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Autore: Lady Brandon    17/01/2019    1 recensioni
Appena terminata la guerra magica forse c'è ancora l'opportunità di salvare qualcuno e dargli la possibilità di vivere un'altra vita e veder sbocciare un altro amore anche se trovare la serenità non sarà semplice..
Questa storia è già stata pubblicata su Wattpad, la pubblicazione su EFP vedrà alcuni capitoli raggruppati.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Severus Piton | Coppie: Hermione/Severus
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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La sala grande era gremita di studenti che facevano colazione, Hermione era intenta a ripassare il libro di erbologia per il compito in classe mentre sbocconcellava distrattamente una fetta di pane e marmellata quando nella sala entrarono planando i gufi con la posta, inaspettatamente le cadde davanti una lettera. La strega la fissò per un attimo poi sgranò gli occhi strappando la busta, scorse velocemente le parole, più proseguiva più il cuore le batteva, una volta arrivata infondo ripiego' il foglio in fretta e lo infilò nel libro.

Quel giorno le ore parevano non voler passare mai, erbologia, aritmanzia, pozioni, le lezioni sembravano tutte infinitamente uguali, ogni tanto Hermione guardava fuori l'assolata giornata primaverile e pensava che quella sarebbe stata una serata perfetta per recarsi al confine con la foresta proibita a provare qualche incantesimo, d'inverno dopo cena andavano nella stanza delle necessità ma con l'arrivo della primavera avevano preso l'abitudine di andare fuori all'aperto, o nella zona della foresta o nei pressi del lago nero, Piton aveva così tante cose da insegnare e lei bramava di imparare il più possibile, specialmente gli incantesimi di difesa contro le arti oscure. Però il momento che preferiva era la strada di ritorno al castello, perché se durante l'andata lei gli raccontava delle lezioni della giornata  al ritorno parlavano di loro, delle cose che piacevano a entrambi e a volte quando era particolarmente buio lui con un braccio le cingeva le spalle mentre con l'altro reggeva la bacchetta.

Ma quella sera non sarebbero usciti, doveva dirgli della lettera. Avrebbe voluto correre da lui appena terminate le lezioni ma quel pomeriggio aveva promesso a Ginny di aiutarla a studiare per il compito di pozioni e quindi la giornata le appariva ancora più lunga.

Finalmente  terminata la cena Hermione salutò i compagni e si diresse alla torre, entrò con disinvoltura visto che passava più tempo lì che nella sua stanza, Piton era alla scrivania: "Buonasera".
"Buonasera" la giovane improvvisò un inchino sorridendo, "Devo dirti una cosa importantissima" mentre parlava era andata a sedersi sul bracciolo della sedia di lui che la guardò scocciato ma senza dire nulla, lei non se ne curò e proseguì: "Stamattina è arrivata questa" gli mostrò  la lettera: "Mi hanno accettata per una specializzazione in trasfigurazione e difesa contro le arti oscure a l'academie de magie a Parigi".
Piton trasalì: "Ma è fantastico, un'occasione unica! Non sapevo avessi fatto domanda".
"L'avevo fatta al sesto anno, prima della guerra" spiegò la strega "poi con tutto quello che è successo non ci ho più pensato, credevo fosse andata persa".
"Grazie al cielo no, non c'è nessuno più meritevole di te per frequentare una scuola così prestigiosa, solo i maghi migliori vengono accettati" le disse mentre apriva un cassetto della scrivania, "Volevo farti un regalo e questo mi sembra il momento più adatto" le porse un libro.
Hermione lo prese stupefatta: "Ma questo è...il libro del principe. Dove lo hai trovato?".
"Nella stanza delle necessità una sera che ti aspettavo, ero indeciso su cosa farci ma darlo a te m'è subito parsa l'idea migliore, ora poi, su quel libro ci sono appunti indispensabili riguardanti le magie oscure" disse pacato.
Hermione tentennava: "Non so se posso accettarlo e poi non ho ancora deciso se ci andrò".
Piton si alzò di scatto: "Spero che tu non parli sul serio? Hai studiato tanto, sei la strega più capace che abbia mai conosciuto e questa è  la tua occasione".
La ragazza ripiegò la lettera: "La specializzazione dura tre anni".
Lui strinse le labbra: "Tre anni sono nulla".
"Quindi secondo te devo partire" chiese triste.
"Assolutamente si" fu la risposta freddamente  distaccata.

Si trattenne solo altri pochi minuti poi si congedò e mentre scendeva i bui scalini a spirale aveva una stretta allo stomaco.
Sono una vera stupida, chissà cosa pensavo, forse che fosse triste e dispiaciuto o che mi dicesse di restare, figurarsi! Lui non pensa a me più di quanto io non pensi Lumacorno...
Una volta in camera si buttò sul letto e pianse finché non si addormentò.


 
  
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