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Autore: Raven85    17/07/2009    0 recensioni
E' la festa del papà. Cody non può festeggiarla con suo padre...
Genere: Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Iori Hida/Cody
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era la festa del papà. Il giorno stesso era sabato, e la mattina il gruppo si ritrovò al solito posto. Mancava solo Cody.
"Oggi è la festa del papà" osservò Tai.
"Io gli ho già preso un regalo" disse Kari.
"Io no" sospirò Tk "Non ho la più pallida idea di cosa regalargli"
"A me ha detto che non vuole regali" gli rispose Matt.
Davis si voltò verso Yolei.
"Allora Cody viene?"
"Forse più tardi. Però... è meglio se non gli parliamo di questo"
"Di cosa? Della festa del papà?"
"Sì. Insomma... non è carino"
Tai scosse il capo.
"Non capisco"
"Bè... il fatto è che Cody non ce l'ha più, il papà"
"E' morto, vero?" chiese Joe. Yolei annuì.
"Sì. Sono già un paio d'anni, e... bè, meglio non nominarlo"
Allora annuirono.

Yolei aveva spiegato che il padre di Cody, poliziotto, era morto durante il suo lavoro. Così, quando intorno alle undici il bambino li raggiunse, cercarono tutti di sembrare normali. Sapevano che odiava essere compatito.
"Ciao..."
"Ciao" disse Davis "Sei in ritardo"
"Scusate. Di che parlavate?"
"Ah... di niente di speciale"
Cody li guardò tutti.
"Ragazzi, che c'è?"
"Niente. Perchè?"
"Va bene. Sentite... vado a trovare mio padre al cimitero. Venite?"
Gli altri si guardarono.
"Vuoi andarci adesso?" domandò Yolei.
"Sì. Mi accompagnate?"
Non c'era ombra di supplica nelle sue parole, i suoi occhi erano perfettamente seri e asciutti. Annuirono.
"Volentieri"

Per via comperarono un incenso.
"Forse uno è poco" disse Yolei.
"No. Uno va benissimo. Papà direbbe che è anche troppo"

Arrivarono al cimitero.
"Dov'è? Qui vicino?" domandò Davis. Cody avanzò spedito in una direzione, e gli altri lo seguirono.
Si fermò di fronte a una tomba. Ecco, il signor Hida.
"Ecco. Questo è mio padre"
Gli amici non dissero nulla, osservando la foto. L'uomo ritratto aveva un berretto da poliziotto, e in certi tratti ricordava Cody. Sorrideva.
Cody aveva preso l'incenso, e cercava di accenderlo senza riuscirci. Yolei lo prese gentilmente.
"Lascia fare a me"
Lo accese e lo poggiò sulla tomba. Cody non disse grazie, e Yolei non se lo aspettava. Nessuno chiese nulla.
"Dicono che è un eroe" disse Cody, come parlando da solo "Ogni volta che mi chiedono 'che lavoro fa tuo padre?'. Io dico 'mio padre faceva il poliziotto. E' stato ucciso in servizio'. E allora tutti 'ah, ma allora è un eroe. Devi esserne fiero'. Ma io non volevo che diventasse un eroe. Volevo che restasse con me. Non sarebbe stato un eroe. Ma sarebbe ancora qui. Per tutti è un eroe. Per me era solo il mio papà"
Gli amici non riuscirono a dire nulla, scossi dalle parole di quel bambino di otto anni con la mente di un adulto. Le parole di un bimbo orfano, infantili eppure incredibilmente mature.
Yolei posò la mano sulla sua spalla, e Cody non si mosse.
  
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