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Autore: Fede883    06/01/2019    1 recensioni
Nicole e Eleonora sono due ragazze milanesi che fanno parte di una associazione che si chiama "Desideri e magia". Un giorno si recano all'ospedale Niguarda di Milano per incontrare Luca, un bambino gravemente malato. Le due ragazze vestite da Elsa e Anna di "Frozen" impareranno molto stando insieme per un intera giornata con Luca. Capiranno che molto spesso noi adulti non riusciamo più a vedere il mondo attraverso gli occhi di un bambino e capiranno che tante volte ci sono problemi ben più seri e gravosi da affrontare.
Genere: Drammatico, Fluff, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi chiamo Nicole e ho 18 anni, sono di Milano e da qualche mese frequento una associazione che si chiama:" Desideri e magia". Ci occupiamo principalmente di organizzare feste in costume per bambini, le tipche feste di compleanno dove i bambini possono richiedere la partecipazione del loro personaggio preferito alla loro festa. Non facciamo solo questo però, spesso andiamo anche negli ospedali per andare a trovare e far sorridere i bambini ricoverati e anche nell'estremo delle ipotesi concediamo a dei bambini malati di malattie gravi di poter passare dei minuti insieme a noi. Desiderio e magia si impegna anche in questo e molte volte le situazoni sono abbastanza critiche. L'altro giorno mi ha contatto l'associazione dicendomi che un bambino malato terminale era prossimo purtroppo al tragico evento, i medici le avevano tentate tutte e dopo anni e anni di cure anche molto costose e facoltose non c'era stato nessun miglioramento fino ad arrivare al punto che ogni genitore non dovrebbe mai vedere. L'ultimo desiderio del bambino e dalla famiglia era incontrare la principessa Anna di "Frozen". Io infatti di solito mi vesto da Anna nelle scuole o negli ospedali, adoro questo personaggio perchè Anna è una principessa coraggiosa e che si sarebbe sacrificata per salvare la vita alla sorella Elsa, è ingenua ma nonostante tutto sarebbe la persona a cui affiderei la mia stessa vita. Accetto senza nemmeno far finire di parlare il mio capo e vado in associazione a prepararmi. Arrivata in associazione prendo il costume e incontro Eleonora, la mia migliore amica, una ragazza molto in gamba. Mi chiede se sono sicura sul da farsi dicendomi che questa cosa potrebbe segnarmi e io potrei non essere pronta per una emozione del genere, così tanto negativa ma le dico subito che nel nome della nostra associazione c'è la parola desideri e che questi desideri quando vengono chiesti bisogna rispettarli giustamente senza se e senza ma. Eleonora decide di accompagnarmi comunque all'ospedale e so benissimo che questo giorno difficilmente me lo scorderò.
Arrivate all'ospedale Niguarda mi metto il costume in macchina, Eleonora cerca di coprirmi come meglio riesce, avrei potuto fare tutto in associazione ma non volevo che la gente mi guardasse male una volta uscita da li, dopo tutto una ragazza vestita da Anna di "Frozen" in giro per Milano non passa di certo innoservata. Appena raggiungiamo il reparto dove è ricoverato il bambino, che scopro che si chiama Luca. Mi preparo. Non ho lasciato niente al caso, mi sono fatta le treccine e Eleonora mi ha pure disegnato le lentiggini con il pennarello, assomiglio proprio ad Anna, se non fosse per l'accento milanese che marco molto ogni volta che dico qualcosa. Sono emozionata, sarà un incontro speciale e così dopo tutti i vari accorgimenti tecnici e medici entro dentro alla camera di Luca.

Appena entro vado subito in crisi, vedo un bambino piccolissimo, avrà al massimo 6 anni steso su un piccolissimo letto d'ospedale attraversato da mille tubicini e cavi che li escono da ogni parte del corpo. Vedo che questi cavi sono tutti collegati ad enormi macchinari che controllano il suo battito cardiaco, la respirazione e altre cose che non riesco a capire. Respiro tanta tristezza e vedo i suoi genitori si avvicinano a me e si presentano e mi dicono di chiamarsi Marina e Giovanni. :"Piacere io sono Nicole". Dico in modo entusiasta stringendo la mano ad entrambi e così mi avvicino a Luca e sua mamma Marina dice al figlio:" Ehi cucciolo! Guarda chi è venuta oggi solo per te da Arendelle, guarda un pò chi c'è qui". Mi avvicino senza mai invadere il suo spazio personale e dico a Luca sorridendo cercando di imitare la voce di Anna:" Ciao Luca, un simpatico messaggero mi ha inviato una lettera ad Arendelle e mi ha detto di venire qui a Milano a trovarti, mi ha anche detto che stai combattendo una lunga battaglia e so che ne uscirai vincitore". Luca è debolissimo, non ha voce, il suo corpo è rigido come non mai e mi prende la mano e me la stringe, sorrido e lui mi dice in modo felice ma estremamente debole:" Anna... Anna!". Sto per piangere, non avevo mai visto così da vicino una persona in queste condizioni specialmente un bambino ma cerco di non far vedere a Luca il mio stato d'animo, sono tutta sua, questo è il suo desiderio e così li rispondo:" Sono qui tesoro, sono qui tutta per te". Luca mi stringe ancora di più la mano e mi dice sottovoce:" Elsa come mai non c'è?". Tesoro... Sorrido e cerco di inventare qualcosa di credile, Eleonora è quella che dovrebbe fare Elsa ma non se le sentita e così invento una piccola bugia anche se a fin di bene dicendoli:" Elsa è una regina e come puoi immaginare ha sempre tanto da fare ma ti manda un abbraccio grande grande!". Luca però non si arrende e mi dice ancora una volta:" Chiama anche Elsa ti prego, siete così belle insieme... Ti prego Anna". Non ce la faccio, dico ai genitori che mi sposto un attimo per chiamare la ragazza che fa Elsa e chiamo Eleonora dicendoli:" Ele ascolta il bimbo mi chiede di Elsa, è dolcissimo, dimmi che hai il costume? Ti prego". Eleonora all'inizio è titubante sul da farsi ma si reca subito in associazione per prendere il costume e così mentre aspettiamo dico a Luca sorridendo:" Elsa tra poco arriva, te lo promettò, comunque cosa abbiamo qui? Un album da colorare, sai anche a me piace tanto colorare". Cerco l'attenzione di Luca facendoli vedere dei disegni, nonostante tutto ha tanta forza di immaginazione e di giocare. Sarà la mia presenza o la notizia dell'arrivo di Elsa ma riesce a prendere un pennarello e a colorare insieme a me, sorrido a Luca e nel mio cuore inizio a capire quanto bello sia aiutare gli altri specie nei momenti di criticità e quanto possono essere banali i propri problemi personali davanti alla devastante forza di una malattia... Niente è paragonabile a una malattia, ognuno di noi dovrebbe sempre tenere a mente che ci sono tanti problemi che si possono risolvere semplicemente con pazienza ma non tutti purtroppo. Una malattia non ti lascia scampo, non ti lascia pensare a cosa poter fare, non ti lascia dire:" Magari ci penserò domani", una malattia ti uccide dentro e fuori e colpisce anche le persone che ti sono accanto. Che schifo i tumori anzi vaffanculo i tumori, un bambino non dovrebbe stare così male ma nessuno si merita di stare così male, nessuno.  
Qualche minuto dopo arriva Eleonora vestita da Elsa, come sempre è splendida e anche lei entra nella camera di Luca che letteralmente salta di gioia urlando:" Elsa, Elsa, Elsa!". All'improvviso tira fuori la forza di un leone e Eleonora lo nota e sorride. Vedo nei suoi occhi la tristezza e il senso di smarrimento davanti ad un bambino malato di tumore ma cerca di non farci caso e Eleonora si avvicina a Luca dicendoli:" Tu hai chiesto di Elsa e oggi sono qui per te, tutta per te... Ho disdetto tutti i miei impegni, la mia è una agenda da regine ed è pienissima di impegni". Luca si mette a ridere e la sua risata è contagiosa e anche io mi lascio andare.

Io e Eleonora coloriamo insieme a Luca, giochiamo con lui, ci scambiamo abbracci, coccole e carezze e facciamo anche dei selfie ricordo insieme. Eleonora gli legge anche delle favole mentre io lo tengo abbracciato a me come se fosse il mio fratellino stando attentissima a non staccargli la flebo o gli duemila tubicini che ha attaccato al corpo. Eleonora gli racconta la storia del pifferaio magico e lui ci dice sorridendoci porgendoci un foglietto di carta:" Siete le mie eroine". Due foglietti ben distinti con su scritto Anna ed Elsa. Sopra c'è un disegno e una scritta che non lascia spazio ad alcun ragionevole dubbio:" Siete le mie eroine e lo sarete sempre!". Ci si stringe il cuore e Eleonora lo abbraccia dicendoli:" E tu sarai il nostro pifferaio magico, per sempre Luca". E' il regalo più bello che io abbia mai ricevuto, questo mi fa sentire orgogliosa di me, di quello che faccio e di quello che provo quando indosso questo costume o quello di qualsiasi altro personaggio perchè far felici i bambini mi rende fiera di me, vederli sorridere magari dopo tante sfighe, tanti colpi presi e dopo tanti guai credetemi è la sensazione più bella del mondo perchè questo è quello che faccio e la mia associazione. Dare desideri e magia, non indossiamo semplicemente i costumi dei personaggi dei cartoni animati ma facciamo ben altro perchè i bambini sono il futuro, sono l'immaginazione che incontra l'ingenuità e la semplicità che ogni persona dovebbe avere, spesso noi adulti non guardiamo mai il mondo dagli occhi di un bambino ma ci limitiamo a guardare solo piccoli segni di una cosa ben più grande di quello che pensiamo. Perchè quando si è bambini si fanno sogni pazzeschi, sogniamo di diventare scienziati, grandi maghi, astronauti o di diventare supereroi e invece quando si cresce ogni cosa perde la sua magia, possiamo solo guardare il cielo e pensare:" Speriamo che non piovi". e tutto perde di significato, i sogni di diventare astronauti o scienziati svaniscono e rimane la dura realtà del mondo degli adulti. Una realtà che purtroppo non lascia spazio ai sogni, nemmeno a quelli più belli. Io e Eleonora giochiamo con Luca tutto il giorno e a fine giornata ci congediamo, abbracciamo Luca come farebbero due sorelle maggiori, ci facciamo fare una foto ricordo e in più facciamo anche un video che racconta la nostra esperienza della giornata trascorsa insieme a lui appena conclusa. Lasciamo l'ospedale Niguarda felici e tristi allo stesso istante, ci guardiamo negli occhi, ci abbracciamo e ci teniamo per mano, Eleonora pensa ancora alla favola del pifferaio magico e io ai foglietti con su scritto:" Anna è la mia eroina preferita ma non dirlo ad Elsa che sennò si arrabbia". Siamo felici, abbiamo imparato tantissimo da Luca tra una favola e un disegno da colorare e sono sicura che porteremo questa esperienza sempre nel nostro cuore.
Qualche giorno dopo Luca ci ha lasciato per sempre, alla notizia della sua morte io e Eleonora abbiamo pianto come se non avevamo forse fatto mai prima d'ora, se esiste un dio o qualunque cosa ci assomigli dovrà chiedere perdono a quella famiglia, un bambino di 6 anni non può morire così, per colpa di un tumore... Eleonora piangeva urlando:" Vaffanculo i tumori, vaffanculo". Non avevo mai visto la mia migliore amica in questo stato, almeno da quando la conosco io. Ci siamo abbracciate, ci dovevamo dare forza e abbiamo riguardato quei disegni, con Anna e Elsa disegnate sopra, sapevamo che qui disegni da li in poi sarebbero stati la cosa che ci avebbe fatto ricordare Luca, non ci importava come ma sapevamo che l'avremmo fatto e che la sua storia meritava di essere ricordata in qualunque modo, Luca ci era entrato nel cuore e l'abbiamo conosciuto solo per una giornata, sarebbe stato un adulto meraviglioso da grande, legato ancora ai cartoni animati come lo sono io, magari lui sarebbe diventato davvero uno scienziato, un astronauta o un archeologo famoso come Indiana Jones ma questo non ci sarà dato saperlo, Luca se ne andato a 6 anni per colpa di un tumore al sangue o leucemia come si chiama in termine medico, vaffanculo brutta stronza.... Luca se ne sarà anche andato ma dal mio cuore e da quello di Eleonora posso giurare che non se ne andrà mai più.

Qualche giorno dopo su richiesta della famiglia di Luca io e Eleonora partecipiamo al funerale. Stiamo in silenzio, siamo tristi, piangiamo, ci facciamo tanta forza come non ce la siamo fatta mancare mai, nemmeno nei momenti più critici della nostra vita. Osserviamo quella bara bianca coperta di fiori e dico ad Eleonora piangendo:" Sarà sempre il nostro pifferaio magico Eleonora... Lo sarà per sempre". Ci abbracciamo, è una sensazione orrenda quella che stiamo vivendo eppure Luca è dentro ad una bara, non voglio crederci ma oggi giuro che vivrò ogni giorno della mia vita in suo nome, che farò ancora con più orgoglio ciò che amo fare ovvero far sorridere i bambini, farli sentire unici, speciali e a volte anche far divertire qualche adulto. Luca ha insegnato a me e a Eleonora a rivedere il mondo attraverso gli occhi di un bambino, riscoprire un mondo fatto di pennarelli, disegni strani, immaginazione, principesse, supereroi e soldatini ma forse il mondo visto con gli occhi di un bambino è molto più di questo perchè si sa alla fine tutte le cose si mettono apposto in un modo o nell'altro e principesse e supereroi si sa quelli non cambiano mai ma credo che Luca mi abbia insegnato ben oltre questo aspetto e ci ha fatto capire che la vita è bella nonostante tutto, che a volte i problemi sono solo piccoli guai e che anche quando le cose sembrano andare male è li che bisogna iniziare a giocare seriamente. Luca è stato un bambino speciale per me e non posso immaginare per i suoi genitori che hanno condiviso con lui 6 anni di vita sicuramente meravigliosi, chi muore sulla terra rinasce sempre nei nostri cuori e come diceva una vecchia poesia:" La morte non è niente, sono solo passato dall'altra parte". Finita la funzione funebre io e Eleonora decidiamo di scrivere un bigliettino da appoggiare sulla tomba di Luca e Eleonora prende la penna e scrive semplicemente senza fare un romanzo inutile:" Sarai sempre il nostro pifferaio magico, goditi il cielo Luca". Firmiamo con i nostri nomi ma principessa Anna e Regina Elsa di Arendelle perchè è come avrebbe voluto Luca ed è quello che ci ha insegnato, ovvero vedere il mondo dalla prospettiva dei bambini. "La morte molte volte è solo l'inizio di una bella favola" avevo letto su un libro di aforismi, non so se sia vero oppure no ma sta di fatto che sto malissimo e vorrei solo tornare indietro nel tempo e stare con Luca molto più tempo di quanto avrei voluto stare e anche per Eleonora è la stessa cosa ma è troppo presa dal suo pianto incontrollabile e ora so che i pensieri nella sua mente non sono del tutto lucidi. Appoggiamo il fogliettino sulla tomba e ce ne andiamo dicendo ad Eelonora:" Andiamo a casa Ele, forza e coraggio, dobbiamo guardare avanti per lui". usciamo dal cimitero per tornare a casa  e cercare di ritrovare almeno un pò di serenità, questa per noi è stata una brutta giornata e il sopra Milano il cielo è grigio e dentro di noi regna il silenzio e lo sconforto. Ciao Luca, sarai sempre con noi, il nostro pifferaio magico.

Qualche mese dopo io e Eleonora abbiamo tenuto un grande evento di ragazzi in costume da personaggi di cartoni animati e film in Piazza del Duomo a Milano, abbiamo raccolto una cifra considerevole che abbiamo donato ai vari ospedali della città per migliorare i reparti oncologici e in particolare la nostra associazione ha donato un grosso assegno all'ospedale Niguarda e io e Eelonora ora viviamo insieme proprio come fanno Anna ed Elsa in "Frozen" solo che la nostra casa è un monolocale affittato in zona Lambrate e non proprio un grande castello come quello di Arendelle ma siamo felici ugualmente. Abbiamo incorniciato sulle pareti tutte le foto fate con Luca tra cui anche il nostro bellissimo selfie dove siamo venuti molto bene devo dire. Stiamo realizzando anche un centro ricreativo per bambini che si chiamerà "Il pifferaio magico". e sarà dedicato alla memoria di Luca, il progetto è ancora in cantiere ma ci stiamo duramente lavorando e poi l'ultima novità. Nella mia vita qualcosa è cambiato. Mia mamma la notte del 23 fabbraio ha dato alla luce un bambino, il mio fratellino. La mia vita ora è piena e mi ritroverò a tempo di record con un mare di pannolini da cambiare e mentre lo tengo in braccio dentro alla camera d'ospedale mia mamma accarezzandomi le guance mi chiede:" Come lo vuoi chiamare Niky? Voglio che sia tu a fare il primo regalo al tuo fratellino".  sorrido a mia mamma e le dico in modo deciso e senza pensarci nemmeno un secondo:" Luca, voglio che si chiami Luca". Li tengo la manina mentre lo tengo in braccio dicendoli:" Sarai per sempre il mio pifferaio magico, ti difenderò da chiunque possa farti del male, da tutte le cose cattive che questo mondo è in grado di creare e da tutti i brutti sogni che farai e combatterò insieme a te affinchè quelli belli possano diventare delle grandi realtà, te lo prometto, Luca".

PS: Ogni contenuto è di pura fantasia dell'autore, ogni riferimento a luoghi e situazioni è puramente casuale. L'associazione "Desideri e magia". E' ovviamente fittizia ma è lo creata pensando ad una associazione americana che esiste davvero e che si occupa di queste cose che si chiama:" Make a wish".
   
 
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