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Autore: pastelwriting    10/01/2019    3 recensioni
[702 parole; SPOILER! NON LEGGERE SENZA AVER LETTO IL MANGA: capitoli che saranno animati solo nella quarta stagione dell'anime; missing moment tra Mirio e Tamaki, potete leggerla sia come brotp che come otp]
Dalla storia:
«Volevo chiederti… come stai?»
Mirio restò sorpreso davanti a quella domanda.
«Che intendi dire? Sto benone!»
«Mirio… non dormi da giorni e quel sorriso… non è lo stesso che avevi prima – finalmente, Tamaki alzò lo sguardo verso di lui – sei il mio migliore amico, ti conosco troppo bene»
Genere: Angst, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mirio Togata, Tamaki Amajiki
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Da settimane, Mirio non riusciva a dormire.
Continuava a rigirarsi nel letto per quelle che gli sembravano ore, mentre gli tornava alla mente quanto accaduto durante il salvataggio della piccola Eri.
Ripensava a cosa avrebbe potuto fare di diverso se avesse avuto l’occasione di tornare indietro.
Non che avesse importanza, visto che era perfettamente consapevole che non sarebbe mai tornato indietro, purtroppo.
Non si pentiva di aver sacrificato il suo quirk, di essersi sacrificato per Eri. Era la cosa giusta da fare e si sa, gli eroi fanno sempre la cosa giusta.
Perché il compito degli eroi è quello di salvare le persone, di portar loro speranza.
Eppure soffriva ogni giorno ed ogni notte in silenzio, al pensiero che la sua carriera fosse già terminata. Ma non avrebbe mai permesso a nessuno di notarlo, perché non è così che un vero eroe si comporterebbe.
Anche quella sera Mirio stava tentando invano di addormentarsi nella sua stanza del dormitorio, quando sentì inaspettatamente bussare alla porta.
«Serve aiuto?»
«Mirio, sono io, Tamaki… posso entrare?»
Mirio balzò giù dal letto e aprì la porta all’amico senza esitazione, nonostante Tamaki non fosse solito farsi vedere così tardi in giro per i dormitori; preferiva restare da solo nella sua stanza, quando poteva.
«Tamaki, che succede?» Mirio sfoggiava il suo solito sorriso rassicurante
«Posso entrare?» ripeté, senza distogliere lo sguardo dal terreno.
«Certo, certo»
Togata si spostò appena per lasciare lo spazio necessario perché l’amico potesse entrare, per poi richiudere la porta alle sue spalle.
«E’ successo qualcosa?»
Normalmente non si sarebbe preoccupato per la timidezza del suo amico, era sempre stato chiuso e riservato, ma mentre erano soli Amajiki riusciva a lasciarsi un po’ andare e a guardarsi intorno, piuttosto che continuare a tenere la testa bassa come stava facendo in quel momento: non era ancora riuscito a guardare Mirio negli occhi, e quest’ultimo capì immediatamente che qualcosa non andava.
«Io e Nejire avevamo intenzione di parlarti insieme domani – Tamaki si stringeva sempre di più nelle spalle – ma non ce la facevo più ad aspettare, così ora eccomi qui»
Mirio si sedette sul letto, le coperte buttate sopra a casaccio, e fece cenno all’amico di sedersi accanto a lui.
«Certo, ti ascolto»
L’altro lo raggiunse, tenendo le mani nelle tasche della tuta nera che probabilmente aveva indossato frettolosamente al posto del pigiama, soltanto per uscire e raggiungere la stanza di Togata.
«Volevo chiederti… come stai?»
Mirio restò sorpreso davanti a quella domanda.
«Che intendi dire? Sto benone!»
«Mirio… non dormi da giorni e quel sorriso… non è lo stesso che avevi prima – finalmente, Tamaki alzò lo sguardo verso di lui – sei il mio migliore amico, ti conosco troppo bene»
«Tamaki…?»
«Non ti sono stato vicino in queste settimane e… sto cercando di chiederti scusa – si coprì il viso con una mano – non posso nemmeno immaginare cosa si provi a perdere il proprio quirk»
«Tamaki – Mirio gli poggiò una mano sulla spalla, commosso dalle parole del suo migliore amico – non hai niente di cui scusarti. Continuerò ad allenarmi con voi e continuerò ad essere Lemillion. Non mi farò fermare da questa situazione, troverò un modo»
«Ti aiuterò anche io… io e Nejire ci impegneremo ad aiutarti»
Mirio lo osservò per un attimo: lui e Tamaki non avevano mai avuto una vera conversazione del genere, perché solitamente era Tamaki quello che aveva bisogno di rassicurazioni; e in ogni caso, quest’ultimo aveva altri modi per dimostrare a Mirio il suo appoggio, senza bisogno di comunicarlo a parole. Si conoscevano tra troppo tempo perché queste servissero ancora.
«Promettimi solo una cosa – Tamaki era ormai tornato a guardare Mirio, senza più nascondersi dietro alla sua mano – ricordati che non devi affrontare tutto da solo. Ricordati che ci sono anche io. Che ci siamo anche noi.»
Quasi Tamaki non fece in tempo a finire la frase che si ritrovò circondato dalle braccia di Togata, trovandosi impreparato di fronte a una simile reazione, sebbene se la sarebbe dovuta aspettare da un ragazzo come lui.
Mirio sentì delle lacrime pizzicargli gli occhi e affondò il viso nella spalla dell’amico, il quale si affrettò a ricambiare l’abbraccio.
«Grazie, Tamaki»
Tamaki non poteva vederlo, ma per la prima dopo la missione, Mirio stava sorridendo di nuovo.

 

Spazio Autrice
Ehilà! Se siete arrivati fino a qui significa che avete letto fino alla fine e ci terrei a ringraziarvi!
Che dire, è il mio primo lavoro in questo fanom e non me lo spiego considerando che Boku No Hero Academia è la mia ossessione da circa due anni e mezzo ormai, quindi era anche ora che facessi il mio debutto!
Sarò sincera, odio come mi è uscita questa os e ho scritto lavori ben migliori, ma ho deciso di pubblicarla in ogni caso; doveva essere molto più angst, più lunga e dal punto di vista di Tamaki, magari anche in prima persona. Non ho proprio capito come sono arrivata a questo punto ed è molto probabile che la riscriverò e ripubblicherò, ma mi farebbe comunque piacere sapere cosa pensate di questa versione della storia. Ovviamente è un missing moment che mi immagino tra i due ragazzi del grande trio (che ancora non ho capito nemmeno io se shippo oppure no, rip) e che dire, il fatto che siano amici d'infanzia e siano cresciuti insieme secondo me contribuisce a far stare malissimo Tamaki per quanto accaduto a Mirio, nonostante nel manga questi non sembra essersi fatto buttare giù (che eroe, ragazzi, che eroe).
Mi sto decisamente dilungando troppo, in ogni caso vi ringrazio ancora se avete letto ed ogni critica è ben accetta, negativa o positiva che sia!
Alla prossima,
-Ellie

 

  
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