Your kindness.

Il venticello fresco le sfiorava il piccolo naso, accarezzandolo con quell'odore dolce e morbido. La guardava da lontano mentre si divertiva a dare un nome alle nuvole per poi ridere. Aveva vergogna, vergogna di avvicinarsi a lei e alla sua infinita dolcezza e delicatezza.
Perché Sakura-hime era tutto un misto di purezza che lui non riusciva a spiegarsi.
Esisteva qualcosa di più puro di lei?
Forse solo i fiori da cui era circondata, nel giardino botanico del castello.
"Puoi andare da lei" sobbalzò, come colto con le mani nel sacco mentre osservava qualcosa di fin troppo prezioso.
Alla fine era pur sempre la figlia di lui, l'uomo più importante del paese, il re di Clow.
"Ma-ma io..." l'uomo gli sorrise, dolcemente, nello stesso identico modo in cui faceva Sakura quando parlava con lui.
"Non le darai alcun fastidio, Sakura sarà ben lieta di averti lì accanto a lei. Sai quanto tiene a te, no? Quando sei tornato nel tuo mondo si è sentita totalmente sola. Non prenderti colpe che non hai, riusciremo a trovare un modo per salvarla, ma ora tu vai da lei" e, dopo avergli lasciato una carezza sul capo scuro lo lasciò solo, a riflettere sulle sue parole.
Syaoran sorrise, prendendo un respiro profondo, e si avvicinò alla principessa sedendoglisi accanto "Ah, eccoti Syaoran, hai visto quella nuvola? Somiglia ad un coniglio, non è vero?" si ritrovò a guardarla, mentre quelle ali piccole e nere erano incise come inchiostro indelebile su di lei.
"Ehi, perché quel broncio triste?" il modo ingenuo e premuroso con cui pronunciò quelle parole lo fecero arrossire ed intenerire.
No, lui non avrebbe permesso che qualcosa di puro e dolce come lei venisse toccato, lui l'avrebbe protetta anche se ciò significava sacrificarsi per lei.
"Sì, somiglia ad un coniglio"