Anime & Manga > Mermaid Melody Pichi Pichi Pitch
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Autore: lmpaoli94    07/01/2019    1 recensioni
La Terra viveva in pace da un sacco di anni.
Ma le principesse sirene avevano deciso di rimanere lo stesso sulla terraferma perché era diventata la loro nuova casa.
Ma cosa sarebbe successo se un’ombra oscura e minacciosa li avesse convinte a tornare in azione?
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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< Stupido… Sapeva benissimo che non aveva nessuna possibilità contro di me… Ma invece ha voluto provarci lo stesso… >
< Makoto! Svegliati! > gridò Lucia abbracciandolo tra di sé.
< Ormai è inutile… Il tuo amichetto non si sveglierà mai più. >
< Maledetto… La pagherai. >
Presa da un profondo senso di rabbia, Lucia si precipitò contro di lui.
Ma Carbuncle rubino fece in modo di evitare il peggio.
< Che cosa credi di fare? >
< Lasciami andare Carbuncle… è una faccenda che non ti riguarda. >
< Mi riguarda eccome! Vuoi farti uccidere come Makoto? >
< Orami non ha più importanza… Senza lo zaffiro, non potremmo mai evocare Drago Arcobaleno. >
Ma Carbuncle non rispose.
Sembrava che stesse riflettendo su una cosa.
Dopo aver sbattuto i suoi occhi rossi, Lucia, Madame Taki e Buio Profondo si ritrovarono in spiaggia insieme a tutte le altre guardiane.
< Ma come… >
< Il teletrasporto servirà pure a qualcosa, no? >
< Ragazze! >
< Noel, sei davvero tu? >
< La parte malvagia ha annebbiato la mia mente. Mi dispiace tanto… >
< Non dispiacerti. Non è stata colpa tua > la rassicurò Coco.
Ma non era il momento della riappacificazione.
Le ragazze avevano bel altri compiti.
< Carbuncle, che cosa credi di fare? >
< Custodi, ho bisogno del vostro aiuto… >
Una volta riunitisi tutti, i cristalli delle guardiane e lo zaffiro che teneva in pugno Buio Profondo, cominciò a brillare di luce propria.
< Che sta succedendo? >
< Ora che Noel non è più sotto il tuo controllo, questo cristallo non ti appartiene più. >
Magicamente, lo zaffiro si materializzò nelle mani di Noel.
< Pegaso zaffiro, vieni a me! >
I custodi si erano riuniti, fissando minacciosi il loro nemico.
< Anche con il Drago Arcobaleno non riuscirete a sconfiggermi. >
< Non fare promesse che non puoi mantenere > gli rispose Pegaso.
< Stai a vedere… >
Buio Profondo riuscì ad entrare nelle anime dei custodi.
< Che sta succedendo?! >
< Ora che avete riunito i cristalli, anch’io potrò evocare il mostro perfetto… Un mostro che distruggerà per sempre il vostro universo. >
Una volta assorbito il potere dei cristalli, Buio Profondo si trasformò in Drago Arcobaleno oscuro.
< Ma cosa… >
< Adesso come pensate di sconfiggermi? >
La forza di Drago Arcobaleno Oscuro era aumentata visibilmente.
< Ora tocca a noi! >
Dopo l’unione delle bestie cristallo, venne evocato Drago Arcobaleno.
La potenza dei due mostri si frapponevano tra di loro.
Chi avrebbe avuto la meglio?
Drago Arcobaleno Oscuro attaccava il suo nemico senza pietà con una moltitudine di attacchi.
Ma Drago Arcobaleno riusciva a resistere.
< Ragazze, le bestie cristallo non ce la faranno mai da soli > fece Madame Taki.
< Che cosa dobbiamo fare? >
< Unite le vostre forze di guardiane del cristallo… Solo così Drago Arcobaleno potrà raggiungere la sua massima forza. >
< Va bene. >
Una volta che le guardiane si fossero unite, le bestie cristallo poterono usufruire di quella forza per aumentare l’energia di Drago Arcobaleno.
Dopo aver resistito agli attacchi del suo nemico, Drago Arcobaleno sferrò il suo attacco finale emanando un bagliore che travolse completamente Drago Arcobaleno Oscuro.
Il mostro era stato definitivamente sconfitto, distruggendo ogni singola di forza oscuro presente sul pianeta Terra,
< Ce l’abbiamo fatta… >
Lucia e tutte le ragazze non riuscivano a crederci.
Non pensavano di riuscire in una simile impresa.
< Lucia! Siamo state grandi! > esclamò Caren abbracciando la sua amica.
< E’ vero, Caren… hai ragione… >
Ma stranamente, Lucia non era così contenta come le altre.
Il suo sguardo triste lasciava trapelare molti dubbi.
< Lucia, che ti succede? >
< Madame Taki… non posso ancora credere che Makoto non è più qui tra di noi… >
< Ha salvato la vita a Noel sacrificando la sua… E’ stato un eroe e un grand’uomo. >
< Già… >
< Lucia, sono convinta che non ti dimenticherai mai di lui… Ma non puoi sempre ripensare alla sua morte. La vita va avanti. >
< Madame Taki… ho bisogno di qualcuno che mi stia accanto > fece Lucia con le lacrime agli occhi.
< Ci sono io qui con te, Lucia. >
Alzando lo sguardo, Lucia vide il suo amato Kaito avvicinarsi verso di lei.
< Kaito… sei davvero tu? >
< Sentivo la tua anima in pericolo, Lucia… Mi dispiace essere venuto così tardi. Se ti fosse successo qualcosa, non me lo sarei mai perdonato. >
Lucia si scaraventò contro Kaito abbracciandolo stretto stretto.
< Promettimi che non mi abbandonerai più. >
< Te lo prometto, Lucia > fece Kaito prima di baciarla.
 
 
Avendo sconfitto l’ennesima minaccia terrestre, le ragazze organizzarono una festa sulla spiaggia.
Ma prima di festeggiare, le bestie cristallo dovevano parlare con loro.
< Vista la missione conclusa con successo, voi non avete più nessun motivo di rimanere guardiane > spiegò Tartaruga smeraldo.
< Cosa? Quindi siamo costretti a lasciarvi? > domandò Noel.
< Sì. >
< Almeno fino alla prossima minaccia terrestre > fece Pegaso zaffiro < Anche se per poco, siete state delle guardiane eccezionali. Avete protetto il cristallo a costo della vostra vita… >
< … E questo non potremmo mai dimenticarlo > concluse Mammut ambra.
< E tutto anche grazie a voi. Ci avete fatto scoprire nuovi poteri, immergendoci in una nuova avventura. >
< Vi prometto che questo non è un addio… Ci rivedremo… Forse In un’altra vita. >
Dopo essersi salutati, le bestie cristallo scomparirono improvvisamente.
< Anche i nostri cristalli sono scomparsi > fece Rina.
< No! Io sono un grande amante degli zaffiri! > fece Noel triste.
< Vuoi che te ne compri uno? > domandò Coco.
< No, grazie. Non serve. >
< Ci mancheranno tantissimo > fece Hanon seria.
< Soprattutto a me mancherà il mio custode… >
< Già. Tartaruga smeraldo era proprio un vero leader. Puntiglioso e irremovibile. >
< E’ vero… Ma adesso basta pensare alle cose tristi. Andiamoci a divertire! > fece Seira.
 
 
Hanon se ne stava da sola sulla balconata di casa.
Fissava la notte con sguardo malinconico.
< Hanon, cosa ci fai qui fuori da sola? >
< Nisagi… >
< Ho per caso interrotto qualcosa? >
< Certo che no. >
Nisagi scrutava lo sguardo triste della sua amata.
< Da alcuni giorni a questa parte ti vedo molto seria, Hanon… Che cos’hai che ti turba? >
< Nisagi… Non so come dirtelo… >
< Hai per caso un altro? >
< No… Anche se mentre stavamo insieme mi sono innamorato di un ragazzo che non c’è più… >
< Lucia mi ha raccontato di cosa ha fatto Makoto… E’ stato veramente un grand’uomo. >
< Cosa? Lucia te l’ha raccontato? >
< Volevo che fossi tu a raccontarmelo… Ma fa lo stesso. >
< Nisagi… mi dispiace. >
< Dimmi una cosa, Hanon. >
< Cosa? >
< Tu mi ami ancora? Si sincera. >
Hanon fissava il suo ragazzo con sguardo ammirevole.
< Sai una cosa? non ho mai smesso si amarti per un attimo. Anche se ho pensato a Makoto. >
< Devo crederti? > domandò Nisagi divertito.
< Non ti direi mai bugie > fece la ragazza avvicinandosi a lui.
< Lo so > replicò Nisagi baciando la sua dolce metà.
< Meno male che Hanon e Nisagi si sono riappacificati > fece Rina.
< Già… E tu cosa mi dici del tuo fidanzato Masahiro? >
< Che cosa ti devo dire, Lucia? La nostra relazione va a gonfie vele. >
< Sono contenta per te > replicò Lucia sorridendogli.
< Ragazze, cosa ci fate qui in disparte? Andiamo a ballare! > esclamò una scatenata Noel.
< Aspetta un attimo… >
< Perché indugiate? >
< Secondo voi quale potrebbe essere la nostra prossima avventura? >
Rina e Noel si guardarono a vicenda.
< Vorresti tornare subito a rischiare la tua vita? Lucia! >
< Ho solo domandato… >
< Io spero in delle vacanze estive tranquille > rispose Noel < E voi? >
< Io spero di passare tanti momenti con Kaito… Ora tocca a te, Rina. >
< Ecco, non lo so neancora… >
< Non vuoi passare un po’ di tempo con Masahiro? >
Ma Rina si vergognava a parlare del suo ragazzo.
Era diventata rossa come un peperone.
< Ahahah va bene, tasto dolente. >
< Andiamo a divertirci. È meglio > fece Rina andando in mezzo alla pista da ballo tra gli sguardi sorpresi delle sue amiche.
   
 
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