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Autore: Ilreleonewikia    05/01/2019    0 recensioni
Questa all'inizio doveva essere una One Shoot , che dopo mesi da quando ho visto questo anime , ho deciso di scrivere di getto, alla fine pero ho visto che avevo molto più da scrivere , di quello che credevo , quindi è diventata una fanfic a più capitoli .
Non ho mi illudo di prendere views , spero solo che qualcuno , cercando un po di conforto dopo il finale indefinito del manga , si senta meglio .
Ho preso alcuni punti (molto buoni, che io penso sensati) che ho letto recentemente da una fanfic in italiano.
Non voglio copiarne il contenuto , ma mi ha colpito e vorrei raccontare la mia versione.
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Dopo 5 anni dalla morte di Ren e dalla scomparsa misteriosa della cantante dei Blast , Nana, Shin ritorna a Tokyo dopo mesi per via delle sue riprese del suo nuovo film.
Hachi dopo tanto tempo , decide di riunire tutti per il suo compleanno , invitando pure suo marito Takumi , finalmente libero dai suoi impegni londinesi .
Ma con lui anche degli ospiti
inattesi faranno ritorno in città.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naoki Fujieda, Reira Serizawa, Satsuki Ichinose, Shinichi Okazaki, Takumi Ichinose
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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27 Novembre 2006 

Erano passati soltanto due mesi e mezzo da quando con la sua valigia era partito dall'areoporto per Seul , per girare il suo nuovo film , eppure ogni volta che rimetteva piede in quella città , che era tutti agli effetti casa sua , si sentiva come un estraneo che la vedeva per la prima volta ;
forse sarà perché ogni secondo che passava lontano da lì , una strada , un edificio , persino un cartello stradale cambia , si ampliava, veniva abbattuto o creato dal nulla.

Forse , se qualcuno dei suoi amici , gli avesse detto che in quel preciso punto una volta si erano fermati a mangiare dopo le prove , lui li avrebbe guardati stupito.

Dopo tutto erano gia passati 5 lunghi anni , da quando i Blast , band punk rock appena formatasi da pochi mesi , si stava preparado per il loro tanto sudato e agoniato debutto , che li avrebbe lanciati nell'immenso mercato della musica giapponese dei primi anni 2000.

A riportare alla mente quei ricordi , non riusciva a credere che quella fosse la stessa città in cui , a soli 14 , lasciato il padre e la  casa , era andato a cercare fortuna .

Ora nuove facce riempivano le copertine dei giornali dei discount , nei maxi schermi in cui prima le canzoni dei Trapnest e dei Black Stones venivano presentate , nuovi cantanti con i loro look all'ultima moda guardavano le persone camminare nelle strade affolate di Tokyo dall'alto al basso.
Una volta si era trovato a voler dire a quelle facce piene di blush e glitter 
"Hei , una volta lì c'eravamo noi ! E quello si che era stile!" .
Ma non poteva di certo arrampicarsi sugli specchi.

Ormai il tempo del vero Rock se ne era andato , ora i girl group e il pop inondavano le radio e le sale d'aspetto dei dentisti. 
E poi , ormai lui aveva 20 anni. Non poteva di certo mettersi a camminare per strada con il pircing sul labbro e i capelli sparati di gel! 
Ora era un'attore promettente, con un futuro davanti.

Il tempo delle battaglie tra band era finito da un pezzo.

Era da tanto tempo che i ragazzi non si riunivano. 
L'ultima volta che avevano passato un pomeriggio tutti insieme era stata una giornata di 2 anni prima , per il compleanno di Satsuki , nel vecchio appartamento 707 , dove invece sembrava che il tempo si fosse fermato . 
Tutto era rimasto uguale ;
I mobili , le pareti , persino l'odore era sempre lo stesso. 
In quel posto Shin ritornava adolescente , i suoi capelli chiari e pettinati erano tinti e i suoi vestiti erano strappati .
Persino il Calendario era rimasto fermo al lontano 2001.

Forse Hachi sperava che Nana come le volte passate , girasse la chiave e le dicesse non curante "mi dispiace ero bloccata nel traffico ". Forse con delle buste piene di lattine di birra appena comprate.

Forse tutti lo speravano dentro di loro.

Ma questa volta l'occasione per festeggiare era diversa : 
Due settimane prima , mentre ancora era in Hotel a riposare dopo una giornata di riprese , uno strano messaggio era apparso dal suo cellulare

Ciao Ragazzi! È da tanto che non ci rivediamo. 
Ormai voi tutti siete impegnati e non abbiamo mai tempo per incontrarci come si deve ! 
Fra 10 giorni sarà il mio compleanno , e se non ora non so quando potremmo passare un po di tempo insieme. 
Per favore siate presenti , spero di rivervi presto .

Hachi

Quelle parole lo riscaldarono immediatamente. 
In tutti quegli anni in cui si conoscevano Hachi era sempre stata lì per lui. 
Avrebbe usato ogni scusa valida per rivederla ancora una volta.

Doveva ammetere che convincere la sua agente Makino a fargli lasciare il set con una settimana d'anticipo fu un impresa titanica e di grande sforzo. 
Quella donna era impassibile.

Ma per Hachi questo e altro.

Erano le 12.30 quando finalmente arrivò a Tokyo sano e salvo. 
La fila per riprendere le valige era di una lunghezza indescrivibile ed era stato costretto a portare un berretto scuro e degli occhiali da sole , così da non essere riconosciuto dalla gente e dai paparazzi , ma il rischio era di venire scambiato per un terrorista dalla polizia !

Finalmente vide la sua carissima valigia e se ne squaio verso l'uscita .

Era ancora presto e prima che Hachi arivasse a prenderlo decise di andare verso l'ala ristoro a rifocellarsi. 
Era stato un viaggio pesante anche se breve e non aveva ancora fatto colazione !
Prese 2 panini e una coca cola , fece tutto con molta calma e andò verso la cassa a pagare mentre con gli occhi spulciava l'angolo delle riviste . 
Fu un attimo , la sua faccia gli si presentò immediatamente, come se lo stesse cercando. 
Era impressionante come il suo viso in tutti quegli anni non fosse cambiato nemmeno di una virgola , anche ora che era appena diventata una donna di trant'anni Reira Serizawa sembrava ancora una ragazza nei suoi primi venti . 
I capelli ora erano leggermente mossi e messi da un lato , la sua faccia aveva un leggero velo di trucco e di smooky eye , la bocca era socchiusa leggermente e i suoi occhi guardavano direttamente la camera fotografica senza alcuna paura o imbarazzo. 
Era passato molto da quando la cantante dei Trapnest si era mostrata publicamente sotto le luci della ribalta, eppure il suo atteggiamento del tutto naturale e familiare con la telecamera era spiazzante . Solo lei , alla fine , pensò , avrebbe potuto succedere nella missione di  ritornare sul palco con lo stesso successo di prima . 
Nessuno avrebbe detto che in quei 5 anni non avesse mai messo piedi fuori dal suo paesino di provincia in cui si era rifugiata .

Il cassiere disse un paio di volte di sbrigarsi e far scorrere la fila ,che ormai si stava occomulando verso la cassa . 
Lui del tutto inconsciamente , prima di andarsene , prende con sé la rivista.

Non sapeva perché lo avesse fatto , forse nella fretta o nella confusione del momento, ma la sua mano era certa di quello che stava facendo .

Si diresse verso il parcheggio dei taxi , si mise seduto in una panchina isolata e tranquilla e appoggio il suo pranzo vicino a lui. 
La rivista era ancora davanti a lui , e lei lo osservava impassibile. 
Non sapeva quale espressione avesse in quel momento . 
Ma sentiva il viso irrigidito , la mascella forzata e il respiro smorzato. 
Passarono altri 15 minuti prima di rendersi conto che forse Hachi era arrivata e lo stava aspettando .
Ma le sue gambe erano troppo deboli per alzarsi , e gli occhi nascosti dagli occhiali stavano piangendo senza che lui se ne accorgesse.
Eppure il suo unico pensiero in quel momento , erano le parole che gli rimbombavano nella testa : Era lì , era a Tokyo

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La stanza d'albergo in cui ora allogiava era uguale a tente altre in cui era stata prima negli anni passati . 
Lo stesso tipo di tende , i set da bagno e anche gli asciugamani le sembravano essere gli stessi che lei aveva usato centinaia di volte quando non poteva restare a casa sua per colpa dei paparazzi . 
Però ora lei non si trovava lì perché era costretta a nascondersi dai fotografi. 
Lei era lì perché il suo vecchio appartamento situato nel centro di Tokyo era stato venduto 2 anni dopo quella sventura. 
Dopo tutto aveva deciso che non avrebbe più cantato in vita sua , la sua carriera era finita come il destino dei Trapnest . 
Perché tenerlo? 
Per lei non aveva nessun valore effettivo. 
In tutti quegli anni che viveva in quella città , era stata più in una stanza d'hotel che a casa propria.

Però quell'atmosfera , quei mobili , l'odore del disinfettante e dei profumatori per ambienti le riportava in mente le sere furtive e piene di aspettativa e titubanza , mentre in segreto aspettava qualcuno che bussasse alla sua porta.

Però quando quel giorno era uscito dalla porta , non ritornò più in quella stanza . 
Eppure perché in quel momento , dopo così tanti anni , si sentiva come se stesse ancora aspettando che quel qualcuno girasse la maniglia e si dirigesse
verso di lei?


La sveglia sopra il comodino segnava le 12:30 , mentre era distesa sul letto appena rifatto il suo telefono squilló. 
Era Takumi.

"Buon Giorno Principessa , hai visto il notiziario?" Le chise appena lei premette il pulsante verde. 

Certo che no. Era arrivata lì da meno di 3 ore e il jetlag l'aveva del tutto scombussolata. 
Era da tanto che non viaggiava in aereo. 
Non era abituata a certi cambiamenti così drastici.

"Ok ho capito. Ma la tua intervista sta riscuotendo un inespettato successo. 
Nemmeno io mi aspettavo un risultato così soddisfacente in così poco tempo. 
Sembra proprio che il Giappone non si sia dimenticato della sua Principessa del Canto. 
Le disse in tono pacato.

Mentiva, lo aveva previsto. 
Dopo tutto il talento di Takumi come manager si era raffinato in quegli anni tracorsi a Londra a lanciare nuove band talentuose verso il successo. 
Era per questo che aveva accettato di ritornare alla ribalta qui a Tokyo e non altrove come a New York o a Los Angeles. 
Se ci fosse stato Takumi al suo fianco tutto per lei sarebbe stato possibile. 
Persino ritornare a cantare nella stessa città in cui la sua vita e quella dei Trapnest avevano brillato come comete .

La sua prima intervista a un importante rivista musicale nazionale era già diventato un caso. 
Molte altre le avrebbero richiesto di comparire nelle loro copertine. 
I media si sarebbero assediati come sanguisughe intorno a lei , come avevano fatto tanto tempo fa.

"Fra un paglio d'ore ci aspetta un incontro importante con il nostro sponsor e una giornalista molto influente in questo periodo   .
Per ora riposati , ma ricorda che in questi 5 giorni in cui resterai qui nell'ombra ogni momento è 
fondamentale
Ora tutto questo è solo un esca che stiamo dando ai media per attrarre la loro attenzione . 
Ma quando la vera e propria bomba verrà sganciata dovremmo essere pronti a qualsiasi cosa. "
Le ripetée per la decima volta in tono serio .

Lei sapeva a cosa si riferiva; Dovrai essere pronta anche a ritornare indietro e a parlarne.

Ma ormai lei era pronta. 
In quei 5 anni in cui si era allontanata da tutto e tutti aveva imparato a resistere e a diventare più dura con sé stessa . 
Quel momento buio che sembrava essere durato un eternità le aveva insegnato molto. 
Questa volta era pronta per ripartire.

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"Ma hai portato solo questa valigia con te?" Gli chiese preoccupata Hachi mentre il taxista metteva il suo unico bagaglio dentro . 
"Non ti preoccupare , le altre cose che ho lasciato in hotel le ha con sé Makino . E poi ho anche qualche cosa nel mio appartamento in centro. !"
Disse rassicurandola. 
Lei si preoccupava troppo , dopo tutto ripensandoci con un po di dolcezza , era sua madre.

Lei lo guardò più tranquilla , e poi non voleva stordito con certe stupidaggini . Era venuto da lontano solo per il suo compleanno , quindi avrebbe fatto qualsiasi cosa per farlo sentire a suo agio. 
Anche se quella cosa la preoccupava e non poco.

Cercò di non pensarci troppo , salirono dentro e l'auto partì verso l'entrata per il centro di Tokyo .

Era una giornata senza nuvole e persino calda , per un pomeriggio di fine Novembre . La gente che passeggiava nelle strade indossava già cappotti pesanti e sciarpe di lana , mentre gli alberi ormai avevano perso del tutto le loro foglie .

"Shin non ti dispiace se faccio un sonnellino ? Ieri Satsuki si era presa un brutto raffreddore e dovuto restare sveglia tutta la notte per controllare che stesse meglio . Temevo che potesse prendersi un influenza !" Gli disse Hachi appoggiando la testa verso la sua spalla.

"Non ti preoccupare , tanto ci vorrà ancora un po prima di arrivare

Le rispose dolcemente .

Piano piano , mentre il tempo passava la fila di macchine scorreva con maggiore lentezza , e il traffico si intensifico gradualmente.

L'autista accese la radio per sentire gli aggiornamenti . 
La voce disse che 100 metri più in là c'era stato un brutto incidente e che i vigili stavano cercando con urgenza di sistemare il problema nel minor tempo possibile.

L'orologio sul cruscotto segnavavano le 14:14 .

"Le dispiace se metto un po di musica? Spero che alla signora non disturbi" gli chiese l'autista.

Lui annui , non disturbava affatto.

Mentre la musica si espandeva dalle casse , i suoi occhi si fecero pesanti. Tanto ci sarebbe voluto ancora molto tempo , tanto vale fare un pisolino , pensò.

A poco a poco mentre la stazione mandava alcune canzoni , qualcune le conosceva , il suo cervello si assopì lentamente.

In quel dormiveglia gli unici suoni che distingueva erano le sirene delle ambulanze e alcune parole dello speaker .

"La prossima è una hit che ha fatto la storia . "
Inizio l'uomo presentando la canzone successiva . 
"Sembrava ormai impossibile , ma finalmente dopo 5 anni di silenzio assoluto la Principessa della Musica nipponica ha annunciato un suo ritorno delle scene come solista.
Noi nostalgici non possiamo che esserne felici fino all'inverosimile. 
E per festeggiare tutti insieme questa fantastica notizia ora su queste reti , se non ve la ricordate , questa è  
Trust  ,  dei Trapnest! ".

In quel momento mentre la sua testa era ancora appoggiata al sedile della macchina e Hachi docilmente dormiva sulla sua spalla , il tempo si fermò per un attimo. 
Era ancora attontito e confuso mentre ascoltava distrattamente la voce dello speaker che parlava con ritmo veloce ed energico ,eppure quelle parole gli rimasero impresse nella mente.

Trust in me
tatoe hodoketemo
kioku wa kizuna
wo kesenai
Will you trust in me
yubisaki de tadoru
hoshi mieru deshou

Ancora prima di accorgesene il suo cuore stava già battendo in modo irregolare e pesante e appena le prime note della canzone iniziarono a uscire dalla radio anche il suo respiro si smorzó immediatamente. 
Avrebbe dovuto chiedere all'autista di spegnerà, di farla smettere.
Ma lascio che gli arivassero piano piano verso di lui senza fare niente . 
Si sentiva tramortito e coscente allo stesso tempo. 
Quelle parole gli fecero riportare alla mente immagini che credeva dimenticate . 
Il mondo intorno a lui sembrava dilatarsi per fare spazio a un dolore profondo , così forte da spiazzarlo.

Trust in me
betsubetsu no sora ni
otozureru yoake no naka de
Will you trust in me
yume no naka nando
demo aeru deshou

 

Lui era lì. Nel momento in cui quelle parole erano state dette , lui era lì. 
Lui aveva assistito alla nascita di quella canzone , ormai così distante nel tempo ma così vivida nella mente.

Sentiva la sua voce nella sua testa mentre tutte quelle emozioni si risvegliavano tutte insieme e più forti che mai.

Quando finì lui rimase immobile a guardare fisso il finestrino , senza mai prestare attenzione seriamente a quello che succedeva fuori. 
La macchina forse si era mossa con più velocità. 
Forse l'ingorgo era scomparso e stavano proseguendo normalmente. 
Ma lui non se ne accorse. 
Quando furono finalmente arrivati difronte al suo appartamento e Hachi si svegliò si ritrovò a stringere con la mano il ginocchio con tanta forza da far diventare le nocche viola.

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Il riscaldamento della reception non faceva molto effetto contro l'inverno giapponese.

Infatti anche se erano solo ad Ottobre , un brivido attraversò la schiena di Reira sotto il suo cappotto chiaro ,mentre aspettava impaziente Takumi in uno dei divanetti rossi vicino alla sala ristorante .

Controlló l'orario al notiziario in TV. 
Erano le 14:14 , era in ritardo di 20 minuti.

Cercò di chiamarlo ma la linea era occupata. 
Fra un ora esatta sarebbero dovuti andare a fare un intervista per un famoso giornale nazionale, ma lui non era ancora arrivato .

"Forse c'è traffico" pensò.

Avrebbe voluto levarsi per un minuto gli occhiali da sole per sentirsi meno a disagio , ma Takumi glielo aveva sconsigliato assolutamente.

Forse erano passati diversi anni da quando era stata in Giappone , ma la gente ricordava ancora la sua faccia e avrebbero potuto riconoscerla e attirare qualche paparazzo.

Ma lei si annoiava, e in quel momento il tempo passava più lentamente del previsto .

Guardò di nuovo verso la televisione . Stavano trasmettendo il notiziario :
Si parlava di borsa e di titoli finanziari , qualche attentato successo in un posto lontano , nevicate spropositate nel Nord dell'Hokaido .

Poi qualcuno cambiò canale e un giornalista più sereno e meno austero del primo sorrise ai suoi telespettatori, mentre introduceva l'ultima notizia del giorno. 
Conosceva quel programma , lo aveva visto spesso quando viveva ancora a Tokyo , e alcune volte lo si poteva vedere nelle reti straniere inglesi a tarda notte . 
"Questa settimana alla sua uscita in tutte le sale giapponesi " The ****" il nuovo film dell'idolo delle masse Shin , è diventato ancora una volta campione di incassi. Molti dicono che sarà difficile battere la popolarità di questo talento del piccolo e grande schermo . "
Disse la voce del conduttore che guardava la telecamera mentre in primo piano veniva mostrata la sua foto a dimensioni gigantesche , quasi a fare in modo che nessuno , sopratutto lei , potesse distogliere lo sguardo da lui .

I suoi occhi rimasero fissi a guardare la sua figura , così cambiata in quegli anni da farlo sembrare un'altra persona , ma non a lei. 
Forse il suo viso era meno acerbo , i capelli più lisci e puliti , sicuramnete i suoi vestiti non avevano niente a che fare con lo stile ribelle e trasandato di prima , ma ogni parte del suo corpo continuava a dire: Shin,Shin Shin Shin.

Il suo cervello le ripeteva di andarsene e chiudere gli occhi , ma lei non ci riusciva . 
Era come attratta da quell'immagine come una calamita al ferro.

I suoi occhi scendevano e cercavano una traccia. 
Avrebbe voluto urlare e dirgli : "Lo hai ancora? 
È qui , da qualche parte vero? " .

E infatti la collana del'accendino si intravedeva appena.

Per un attimo il suo cuore fece un salto. 
Perché sono così felice ? 
Il fatto che ce l'abbia , non significa che l'ha fatto per me. Sei stupida ? Lui ti ha dimentica tanto tempo fa .

Le disse ancora la voce della sua testa. 
Eppure lei sorrideva . 
Si sentiva leggera come mai prima .

Ormai la televisione era stata spenta da un pezzo, eppure lei continuava a guardarla fissa come se niente fosse. 

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"Dove sei?" Chiese a bassa voce , cosi che il ragazzo nella stanza accanto non la sentisse.

"Sono ancora in macchina. 
Devo andare in albergo per l'intervista , ma il traffico qui non si sta muovendo per niente! 
Se non arrivo in orario sarà un gran guaio! " 
Disse la voce seccata dall'altro capo .

Lei andò in bagno , guardando se l'altro stesse ancora disfando le sue cose.

"Noi siamo appena arrivati. Non credo di riuscire a trattenerlo per ancora. Se non ti sbrighi non so come potranno andare le cose. " aggiunse, molto più agitata.

"Sarà difficile che non se ne sia già accorto da solo. È già su tutti i quotidiani nazionali , sicuramente non è ceco. " disse ironicamente l'altro .

L'altra gli lanciò un occhiataccia dall'altra parte del telefono .

"Non scherzare Takumi! Ti rendi conto delle conseguenze ? Se per caso Shin lo vedesse sarebbe una tragedia! Dovremmo spiegargli tutto! 
Sono anni che mentiamo a tutti e abbiamo fatto finta che niente sia mai successo! 
Ma se per caso Ren gli si presentasse davanti agli occhi? E capisse che il fatto che Reira sia ritornata non sia una coincidenza? 
Cosa potrebbe pensare?" Lo ammoní duramente Hachi.

L'altro sospirò. Quella si che era una brutta situazione . 
Il fatto che in tutti quegli anni l'unico che avesse visto il secondo genito degli Uchina era quel genio di Naoki , era stato l'unico motivo per cui non erano stati ancora smascherati.

E ora per colpa sua e della sua stupidaggine Ren stava per arrivare a casa sua nello stesso momento di Hachi e Shin !
 

Sembrava proprio che dopo tutto quel tempo il Grande Demone Celeste stava ancora giocando con la loro vita .

   
 
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