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Autore: PathosforaBeast    02/01/2019    4 recensioni
Continui a spegnere e riaccendere l’interruttore della luce più volte. Mancava solo che la corrente si staccasse per i fuochi d’artificio. Ma non t’interessa scendere e litigare con il contatore a quest’ora della notte. Tanto nessuno avrebbe speso il suo tempo per farti gli auguri ed ora come ora l’unica cosa che vuoi è togliere i tacchi e lanciarti sul divano. E un drink.
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Fanfiction scritta per il Secret Santa 2018 (Gruppo Facebook: "Aspettando SHERLOCK 5 - SPOILERS & EVENTI!")
Genere: Angst, Introspettivo, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Molly Hooper, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Detach.
 
 
 
 

Percorri l’ultima rampa di scale mentre apri la borsa.
Non impari mai. Dovresti comprare cose più chiare, così da poter vedere subito la differenza tra le cose che ci butti dentro. Non è possibile che tutte le volte che devi cercare un mazzo di chiavi devi impiegarci minimo mezz’ora. Ma poi sei in negozio, vedi qualcosa in nero e la carta di credito subito inizia a tremare. Che vuoi farci? Ormai è abitud- ah, giusto.

[01:24] ‘Greg, grazie mille per il passaggio. È stato davvero gentile da parte tua’

Continui a frugare in borsa ma dopo il terzo tentativo, la lanci a terra e accendi il flash del cellulare. Bene, mancava solo la notifica del 4% di memoria. Sai che spettacolo sarebbe se la signora Smith ti vedesse con il cellulare completamente spento rivolto verso la borsa? Da neuro, ecco quale.

[01.27] ‘Non dirlo nemmeno! Spero che ti sia divertita :) mi raccomando che a Capodanno ti aspettiamo! ;)’

Tiri fuori le chiavi e stringi le labbra guardando il cellulare. La realtà è che tu non vuoi nemmeno più passare le feste di Natale con loro eppure in un modo o in un altro continui a lasciarti incastrare nelle tavole da sei che dovrebbero essere fatte invece per dodici. Ma a John non sembra interessare, quindi perché porti il problema? Ti basta scambiare qualche battuta imbarazzata tra Greg e la signora Hudson pur di far passare la serata. Almeno fingi di non essere sola.
Dopo un lungo ed estenuante anno passato a riparare i danni degli altri, non vorresti altro che poterti sedere e sorridere di cuore con chi ti ama. Ma nella vita hai sempre imparato ad accontentarti e questa volta non fa la differenza.
Loro non la fanno.
 

Sherlock ti ha raggiunto in cucina chiedendoti che cosa stesse succedendo. Come se non lo sapesse, come se non fosse lui il problema ogni singola volta. Gli hai sorriso, dicendogli che tra voi non sarebbe passata più  una parola- come vi eravate promessi, come tu stai continuando a fare- e appena la porta si è richiusa alle tue spalle, hai stretto tra i denti quel ‘vatti a farti fottere’ che ormai porti indietro da troppo tempo. Avrebbe potuto sbrigarsi prima e non prenderti in giro dicendo che gli manchi.
Ormai è troppo tardi. Troppo tardi persino per te.
 

Continui a spegnere e riaccendere l’interruttore della luce più volte. Mancava solo che la corrente si staccasse per i fuochi d’artificio. Ma non t’interessa scendere e litigare con il contatore a quest’ora della notte. Tanto nessuno avrebbe speso il suo tempo per farti gli auguri ed ora come ora l’unica cosa che vuoi è togliere i tacchi e lanciarti sul divano. E un drink.
Un drink è sempre un’ ottima soluzione a tutto.
Neanche il buio potrebbe fermarti dal raggiungere la cucina. Potresti dimenticare tutta la combinazione dei mobili in casa tua ma il secondo scaffale a sinistra non riuscirà mai a deluderti.
Barcolli, inciampando in qualcosa.
Che strano, non ti sembrava di aver lasciato l’intimo in giro.
Raggiungi il mobiletto, sollevandoti in punta di piedi e un gemito di dolore sfugge alle tue labbra.
All’improvviso, qualcosa- no, qualcuno ti afferra i fianchi cercando di mantenerti in quella posizione. Conficchi le unghie nei palmi che ti trattengono ma in un attimo i tuoi polsi vengono uniti sopra la tua testa in una morsa semplice ma dalla quale non riesci a liberarti.
Stai quasi per cadere e d’istinto stringi le gambe contro i fianchi di… un uomo. Senti il suo respiro sfiorarti le labbra. Cerchi d’indietreggiare ma peggiori solo la situazione ritrovandoti schiacciata tra il corpo di qualcuno che non conosci e il muro.
Respiri a fatica mentre le gambe minacciano di mollare la presa.
 

“Piccola e dolce Molly Hooper, ma come, non ti ricordi di me? Siamo stati fidanzati, non ti facevo una donna con una memoria così fragile.” Sputa l’ultima parola quasi come se fosse un insulto. Ti guardi intorno ma non hai nemmeno il tempo di girare la testa che qualcosa di freddo e tagliente inizia a tracciare impercettibile linee contro la tua giugulare “Non… ti sono mancato?”
Apri la bocca, pronta ad urlare a pieni polmoni ma senti cadere qualcosa a terra e la tua bocca viene coperta da una mano guantata. “No, no, no; ti ricordavo molto più docile, sai? Allora paparino dovrà essere molto, molto cattivo con te…’’
L’ultima cosa che riesci a sentire è l’odore del narcotico.
E James Moriarty che continua a riderti in faccia.
 


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Autrice: PathosForaBeast (EFP)
Partecipo al ‘Secret Santa’ del gruppo ‘Aspettando Sherlock’.
Fandom: Sherlock BBC.
Prompt: Molly -Angst! Horror/Thriller. Il Natale non é mai così positivo come si crede.
   
 
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