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Autore: Kagome 95    02/01/2019    2 recensioni
E se Inuyasha avesse un proseguo?
cosa succederebbe se fosse peró Sesshomaru a raccontare la storia?
Cosa successe in 3 anni, davvero Inuyasha ha dimenticato kikyo ?
Genere: Avventura, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Inuyasha, Kagome, Rin, Sesshoumaru | Coppie: Inuyasha/Kagome, Kagome/Sesshoumaru
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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- Questa storia fa parte della serie 'Ten'nō no ketsueki to megami'
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Capitolo 4 : al tempio


Con riluttanza la seguii. “ mettiti comodo “ Mi sentii stupido nel mentre la donna cercò in un vecchio baule dei vestiti. Mi tolsi annoiato l’armatura e mi sedetti vicino al fuoco che accese poco prima. Lei non sembrò essersi accorta di nulla.
“ Qui ci sono dei vestiti asciutti “ venne da me e lì poggio alla mia sinistra.
“ Non ne ho bisogno “ chiusi gli occhi con stanchezza.
“ Capisco “ si rimise in piedi “I demoni non sentono freddo ?” domandò prendendo un’altro vestito da quel baule.
“ I demoni non si ammalano per così poco, donna” chiarii senza indugiare.
“ Hai ragione “ aprì una porta dietro di me. Incuriosito voltai appena lo sguardo e notai che quella stupida vi fosse chiusa dentro. A mala pena vidi che si stesse cambiando. “ i demoni sono davvero indistruttibili” riportai lo sguardo al fuoco immediatamente. Pensai che si stesse prendo gioco di me un’altra volta. Fu solo una stupida, mi toccai la fronte stanco. Quando riapparve con una tunica tutta bianca .“ Grazie per tutto quello che hai fatto comunque “ disse passandomi al fianco portando con sè quelli bagnati. Sbatté i pantaloni rossi e li posizionò su di un’asse di legno vicino al fuoco.
“ Non devi ringraziarmi per ogni cosa “ soffiai con dissenso mentre fece lo stesso procedimento con l’ultimo capo rimasto.
“ Si, hai ragione “ si sedette proprio di fronte a me. Calò il silenzio. Voltai il mio viso alla mia destra mentre lei cercò di ravvivare il fuoco con un rametto. Mi chiesi il perché di quelle sensazioni e sospettai che fosse tutto un piano di quella donna. Pensai che Kagome fosse peggio di un demone e più subdola di Izaioi. “ ahi!” si lamentò tra uno scoppiettio e l’altro. Per poco non si bruciò un dito quella povera sciocca. Dovetti ritrattare le mie supposizioni. Una essere così ingenuo come quello non avrebbe mai potuto fare una cosa del genere. Kagome non avrebbe avuto motivo di uccidermi. Anzi mi salvò rischiando di morire insieme a me.
Un tuono cadde. Seccato ricordai di non aver risposto alla sua domanda precedente.
“ Mio padre “ dissi spezzando il silenzio “ era un demone molto potente che presiedeva il dominio su queste terre  “ raccontai guardando il soffitto “ nonostante questo lui fu come un re per la sua gente “ chiusi gli occhi. “ la lealtà, era una cosa che voleva dai suoi demoni“ rammentai “ non odiava gli esseri umani e questo .. “ la rabbia iniziò a invadermi il corpo.
“ Izaioi , non è vero “ chiese la donna .
“ Lo condusse alla morte” dissi la verità.  “ quella notte era già gravemente ferito e pur di salvare quella donna e suo figlio che diede la vita” osservai le fiamme di quel fuoco e in esso rivivetti quella notte.
“  Sesshomaru “ pronunciò il mio nome con amarezza.
“ fu schiacciato dalle fiamme “ le spiegai.
“ Eri lì anche tu?” mi chiese Kagome sorpresa.
“ Si” chiusi i miei occhi.
“ Perché non sei intervenuto ?” non capì la ragazza.
“ aveva preso la sua decisione, non potevo interferire “ mi alzai seccato.
“ Non devi sentirti in colpa “ disse Kagome sporgendosi verso di me.
“ Non so cosa tu voglia dire “ aprii la porta, divenne stretta quella stanza.
“ non devi tormentarti per quello che è successo!” si alzò urlando. “  io so che tu volevi molto bene a tuo padre” chinò il capo.“ lo si vede nei tuoi occhi “ si avvicinò a me cercando di prendere la mia mano.
“ i demoni non provano sentimenti, donna “  la spinsi a terra in uno scatto d’ira.“ il mio unico desiderio era  batterlo almeno una volta! “ gli urlai contro. “ avrei voluto avere l’onore di ucciderlo con le mie mani “ la rabbia uscì senza freno. Non avrei dovuto spingerla.
“nonostante questo” si alzò “adesso Inuyasha dipende da un potere che è di tuo p-padre “ si toccò la spalla “ mentre tu” mi guardò nuovamente “ hai ottenuto un potere tutto tuo senza precedenti “abbassò poi capo tremando. “ non sei felice di questo? “ mi chiese con un filo di voce.
‘ no, non lo ero... ‘ guardai alla mia sinistra sentendomi così strano.
“ ecchù!” starnutì spezzando il discorso “ comunque sia, sono sicura che tu l’avresti battuto prima o poi “ si poggiò con stanchezza le spalle contro la parete. Chiusi la porta e mi avvicinai a lei. Presi il braccio e lo mossi. “ C-che fai ?”Non sembrò avere niente di rotto. “ Sto bene tranquillo “ricevette una botta. “ sono stata inopportuna, scusami” Lasciai il suo braccio e la osservai per un po’ . Gli esseri umani sono molto fragili. Mio padre lo sapeva molto ben.  Furono proprio i gesti gentili d’Izaioi a corrompere mio padre. “ sai.. “ mi disse poi “I tuoi occhi sono così freddi Sesshomaru… “ soffiò dicendo le stesse parole di mio padre.

Potei chiederlo a lei il significato di quelle parole ma...si era addormentata contro la parete. Iniziai a capire perché a Rin piacesse. Non nego che fui incuriosito dal suo volto. Mi avvicinai ad esso. Non mi era mai capitato di vederne uno così da vicino.  Constatai che non avesse nulla di speciale. Nemmeno il suo corpo da donna fu particolarmente femminile. Kagome era solo una comune donna umana con una forte aura positiva. Forse fu per questa ragione che ebbi quelle strane sensazioni entrando in contatto con lei. Kagome dormì senza il timore che io le facessi del male. Fu fin troppo caritatevole nei miei confronti.  Ebbi la tentazione di poggiare una mano sul suo viso per vedere meglio quelle labbra però mi fermai. Il suo respiro regolare spezzava il silenzio. Sotto di lei notai l’ombra dell’ animale famelico che fui. Avrei potuto ucciderla ma non avrei avuto un vero motivo per farlo. Lei si spostò e dal sua fronte cadde una ciocca di capelli che le coprì il viso. Fu completamente indifesa. Istintivamente volli sistemarle i capelli ma con orrore pensai ad Inuyasha. Lei fu sua e non avrei mai potuto toccarla in alcun modo. Per quanto odiassi mio fratello non lo avrei mai fatto. Con questa ragione mi allontanai da Kagome ma poco dopo il suo corpo iniziò a scivolare colpendo la mano che poggiai contro la parete. Le sue labbra furono contro il mio polso. Quella matassa di capelli le ricadde sul viso. Non seppi che fare, volli tirarmi indietro ma così facendo l’avrei svegliata.  Così girando il polso decisi di accompagnarla al suolo.
“ mmnn..” gemmette assonnata mentre io feci con cautela. Riuscii nel mio intento, beatamente dormii ed io tirai un respiro di sollievo. Quando cercai di togliere la mano dai capelli si voltò ed aprì per pochi istanti i suoi occhi color nocciola. Si assopì nuovamente senza dire o fare nulla. Tolsi molto lentamente la mia mano anche se finalmente potei osservare meglio le sue labbra. Non sembrarono avere nulla di eccezionale ma a contatto con mia pelle mi sembrarono leggere come una nuvola. “ Inuyasha…” sussurrò nel silenzio.

 
   
 
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