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Autore: reggina    06/01/2019    3 recensioni
Alcuni uomini sono diventati grandi, in alcuni casi, solo perché avevano accanto questi fiori d'acciaio. Donne che avrebbero preferito essere padrone delle loro vite e invece sono finite a fare le "stepford wives".
Donne vere. Straordinarie. Con i loro pregi e i loro difetti.
Umane. Autentiche.
Genere: Introspettivo, Romantico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Indipendenza americana
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“Il suo vestito era di un superbo velluto nero; collo e braccia erano nudi e ben formati; i suoi capelli a sbuffo e il colletto ornato di piume di struzzo bianche; al collo un’ elegante collana di perle. Sebbene non sia più giovane, è una donna molto bella ”

( Descrizione di un’ospite dell’ultimo evento sociale dei Monroe, il giorno di Capodanno del 1825 )


22 gennaio 1795

Gennaio è un mese freddo e scortese.

Neve e fango si disputano le vie pericolose di Parigi. La vita, di questi tempi, è rischiosa per chiunque abbia un passato aristocratico; anche per la moglie di quell’amante della democrazia e della libertà: il marchese Lafayette.

Una bella carrozza, completa di cocchiere in livrea e di valletti, passa sul fango ghiacciato.

Una folla di curiosi si raduna quando il veicolo elaborato si avvicina alla prigione: un tale simbolo di ricchezza non può appartenere a nessun francese in questo momento!

Dalla carrozza scende la moglie del ministro americano: è venuta per una visita ad una figura controversa.

Elizabeth impallidisce e le tremano le labbra. Incanta tutti con i suoi grandi occhi azzurri e i bei capelli neri, con il suo fascino e la sua eleganza.

La donna più bella degli Stati Uniti, oggi, deve usare la sua popolarità per salvare una vita umana.

La Francia è in subbuglio per la rivoluzione, il marchese de La Fayette è stato imprigionato. Gilbert du Motier è stato alleato di lunga data di George Washington e della neonata nazione americana quindi il suo imprigionamento richiede una risposta rapida e immediata da parte del ministro americano.

James Monroe, tuttavia, deve essere prudente e mantenersi ufficialmente neutrale alle questioni interne francesi.

Sono rimasti tutti scioccati nell’apprendere che Marie Adrienne Françoise de Noailles, la moglie del marchese, è detenuta in carcere e potrebbe presto morire sulla ghigliottina .

Il diplomatico americano non può salvargli la vita, Elizabeth sì.

Incerta dell’accoglienza che le verrà riservata, arriva ad una camera fredda, angusta e buia.

Chiede una visita.

La prigioniera è portata fuori dalla sua cella: alcuni capelli bianchi le sfuggono dal berretto, il volto è una maschera di ghiaccio e le membra sono provate dall’umidità. La voce dolce di Elizabeth penetra la cortina di terrore che annebbia i suoi pensieri.

“Amica mia!”

“Pensavo fosse giunta l’ora di affrontare la morte sulla ghigliottina! Lo stesso destino che è toccato a mia madre, a mia sorella, persino a mia nonna!”

Le due donne si abbracciano. Adrienne parla con il cuore arido e gli occhi asciutti di chi non ha più lacrime per piangere e per combattere.

“Siete viva, amica mia! E presto sarete libera!”

Quelli che si aggrappano al potere, in questi ultimi giorni di rivoluzione, capiscono che Madame de Lafayette è la moglie di un grande amico di molti patrioti americani e vogliono evitare incidenti diplomatici internazionali.

Adrienne sarà liberata quello stesso giorno

Grazie alla visita non ufficiale di Elizabeth Monroe sarà mantenuta inalterata l’alleanza tra Francia e Stati Uniti.

Parigi ama questa donna audace, di una bellezza sorprendente, e con una grande fiducia in sé stessa. Tutta la capitale si rivolte a lei con il nome affettuoso: la Belle Americaine .


Gli americani non la gradiscono. La trovano troppo europea, elitaria, pomposa.

La first lady, dal canto suo, preferisce prendere le distanze da persone che considera poco sofisticate.

Non è vivace e congeniale come Dolley Madison quanto, piuttosto, formale e continentale .

Eppure, nonostante le dame di Washington siano critiche alle sue spalle, non perdono occasione per affollarsi ad ammirare i mobili che la Monroe ha portato dalla Francia, alcuni dei quali appartenuti alla defunta regina Maria Antonietta, con i quali ammobilierà l’Executive Maison in fase di ristrutturazione.

La considerano egoista e anche un po’ snob quando decide di non apparire più in pubblico. In realtà nessuno capisce quanto Elizabeth sia malata: con le mani che tremano e gli svenimenti sempre più frequenti.

È epilessia ma la donna più bella d’America non vuole che il suo popolo creda che soffra di qualche malattia mentale.


Durante la rivoluzione francese Elizabeth Monroe si trovava in Francia, con il marito e le due figlie, come moglie dell’ambasciatore. Durante il periodo del Terrore, grazie al suo ruolo, riuscì a garantire il rilascio di Madame de Lafayette. Inoltre i Monroe garantirono sostegno e riparo al cittadino americano Thomas Paine, che si era opposto all’esecuzione di Luici XVI.

   
 
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