03/01/2019
1 recensioniAspettando in silenzio
“La gente si lamenta mentre aspetta un pullman in ritardo,
pur sapendo che arriverà,
mentre c’è gente che sta in silenzio ad aspettare in eterno
qualcosa o qualcuno che non arriverà mai.”
Rileggi per l’ennesima volta la stessa riga sul libro di Pozioni, senza capirne il significato. La stessa cosa da ormai dieci minuti.
“Sir, ti stai addormentando?” chiede Remus accanto a te, una nota di ironia che non nasconde.
In effetti sarebbe la normalità, per te, riuscire ad addormentarti su un libro. Per sette anni non ti è mai importato di fare temi o studiare per il giorno dopo, con un amico come Moony non ti è mai servito.
E poi, c’era sempre qualche scherzo da fare, certamente più importante di una carta astronomica, o di assurde previsioni di Divinazione.
Insieme ai Malandrini hai fatto dannare i professori, principalmente la McGranitt, per anni e ti sei divertito tantissimo.
Alzi lo sguardo per un momento, cercando di tornare ad essere concentrato sullo studio.
Il tuo proposito, però, va in fumo in meno di un secondo. Seduti sullo stesso divano, poco distanti da te e Remus, si trovano James Potter e Lily Evans. I due sono alle prese con il libro di Difesa, ma lo studio non è la cosa che sembra interessare maggiormente la coppia. Il tuo migliore amico, infatti, si diverte a giocare con i capelli della Evans e a intrappolare le labbra della rossa tra le sue, strappandole occhiate esasperate, ma innamorate allo stesso tempo.
Si sono messi insieme all’inizio di questo anno, dopo anni in cui James tormentava continuamente Lily, nella speranza di uscire con lei. Alla fine, lei ha ceduto.
Chi non lo avrebbe fatto?
Insomma, Potter è probabilmente il ragazzo più affascinante del vostro anno, dopo di te, e non neghi di esserti preso una bella cotta per il moro, tuo compagno di dormitorio e tuo migliore amico.
Non neghi nemmeno di essere invidioso per tutte le attenzioni che adesso Prongs sta dando alla Evans.
Sai benissimo che vorresti essere al posto della ragazza, non ha senso mentire.
All’inizio era solo un amico, il confidente con cui progettare scherzi, il compagno con cui scontare le punizioni, il ragazzo con cui sognare incredibili avventure.
Con il tempo, però, le cose sono cambiate.
Tutte le volte che, durante le vacanze, arrivava una lettera speravi fosse la sua, quando, per caso, le vostre mani si sfioravano sentivi il tuo cuore iniziare a battere senza che tu potessi fare niente. Quando la Evans rifiutava gli inviti di James ti sentivi felice, perché non poteva dare attenzione alla ragazza che avevi iniziato a vedere come una rivale.
Quando vi siete rivisti questo settembre sapevi che poteva essere l’anno giusto per dichiararti, ma Lily è arrivata prima.
Così ti sei fatto da parte, perché nessuno sa cosa provi per il moro e l’ultima cosa che vuoi è vedere il ragazzo che ami non parlarti più.
“Sai che non sono abituato a studiare, Moony” torni a scherzare con Remus, cercando di non farlo preoccupare troppo.
Lanci un’ultima occhiata a James e sospiri piano.
Di certo non puoi aspettare qualcosa che mai succederà, ma puoi comunque stare vicino al tuo migliore amico, qualsiasi cosa accada.
Angolo autrice
Ahem… questa storia si è trasformata in un parto, probabilmente a causa della coppia di cui ho dovuto trattare che spero di essere riuscita a rendere bene, nonostante la stranezza (almeno per me, che se non è canon, almeno in questo fandom, non va bene) e nonostante non mi convinca quasi per niente. Il punto è che quando partecipo ad un contest devo provare a concluderlo, quindi questo è il risultato. Il contest consisteva nello scrivere una storia basandoci su un pacchetto creato da un altro partecipante.
Questo il mio, proposto da amicadeilibri: Coppia: James Potter/Sirius Black. Indicazione: “La gente si lamenta mentre aspetta un pullman in ritardo, pur sapendo che arriverà, mentre c’è gente che sta in silenzio ad aspettare in eterno qualcosa o qualcuno che non arriverà mai.” Vorrei che si scrivesse di un amore non corrisposto, di un Sirius che osserva James amare Lily nel modo in cui vorrebbe essere amato lui.
Infine, so che è strano utilizzare la seconda persona (in qualsiasi storia), ma trovo che sia utile un narratore che è allo stesso tempo interno e esterno. Nella speranza di non aver rovinato tutto con questo mio "marchio di fabbrica", aspetto qualsiasi parere
Giulia