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Autore: Mars04    01/01/2019    2 recensioni
Due regni rivali.
Due giovani principi.
I loro destini si incrociano.
Porteranno distruzione o una nuova rinascita?
"Il vostro è quel genere di amore che può ridurre il mondo in cenere o innalzarlo alla gloria.“ -Cassandra Clare
[Chanbaek- Historical AU]
Genere: Romantico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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“So dark, so bright, so hard, so soft, was she, so astonishingly seductive,” — Virginia Woolf


Quel giorno il palazzo era in subbuglio per prepararsi a festeggiare il vittorioso ritorno del sovrano. Le dame saettavano da una parte all’altra della corte sistemando con estrema precisione tutto quello che incontravano. La grande sala dei ricevimenti era stata tirata a lucido. Il pavimento in legno scuro risplendeva, illuminato da delle piccole lanterne disposte lungo tutta la sala. Chanyeol camminava lentamente tra le sale della reggia, gustandosi la meravigliosa sensazione di essere tornato a casa. “Ma guarda chi c’è, il mio fratellino!” La voce della principessa interruppe la passeggiata del giovane re. “Vedo che siamo particolarmente felici oggi, sorellona.” Il più piccolo sorrise alla sorella, allungando una mano verso di lei. La ragazza prese a braccetto il fratello e, insieme, si apprestarono a continuare il loro giro per la corte. “Ovvio che sono felice, era da tanto che non si vedeva un po’di spensieratezza in questo posto.” Disse Yoora, lo sguardo che ammirava le decorazioni del palazzo e i visi sereni delle persone che incontravano. “E poi guardati, sei diventato veramente un eroe come quelli delle storie che ti piacevano tanto.” Concluse la sorella, portando lo sguardo sul giovane accanto a lei. “Non ne sono poi così tanto sicuro.” Sussurrò Chanyeol, lasciandosi scappare un sorriso amaro e abbassando lo sguardo, il rimorso che tornava a tormentare i suoi pensieri. Yoora si portò davanti a lui per poi appoggiare le mani sulle sue spalle. “Sai che non voglio sentirti parlare così.” Esordì la principessa con tono duro. “Papà sarebbe stato fiero di te, non dimenticartelo mai.” Il tono di voce si addolcì fino a fiorire in uno splendido sorriso. Il re annuì e sorrise di rimando alla sorella. “E adesso corriamo a prepararci, non possiamo arrivare in ritardo al ricevimento.”


Kyungsoo si trovava nel suo piccolo studio da parecchie ore. Il medico, infatti, aveva passato tutta la mattina a lavorare su alcuni medicinali a base di erbe. Il lavoro era un ottimo modo per non pensare a Jongin e comunque aveva bisogno di ripristinare la sua scorta di medicinali, che era stata usata per la gran parte durante la spedizione a Baekje. Il ragazzo si passò una mano sul viso per la stanchezza, alzandosi da quella sottospecie di laboratorio per poi dirigersi verso l’uscita della camera. Aveva promesso a Baekhyun che avrebbe partecipato al ricevimento insieme a lui ma più ci ripensava più si convinceva che non fosse una buona idea. Era proibito per una persona di ceto sociale basso come lui partecipare a un evento così importante e sicuramente avrebbe rivisto il generale e la sua futura moglie. Si fermò davanti all’enttrata che conduceva nelle stanze del principe, indeciso sul da farsi. Dopo qualche minuto decise di bussare alla porta, un’ondata di coraggio che prendeva il sopravento su di lui. Al diavolo quelle stupide regole di corte e al diavolo Jongin, sarebbe andato alla festa e si sarebbe divertito.Il principe aprì la porta e, dopo aver salutato il giovane, gli fece cenno di entrare. ”Hai deciso di venire con me alla fine.” Disse Baekhyun, annuendo leggermente, soddisfatto della scelta del più basso. “Già, perché mi hai chiesto di venire qui così in anticipo?” Chiese il curatore, seguendo il principe all’interno della stanza. ”Non è ovvio?” Sorrise il nobile, porgendo una scatola decorata all’amico. “Avanti aprila!” lo intimò, sedendosi sui cuscini disposti sul pavimento. Il ragazzo aprì la confezione rivelando un hanbok di un bel viola scuro decorato con dei ricami argentei che andavano a formare dei fiori di ciliegio. “E’ bellissimo.” Mormorò Kyungsoo, accarezzando la seta con la punta delle dita. “Vieni ti aiuto ad indossarlo, vedrai che addosso a te sarà cento volte più bello.” Baekhyun si alzò per poi prendere il medico per mano e portarlo vicino a un separé. Il giovane si nascose dietro a quelle ante di legno decorato per spogliarsi delle sue vesti, più modeste, e indossare il prezioso regalo del nobile. Indossato l’hanbok nuovo uscì per mostrarsi all’altro ragazzo, che prontamente si avvicinò per legargli in vita l’abito. “Guardati, sembri nato per questo.” Disse Baekhyun elettrizzato, facendo girare il più piccolo verso uno specchio. “Grazie mille Baek, davvero, non dovevi fare tutto questo per me.” Il medico si girò verso il principe, lo sguardo che trasmetteva tutta la sua riconoscenza. “Ma volevo farlo, è il minimo per una persona gentile come te.” I due ragazzi si abbracciarono. Kyungsoo si rese conto solo in quel momento di non essere più solo ma di aver trovato un vero amico pronto a sostenerlo sempre.
 

La sala dei ricevimenti pullulava di gente. Le famiglie nobili più importanti di Silla erano tutte riunite per complimentarsi con il sovrano per la sua impresa e chiacchieravano del più e del meno tra di loro. La famiglia reale si trovava su un piccolo piano rialzato ed era impegnata a salutare i suoi ospiti. Chanyeol era seduto sul trono posto al centro e sua madre e sua sorella accanto a lui. “Ma quanto sono noiosi.” Borbottò Yoora, lasciandosi scappare un sospiro per poi continuare a lamentarsi. “Congratulazioni maestà per la vostra vittoria su Baekje! Lunga vita al re!” Esclamò la principessa con falso entusiasmo, scimmiottando le parole degli altri nobili. “Non possono mica dire quello che pensano veramente.” Ridacchiò il fratello, inclinando la testa verso la sorella. “Vostra maestà, vi sto elogiando da ben cinque minuti ma non sto assolutamente cercando di rimediare un posto come vostro ministro.” Disse il re, imitando una vocina fastidiosa. Ora che poteva rilassarsi, Il suo animo giocherellone stava riemergendo dalla serietà che era obbligato a mantenere solitamente. “Smettetela di giocare voi due.” Li ammonì la regina madre, scuotendo la testa ma con un sorriso affettuoso sulle labbra. In quel momento la porta decorata in oro del salone si aprì, rivelando il principe di Baekje. Chanyeol si sentì mancare il respiro. Il principe avanzò all’interno della sala, un piccolo dio consapevole dell’effetto che aveva su quei poveri mortali che lo fissavano incantati. Le vesti celesti erano state sostituite da un hanbok rosso, ricamato in bianco e oro, che riprendeva i colori della famiglia reale di Silla. La veste di seta rossa era stretta da una cinta dorata, che sottolineava i bei fianchi del giovane. La sua pelle nivea splendeva, riflettendo la luce dorata emessa dalle lanterne che illuminavano la sala. Arrivato davanti alla famiglia reale, Baekhyun si inchinò in segno di saluto. “E’ un piacere avervi con noi in occasione di questa giornata festosa, principe Baekhyun.” Salutò la regina madre. “Il piacere è mio, Vostra maestà.” Rispose il ragazzo, accennando un timido sorriso. “Sedetevi pure vicino alla principessa, tra poco inizieranno le danze.” Il giovane annuì alle parole della donna e si apprestò a fare come gli aveva suggerito, non prima però di aver regalato un piccolo sorriso al sovrano, che sedeva poco distante. Alcune ballerine di disposero al centro della sala e iniziarono a muoversi, seguendo il ritmo scandito dal gruppo di musicisti che si trovava su un lato del salone. Chanyeol allungo una mano ad afferrare il calice che si trovava sul tavolo davanti a lui. Forse la musica e l’alcool lo avrebbero aiutato a liberarsi di quella strana sensazione che si era impossessata del suo corpo, pensò mentre beveva il liquido amarognolo contenuto in quella coppa. Sicuramente era colpa della stanchezza, si disse, concentrandosi sui movimenti delle ballerine che in quel momento agitavano i loro ventagli a tempo di musica. Qualche minuto dopo l’esibizione finì e varie coppie si portarono al centro della stanza per poi iniziare a danzare. Un ragazzo si avvicinò ai reali per chiedere di ballare alla principessa, la quale accettò con un sorriso. Chanyeol seguì i due con lo sguardo per poi essere distratto poco dopo da una figura familiare. “Cosa ci fa Kyungsoo qui?” Sibilò, girandosi verso il principe accanto a lui. “Aveva bisogno di divertirsi un po’ visto che quel cretino del tuo amico non fa altro che ferirlo, quindi ho deciso di portarlo con me.” Confessò il principe, guardando l’amico che in quel momento si trovava lungo un lato della sala e stava conversando con qualcuno. “Quel cretino del mio amico? Stai parlando di Jongin?” Chiese il sovrano, lasciandosi scappare un sorriso diverto. “Esattamente, vedo che sai di cosa sto parlando.” Annuì Baekhyun, inclinando la testa di lato. “Non è una novità che si ritrovino a litigare perché non sono completamente sinceri l’uno con l’altro.” Ammise il giovane re, osservando il suo migliore amico ballare con la fidanzata al centro della sala. “Questo però non significa che sei scusato per aver infranto una delle regole di corte.” Precisò Chanyeol, guardando il principe con uno sguardo che cercava di essere in un qualche modo austero. “Lo sai che non mi piacciono molto le regole, soprattutto quelle che non hanno senso.” Baekhyun alzò gli occhi al cielo, accennando un sorriso. “L’ho notato.” Rispose il monarca con una smorfia di disapprovazione sul viso. “Che ne dici di venire con me a infrangere un’altra regola inutile?” Chiese il principe alzandosi in piedi, gli occhi che risplendevano di furbizia ed eccitazione. “Cos’hai intenzione di fare?” Chanyeol aggrottò le sopracciglia in un’espressione confusa. Il principe si avvicinò a prendere le mani dell’altro ragazzo, facendolo alzare in piedi e trascinandolo con sé verso il centro del salone. Il re rimase interdetto guardando il principe iniziare a volteggiare intorno a lui a tempo di musica. “Avanti, balla con me!” Esclamò il più basso ridendo, cercando di far muovere Chanyeol che si era come pietrificato davanti a quel piccolo spettacolo. Il re iniziò a danzare, ripetendo a specchio i movimenti del ragazzo davanti a lui. Le loro mani si incontrarono, palmo contro palmo. I loro occhi, che un tempo erano stati tanto ostili, ora si cercavano connessi tra loro da un nuovo sentimento sconosciuto. Chanyeol prese l’altro ragazzo per i fianchi, alzandolo da terra e facendolo piroettare. “Non ti senti finalmente libero ora?” Mormorò Baekhyun, gli occhi ridenti che ancora si specchiavano in quelli dell’altro. Chanyeol annuì. Quel piccolo ribelle si era intrufolato nel suo cuore e aveva bruciato tutte le sue convinzioni, facendo risorgere dalle ceneri qualcosa di nuovo, solo molto più tardi quella sensazione che ora chiamava libertà avrebbe acquistato il suo vero nome.
 

La noia della vita di corte lo stava divorando dall’interno. Quella era la sensazione che stava provando il generale mentre si ritrovava a sbuffare per l’ennesima volta. Era stufo di tutta quella finzione. Stufo di quella sala piena di maschere, che nascondevano sotto un sorriso dipinto le più malevole intenzioni. Stufo di quella ragazza, che ora si trovava incollata al suo fianco, così tanto innamorata dell’idea di una vita di sfarzo a corte da non essersi nemmeno resa conto di quanto il suo promesso sposo la disprezzasse. ”Jongin, ho freddo” Si lamentò Jungsoo, stringendosi di più al suo fianco. Il soldato voltò la testa dall’altra parte, infastidito dal comportamento della ragazza. In quel momento scorse in mezzo alla folla una figura conosciuta. Kyungsoo, con quei vestiti a lui insoliti e una tenera espressione disorientata sul volto, era l’unica goccia di verità in quel mare di menzogna. Il medico sussultò, realizzando di aver attirato l’attenzione dell’altro ragazzo e iniziò ad arretrare verso l’uscita della sala, preso dal panico. Decise di seguirlo, nessuno lì dentro era degno del suo tempo. L’unica cosa importante era trovare Kyungsoo, dirgli quanto gli era mancato, stringerlo di nuovo a sé e sussurrargli per tutta la notte quanto fosse speciale e di come pregava ogni giorno di poterlo amare come veramente si meritava. Lasciò Jungsoo con una scusa e si precipitò verso l’uscita del salone, seguendo il giovane in quel intricato gomitolo di corridoi. “Kyungsoo…” Chiamò il generale, aumentando il passo per avvicinarsi di più al più basso. “Vattene Jongin.” Ordinò il medico senza voltarsi indietro, le lacrime che minacciavano di uscire nuovamente. Jongin annullò la distanza tra loro, prendendo l’altro per un polso e costringendolo a girarsi a guardarlo. “Smettila di cercarmi o ci faremo male entrambi.” Disse Kyungsoo con tono più aspro, lasciandosi però andare in un pianto silenzioso. “Non posso Soo, non posso rinnegare tutto quello che abbiamo provato insieme.” Mormorò il generale, avvicinandosi all’altro ragazzo per stringerlo a sé. “Pensavi a cosa abbiamo provato insieme mentre baciavi Jungsoo?” Sibilò il medico, liberandosi dalla presa del nobile e allontanandosi da lui, sofferente come se il soldato fosse sale su una ferita aperta. “Io ho sperato. Ho sperato così tanto di essere destinato a te, di poter restare al tuo fianco per tutta la vita.” Kyungsoo lo guardava da lontano, la malinconia che si mischiava al luccichio delle lacrime. “Tu invece cos’hai fatto oltre a continuare ad illudermi continuamente?” Continuò il giovane, abbassando lo sguardo, deluso dal comportamento dell’altro. I loro cuori erano intrappolati in un labirinto fatto di parole non dette e bugie, da cui solo insieme sarebbero riusciti a fuggire. Kyungsoo lasciò il generale solo in quel corridoio buio. Forse il giovane medico non avrebbe mai saputo che l’uscita dal labirinto non era mai stata lontana da lui, ma si trovava nelle poche parole sussurrate alla notte da Jongin.
“Io ti ho amato.”


Angolo di Mars
Ben trovati miei piccoli lettori e buon anno nuovo!
Sono tornata con un nuovo capitolo e un po' di Chanbaek per rendervi felici (ma non troppo e.e).
Vi informo che non sono sicura di riuscire a aggiornare regolarmente nelle prossime settimane, ma farò del mio meglio per non tenervi troppo sulle spine.
Se vi fa piacere ci ritroviamo come al solito tra le recensioni per confrontarci!
Alla prossima.
Mars
  
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