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Autore: Fiamma Erin Gaunt    09/01/2019    0 recensioni
[Sequel di Black flame – The begin; contemporaneo agli eventi de “Il cavaliere errante”]
[Valarr Targaryen/OC/Aerion Targaryen; Baelor “Lancia Spezzata Targaryen; Grandi Bastardi; Aelora Targaryen/Aelor Targaryen; Daenora Targaryen/Ricarys Martell; Dunk; Egg]
Dal testo:
- No, non ti permetterò di pensare a lui … non adesso, non mentre sei con me. Sono Aerion, non Valarr … Aerion. –
Ringhiò il suo nome come se fosse un’imprecazione rabbiosa prima di chinarsi nuovamente su di lei e baciarla con foga, affondando i denti nel suo labbro inferiore e strappandole un gemito.
*
- Accetterò l’esilio -, mormorò Aerion chinando il capo con fare sottomesso davanti al padre, - e non farò alcun reclamo appellandomi al mio stato di sangue ma una cosa devi concedermela, padre. –
Maekar inarcò un sopracciglio invitandolo ad andare avanti.
Un figlio scudiero di un cavaliere errante.
Un fratello morto per mano sua.
Un altro figlio in esilio con una bastarda Blackfyre.
Per i Sette inferi, quel mondo stava andando a pezzi istante dopo istante.
- Va bene, partirete insieme. –
Genere: Erotico, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Bloodraven, Nuovo personaggio
Note: Lemon, Lime, What if? | Avvertimenti: Incest, Non-con, Violenza
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Prologo

 

 

 

I giardini dell'acqua erano incredibili in quel periodo, quando il sole di Dorne brillava alto nel cielo per gran parte della giornata e i suoi raggi dipingevano curiosi disegni fatti di baluginii e scintille sulla superficie cristallina dei laghetti che costituivano l'oasi personale della casa regnante dei Martell.

- Mia signora, dell'altro vino? -

Il vino dorniano era speziato, più ricco e corposo rispetto a quello di Arbor, e se non si assumeva con moderazione dava velocemente alla testa.

- No, ti ringrazio, non vorrei che il mio caro cugino riuscisse a vincere con troppa facilità. -

Accennò alla scacchiera sul tavolo, alla quale lei e Ricarys avevano dedicato lunghe ore pomeridiane durante le quali Daenora aveva invece preferito rimanere a crogiolarsi sotto il sole.

- Non vi stancherete mai di giocare? -

- Non finchè non riesco a battere Ricarys almeno una volta. -

Il principe gettò la testa all'indietro, scoppiando a ridere, le iridi dello stesso colore di quelle di una tigre che luccicavano d'ilarità.

- Sono anni che mi esercito giocando contro mio padre e lui è un avversario di gran lunga più abile di me, perciò adorata cugina puoi anche escludere la possibilità di riuscirci. Forse tra qualche anno … -

Gli rivolse una smorfia e fece la sua mossa.

- E di questa cosa ne dici? -

- Non male -, riconobbe Ricarys, - ma lasci il fianco scoperto sull'altro lato dandomi modo di contro attaccare. Pensa a muoverti come faresti su un campo di battaglia, è tutta strategia militare, logica e precisione non sbagliano mai. -

E come a voler dimostrare le sue parole fece la sua contro mossa, assicurandosi l'ennesima vittoria di una serie interminabile che aveva avuto inizio dal momento in cui Flamaerys e Daenora avevano messo piede ai giardini dell'acqua.

- Adesso che ti ha battuta per l'ennesima volta, perché non vi decidete a raggiungermi qui? Si sta così bene. -

Accolsero il suo invito, immergendosi una dopo l'altro nell'acqua fresca che sulla pelle abbronzata e a tratti scottata di Flamaerys era un rigenerante toccasana.

- Potrei rimanere qui per tutta la vita -, sospirò Daenora lasciando che le ciocche scure s'immergessero del tutto nell'acqua, - questo posto è un paradiso in terra. -

- E lasceresti così le strade polverose e puzzolenti di Approdo del Re? -

Ricarys scherzò, ma dall'espressione che era baluginata sul suo volto era evidente che fosse sinceramente curioso. Dopotutto per uno come lui, abituato al fasto orientale ed esotico della sua terra, uno stupore e un tale spirito di beatitudine dovevano essere ormai usuali.
La risposta di Daenora non tardò ad arrivare.
La principessa del drago infatti si raddrizzò e lo fissò dritto negli occhi, le iridi violacee determinate come suo solito.

- Senza esitare. -

- Allora dovremo fare in modo che ciò venga reso possibile. Nessuno dovrebbe mai scontentare una principessa. -
Daenora parve incerta su come prendere quel semplice commento e rivolse un'occhiata perplessa alla cugina; dal canto suo nemmeno Flamaerys era certa di cosa significasse perciò si limitò a scrollare le spalle e la conversazione morì così senza che venisse specificato altro.

Forse per un attimo sta seriamente pensando che Ricarys condivida i suoi medesimi sentimenti. Le auguro che sia così, sarebbero perfetti l'uno per l'altra, e almeno lei si merita un po' di felicità in questa vita.

- A proposito di viaggi e permanenze. Quando partiremo per raggiungere le terre di Lord Ashford? -

Non che muoia dalla voglia di rivedere Valarr e Kiera, specialmente ora che sono ufficialmente marito e moglie, ma so che la permanenza a Dorne non potrà durare per sempre.

- Tra due giorni -, replicò il cugino, - ansiosa di rivedere il principe che crede di essere un drago? -

Gli rivolse una smorfia buffa che lo fece ridacchiare.

- Spiritoso. Mi chiedevo solo quanto altro tempo avessi per non pensare ad altro. –

Quel commento bastò a cancellare l'ilarità dal volto di Ricarys, che annuì improvvisamente serio. Daenora gli assestò un pugno sulla spalla nuda e abbronzata, accompagnando il tutto con un'occhiataccia ammonitrice.

- Perdonami, alle volte parlo senza pensare. –

- Non c'è nulla da perdonare -, replicò uscendo dall'acqua e avvolgendosi attorno a uno dei teli asciutti, - vado a stendermi un po' nelle mie stanze. –
S'incamminò lungo il sentiero che conduceva alla residenza reale sentendo chiaramente Daenora che continuava a rimbrottare il cugino per la sua scarsa cura nell'uso delle parole e il suo inopportuno senso dell'umorismo.

Discutono proprio come una vecchia coppia sposata, sarebbe interessante vederli davvero diventare marito e moglie.

Si diede della stupida immediatamente dopo aver partorito quel pensiero. Doveva smetterla di pensare a matrimoni e storie d'amore, specialmente quando mancava così poco al ritorno alla vita di corte.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio autrice:

Buonasera!

Come vi avevo anticipato nella prima parte della serie dedicata a “Il cavaliere dei sette regni” eccomi qui con la seconda parte di quella che sarà una trilogia. Detto ciò spero ovviamente di ritrovare anche qui i miei “vecchi” lettori.

Baci baci,

Fiamma Erin Gaunt

  
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