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Autore: Blue_Wander    07/01/2019    2 recensioni
|Angel and Demon AU!|
Aprii gli occhi velocemente e mi misi seduta, poggiando i piedi all’interno delle comode pantofole a forma di orso, respirando a fatica per l’incubo appena fatto e decidendo solo poco dopo di alzarmi, guardandomi il viso attraverso lo specchio posto a lato del letto. “Era solo un brutto sogno”, pensai.
Sbagliavo.
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Min Yoongi/ Suga
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta, Triangolo
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A Mar
che c'è sempre


-T/n farà la scelta giusta questa volta.- commentò Jackson, puntando l’indice verso Yugyeom, il quale gli spostò la mano.
-So che sei arrabbiato, ma hai perso la sfida contro Yoongi e ora spetta a lui la prima mossa.- l’amico assottigliò gli occhi, intuendo che tipo di “mossa” avrebbe fatto il suo avversario. –Conosco quello sguardo- continuò il moro –Sai che non puoi farlo Jackson, tu non sei come lui, senza contare che devi rispettare il VETO.
Il biondo lo guardò male. –So benissimo che devo rispettarlo.
Yugyeom alzò le spalle, ormai arreso. –Non potete continuare a tirarvi frecciatine, dovrete riuscire a collaborare, anche perché la tua terrena è in evidente difficoltà, non puoi lasciare che Yoongi continui a tentarla in questo modo, lei ha bisogno di te, spero che tu te ne renda conto.
 
ɤ
 
Il freddo cominciava a farsi sentire in quella mattinata di dicembre, dove, in uno dei quartieri più interni della città, una ragazzina, avvolta in un caldo cappotto beige, camminava con passo moderato, saltando le pozzanghere lasciate dalla neve sciolta del giorno prima con grazia e leggiadria, cercando di non bagnarsi i jeans chiari che le fasciavano le gambe. La ragazza però non aveva –e non poteva del resto- notato che due figure maschili la stavano seguendo, infastidite l’una dalla presenza dell’altra. La giovane era, intanto, giunta alla sua scuola, luogo in cui si ricongiunse con alcune sue compagne di classe, anche loro seguite a loro volta da due figure distinte, una munita di ali piumate e di un’aureola colorata, l’altra con ali da pipistrello e corna affilate.
-Perché sei qui?- chiese Jackson, incrociando le braccia, guardando negli occhi Yoongi, il suo avversario, che, emettendo un piccolo verso di disappunto, mantenne lo sguardo.
-Per la mia terrena, ovviamente. Spetta a me la prima mossa con lei, ricordi? Ieri ho vinto la sfida.- rispose, scocciato e ignaro di aver solo aumentato la collera dell’angelo davanti a lui, anche se forse a Yoongi nemmeno importava più di tanto.
Per un demone come lui innamorarsi era concesso solo poche volte: lui rappresentava il male e una delle loro leggi diceva appunto che i demoni potevano solo odiare, amare non era permesso. Eppure si era innamorato della sua terrena. Non subito, c’era voluto del tempo prima che ciò accadesse e lui era sempre più convinto che fosse stata quella volta in cui, mentre cercava di confonderla e tentarla, come al solito, trasformandosi a sua volta in terreno, lei aveva solo sorriso e scosso la testa, seguendo, alla fine, il consiglio del suo avversario, Jackson, con il compito di proteggerla. Perché era proprio questo ciò che il bene e il male facevano: i demoni attaccavano e gli angeli difendevano, sempre. Non che gli importasse, in ogni caso. Per i demoni le regole erano fatte per essere infrante. Eppure, per Yoongi, diventava sempre più difficile far fare la cosa sbagliata a T/n, perché lui stesso non voleva metterla in pericolo.
-Quindi?- disse il biondo, interrompendo i pensieri del rivale. –Che farai ora? Le farai saltare il compito? La lezione di matematica? O la metterai contro qualche sua amica?
Il demone lo zittì, girandosi di spalle. –Dovrai aspettare questa notte per scoprirlo, sei troppo impaziente angelo.
 
ɤ
 
Jackson uscì di nascosto dalla stanza che divideva con Mark, suo migliore amico, volando verso il quartiere semiperiferico in cui viveva la sua terrena, sperando di arrivare prima di Yoongi, così da proteggere T/n e farle fare la scelta giusta. Jackson si era innamorato di T/n dalla prima volta in assoluto che l’aveva vista. Per un angelo era vietato invaghirsi di un terreno, perché avrebbe messo a repentaglio il mondo segreto dei sempiterni e si sa, gli umani hanno paura di ciò che non conoscono. Nonostante stesse disubbidendo ad una legge angelica non riusciva proprio a smettere di pensare a T/n e ammetteva che gli sarebbe piaciuto, per una volta, osservarla dormire e accarezzarle i capelli, difendendola anche nei sogni. Ma era impossibile, non poteva. Aveva già disubbidito troppo e se i Serafini, superiori di tutti gli altri angeli, l’avessero scoperto, lui sarebbe stato cacciato e trasformato in un demone o, nel peggiore dei casi, in una creatura neutra..
Un lamento distolse i pensieri del biondo, entrando nella stanza della sua terrena attraverso il muro, trovando Yoongi seduto sul suo letto, in forma terrena, mentre le accarezzava i capelli, notando la sua espressione che, da tesa, tornò rilassata, formando persino un piccolo sorriso.
Ormai entrambi sapevano di essere innamorati della giovane ragazza ed era questo il motivo principale del loro odio. A nessuno dei due importava davvero che fossero angelo e demone, ma solo che, entrambi, stavano trasgredendo delle regole, tutto per T/n, la loro terrena.
L’angelo fece un passo avanti, invano. Il demone, a sua insaputa, aveva innalzato una barriera invisibile , così che Jackson non potesse, in alcun modo interferire. Yoongi mise una mano sulla guancia di T/n, sorridendo, mentre lei continuava a sorridere, per niente infastidita dal freddo emanato dalla pelle del demone. Poi, lentamente, si chinò verso il viso della terrena, sospirando sulle sue labbra, per poi unirle con le proprie in un dolce bacio, forse l’unica cosa senza malizia che un demone, in tutta la storia dell’universo, potesse mai fare. Jackson sentì le ali cedere e cadde a terra, insieme a qualche candida piuma, non riuscendo a distogliere lo sguardo nonostante il dolore che, dopo soli pochi attimi si trasformò in rabbia, liberandosi in un grido disperato.
 
ɤ
 
T/n aprì gli occhi velocemente e si mise seduta, poggiando i piedi all’interno delle comode pantofole a forma di orso, respirando a fatica per l’incubo appena fatto e decidendo solo poco dopo di alzarsi, guardandosi il viso attraverso lo specchio posto a lato del letto. “Era solo un brutto sogno”, pensò.
Sbagliava. E lo sapeva bene, perché stava facendo un sogno bellissimo, rovinato da un urlo agghiacciante come quello dei fantasmi nei film horror.
Yoongi, nascosto dietro ad un mobile della stanza della sua terrena guardò negli occhi ormai vitrei di Jackson, privo di ali e della sua aureola angelica.
-Missione compiuta.- sussurrò, prima di sparire nel nulla.
  
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