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Autore: AleDic    01/01/2019    4 recensioni
[Christmas serie ⎸What if? ⎸595 parole]
L’intenso profumo dolciastro permeava tutta l’aria della base operativa della task-force anti-Kira, in quel momento irriconoscibile: addobbata con ghirlande e stelle di Natale, insieme al grande albero al centro della stanza, sembrava una casa festosa come tante altre.
Elle sedeva nel suo solito strano modo, raggomitolato sul divano con le ginocchia al petto; sul tavolino adiacente – anch’esso con tovaglia e centrotavola natalizi – i biscotti allo zenzero che Watari aveva sfornato meno di quindici minuti prima erano già spariti per metà.
Misa raggiunse il detective, il cui sguardo vagava per la stanza quasi sperduto.
«Amane, mi spieghi che vuol dire tutto questo?»

{Storia partecipante alla challenge “Kaku koto, nante jōnetsu! [Scrivere, che passione!]” indetto da Pikapikahoshi sul forum di Efp}
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: L, Misa Amane
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Christmas Stories'
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Personaggi: L, Misa
Pairing: accenni L/Misa (talmente accennato da essere praticamente invisibile)
Generi: Sentimentale (se ce la mettete tutta), Slice of life, Fluff, Comico (??? Forse più demenziale???)
Rating: Verde
Tipi di coppie: Nessuna, Het
Avvertimenti: Whati  if? Ovvero, Light e L non sono ammanettati e il periodo di convivenza/reclusione di quei due + Misa è esteso fino ad arrivare al periodo Natalizio; Crackship
Note d’autore: Salve a tutti! Non avrei mai creduto di approdare in questo fandom e alla fine l’ho fatto con una shot semi-demenziale(?) su L e Misa che discutono sull’importanza del festeggiare il Natale – probabilmente tutta questa demenzialità è tutta colpa della recente visione/lettura di Gintama. Gli accenni L/Misa ci sono – forse – solo perché io AMO questi due bimbi scemi – sì, L è intelligentissimo quanto idiota, almeno tanto quanto Misa non è stupida. Ciance a parte, spero che questa cosina vi piaccia e che qualcuno – magari ispirato dal nuovo anno – passi perfino a lasciarmi un commento.
Buon 2019 a tutti!

Alla prossima,

Ale

P.S.: soprassedete sul titolo, non avevo LA MINIMA IDEA di come chiamare questo viaggio mentale.

 

 

 

 

 

 

 

 

È risaputo che a Natale anche i serial killer festeggino
                                      

 

{ 595 parole }

 

 

 

 

L’intenso profumo dolciastro permeava tutta l’aria della base operativa della task-force anti-Kira, in quel momento irriconoscibile: addobbata con ghirlande e stelle di Natale, insieme al grande albero al centro della stanza, sembrava una casa festosa come tante altre.
Elle sedeva nel suo solito strano modo, raggomitolato sul divano con le ginocchia al petto; sul tavolino adiacente – anch’esso con tovaglia e centrotavola natalizi – i biscotti allo zenzero che Watari aveva sfornato meno di quindici minuti prima erano già spariti per metà.
Misa raggiunse il detective, il cui sguardo vagava per la stanza quasi sperduto.
«Amane, mi spieghi che vuol dire tutto questo?»
La idol si lasciò cadere al suo fianco, col solito entusiasmo bambinesco che da sempre la caratterizzava.
«Che vorresti dire? Questo è il Natale»
«E per quale ragione l’hai portato qui? Non c’è di alcun aiuto nelle indagini. Anzi, le sta rallentando. Oggi non sono riuscito a trovare nessuno che potesse andare a racimolare qualche informazione: erano tutti impegnati con le commissioni che li hai affidato»
Misa lo guardò stupita.
«Ovvio! Ci sono tantissime cose da fare per festeggiare il Natale!»
«Ma ti ho appena detto che non possiamo festeggiarlo»
La ragazza si voltò con espressione accigliata, le mani poggiate sui fianchi.
«Certo che possiamo. Tutti festeggiano il Natale!»
«Non i criminali»
«Ti sbagli. Anche loro»
La voce della idol suonò talmente ferma da spingere il detective a voltare il capo per guardarla in viso.
«Mi sbaglio?»
«Esatto»
Misa alzò il mento con fare sicuro, sollevando un dito a mezz’aria, come una maestra che cercava di spiegare un concetto semplice a un bambino.
«Chiunque sia, anche il più spietato degli assassini sospenderà le sue attività e festeggerà il Natale»
«Davvero?»
Il volto di Elle rimase inespressivo come al solito, ma la ragazza riuscì a percepire dello stupore nella sua voce, strappandole un sorriso: ormai aveva quasi vinto. Quando aveva proposto di organizzare una festa per Natale nessuno l’aveva appoggiata, credendo che Elle non avrebbe mai dato il consenso per portarla a termine, tuttavia Misa aveva detto loro di procedere e lasciare il detective a lei: trovare la base già addobbata a festa era metà dell’opera, e i dolci preparati da Watari avevano contribuito a spianare la strada; adesso non rimaneva che il tocco finale.
«Certo! Parola di Misa-Misa!»
Elle spezzò un altro biscotto tra i denti, meditabondo.
«Non credevo che il Natale esercitasse un simile potere sulle persone»
«È perché sei sempre troppo occupato con tutti quegli assurdi pensieri che ti passano in mente! Come credere che il caro Light sia Kira!»
«Si tratta solo del 5% di possibilità che lo sia. Anche se negli ultimi mesi la percentuale è scesa al 3,5» rispose Elle, quasi senza pensarci.
«In qualunque caso, sono certa che anche Kira sospenderà le uccisioni per le feste. Dopotutto è un giustiziere: uno come lui comprende più di chiunque altro l’importanza del Natale!»
Il detective rimase per un po’ in silenzio, continuando a divorare i biscotti allo zenzero fino all’ultimo; poi si voltò verso di lei, puntandole gli occhi addosso: aveva quello sguardo, lo stesso che usava quando studiava un caso difficile da risolvere. Misa non era mai riuscita a capire il perché a volte la guardasse in quel modo.
«Come al solito, Amane, il tuo modo di pensare mi lascia interdetto»
La ragazza inarcò le sopracciglia a quell’affermazione.
«Dovrebbe essere un insulto?»
«Certo che no»
Si alzò allegra e soddisfatta con un saltello, atterrando con entrambe le braccia spalancate.
«Allora lo prenderò come un complimento!»
Elle piegò leggermente il capo da un lato mentre la osservava passivo.
«Se ti fa piacere»
Misa fece una piccola giravolta e mostrando un gran sorriso mise fine a quella battaglia ormai vinta.
«Quello che mi fa piacere è sapere che quest’anno potrò baciare Light sotto il vischio!»

   
 
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