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Autore: Fran_s    14/01/2019    0 recensioni
L'ennesima storia d'amore iniziata per sbaglio.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
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Mentre camminava tremante nel corridoio del quinto piano verso i bagni dei prefetti e dei capitani delle squadre di Quidditch, Harry si ritrovò a fare un bilancio della giornata e sperò che un bagno caldo sarebbe riuscito a farlo chiudere in positivo. Il libro del Principe Mezzosangue era stata sicuramente l’unica voce attiva, tutto il resto non faceva altro che fargli sperare di finire il prima possibile la giornata: Piton non aveva ritenuto il suo compito idoneo, la lezione privata di Silente era stata particolarmente pesante e durante tutti gli allenamenti aveva piovuto. Se non fosse stato per Ginny che gli aveva ricordato quanto fosse fortunato a poter usufruire di quel bagno, in quel momento sarebbe stato sotto le docce del suo dormitorio e non con una mano sulla maniglia della porta del bagno dei prefetti.
Il calore della stanza lo avvolse e, come se non bastasse che fossero già sporchi di terra, gli occhiali si appannarono impedendogli di vedere qualsiasi cosa esclusa una figura offuscata muoversi sulla superfice dell’acqua.
– Oh, scusami tanto – riuscì a farfugliare quando ormai aveva già portato la montatura al maglione per strofinare le lenti – ora, sì, ora vado. Solo, ti manca tanto?
– Potter
Storse le labbra chiedendosi come avesse anche solo potuto sperare di concludere la giornata rilassandosi.
– Cosa ci fai qui? Non vedi che è occupato?
Harry in sei anni non si era ancora capacitato di come una persona potesse risultare così antipatica dal solo tono di voce.
– Forse dovresti chiedere a mammina di cambiarti occhiali – aggiunse Draco con un ghigno a modificargli il viso non trovando risposta del moro.
Non avendo voglia di concludere la giornata litigando con una persona che riteneva troppo infantile, Harry si girò su se stesso intenzionato ad andarsene e non rischiare di lanciare qualche maleficio a Malfoy Junior.
– Per la domanda di prima – sentì parlare dietro le sue spalle – sono appena entrato e ho intenzione di rimanere fino all’ora di cena qui dentro.
Draco vide Potter bloccarsi a un passo dall’ingresso e sussultare leggermente, sembrava che le sue parole gli avessero fatto cambiato idea.
Harry aveva realizzato solo in quel momento che aveva a qualche metro di distanza Malfoy nudo e che non avrebbe potuto perdere un’occasione d’oro come quella che gli si era mostrata per fare chiarezza sui suoi dubbi, così si girò e un sorriso di felicità cercò di impossessarsi del suo viso.
– Vedi, oggi non posso proprio rinunciare al mio bagno caldo, non ti dispiacerà se ti faccio compagnia, vero?
Camminò verso la parte opposta della vasca rotonda in cui si trovava Malfoy e mentre si sfilava la divisa fradicia si chiese come avrebbe dovuto reagire in entrambe le situazioni che sarebbero potute accadere. Se Malfoy avesse veramente avuto il Marchio Nero avrebbero combattuto? E se non l’avesse, sarebbe rimasto lì con lui tutto il tempo? Decise che l’improvvisazione era la scelta migliore.
Appena si immerse in acqua cercò il Marchio, ma riuscì a scorgere solo la parte esterna degli avambracci sotto la superfice.
Sprofondò con tutto il corpo sott’acqua cercando di trovare una soluzione e quando riemerse la trovò proprio davanti a lui: Malfoy si era alzato dal gradino su cui era seduto e si era mosso di poco verso di lui.
– Effettivamente la tua presenza mi disturba.
Parlando aveva mosso in avanti le braccia e Harry si sentì investire dalla delusione, sarebbe dovuto essere felice, ma se ne era convinto così tanto e si era sbagliato; volle controllare ancora un‘ultima volta e nessun segno sembrava violare la sua pelle. Hermione aveva ragione, lei aveva sempre ragione d’altronde, e ora sarebbe anche potuto tornare ai dormitori.
Il fruscio dell’acqua lo risvegliò dai suoi pensieri e indicò che Draco si stesse ancora muovendo.
I suoi occhi si concessero di esaminare anche il resto del corpo di Malfoy; i capelli bagnati erano tirati indietro lasciando libera la fronte e i muscoli del busto erano leggermente definiti. Il Prescelto si accorse per la prima volta che, nonostante tutto quello che provava per l’altro, Malfoy era veramente un bel ragazzo, specialmente senza maglietta.
– Cos’è, oltre che cieco sei anche sordo Potter?
– L’ultima volta che ci siamo incontrati però non credevo di averti disturbato così tanto.
Harry non sapeva esattamente cosa l’avesse portato a pronunciare quelle parole e, al contrario di quanto si aspettasse, non provò alcun tipo di vergogna e gli venne naturale puntare il suo sguardo nel ghiaccio dell’altro il quale - non prima di essere rimasto un momento bloccato dallo stupore per la risposta inaspettata - sfoggiò un sorriso beffardo e gli si avvicinò tanto che allungando un braccio avrebbero potuto toccarsi.
– Sai Potter, dovresti prestare più attenzione: se qualcuno sapesse della tua reazione al bacio e del fatto che siamo in una bagno, da soli e mezzi nudi potrebbe pensare male.
– Non vedo come qualcuno possa pensare a qualcosa di simile dato che ci odiamo.
Harry evitò deliberatamente di soffermarsi sulla reazione nominata da Malfoy - proprio come lui aveva fatto poco prima - e quest’ultimo, come se non stesse aspettando altro che quelle parole, si avvicinò lentamente e posò la mano destra sul lato sinistro del collo del Prescelto, toccandogli contemporaneamente sia la nuca che la mascella.
Harry cercò di arretrare, ma dietro di lui trovò subito il gradone della vasca e, mentre iniziò a protestare verbalmente per quel contatto, Draco gli si avvicinò all’orecchio e la mano sinistra andò ad allontanare i vestiti di Potter dal bordo vasca, “preferisco un altro tipo di scontro tra bacchette” gli suggerì la sua mente e mentre ancora stava sorridendo tra sé e sé per il suo pensiero, si chiese come fosse possibile che Potter non stesse veramente reagendo alle sue azioni, insomma un pugno sarebbe stato sufficiente ad allontanarlo se avesse voluto e, al contrario, aveva smesso di parlare e il suo respiro stava diventando più profondo.
– Ad esempio potrebbero notare qualche segno.
Il biondo parlò con una voce leggermente più profonda muovendo poi il viso dall’orecchio fino ad arrivare alla clavicola per darle un morso veloce e poi posarci sopra le labbra leggermente aperte, al quale tocco umido a Harry fu subito chiara l’intenzione dell’altro di lasciargli un segno livido ben visibile.
Come Draco, anche Harry decise che, se sfruttato bene, il tipo di relazione che si stava andando a creare con l’altro avrebbe potuto portare grossi benefici; a nessuno dei due mancavano ragazze disposte a passare qualche ora in loro compagnia sotto un lenzuolo e alcune erano anche carine, ma nessuna provava vero interesse per i due, bensì per la notorietà che sarebbe loro affluita una volta raccontati i motivi dei loro incontri all’intero mondo magico.
Non che a Draco interessasse Harry sotto il punto di vista affettivo o viceversa, anzi, ma almeno entrambi erano ben consapevoli che nessuno dei due sarebbe andato per i corridoi di Hogwarts a raccontare nulla. In quel momento il sesso divenne consapevolezza liquida di una soluzione utile a dare sfogo alle loro frustrazioni e liberare loro dei compiti di cui erano carichi e, proprio come l’acqua in cui erano immersi, la consapevolezza gli si insidiò in ogni poro portando piacevole tepore fin dentro agli organi.
Concluso il processo di accettazione dei propri bisogni, Harry si impose di richiamare un quantitativo maggiore di sangue al cervello e comandò le proprie braccia ad alzarsi e allontanare il biondo dal proprio corpo. Il distacco fece capire a Draco di aver sbagliato tutto; non aveva solo fatto intendere a un’altra persona di volere dei rapporti -non corrisposti- con lei, ma l’aveva fatto capire a Harry Potter; iniziò così a maledirsi mentalmente per aver agito d’impulso e un leggero sentore di imbarazzo gli colorì il viso anche se il moro di fronte a lui non lo notò per via del vapore che li divideva.
Il biondo stava per girarsi e andarsene quando l’altro gli sfiorò il braccio sotto l’acqua per attirare la sua attenzione – entrambi – iniziò a dire tentennando – abbiamo le nostre cose a cui badare e poco tempo per una relazione vera, giusto? – non aspettandosi nessuna risposta da parte di Malfoy, continuò a parlare più velocemente – quindi a me va bene andare avanti, ma nessuno deve saperlo. Nessun segno, chiaro?
Mentre il suo tono divenne sempre più duro, sul viso di Malfoy apparve un sorriso che fece venir voglia ad Harry di tirargli un pugno per farlo sparire, ma si trattenne e il Purosangue non perse tempo a bloccarlo tra il suo corpo e il bordo della vasca facendo scivolare la sua coscia destra tra le sue gambe.
– Mi sembra di aver capito che non ti dispiacciono i miei baci quindi – aspettò un secondo prima di proseguire e mise il suo naso di fronte a quello dell’altro senza toccarlo – posso?
Appena Harry gli diede il suo consenso con un leggero movimento della testa Draco gli si avvicinò con cautela e premette le labbra sulle sue, Potter ebbe l’impressione che il biondo si stesse trattenendo così fece scorrere la sua lingua all’interno della bocca dell’altro per poi staccarsi emettendo un leggero schiocco con la lingua.
– Non ti facevo così timido Malfoy – pronunciò con un leggero sorriso
Prendendola come una sfida, iniziò un bacio ben lontano dall’essere pudico mentre la sua gamba cominciò a fare attrito con l’intimo di Harry il quale si lasciò sfuggire un verso di piacere dalla gola e si compiacque quando, avvicinando a sé i fianchi di Draco, fece sbattere il suo basso ventre con la propria anca sentendo che anche l’altro era stimolato dal contatto.
Draco strinse con entrambe le mani la mandibola del moro e, ancora nella sua bocca, mosse la schiena ad onda facendo strofinare con lentezza estenuante le loro virilità, separate da soli strati leggeri di cotone. Gemette rocamente un’ultima volta prima di staccarsi velocemente permettendo all’acqua ancora una volta di separarli, fissò il proprio sguardo ghiaccio intenso nelle iridi verdi per un profondo attimo e mettendo le proprie braccia sul bordo della vasca si issò gocciolante, raccolse i suoi indumenti in un unico gesto e lasciò Harry esterrefatto in solitudine nel bagno senza proferire alcuna parola.



 
Bene bene bene, sto agiornando Kamikaze dopo un anno. Che dire.
Chissà quando ci risentiremo ancora.
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