Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Cometa1975    13/01/2019    0 recensioni
A cinque anni dalla fine della seconda guerra magica Hermione si trova sola in riva alla Senna...
ANGOLO AUTRICE
La storia è liberamente ispirata alla saga di Harry Potter, naturalmente i personaggi del mondo di Harry Potter sono di esclusiva proprietà della Rowling e la storia è fatta solo per puro divertimento e non a scopo di lucro.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
IN RIVA ALLA SENNA _ ONE-SHOT

Hermione Granger, eroina del mondo magico; mente brillante del Golden Trio; migliore strega della sua età; prima del suo corso; uscita dalla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts con ben sei M.A.G.O. con votazione Eccellente.

Baggianate, ecco cos'erano, tutte delle enormi baggianate.

Hermione guardava la Senna muoversi lenta davanti a lei. Si trovava a Parigi, città dell'amore tutta sola da alcuni giorni ormai. Già perché la suddetta strega che aveva tutti quegli epiteti altisonanti non aveva capito che il suo fidanzato, membro del famoso Golden Trio nonché astro nascente del Quiddich oltre manica l'aveva cornificata ben bene da mesi, forse anni. E lei come l'aveva scoperto? Oh semplice aveva ricevuto un gufo con la conferma dalla Magiaagenzia Immobiliare per un appartamento nella Londra Magica, peccato che lei un appartamento ce lo avesse già con il rosso in questione. Quello allora di chi era? Non c'era voluto molto per scoprire per chi fosse e di conseguenza buttare fuori di casa il fedifrago dai capelli color carota. Poi lei si era presa un aspettativa dal lavoro al Ministero e se n'era scappata a Parigi. Codarda.

Se ne stava lungo la Senna, seduta a vedere i bateaux mousches che correvano lenti sull'acqua placida. Erano giorni che era lì ed ancora non aveva visitato la città. Passava il suo tempo guardando il fiume e piangendo, a volte sospirando.

Draco Lucius Malfoy si godeva la vita; a cinque anni dal conflitto aveva lasciato Londra e si era ricostruito la reputazione a Parigi dove lavorava come pozionista su commissione. Viveva nella Parigi Magica in un attico di proprietà della madre che affacciava sulla Senna. Aveva preso un cane, un lupo cecoslovacco molto simile ai metalupi di quella serie babbana sui draghi e le spade. L'aveva chiamato Rastaban, come una delle due stelle più luminose della costellazione del Dragone, quella da cui derivava il suo nome. Era finalmente libero di godersi il suo tempo e viveva in bilico fra i due mondi, quello magico e quello babbano, prendendo il meglio da entrambi.

Stava passeggiando lungo la Senna, non lontano da casa, nel tardo pomeriggio dei primi giorni di settembre con il suo fidato Rastaban quando sentì un pianto sommesso ed il cane vibrare di preoccupazione. Seguì i lamenti ed arrivò vicino al fiume, dove a riva seduta con le gambe abbracciate al petto stava una giovane donna. Corporatura minuta ma slanciata con una massa di ricci incredibili. La riconobbe ancora prima di vederla in faccia: Hermione Jean Granger.

Cosa ci faceva la Granger a Parigi e sopratutto perché se ne stava tutta sola a piangere in riva alla Senna? Certo non poteva andare lì e dirle -Oh ciao Granger, che fai a Parigi tutta sola? E soprattutto perché piangi?- Cercò di raccogliere le idee e rimase immobile ad osservarla, lei assorta nei suoi pensieri sembrò non accorgersi della sua presenza. Rastaban era fermo a fianco del suo padrone in attesa di un comando. Poi lei si mosse e Draco turbato da quello che aveva visto ed impreparato ad affrontarla scappò via da lei, come una brava Serpe.

I giorni successivi Draco fece in modo di trovarsi nello stesso luogo alla stessa ora e lei era sempre lì piangente. Dopo una settimana decise che era abbastanza per Merlino lei era la Granger, la Mezzosangue che lo affrontava fiera per i corridoi di Hogwarts, non una donnetta qualunque. Aveva fatto le sue ricerche ed aveva scoperto che Weasley, quel pezzente imbecille, l'aveva tradita facendola diventare lo zimbello del Mondo Magico londinese. Forse la Granger non aveva retto allo scandalo ed era scappata, ma per tutti i maghi antichi doveva reagire.

Quel pomeriggio quando arrivò lei era sempre sulla riva, ma il cielo minacciava brutto tempo, fra un pò sarebbe iniziato a piovere. Draco fece un fischio e Rastaban si lanciò in una folle corsa travolgendo, quasi, l'ignara ragazza immersa nei suoi pensieri.

Hermione presa alla sprovvista cadde su un fianco sciogliendo la morsa in cui serrava le gambe e smettendo di piangere. Il lupo le si avvicino piano leccandole le lacrime. Hermione all'inizio fu spaventata da quegli occhi di lupo così glaciali ma poi si sciolse in quel gesto così affettuoso ed inaspettato da parte dell'animale.

Si mise a sedere con il lupacchiotto seduto compito e stava per chiedere se fosse di qualcuno quando una voce ben nota disse "Menomale Granger pensavo che saresti affogata con tutte quelle lacrime inutili! " Lei si voltò di scatto, gli occhi color ambra arrossati e stanchi per il troppo pianto ed i ricci intorno al viso umidi per le lacrime versate. "A te che te ne importa Malfoy! Lasciami stare!" ringhiò la riccia in un moto di stizza verso il suo vecchio nemico di scuola. "Andiamo Granger non mi dirai che Weasley merita tutte queste lacrime? E poi sei a Parigi, la città dell'amore. Sai quanti ne trovi meglio della donnola!" le disse il biondo con tono piatto. Hermione a sentire quelle parole ribollì di rabbia e rispose "Taci furetto che ne vuoi sapere tu di amore? Dimmi hai mai amato nessuno a parte te stesso e forse i tuoi genitori? Ti hanno mai spezzato il cuore? Oh no certo che no, tu un cuore non ce l'hai!" e detto questo si dileguò veloce come la luce mentre le prime gocce di pioggia bagnavano il terreno circostante. Draco rimase lì profondamente turbato, non tanto per le parole che le aveva rivolto la riccia, ma quanto per lo sguardo al tempo fiero, sprezzante e disperato che gli aveva riservato.

I giorni successivi nessuno dei due si recò in riva al fiume. Aveva piovuto tre giorni quasi incessantemente. Tre lunghi giorni in cui Hermione aveva avuto come un'epifania. Aveva smesso di piangersi addosso ed aveva iniziato a visitare quella meravigliosa città che era Parigi.

Il primo giorno senza pioggia Hermione si recò di nuovo in riva al fiume con la muta speranza di rivederlo. La irritava da morire ma non poteva negare che quel suo sguardo glaciale ed al tempo stesso preoccupato l'aveva colpita. Poi di sicuro il lupo era suo, lui l'aveva mandato per lei. Quello che aveva fatto l'animale era un comando ben preciso che solo il suo legittimo proprietario poteva avergli dato. Si ma perché? Erano tre giorni che si tormentava con quella domanda.

Il terreno era zuppo d'acqua ed Hermione non si sedette come suo solito vicino al fiume ma rimase in piedi ad osservarne il corso lento. Come sempre non lo sentì arrivare ma si accorse della sua presenza per via del lupo che le dette un colpetto leggero ad una mano per farsi coccolare.

"Non credevo che ti avrei rivista." disse lui lapidario. Il lupo non si muoveva dal fianco della riccia. "Credo tu piaccia a Rastaban" disse lui indicando l'animale fermo adesso fra i due. "Dovrai disinfestarlo allora visto che si prende certe libertà con una sangue sporco come me" disse lei più acida di quello che avrebbe voluto. "Sai come diceva il filosofo Eraclito? Tutto scorre – πάντα ῥεῖ (panta rei) Nessun uomo entra mai due volte nello stesso fiume, perché il fiume non è mai lo stesso, ed egli non è lo stesso uomo. Anch'io Granger, Hermione, che tu ci creda o no non sono lo stesso di cinque anni fa" e detto questo le voltò le spalle per andarsene ma sentì la sua voce tremante dire "Aspetta, volevo ringraziarti per avermi fatto aprire gli occhi. Ho iniziato a visitare la città. È bellissima anche sotto la pioggia... Non oso immaginare come sia sotto il sole." Lui si voltò guardandola con i suoi occhi color del cielo in tempesta che, alle parole della riccia, diventarono argento liquido ed un sorriso malizioso gli si dipinse in faccia "Oh e se avessi una guida degna di questo nome vedresti cose meravigliose mia piccola Mezzosangue" le rispose.

"Ti stai proponendo come tale, Draco?" chiese lei.

"Ci puoi scommettere Hermione, e forse anche oltre..." rispose il biondo e separò la distanza fra di loro prendendola per mano ed incamminandosi lungo la Senna al tramonto come una qualsiasi coppia a Parigi, con accanto il fidato amico a quattro zampe.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Cometa1975