebbe stato molto difficile farlo- convincere Rias ad aiutarmi, se lei pensa di potermi rinfacciare che mi ha salvato, io farò altrettanto con lei facendole ricordare che se sono ancora qui e grazie ad Asia che si e messa in mia difesa contro quel bastardo di Freed.

[Sii prudente Isaac. Credo che la nostra chiacchierata sia giunta alla fine]. Mi disse e lo guardai con un cenno della testa, quando sentì che mi stavo per risvegliare nel mio corpo, udì un'altra cosa che mi disse Ddraig:

[Tuttavia aspettati una bella sorpresa quando ti sveglierai]. Rispose Ddraig con una bassa risatina 

Ma prima che potessi chiedergli cosa. Tutto oscurò e ormai ero tornato al mio corpo.

 

[***] 


Spalancai gli occhi di colpo ritrovandomi a fissare il bianco soffitto della mia camera. 

Mi ricordai quello che Ddraig mi aveva detto di Rias e uno strano peso sulla mia spalla e fianco destro, mi diede la conferma delle sue parole. Girai la testa e la vidi distesa sotto le coperte accanto a me e immersa nel placido sonno.

Ho accennato ad un lieve sorriso. “Se Ddraig non mi avesse avvertito. Adesso sarei alquanto sorpreso di vedere Rias Gremory nel mio letto, accanto a me. Beh meglio alzarsi. E' andare subito alla chiesa, Asia ha bisogno di aiuto.. Aspetta un secondo.. Cos'è questa sensazione soffice sul mio braccio?. Non dirmi che.”. Pensai.

Scostai le coperte e i miei sospetti ebbero conferma: era completamente NUDA! Dormiva tranquillamente appoggiata a me, coi suoi seni che spingevano sul mio braccio.
Preso dalla sorpresa, mi allontanai da lei con uno scatto, in direzione della testata del letto  ma, così facendo, finii per sbattere la nuca contro la parete. “Cazzo che male!” 
Ecco spiegato a che cosa si riferiva Ddraig con una bella sorpresa. A proposito di Ddraig, sono sicuro di averlo sentito ridacchiare. “Oltre il danno anche la beffa”, pensai stringendo i denti.

Woah... Certo avevo notato -non che fosse difficile da notarlo- che era formosa, ma non credevo che fossero così grandi e morbide..  Ma che?!. Ma che vado a pensare adesso?. Isaac ripigliati e cala i tuoi dannati ormoni!. 

Mi sono seduto sul bordo del letto, massaggiandomi la nuca, distogliendo lo sguardo da lei, l'ultima cosa che dovrei fare e fissarla come un coglione pervertito. Beh, sono pur sempre un maschio in fondo, ma devo muovermi subito.. 
Mi alzai in piedi e aspetta.. ora che guardò meglio. Sono NUDO pure io!.

Portai le mani al cavallo per coprirmi di sotto, ma notai che le ferite d'arma da fuoco che m'ero preso contro Freed erano guarite completamente, seppur avrei visto sempre le due cicatrici a forma di rombo sull'addome, e lo stesso che avevo sulla gamba, Rias mi ha guarito e ripeto che gli sono grato, mi chiedo però se non volesse farmi un tiro mancino essere nuda con me.

«Hmm ti sei svegliato Isaac». Ha detto la voce diretta interessata alle mie spalle.

Mi girai di scatto talmente avvolto nei miei pensieri da dimenticarmi che lei era ancora nuda. E vidi Rias che si strofinava gli occhi con aria assonnata

«Si può sapere perché ci troviamo in questa situazione imbarazzante!» Le dissi distogliendo lo sguardo da lei, notai che era ancora buio, chissà per quanto tempo sono rimasto privo di sensi?.

Rias per tutta risposta si mise seduta, mostrandosi senza pudore a me in tutto il suo splendore. Il suo sorrisetto si allargò mentre si stiracchiava e tirava indietro i lunghi capelli cremisi mettendo così ancora più in vista le sue nudità e, scatenarono una reazione istantanea nei miei “Paesi bassi”, che ho tenuto sempre coperto il mio 'amichetto'. 

«Sei sicuro di volerlo sapere?. Ho ti stai godendo solo la vista? » mi disse allargando di più l suo sorrisetto.

“Okay. Facciamola finita con quest'insulsa commedia Rias Gremory. Ho cose migliori da fare”

«Molto spiritosa Rias. Ho notato che le mie ferite sono guarite, quindi evita fin da subito di creare fraintendimenti chiaro?» le dissi tra i denti, mentre recuperai i miei occhiali e li indossai dandole un'occhiata truce.

Sembra proprio che Rias non l'abbia presa bene, perché ha sussultato, poi sbuffato e incrociò le braccia sotto al seno, premendo essi insieme, se l'avesse fatto di proposito per farmi sentire a disagio o meno, questo non m' andava di scoprirlo.

«Te la mai detto nessuno che sei uno stronzo. Volevo farti agitare ancora un po', sei divertente da vedere quando sei agitato o imbarazzato». Lei mi disse ed io per tutta risposta roteai gli occhi, non volevo perdere altro tempo con lei.

«Allora ti consiglierei caldamente di lasciare perdere, ora rivestiti e non provare nemmeno a fare storie!». Le dissi con tono piatto e, lei si alzò e andò a recuperare i suoi vestiti adagiati vicino al letto. Mentre io mi dirigevo all'armadio posto nell'angolo sinistro della stanza al suo interno alla ricerca di qualche abito da indossare a mia volta.

Mentre m'infilai i boxer e dei jeans grigio scuro e scarpe da ginnastica, sospirai e senza voltarmi le dissi: «A proposito ti ringrazio per avermi curato Rias»

Beh, non ho dimenticato che lei mi ha guarito e l'ho ringraziata, non sono così stronzo come lei mi ha chiamato dopotutto.

«Ci tengo ai miei servitori per il mio casato come per me , sono parte della famiglia. Eri conciato davvero male, non mi aspettavo che ti saresti risvegliato cosi presto. Comunque dovresti riposarti ancora per riprenderti completamente Isaac-Kun». Lei rispose senza guardarmi, seppur Io non mi sono voltato, involontariamente la stavo guardato dal riflesso dello specchio interno del guardaroba, mentre mentre si infilava la biancheria intima. 

“Perfino mentre si riveste è terribilmente sensuale.. Deve essere proprio nella natura dei demoni”. Pensai.

Tuttavia quelle parole mi avevano abbastanza colpito, seppur sono un suo servitore, mi considera come parte della sua famiglia e di questo, sono sorpreso ma anche in qualche modo mi sento preso per i fondelli.
Ma assottigliai gli occhi voltandomi a guardarla male.

«Non ho tempo per riposarmi. Devo andare alla chiesa a salvare Asia» dissi mentre m'infilai la T-Shirt termica e una maglia grigia scura a maniche lunghe.

«No». Lei mi disse, io ho sussultato a quelle parole.

Lei si volto a guardarmi duramente negli occhi e quello che mi disse, mi fece innervosire: «Dimenticati di Lei!. Potresti causare gravi ripercussioni sulle relazioni fra Demoni e Angeli Caduti. Invadendo senza le dovute cautele il loro territorio-». Lei ribatte chiaramente infastidita, parlandomi con una risolutezza che finora non avevo mai sentito nel suo tono, ma compresi che stavo solamente perdendo tempo con lei.

Era il momento che io porrà fine alle sue parole e l'intruppi bruscamente. 

«Ascoltami tu, Rias! Sarò franco: Non me ne frega un cazzo delle questioni burocratiche fra voi Demoni e gli Angeli Caduti! Vorrei ricordarti che, se non fosse stato per Asia, io ora non sarei qui a perdere tempo con te, Demone! Vero, lo sono anch'io, ma a differenza vostra, io restituisco il favore. Asia mi ha salvato la vita e io voglio fare altrettanto. Che ti piaccia o no!» le dissi con un'occhiata tagliente e con un tono di voce di quelli che non ammettevano repliche.

Sfortunatamente, Rias volle avere l'ultima parola perché, quando finii di parlare, in quelli che furono tre secondi di silenzio, in qualche modo lei si avvicinò a me e mi colpì in faccia con uno schiaffo così forte che mi girò la testa di lato e i miei occhiali, attraversarono la stanza colpendo in pieno la parete, rimbalzando a terra a pochi metri di distanza da me.

«Adesso basta Isaac!» mi urlò contro. Lentamente, rigirai la testa verso di lei, ignorando il dolore alla mia guancia destra, ma deglutii mentalmente e arretrai istintivamente di un passo nel vedere il suo volto indurito dalla collera; i suoi occhi cerulei adesso erano rosso brillante.

«Non tollererò più oltre questo tuo atteggiamento! Finora sono stata fin troppo paziente con te! Ma ora non più. Quelle questioni burocratiche ti dovranno importare lo stesso. Se tu invadessi il territorio degli Angeli Caduti senza la dovuta cautela, potresti scatenare una guerra e tutto solo per colpa della tua impulsività!». Rias continuò ad avvicinarsi, avvolta da un sottile strato di aura cremisi.

Tutto il mio corpo venne scosso da un brivido di paura e dovetti fare appello ad ogni oncia della mia volontà per mantenere il mio sguardo sul suo, ma quando fui sul punto di ribattere, Rias non me ne diede la possibilità:

«Inoltre, dici che se non fosse stato per quella ragazzina, Asia, tu ora non saresti qui. È qui che ti sbagli. Le tue condizioni erano davvero critiche e, se io non ti avessi curato le ferite con il mio potere magico, ora saresti morto con o senza il suo aiuto, ricordatelo bene!» Mi poggiò un dito sul petto e percepii la sua aura farsi più intensa mentre mi parlava, dimostrandomi che era molto più forte di me come potere magico.

Potevo sentire gocce del mio sudore colarmi dalle tempie sino agli zigomi e infine lungo il collo. Con riluttanza, dovetti abbassare lo sguardo. Diavolo – si fa per dire- se aveva ragione, eppure me lo sentivo che mi avrebbe rinfacciato la cosa: non tanto che mi aveva salvato la mia vita, quanto il fatto che le condizioni erano così critiche che, se non fosse stato per lei, sarei morto una seconda volta.

«Nessuno, ripeto, NESSUNO dei miei servitori si è mai permesso di essermi cosi irrispettoso e insultarmi fino a tal punto. Neppure i servitori della mia illustre famiglia si sono mai permessi. Ed è il mio dovere di buona padrona impartirti un po' di disciplina» mi disse e appoggiando il suo palmo sul mio petto, ma prima che potessi agire per togliermi la sua mano, gemetti mentre sentivo qualcosa che non riuscii a capire cosa fosse entrare da qualche parte dentro di me e provocarmi un dolore tale da farmi crollare in ginocchio. Mi tenni il petto, boccheggiando grandi boccate d'ossigeno per riprendermi.

"C-Che cosa mi sta succedendo? Perché mi sento cosi?" pensai mentre, dopo lunghi secondi che mi erano parsi un'eternità, riuscivo a rimettermi in piedi a fatica. Sollevai lo sguardo per guardarla con rabbia, sofferenza e una grande confusione.

«C-Che cosa mi hai fatto, Rias?» chiesi. La sensazione di malessere era rimasta, ma si stava lentamente attenuando; non avrei saputo come esattamente descrivere quello che avevo appena provato, ma non l'avrei augurato a nessuno.

Rias incrociò le braccia sotto al seno, la sua aura demoniaca sembrava essere diventata più sottile, ma era comunque ancora costante, e notai che la sua mano destra era avvolta dalla stessa aura solo più brillante. I suoi occhi erano tornati al loro colore ceruleo, ma era chiaro che era ancora arrabbiata con me.

«È la tua punizione. Di solito userei mille sculacciate, ma con te servirà qualcosa di più drastico. Quello che hai provato, era la mia energia inviata direttamente hai tuoi Evil Piece» mi disse in tono serio.

“..Dannata stronza.. chissà da quanto tempo volevi avere l'occasione per farlo...” Pensai prima di chiederle: «Allora cosa dovrei fare con Asia? Abbandonarla a sé stessa?!»  

«Purtroppo non puoi fare altrimenti. Se ci andrai, morirai e io questo non lo voglio. Sei troppo impulsivo e non posso permettere che rischi la tua vita. Non ci andare, questo è un ordine come tuo 'Re'» mi rispose.

Assottigliai gli occhi per il nervosismo, quando notai il suo sguardo. Onestamente mi sarei aspettato di vedere sul suo bel viso un sorrisetto divertito per avermi punito, invece pareva piuttosto addolorata per quel gesto e questo, mi sorprese e non poco.

«Sappi che è una punizione che non mi piace impartire hai miei adorati servitori a cuor leggero, Isaac. La mia famiglia ha sempre trattato i propri servitori con il dovuto rispetto, a differenza della maggior parte dei demoni d'Alta Classe, tuttavia, non potevo lasciare che continuassi a comportarti in questo modo. Avevi bisogno di imparare una cosa importante: le tue azioni potrebbero portare soltanto a gravissime conseguenze, perciò rifletti bene sulla tua situazione» mi disse Rias guardandomi con tristezza prima di allontanarsi e finire di rivestirsi.

Mi diressi verso il punto dov'erano finiti i miei occhiali, li raccolsi e li indossai, fortunatamente le lenti erano molto resistenti agli urti e non s'erano graffiate. Sospirai pesantemente mentre serravo i pugni, ma li rilassai poco dopo, riflettendo sulle sue parole. Compresi che lei aveva ragione, ero stato troppo impulsivo e avrebbero potuto esserci gravi conseguenze. La sua punizione serviva soltanto per farmelo capire. Se i nostri ruoli fossero stati invertirti, probabilmente anch'io avrei fatto lo stesso.

Mi girai verso Rias che aveva finito di rivestirsi e si stava tirando indietro i capelli cremisi. «Non mi rimane altra scelta allora. D'accordo Rias hai vinto... Resterò qui» le dissi mentre mi dirigevo alla mia scrivania e mi sedevo sulla sedia, per poi poggiare i gomiti sulle ginocchia e guardarla.

Rias mi guardò e annuì con una parvenza di sorriso. «Mi fa piacere che tu abbia capito. Ascolta, Isaac: io e Akeno dovremo assentarci per un po' per una faccenda importante. Sappi che da adesso ho dichiarato la Chiesa abbandonata come territorio nemico e un'altra cosa: i Sacred Gear funzionano in base alla forza dei sentimenti del possessore, maggiori sono questi, più forti saranno i loro poteri». Detto questo, raggiunse il centro della mia stanza e creò un cerchio magico sotto ai suoi piedi per poi svanire.

[Per quanto Rias avesse ragione riguardo a quello che ti ha detto. Non ti facevo cosi arrendevole, Issac] disse Ddraig e mi parve di sentire una nota di delusione nella sua voce. Ghignai.

«Oh, Ddraig, e chi ti ha detto che io non abbia voluto apposta sembrare 'arrendevole'? Anche se ho compreso che la punizione di Rias serviva per farmi comprendere quale fosse la gravità della situazione, voglio davvero salvare Asia e, visto che ora la Chiesa è considerata usando le sue stesse parole 'Territorio Nemico', non c'è bisogno di dirti che cosa farò» gli risposi continuando a ghignare, mentre mi alzavo in piedi e raccoglievo la giacca infilandola.

[Questa poi. Un mio possessore che è riuscito a farmi credere d'essere uno che si arrende facilmente. C'ero cascato.] Mi ha detto Ddraig.

Uscì dalla mia stanza, attraversando il corridoio, mi fermai soltanto a guardare la porta della stanza di mia sorella Selina, certo che lei ha un sonno davvero pesante, tanto meglio, chissà cosa sarebbe successo se si fosse svegliata. Sapevo che i miei genitori sarebbero rimasti  in ufficio sino a tardi per quel progetto di un recupero marittimo ancora in corso. 

Scesi le scale e uscì di casa chiudendo a doppia mandata la porta. Con molta probabilità Rias avrebbe mangiato la foglia a breve ma, avrei raggiunto la Chiesa il prima possibile.
E' per raggiungere la Chiesa, so già come raggiungerla in poco tempo. “Ho ancora qualche asso nella mia manica”. Pensai osservando il palo e vidi che era alto abbastanza da permettermi di raggiungere il tetto. 

Ghignai e lo raggiunsi, saltai e  afferrai con forza il palo e puntellai le gambe alla parete e iniziai la salita, raggiunsi agilmente il tetto. Mi guardai intorno. devo dirlo: Kouh Town di notte e un panorama splendido, ma non devo perdere altro tempo cosi, iniziai a correre, saltando agilmente da un tetto all'altro.

[Proprio un possessore praticante di Parkour dovevo beccarmi, beh non devo lamentarmi] parlò Ddraig da qualche parte nella mia testa, ho sorriso al commento del mio amico, continuando a correre, in pochi minuti iniziavo a vedere in lontananza la Chiesa. Ci siamo!. Asia aspettami sto venendo a prenderti.

Com'ero salito per raggiungere la via dei tetti, per scendere, ho sfruttato la pendenza di alcuni tetti e saltare sui tetti più bassi, eseguendo appena toccavo terra una capriola in avanti per attutire la caduta, infine usai la scala antincendio più vicina per arrivare in strada, osservai la Chiesa in lontananza.

Ora però c'era la parte più difficile ovvero: Entrare, salvare Asia e uscire insieme dalla Chiesa, il tutto senza lasciarci la pelle ovviamente.

Facciamo in fretta una riflessione sulla situazione: Una volta entrato e sicuramente all'interno ci saranno altri esorcisti, in allerta che potrebbero essere peggiori o meno di Freed, comunque altrettanto pericolosi. Diamo per scontato se quel bastardo sia ancora in grado di combattere, dopo il nostro incontro. Aggiungiamoci una presenza alquanto imprecisata di Angeli Caduti, tra cui Yuuma. Per quanto potrei usare le mie magie all'interno dell'edificio, la chiesa e abbastanza ampia all'interno e potrei usarli senza problemi, in teoria almeno. Non sarà facile. Rias mi ha detto che ora la Chiesa e Territorio Nemico, anche se usassi la 'Promotion', una scelta sbagliata della mia 'Promotion' potrebbe rilevarsi fatale.

Se avessi con me un'arma per combattere, ”Posso usare il Boosted Gear come guanto da combattimento e scudo come ho già fatto, ma voglio risparmiare energie”, o fossi più forte, non ci sarebbero problemi, anche se usassi la 'Promotion'. Dannazione!.

[Hai fatto una buona riflessione sulla situazione Isaac e condividilo il tuo pensiero. Se vuoi possiamo fare uno scambio] mi disse Ddraig così all'improvviso che mi ha fatto per poco sussultare dallo spavento. Ma non mi sfuggi la sua parola 'scambio'. Che cosa voleva dire e che cosa voleva in cambio di ciò?.

«Scambio?» gli chiesi sollevando un sopracciglio mentre continuavo ad osservare la chiesa.

[Spartirò il mio potere con te, ma dovrai dare qualcosa in cambio, hai la possibilità di sacrificare a me parti del tuo corpo che essi tramuterebbero la loro natura in draconica e un'accesso limitato al mio potere. Oltre energie e resistenza extra e abilità superiori, ma avrai modo di apprenderle. Tuttavia devi sapere che la trasformazione è irreversibile e, dovrai tenere nascoste le parti draconiche ai normali esseri umani per tutta la vita. La scelta e tua, ma per ciò che stai per fare, potrebbe tornarti utile saperlo]. Mi ha spiegato.

Sono sbalordito dalla possibilità che Ddraig mi ha offerto, tuttavia ho ben inteso che il prezzo da pagare avrebbe cambiato ancora una volta la mia vita, il classico scambio equivalente. Ma ha ragione. Se voglio salvare Asia, almeno tentare, ma non do mai nulla per scontato. Potrebbe essere una buona idea. 
Ho riflettuto in fretta sul dal farsi e con un ghigno soddisfatto, ho subito trovato, quali parti del mio corpo gli avrei dato in cambio e che l'avrei ben nascosti, considerando che quelle che ho già le tengo nascoste naturalmente: Le mie ali.

Sarò onesto. Quel giorno in cui Rias e gli altri membri del Club di Ricerca sull'Occulto, si rilevarono essere dei demoni e ho visto per la prima volta le mie ali, da quel giorno in poi, provai una sorta di disgusto nel vederle, seppur m'erano servite bene, come durante il combattimento contro il Demone Randagio Viser e contro Freed per effettuare schivate e per prendere slancio maggiore, ma al solo vederle, mi facevano tremendamente ricordare che ero un demone servitore e mi demoralizzavano, era la scelta più giusta.

«Accetto lo scambio Ddraig. Prendi le mie ali». Dissi senza alcuna esitazione.

[Normalmente ci vorrebbe un'ora. Ma grazie al tuo allenamento e l'aumento della tua aura, dovrei riuscire a velocizzare la cosa. Stringi i denti, Isaac, non sarà piacevole]. Mi disse con tono preoccupato, subito quando me lo ha detto, ho sfilato dalla tasca interna della giacca il portafoglio e me l'infilai in bocca, serrando più forte i denti su esso, prendendo respiri profondo.

Con la coda dell'occhio vidi un bagliore rosso cremisi avvolge le mie ali, quello che provai un secondo dopo, mi fece sfuggire un gemito atroce, che fortunatamente fu soffocato grazie al portafoglio e m'appoggiai alla parete per evitare di cadere in terra. E come se qualcuno mi stesse spezzando le ali più e più volte e li plasmasse subito dopo, il dolore che stavo provando era una vera e propria tortura!

Dopo alcuni minuti che mi parevano ore, il dolore svanì, ansimavo pesantemente, con mano tremante mi tolsi il portafoglio, c'avevo lasciato sopra, oltre saliva e rivoli di sangue, anche l'impronta dentale lo pulì sui miei jeans prima d'infilarlo nella tasca interna della giacca.

Lentamente ho girato la testa e guardai le mie nuove ali e ne rimasi sbalordito l'apertura alare era maggiore rispetto alle mie vecchie ali da demone, le scaglie più spesse sulle articolazioni, indicavano oltre alla loro leggerezza, un'ottima resistenza, medesima cosa valeva anche per le membrane. Il bello che le muovevo come volevo io, con piena mobilità e non mi sfuggirono alcune scaglie che potrei solo ipotizzare che potrebbero essere taglienti. Al solo pensiero delle loro molteplici possibilità d'utilizzo, mi sorpresi a ghignare.

«Sai Ddraig. Mi sono sempre piaciuti i Draghi, considerandole animali fiere e potenti, avere queste ali al posto di quelle di demone, mi fa dimenticare il mio status di Demone Servitore. Sono davvero magnifiche». Gli ho detto continuando a sorridere.

[Sono lusingato. Sei pronto Isaac?]. Mi chiese e per tutta risposta dopo aver fatto rientrare le ali, annuì con un cenno della testa e gli dissi in tono estremamente serio: «Sono pronto»

Ma quando uscii dal vicolo, sentii qualcuno che mi chiamava alle mie spalle, mi voltai di scatto, sollevando al contempo il braccio destro, pronto a richiamare il Boosted Gear. con mia grande sorpresa, erano appena arrivati Yuuto Kiba e Koneko Toujo.

"Oh Shit non adesso" pensai prima di guardarli entrambi con serietà.

«Non vi chiedo nemmeno perché siete qui. Fatemi indovinare: Rias Gremory vi ha mandati a sorvegliarmi per caso fossi arrivato qui, vi avreste riportato alla sede del club?». chiesi infastidito.

«Veramente no Issac-Sempai. Buchou ci ha ordinati a supportarti. l'aveva capito subito che saresti venuto lo stesso qui e ci ha dato la sua autorizzazione». rispose Yuuto guardandomi, mentre tirava fuori dalla giacca un pezzo di carta ripiegato, e ha fatto comparire dal nulla, una spada rifoderata legata alla cintura.

Ho sbattuto le palpebre, Rias l'aveva capito comunque che sarei venuto lo stesso a salvare Asia anche se gli ho detto che sarei rimasto. per un momento ho seriamente temuto che Yuto e Koneko fossero venuti a portarmi via. sono rimasto molto sorpreso l'ammetto.

«Mentre parliamo Rias e Akeno stanno attaccando gli altri Angeli Caduti. Se non vuoi veramente perdere tempo Isaac-Sempai, questo e il momento di andare». Disse Koneko-chan con voce piatta. 

Mi voltai a guardare per un secondo la chiesa e in quel momento e vidi diversi fasci luminosi nel boschetto vicino all'edificio e nonostante fossi a distanza percepì l'aura demoniaca di Rias. Dunque quello era la cosa importante che dovevi fare Rias allora. Guardai Kiba e Koneko e accennai un lieve sorriso.

«Forse vi ho giudicati male.. forse. vi ringrazio per volermi aiutare a salvare Asia, anche se non sarà una passeggiata». Gli chiesi, Kiba si e avvicinato a me dandomi una pacca sulla mia spalla al quale gli diedi un'occhiata dura. «Dopotutto siamo compagni di squadra Isaac-Sempai». mi disse prima che la sua espressione diventasse di colpo più cupa e disse con rabbia mal celata:  «Inoltre, io odio i preti»

Lo guardai serio.non mi sfuggi il suo cipiglio,  chi l'avrebbe mai detto che il 'principe' dell'Accademy Kouh, potesse sfoggiare un'espressione cosi cupa,  forse non solo perché è un demone, magari ha qualche rancore con la Chiesa? Mah chissà. Pensai. Tuttavia, potevo sentire la sua mano che era ancora sulla mia spalla tremare e stava iniziando a stringermi la spalla come se avesse voluto avere qualcuno fra le mani, mi scostai prontamente la sua mano dalla mia spalla e guardai Chiesa e dissi ad entrambi senza voltarmi: «Sarà meglio andare».

Nota dell'autore: Salve a tutti ragazzi!. Dopo un lungo periodo, eccovi un nuovo aggiornamento della storia. Vorrei ringraziare per l'aiuto e consigli. Xelphi. Che segue anche la storia e Fenris. Parliamo della storia. Isaac dopo una conversazione fra lui e Ddraig inizierà a apprendere l'importanza sul fatto che dovrà uccidere in futuro per sopravvivere, una lezione di vita alquanto importante che dovrà iniziare ad apprenderla d'ora in avanti. 
L'accesa discussione fra Isaac e Rias Gremory e la successiva punizione sul nostro protagonista e servita non solo come monito ma per fargli comprendere la gravità della situazione, mentre la punizione, sarò onesto con voi. Le mille sculacciate per quanto potrebbero essere utili, mi sembravano alquanto stupide, cosi ho pensato e inventato una punizione migliore più intensa ma che Rias a malincuore ha voluto usare e mi sembra anche più giusta.
Avete avuto una traccia di 'assi nella manica' di Isaac e in futuro ne vedrete altri. Oltre alla sua creatività in fatto di magie. Come nuovo sekiryutei la sua strada sta iniziando a rilento ma inizierà a prendere ritmo.
Molti mi avranno odiato al finale di questo capitolo, lo so. Non e bello lasciarvi con un cliffhanger così succoso, ma nel prossimo capitolo avrete l'azione tanto attesa di Isaac per andare a salvare Asia e affrontare Raynare.
Ci sentiamo al prossimo aggiornamento e nel remoto caso non dovessi aggiornare. Auguro a tutti voi in anticipo un Buon Anno e un felice anno nuovo. 

  
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