Film > Thor
Segui la storia  |       
Autore: Noham    09/01/2019    1 recensioni
Dopo che Thor ha scoperto chi si nascondeva dietro l'identità di Odino, Loki è ricercato in tutti i Nove Regni.
Attraverso un passaggio situato tra le montagne che solo il dio degli inganni conosce, Loki finisce a Vanaheim, dove incontrerà dei nuovi compagni di viaggio.
[Post Thor-The dark world]
[Non comprende nè Thor-Ragnarok, nè Avengers Infinity War]
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Sigyn
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il sole stava calando, regalando al cielo sfumature calde e rossicce, che contrastavano le tinte violacee dell’oscurità della notte ormai quasi giunta a coprire tutto il paesaggio.

Gli uomini si accingevano a tornare nelle loro case e le donne chiamavano i bambini perché rientrassero nelle loro abitazioni.

L’unico che non accenna a fermarsi era un possente cavallo dalla criniera chiara.

"Non ho compreso a pieno l'utilità di questa posizione" disse Loki.
Era ormai da parecchio tempo, che i due galoppavano tra la brughiera di Vanaheim, Sylen alla guida del cavallo e Loki dietro sul dorso dell'animale a pancia all'ingiù, con le caviglie ed i polsi ancora legati.
"Stia quieto Ingannatore, siamo arrivati" rispose lei.
Loki alzò la testa.
Si trovavano davanti ad una bettola della peggior specie, da dove provenivano schiamazzi di ogni genere.
Dopo che Sylen ebbe legato il cavallo ad una staccionata lì vicino, liberò Loki dalle corde per permettergli di camminare liberamente e lo coprì con un lungo mantello con cappuccio, dicendogli:"Questo celerà la tua identità, cerca di non attirare troppo l'attenzione e, ti prego, non parlare con nessuno".
"Ti sembro una ragazzina che obbedisce a tutti gli ordini che la madre le impone?" disse lui, irritato.
"Ti sei dimenticato quello che ho detto prima: non sei nella condizione di dare ordini" ripose lei, guardandolo dritto negli occhi.
Questo lo stupì notevolmente; più volte quella vulvetta lo aveva guardato così, senza accennare al minimo cedimento, non  come tutti gli altri che distoglievano lo sguardo, perché troppo a  disagio nel trovarsi di fronte al dio delle malefatte.
"Andiamo" disse Sylen, dirigendosi verso l'entrata della locanda.
L'interno era come lui se lo aspettava, con uomini ubriachi che ridevano sguaiatamente, barcollando tra i tavoli ed altri ancora, urlavano insultando chiunque gli capitasse davanti, con l'intento di provocare una rissa.
Loki aveva seguito Sylen fino al bancone, dove si trovava un uomo alto e ben piazzato dai capelli biondi, che al dio degli inganni fece ricordare schifosamente quella biondina di Thor, tranne che per i suoi  occhi che, a differenza di quelli del fratello, erano neri come la notte.
Sylen si sporse sul bancone per bisbigliare qualcosa all'orecchio dell'uomo, che annuì,  facendoli successivamente passare da una porta nel retro del locale da dove percorsero una rampa di scale in discesa fino ad arrivare alla porta di una stanza.

“Questo è il mio...rifugio, diciamo così.” disse Sylen sistemando delle coperte e qualche cuscino sul pavimento.

“E questo è il tuo letto” continuò indicando il giaciglio appena creato.

“Io dormirò qua invece” finì indicando un vero letto poco più lontano.

“Come scusa? Ti aspetti che io dorma veramente qua sopra? Persino un cane lo troverebbe scomodo”disse Loki sdegnato.

“Non penso sia diversa dalle prigioni di Asgard” disse lei con un sorrisetto mentre si toglieva gli scarponi..

“Almeno avevo un letto”rispose lui a denti stretti.

“Se vuoi mi prendo io la coperta” disse lei facendo un gesto come per prendersela, ma fu interrotta dal dio degli inganni che posò un piede sul lenzuolo vicino alla sua mano

Loki non ribattè era una ragazzina cocciuta quanto quel pentapalmo di Thor e con tipi come loro non si può ragionare.

Il dio si sdragliò per terra appoggiando la testa su cuscino e chiuse gli occhi cercando di addormentarsi, intanto la donna si era alzata e poco dopo lo aveva chiamato:“Credo che tu abbia sete, tieni bevi” e gli porse una ciotola d’acqua che Loki studiò con circospezione.

“Tranquillo non è avvelenata o altro, che senso avrebbe poi ucciderti ora, dopo tutta questa fatica?” disse lei.

Il dio ci pensò un po' su ed effettivamente la donna non aveva motivo per avvelenarlo in quella situazione e in più si accorse di avere una sete tremenda, perciò decise di accettare l’offerta.

Sentì l’acqua scorrere piacevolmente per la gola e la bevve con sempre maggiore foga tanto da chiederne subito un’altra ciotola che gli fu concessa.

Stava per chiederne un’altra ancora, ma a un tratto sentì gli occhi farsi pesanti e le forze che lo abbandonavano e cade all’indietro sui cuscini.

“Sogni d’oro asgardiano”, fu l’ultima cosa che sentì.

 

* * *

 

Se fallirai...Se il Tesseract non ci verrà consegnato...Non esisteranno regni o lune deserte...né crepacci dove lui non verrà a cercarti!

Pensi di conoscere il dolore? Lui ti farà capire...Quanto quel dolore sia…

Niente!”

La voce dell’Altro risuonava nell’aria.

Thanos era seduto sul suo trono, davanti a lui, guardandolo con gli occhi pieni di soddisfazione mentre il suo servitore camminava girando intorno a Loki .

Quest’ultimo si trovava inginocchiato davanti al possente titano imbrattato dal suo stesso sangue, talmente tanto da creare una piccola pozzanghera rossa.

L’Altro si avvicinò a lui, toccandogli la testa causando un bruciore lancinante che lo fece urlare dal dolore.

 

Loki si svegliò di soprassalto con la fronte sudata e gli occhi spalancati.

Dopo aver capito di essere tornato alla realtà, cercò di toccarsi la testa accorgendosi così di avere le mani e i piedi legati tra loro, impedendogli qualsiasi tipo di movimento.

“Maledetta vanir” disse a denti stretti nell’oscurità.

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Thor / Vai alla pagina dell'autore: Noham