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Autore: coriandolo    14/01/2019    5 recensioni
''-Non ho una faccia schifata. - ribatti immediatamente.
-Non si direbbe.
Non rispondi, limitandoti a lanciarle un'occhiataccia che, almeno nella tua mente, dovrebbe essere intimidatoria.
-Mi sembra di essere minacciata da un cucciolo. - ride lei guardandoti e scuotendo la testa.''
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Have you ever loved?











-Brittany aspetta! Non è come sembra!


Dopo una giornata impegnativa come quella che hai avuto oggi non ti aspettavi di certo di trovare la tua ragazza a letto con il tuo migliore amico.


-Non è come sembra?! Ma mi hai presa per una stupida?! - urli in preda alla rabbia – Da quanto va' avanti questa storia?

Mormorano qualcosa di indefinito in risposta.

-Da quanto?!

-Sei mesi. - ha il coraggio di confessare Chad a testa bassa.

-Wow. - esclami sorpresa – Sei mesi e non mi sono accorta di nulla… Mentre io mi facevo il culo per poter mettere qualcosa da parte per il nostro futuro tu te lo stavi scopando nel nostro letto!

-Questa è la prima volta che lo facciamo qui…

-E questo dovrebbe farmi stare meglio Jess?! - urli ancora.

-Brit-

-No. - la zittisci subito alzando una mano – Quando torno non voglio trovarvi qui. E voglio che spariate entrambi dalla mia vita. - concludi uscendo dalla stanza e sbattendo la porta alle tue spalle.










○○○○○












Cammini stringendoti nel tuo cappotto beige mentre una folata di vento ti costringe a nascondere maggiormente il viso nella tua enorme sciarpa blu.

Il cellulare che hai in tasca prende a vibrare per l'ennesima volta, lo tiri fuori giusto per poter vedere un'altra chiamata in entrata da parte di Jess che prontamente rifiuti.


Non pensavi che la tua vita potesse prendere una svolta del genere.

Insomma…

Pensavi che Jess fosse quella giusta.

E invece… Ti ha tradita.

Ti ha tradita per tre mesi con Chad!


Cercando di distrarti, osservi attentamente il paesaggio intorno a te.


Central Park è coperto da una candida coltre di neve.

Ci sono poche persone in giro.

Qualche coppia qua e là e alcuni artisti di strada.


Vicino ad un lampione c'è un signore anziano, sull'ottantina, vestito con un vecchio completo grigio visibile attraverso il suo impermeabile marrone e una fedora nera sulla testa che suona una melodia malinconica con il suo sassofono.


-Se non ti piace puoi anche andare via.


E' una voce roca e femminile quella che arriva alle tue orecchie.

Ti guardi attorno cercando di capire a chi possa appartenere.

In questo angolo di parco ci siete tu, il sassofonista e una ragazza dai lunghi capelli neri seduta per terra qualche metro più in là.

Considerando che il sassofonista non ha smesso di suonare neanche un secondo e che è decisamente un uomo, è lei quella che ha parlato.

-Scusami? - dici avvicinandoti a lei.

-Se non ti piace la sua musica puoi anche andare via piuttosto che stare ferma lì a guardarlo con faccia schifata. - ti risponde senza alzare gli occhi dal quaderno che ha poggiato sulle gambe.

-Non ho una faccia schifata. - ribatti immediatamente.

-Non si direbbe.

Non rispondi, limitandoti a lanciarle un'occhiataccia che, almeno nella tua mente, dovrebbe essere intimidatoria.

-Mi sembra di essere minacciata da un cucciolo. - ride lei guardandoti e scuotendo la testa.

Adesso che ha alzato il volto verso di te, la luce fioca del lampione ti consente di vederla meglio.

I lunghi capelli scuri incorniciano un volto dalla pelle ambrata, i suoi occhi sono scuri come la notte, le sue labbra carnose sono aperte in un sorriso che ai lati mette in mostra due fossette carinissime.


Ti si mozza il respiro in gola per un attimo.


Il cuore inizia a battere velocemente nel tuo petto.


Non hai mai avuto una reazione del genere.

Neanche la prima volta in cui hai visto Jess, che pensavi fosse quella giusta.


E' solo che…

Questa ragazza è bella.

Anzi no.

E' bellissima.


-Stai bene?

-Cos-Io… No… Cioè- scuoti un attimo la testa cercando di rimettere ordine nella tua testa – Sto bene.

-Mmh.

I suoi occhi prendono a vagare lungo la tua figura e immediatamente senti le guance andarti a fuoco.


Cerchi di spostare l'attenzione su qualcos'altro.


Sporgendoti verso di lei, grazie alla differenza d'altezza tra di voi, riesci a vedere cosa stava disegnando poco fa sul suo quaderno.

E' un ritratto del sassofonista alle tue spalle, realizzato con la penna nera che la ragazza stringe tra le mani.

-Wow… - mormori impressionata.

Lei sembra accorgersi della direzione del tuo sguardo e, spostando una ciocca di capelli dietro l'orecchio con aria imbarazzata, alza le spalle.

-Non è un granché. - commenta a bassa voce.

-E' bellissimo.

Ti sorride timidamente nello stesso istante in cui piccoli fiocchi di neve iniziano a scendere, danzando, dal cielo.

I tuoi occhi non si staccano da lei mentre sistema il quaderno all'interno di una borsa che ha al suo fianco e si rimette in piedi.

Indossa un cappotto grigio che si ferma alle ginocchia, dei pantaloni neri e ai piedi un paio di stivali anch'essi neri.

-Be' meglio andare via prima che si scateni una tempesta di neveArrivederci…

-Brittany. Il mio nome è Brittany. - aggiungi subito.

-Arrivederci Brittany. - pronuncia il tuo nome con una tono di voce che ti scalda tutto il corpo.

Ti sorride ancora una volta prima di superarti.

-Ci vediamo in giro Santana. - la saluta il sassofonista.


Santana.


-Stanne certo Frank. - senti ancora la sua voce.


Santana.


-Santana! - esclami voltandoti prima che tu possa rendertene conto.


Lei è lì, ti fissa con un sopracciglio alzato.

Tu rimani immobile.

Non sai cosa dirle.

Sai solo che non vuoi che vada via. Vuoi sentirla ancora parlare, vuoi sentirla ancora pronunciare il tuo nome. Vuoi chiederle della sua vita, dei suoi disegni.


Vuoi sapere tutto di lei.


-Ti...Uhm… Ti va di bere qualcosa con me?


Lei continua a fissarti.

Sei sicura che Frank il sassofonista, nel mezzo, stia seguendo con interesse la scena.

Senti l'ansia divorarti dall'interno mentre realizzi che, forse, questa non è stata una delle tue migliori idee.

Insomma, invitare una sconosciuta a bere qualcosa con te non è una cosa normale.


-Okay.

-Okay? - chiedi per avere la sicurezza di aver capito bene.

-Sì, okay.


Il tuo cuore riprende un ritmo pazzesco.


Che accidenti ti sta succedendo?












○○○○












Decidi di portarla in un piccolo pub che adori e in cui invece Jess non ha mai voluto mettere piede perché 'E' così rozzo.'

Dio mio…

Ora che ci ripensi…

Come accidenti hai fatto a pensare che lei potesse essere quella giusta?


-Bel posticino.


Santana richiama la tua attenzione guardandosi attorno una volta che avete preso posto al tavolo.

Mille lucine sono appese al soffitto, il vostro tavolo in realtà è una vecchia botte e sui muri ci sono diversi graffiti.

-Non mi stai prendendo in giro vero? - chiedi dubbiosa.

-Per niente.

-Oh. Okay. - sorridi.

Un cameriere vi si avvicina per prendere le vostre ordinazioni. Un bicchiere di vino per te e una birra per lei.

-Non sembri un tipo da vino. - commenta Santana non appena il ragazzo si allontana.

-Non mi dispiace un bicchiere ogni tanto. - dici alzando le spalle.

-Mh.

La conversazione si interrompe qui.

Scorrono alcuni minuti di silenzio durante i quali ti guardi attorno mentre pensi che forse questa non è stata davvero una buona idea.

Non appena hai il tuo calice di vino davanti a te, inizi a sorseggiare subito.

Santana ti osserva con aria divertita.

-Ti rendo nervosa? - ti chiede per poi prendere un sorso dal suo bicchiere di birra.

-No! - esclami con tono di voce un po' alto, attirando l'attenzione di alcune persone.


Le tue guance vanno a fuoco per l'imbarazzo.


-Sai Brittany…


Oddio.

Oddio.

Deve smetterla di pronunciare il tuo nome in quel modo.


-Non mi hai ancora detto perché mi hai invitata a bere qualcosa. - continua mentre con un dito traccia una piccola venatura della botte – Non vorrai mica portarmi a letto, vero?


Per un singolo istante hai rischiato di strozzarti con la tua stessa saliva.


-M-ma per chi mi hai preso?!

Lei ride e tu non puoi far altro che osservare ancora una volta quelle adorabili fossette.

-Sto scherzando, sto scherzando. - sorride ancora prima di prendere un altro sorso dalla sua birra – Non sono così facile.

-Giusto per essere chiare, ti ho invitato a bere qualcosa perché ho un assoluto bisogno di stare lontana dal mio appartamento.

-Mmh… Fammi indovinare, la tua coinquilina o il tuo coinquilino hanno appeso un calzino fuori la porta della loro stanza e quindi sei qui in modo da non sentire rumori molesti?

-Direi più qualcosa del tipo 'Ho sorpreso la mia ragazza a letto con uno dei miei migliori amici'. - mormori mentre con l'indice tracci il bordo del tuo bicchiere.

-Oh… Uhm… Mi dispiace, non immaginavo una cosa simile.

-Pensavo fosse quella giusta, sai? Dopo il nostro primo anno insieme ho iniziato a pensare di poter realmente costruire qualcosa con lei… E invece negli ultimi sei mesi lei si scopava un altro.

Non sai perché le stai raccontando quanto accaduto, la conosci da meno di due ore, però lei è lì e ti guarda con l'aria di chi è veramente dispiaciuto e vuole aiutarti in qualche modo.

-Ti dico cosa penso io. Se una persona è quella giusta lo sai subito. E il fatto che tu abbia dovuto attendere un anno per iniziare a pensare ad un futuro con questa ragazza, per me significa che non era quella giusta per te.

-Ma… Come puoi saperlo? Come puoi sapere che una persona sarà quella giusta?- chiedi genuinamente curiosa – Credo sia una cosa impossibile.

-Non è impossibile. - ti sorride – E' tutto nelle piccole cose.

-Nelle piccole cose?

-Mh-mh. - annuisce guardandosi attorno – Ad esempio… Quella coppia lì. - dice indicando con un cenno una coppia di ragazzi seduti in un angolo del locale – Non dureranno molto. Quella specie di hobbit con il papillon sta parlando ininterrottamente da non so neanche quanto tempo e quel fantasmino che ha di fronte è palese che non stia ascoltando nulla di quello che dice. Sarà una storia da una botta e via.

Tu osservi la coppia, notando che… Sì. Forse Santana ha ragione.

-Mentre quelli lì… Quelli lì ce la faranno.

Segui ancora una volta il suo sguardo, stavolta fisso su di un tavolo vicino alle vetrate del locale dove una ragazza di colore e un biondino dividono un frappè.

-In base a cosa pensi che loro possano farcela? - chiedi scettica.

-Guardali bene. Guarda lei, con il rossore sulle guance ben visibile nonostante il colore della pelle e quella timidezza che solo chi è ad un appuntamento in cui sperava da sempre possiede. E guarda lui, guarda il sorriso che gli si dipinge in volto quando cerca di farla sorridere e ci riesce. E' questo quello che intendo Brittany. Nelle piccole cose c'è il vero sentimento. Sarò una romantica nell'animo, ma io ci credo all'amore a prima vista. E credo proprio che il tuo rapporto con quella ragazza non si basasse sull'amore… Affetto sì, almeno all'inizio, ma non è mai stato amore.


La guardi negli occhi per qualche istante.

Ha un fascino particolare.

Dal modo di parlare, al modo in cui si pone.

Ti affascina tutto di lei.


-E' bellissimo quello che hai detto.

-Descrivo solo la mia visione dell'amore. - ti dice alzando le spalle – Qual è la tua? - ti chiede curiosa.

Ti prendi ancora una volta un istante, sorseggiando dal tuo calice di vino, questa volta per riflettere.

-Per me l'amore è… Calore.

-Calore?

-Sì. Calore. E' quel calore che ti avvolge non appena i tuoi occhi incontrano quelli dell'altra persona. E' quel calore che ti avvolge quando siete entrambe nella stessa stanza e, anche se non l'hai ancora vista, tu sai che lei c'è. E' quel calore che ti avvolge quando pensi a lei e immediatamente un sorriso ti si dipinge in volto. - spieghi – Ecco cos'è per me l'amore.

-E quando pensavi alla tua ragazza… Sorridevi, Brittany?

-Beh… Ora che mi ci fai pensare, no. - ammetti sorpresa dalla tua stessa risposta – Non fraintendere, all'inizio della nostra relazione sì. Sorridevo. Però… Non so, credo… Credo che…

-La fiamma si sia spenta. - conclude lei per te – Questo dimostra che ho ragione. Non l'hai mai amata per davvero.

-E tu? Hai mai amato qualcuno 'per davvero'? - le chiedi facendole il verso.


Un mezzo sorriso le si stampa in viso, mentre scorgi una luce particolare nei suoi occhi.











○○○○












Durante il corso della serata hai capito una cosa.

Santana è un completo mistero.

E tutto di lei ti cattura.


Il modo in cui parla...

Ti ritrovi a pendere dalle sue labbra, aspettando ansiosamente il momento in cui pronuncerà ancora una volta il tuo nome in quel suo modo particolare.


Il suo sguardo…

Il suo sguardo sembra scavarti dentro, raggiungendo gli angoli più nascosti della tua anima.

Ti senti nuda sotto il suo sguardo.

E la cosa ti eccita e spaventa al tempo stesso.





Non ti sorprendi quando a fine serata ti ritrovi con la schiena contro la porta della camera di un hotel e la sua bocca che lascia una scia di baci ardenti lungo il tuo collo.


Lo sai che è sbagliato quello che stai facendo.

La conosci da poco più di tre ore, non sai neanche quale sia il suo cognome.


Eppure c'è qualcosa tra di voi...


C'è qualcosa su cui al momento non riesci a concentrarti perché le labbra di Santana ti distraggono da qualsiasi pensiero coerente tu stia cercando di creare nella tua mente.


Le sue mani lasciano per un istante i tuoi fianchi, mentre le senti armeggiare con la maniglia della porta alle tue spalle.

Con le mani sulle sue guance la avvicini al tuo viso, perché vuoi sentire le sue labbra sulle tue.

Devi sentire le sue labbra sulle tue o rischi di impazzire.


-Giusto per mettere le cose in chiaro… - sussurri con respiro leggermente affannato – Di solito non è così semplice portarmi a letto.

-Vale anche per me. - la vedi sorridere prima che unisca finalmente le vostre labbra.












○○○○












La mattina dopo, ti svegli indolenzita nel miglior modo possibile.


Con la mano cerchi dall'altro lato del letto un corpo caldo a cui stringerti.

Ma trovi solo una superficie fredda.


Scatti a sedere coprendo con il lenzuolo il tuo corpo nudo, mentre con lo sguardo cerchi per tutta la stanza qualche segno della presenza di Santana e con le orecchie cerchi di captare qualche rumore che possa confermare che non se ne sia andata.


Ma non c'è nulla… Solo i tuoi vestiti, sparsi per la stanza la scorsa notte, ora poggiati con cura su di una sedia.


Senti piccole lacrime scivolarti lungo le guance.

'Sedotta e abbandonata' ti ritrovi a pensare.

Lo sapevi già a cosa andavi incontro, una notte e nulla di più.

Eppure…

Fa un male cane essere lasciate così.


Inizi a rivestirti, mentre con rabbia continui ad asciugare quelle dannate lacrime che non accennano a fermarsi.


Prima di uscire dalla stanza osservi per un istante il letto disfatto…

Eri sicura che ieri, su quel letto, avevate condiviso qualcosa di speciale.

Ma ora non sei più sicura di nulla.


Stai per girarti e uscire, abbandonando alle tue spalle una delusione che per qualche motivo pesa mille volte di più rispetto al tradimento di Jess, quando qualcosa cattura la tua attenzione.


Ai piedi del letto c'è qualcosa.

Una grande busta per lettere.

La apri, curiosa di vedere cosa possa esserci al suo interno.


Ci sono due fogli.

Ti si mozza il fiato quando vedi cosa c'è sul primo.


Un tuo ritratto in bianco e nero.


Sei tu quella ragazza che sta dormendo.


Avvolta solo da un lenzuolo, con i capelli che coprono i tuo seni e un'espressione di tranquillità che, sei sicura, non hai mai avuto in vita tua.


-Mio dio… - ti ritrovi a mormorare nella stanza vuota sedendo sul letto, mentre i tuoi occhi divorano ogni minimo particolare di quel disegno così perfetto da sembrare quasi una fotografia.


Il secondo foglio è una carta da lettere di un giallo pallido.

In una grafia elegante c'è scritto:



'Brittany,


mi dispiace davvero tanto doverti lasciare così.


Vorrei con tutto il cuore che le mie responsabilità di adulta potessero essere messe in pausa per passare il resto della mia vita con te, sotto questo lenzuolo bianco di questo hotel, e dimenticarmi del resto del mondo. Ma, le cose non sempre vanno come vogliamo.

Lo so, leggere che voglio passare il resto della mia vita con te ti ha spaventata. Ma sono una persona sincera, penso tu l'abbia ormai capito.


Quello che è successo ieri sera è stato… Indescrivibile.

So, anzi, sono sicura che anche tu abbia sentito una connessione tra noi.

Credo che il nostro incontro fosse predestinato.

Dovevamo incontrarci, noi due.


Brittany, ti sembrerà folle ma… Sono innamorata di te.

Il solo pensiero di dover lasciare questo letto tra poco, mi causa una fitta al petto.

Vorrei restare qui a guardarti per ore, mentre dormi, e tracciare all'infinito con la punta delle dita i dettagli del tuo volto.

Ma, come ho già detto, le cose non sempre vanno come vogliamo.


Non so cosa tu possa provare per me.

Forse, pensi sia soltanto una povera pazza e la nostra notte insieme diventerà per te solo un ricordo.

O forse… Chissà… Potresti ricambiare il sentimento.


Ti chiedo solo di non chiudere il tuo cuore all'amore.

So che è tanto quello che ti sto chiedendo, soprattutto dopo la dura delusione che hai subito, ma ti chiedo di provarci.

Potrò non essere io la persona scelta dal tuo cuore e, dolorosamente, lo accetterei…

Ma non negarti nessuna possibilità.


Ci sono poche cose per cui vale la pena vivere, al mondo, l'amore è una di queste.


Ci rivedremo, Brittany.

Non so ancora quando ne come.

Ma ci rivedremo.


Per il momento, questo è un arrivederci.


Ti penserò ogni secondo e cercherò di parlare di te attraverso la mia arte.




Santana.




















Angolinoinoino dell'autrice: Ciao a tutti… Sono sparita per un po' e, forse, continuerò a farlo.

La vita è dura a volte e l'unico conforto, per me, è la scrittura.

Questa storia è composta da due capitoli. Sto lavorando sull'ultimo, quindi spero di aggiungerlo entro il fine settimana.

Non so se c'è ancora qualcuno là fuori che legga storie Brittana ma se vi capita di leggere e avete voglia di dirmi cosa ne pensate, vi ringrazio dal profondo del cuore.

A presto…


-coriandolo

  
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