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Autore: 33NaLu33    02/01/2019    3 recensioni
Sting può metterci la mano sul fuoco per quanto ne è sicuro: Minerva Orland ha un appuntamento. E cosa potrà mai fare, se non andare a dirlo a Rogue?
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-Non sto scherzando! – esclama Sting con aria offesa incrociando le braccia al petto –Lady Minerva ha veramente un appuntamento- ripete deciso.
-Ceeerto- affermo enfatizzando il termine il più possibile nel vano tentativo di fargli capire che tanto non gli credo.
[sequel di: Appuntamento bollente]
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Minerva, Rogue Cheney, Sting Eucliffe, Sting/Yukino, Yukino Aguria
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Appuntamento bollente ~ La vendetta
 
 
I






 
-Molto divertente- dico con voce piatta e annoiata guardando mio fratello che ha appena fatto irruzione nella nostra stanza, interrompendo la mia ora di meditazione. “Di solito a quest’ora è ad allenarsi” penso contrariato.
-Non sto scherzando! – esclama Sting con aria offesa incrociando le braccia al petto –Lady Minerva ha veramente un appuntamento- ripete deciso.
-Ceeerto- affermo enfatizzando il termine il più possibile nel vano tentativo di fargli capire che tanto non gli credo. –La settimana scorsa io, Lector e Frosch ti abbiamo “imbrogliato” - dico virgolettando in aria l’ultima parola con le dita –se così si può dire, ovviamente, per fare in modo che tu- continuo indicandolo –zuccone e cocciuto quale sei, ti dichiari a quella povera ragazza che ti fa il filo dai tempi dei grandi giochi magici, e adesso tu pensi che…-
-Yukino non mi fa il filo dai tempi dei grandi giochi della magia – dice interrompendomi e mettendosi sulla difensiva.
Alzando gli occhi al cielo proseguo ignorando il suo patetico commento: -e adesso tu pensi – affermo indicandomi –che io sia tanto sciocco da cadere nel tuo al quanto patetico e poco originale scherzo? –
Lanciandomi uno sguardo di sfida avanza nella stanza.
-Fattelo dire fratello- proseguo – se è questo il tuo tentativo di vendicarti è alquanto fallimentare-
-Non sto scherzando e non sto nemmeno cercando di vendicarmi – ripete freddamente. Devo ammettere che forse a furia di stare con me qualcosa l’ha imparata.
 
Se io sono il buio, lui è decisamente la luce. Diversi in tutto riusciamo a bilanciarci alla perfezione, ed è per questo che quando combattiamo insieme siamo quasi del tutto imbattibili.
Ma questo non è un combattimento e io non sono in vena di scherzi.
-E di grazia- dico alzandomi dal pavimento raccogliendo il mio tappetino da meditazione –con chi ha questo fantomatico appuntamento? –
Corrugando la fronte mi guarda come se quello tra i due ad essere stupido sia io.
-E io come faccio a saperlo? – chiede stizzito.
“Come ha fatto a diventare il master?” penso a mia volta sconsolato. Fin quando si tratta di leadership, e carisma non c’è alcun dubbio che lui sia il migliore in tutta la gilda, ma se parliamo di relazioni e interazioni interpersonali devo ammettere che non è esattamente un asso.
-Nello stesso modo in cui sai dell’appuntamento- ribatto tranquillamente andando a riporre l’oggetto che tengo in mano vicino al mio letto, dalla mia parte della stanza.
Condivido la stanza con Sting da tanti anni ormai. Quando è diventato il master ha continuato a stare qui; non che la cosa mi dispiaccia ovviamente, solo che ci sono alcune volte, in particolar modo questa, in cui mi viene veramente tanta voglia: o di prendermi una camera solo mia, o di prenderlo a pugni, ma infondo tutte e due le opzioni sono ben accette, meglio se applicate entrambe.
-Me l’ha detto Yukino- dice buttandosi sul suo letto disfatto ricoperto da lenzuola blu stropicciate e cuscini gialli lanciati da tutte le parti alla rinfusa.
-Come va con lei? – chiedo sedendomi a mia volta sul mio letto che si trova di fronte al suo. Le lenzuola nere sono ben sistemate e senza una grinza, i cuscini rossi adagiati in ordine sotto la testiera.
-Va- afferma evasivo.
-Tradotto in: non ho ancora avuto il coraggio di dirle i miei sentimenti- sogghigno.
-Glieli dirò domani-
-Buffo- lo schernisco –è una settimana che “glielo dici domani” –
-I domani non finiscono – ribatte infastidito.
-Le occasioni invece si- lo stuzzico a mia volta.
-Perché siamo finiti a parlare di me? –
-Tu hai iniziato con questa farsa- affermo.
Guardandomi storto mi lancia un cuscino che prontamente paro.
-Se non vuoi credermi è un problema tuo, ma Lady Minerva ha veramente un appuntamento-
-Sei pronto a scommetterci? – dico sfidandolo. Conoscendolo non si tirerà di sicuro indietro.
-Ovvio- afferma prontamente alzandosi. –cosa mettiamo in palio? –
-Se ho ragione io, e Minerva non esce con un uomo, ti avverto che le uscite tra ragazzi non valgono, dovrai dichiararti a Yukino davanti a tutta la gilda-
-E se invece ho ragione io e la lady ha un appuntamento, dovrai essere tu quello che si dichiara davanti a tutta la gilda-
–Ci sto! – esclamo sicuro di me alzandomi a mia volta e dirigendomi verso la porta. –Andiamo a scoprire che ha vinto-
 
 
Mezz’ora dopo siamo di fronte alla sfarzosa villetta di Minerva.
-Che fai? – chiedo vedendo Sting che senza tante cerimonie sta scavalcando la recinzione in ferro battuto nero che percorre tutta la proprietà. Evitando le punte acuminate in cima si butta dall’altra parte.
-Entro- dice tranquillamente facendomi segno di seguirlo.
Sospirando lo imito.
-Non potevamo semplicemente suonare invece di irrompere di soppiatto come dei ladri? –
-E aspettare che ci apra? – chiede con aria indignata incamminandosi verso la casa.
“Bello avere pazienza” penso seguendolo per tutto il vialetto. Se la maga ci farà diventare cibo per cani so a chi dare la colpa.
 
La viletta a due piani di colore bianco ha uno stile molto moderno che nessuno assocerebbe mai a Minerva, non perché lei non sia una donna di classe dai gusti raffinati, ma piuttosto perché i colori accesi non le si addicono per niente.
Dopo aver salito i pochi gradini davanti all’ingresso, prendo mio fratello per la spalla, impedendogli così di commettere eventuali altre azioni di effrazione. Trascinandolo con me davanti alla porta suono il campanello.
-Sei impossibile- sibila scostandosi da me –ora dobbiamo aspettare- afferma sconsolato.
-Sopravviverai – dico tranquillamente.
 
Sting non ha nemmeno il tempo di mettersi a saltellare in giro a causa dell’impazienza che il portone di ingresso si spalanca. Davanti a noi, in un bellissimo abito da sera rosso con spacco laterale, appare Minerva. I lunghi capelli neri le scendono morbidi sulla schiena.
-Finalmente sei arr…- la frase le muore in gola quando ci vede. Accigliandoci ci scruta, con i suoi magnetici occhi verdi, da capo a piedi. –Che ci fate voi qui? – chiede guardinga.
-Io e Rogue abbiamo scom…-
D’istinto tiro un pugno a mio fratello che interrompendosi mi guarda male.
-Ahi- esclama massaggiandosi la parte colpita –Si può sapere perché cazzo l’hai fatto? –
-Molto bella – affermo ignorando Sting e rivolgendomi alla maga. Lei per niente sorpresa del mio complimento sbuffa. “Sicura di se in tutto” penso. Dai combattimenti, al vestire non c’è assolutamente niente che Minerva non faccia con sicurezza. –Dove vai di bello? – proseguo senza darle il tempo di farci domande compromettenti.
-Ho un appuntamento – dice tranquillamente prendendo una borsetta del medesimo colore del vestito dall’attaccapanni vicino alla porta.
-Con chi? – chiedo a mia volta con lo stesso tono di voce rilassato, prima che il mago accanto a me urli “te l’avevo detto”.
Guardandoci Sting sposta lo sguardo da me a lei, e come se stesse guardando una partita di tennis si tiene in disparte.
-Non sono affari tuoi- afferma. Affermazione che non mi piace per niente, perché non ho decisamente passato gli ultimi mesi nel suo letto solo per poi sentirmi dire “Non sono affari tuoi”.
“Sono eccome affari miei” penso prima di prenderla di getto per il braccio e trascinarla dentro casa.
 
L’ultima cosa che faccio è sbattere la porta in faccia a mio fratello.
 
 



 
Nel prossimo capitolo:
-Che stai facendo? – chiede pronta a spingermi via se non direttamente a riempirmi di botte.
-Ti rinfresco la memoria- affermo trascinandola verso di me –del perché: “sono affari miei” – concludo, e senza lasciarle il tempo di ribattere, la bacio.
 
 
 



Angolo autrice!
Nuovo anno, nuova storia! Con toni decisamente più seri, come d’altronde lo sono i personaggi principali, eccomi qui con una Rogue x Minerva!
Di porte sbattute in faccia le mie storie, avrete notato, sono piene, e al povero Sting toccano tutte. Chissà perché!
Con questo si conclude il primo capitolo di questa mini long, che penso conterrà in tutto due capitoli principali e un piccolo extra: su chi avrà perso, tra due maghi, la scommessa!
Grazie per essere arrivati fino a qui!
Auguro un buon anno a tutti!!
Baci 33NaLu33
   
 
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