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Autore: They are almost Canon    17/01/2019    1 recensioni
due bimbi, nati a tre anni di distanza, il primo Nicholas, segnato dall'identità del padre, il secondo Aetos, figlio di un valoroso Gold Saint e reincarnazione della silver dell'Aquila.
il destino li ha segnati fin dall'infanzia, nati nello stesso luogo, destinati a essere opposti, o forse gli dei hanno altri progetti per loro??
Genere: Angst, Avventura, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Gold Saints, Hades, Leo Aiolia, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'Tutto ciò che non vi ho mai raccontato'
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Nicholas e Aetos raggiunsero Aiolia per poi andare assieme a lui da Shion, a dichiarare che la missione era conclusa e a riferire ad Athena ciò che era deciso, cose che la Dea, fiera dei suoi cavalieri accettò. (dal capitolo precedente)

 

quel giorno i due non vollero parlare del loro legane con chichessia, qualcosa li bloccava, per Nicholas era forte il timore di un'altra reazione come quella inizialmente avuta dal padre.

<< Nicky.... coraggio. figurati se qui al tempio potrà succedere una cosa del genere >> tentava di

rassicurarlo il suo migliore amico, un civile, l'unico che sapeva tutto.

<< non lo so.... hanno acettato il doppio ruolo... tanti sono omosessuali ma una cosa è accettare se stessi, un'altra saperlo di tuo figlio, o nipote, o cugino che sia.... >> rispose tristemente il giovane guerriero << fatti forza Principe... hai affrontato tuo padre, puoi affrontare anche questa....>> replicò l'amico, rassicurandolo con un ampio sorriso e una pacca sulla spalla.

 

Ritornato a casa da scuola, pochi giorni dopo apparve a tutti estremamente pensieroso.

Milo lo prese da parte << deciditi a confidarti con qualcuno, anzi, fatelo TU e AETOS, sono giorni che vi vedo strani >> << Eh?? no Milo. va tutto bene, più o meno >> rispose timidamente il cugino.

<< Nicholas.... cugino..... ti conosco da prima che nascessi.... >> << non oggi dammi i miei

tempi... >> disse il ragazzo andando incontro ad Aetos, che sopprangiungeva di corsa vedendolo li raggiunse anche Milo, che a conoscenza della gravidanza di Lith , iniziata in questi mesi complicati e ormai giunta a termine chiese subito al giovane << è successo qualcosa a mamma??? >> << si, z-zio Saga la sta portando d'urgenza da zio Aiolos con papà >> rispose

Aetos trafelato << andiamo anche noi !! >> esclamò Milo, che avvisò il marito e si accordò per incontrarsi in ospedale, dove giunsero poco dopo.

<< Padre mio, dov'è mamma????? >> chiese Aetos, irrompendo con tutta l'irruenza dei suoi 16 anni, nella sal d'attesa dove Aiolia faceva su e giù nervosamente << Aetos, mamma è in sala parto, non so che stia succedendo, ma zio Aiolos m'ha vietato di entrare >> disse il Cavaliere del Leone al figlio.

Il cosmo dei due risuonò inquieto all'unisono, attirando l'attenzione di Aiolos, chiuso in sala parto coi colleghi << la mia famiglia, potrebbe gentilmente calmarsi? >> chiese via cosmo, riferendosi non solo ai due, ma anche al marito, tesissimo .

Passarono interminabili ore, alternate dal levarsi e abbassarsi dei cosmi, finchè improvvisamente, alle ore 22 di quel giorno di primavera un nuovo cosmo si elevò, mentre Archi – così fu chiamato - il secondo figlio di Aiolia e Lith , e fratellino di Aetos emetteva il suo primo, potente, vagito.

In quel momento Nicholas, si fece coraggio, prese per mano Aethos e lo trascinò nello studio di Aiolos, poco distante.

<< amore... che succede?? >> chise il giovane Saint dell'aquila << Ci ho pensato, noi ci amiamo e non è giusto tenerlo nascosto solo per una stupida paura, la vita va avanti e ne abbiamo una prova con la nascita di Archi, se le nostre famiglie ci tengono davvero a noi ci accetteranno cosí come siamo >> rispoge il semidio, per poi baciarlo focosamente, senza accorgersi del passare del tempo e del ritorno di Aiolos.

Dopo pochi giorni il bimbo venne portato al tempio dove venne presentato alla Dea che lo accolse durante una cerimonia festosa, finalmente dopo tanto tempo alla presenza di tutti, Cavalieri, Marine e Specter, uniti da Kanon ed ora da Nicholas, grazie alla sua decisione di far coesistere entrambi i suoi cosmi

 

Alla cerimonia, tra gli specter vi era anche Radamantys che mentre tutti tornavano alle loro dimore bloccò per un polso Kanon << aspetta.... >> << oh, Rady, dimmi >> sussurrò il marine.

<< non andare, ti prego.... abbi fiducia nella gente che vive qui... >> lo implorò il Cavaliere << ma Kanon, io vorrei, davvero... >> << e allora forza, Radamantys della Viverna, fallo, nessuno di noi ti caccerà >> intervenì Hyoga, che aveva assistito alla scena << Ha ragione lui, ora che la pace è ristabilita non devi più negarti la felicità >> intervenì Athena.

A quelle parole la Viverna decise di non andarsene << Milady, ho l'autorizzazione del Sommo Hades, e ne sono felice, ma vorrei che anche lei ci accettasse. Permetterebbe a me e Kanon di vivere il nostro rapporto alla luce del sole? E chissà, un giorno sposarci?? >> chiese tutto d'un fiato << ma certo, questo tempo di pace deve essere per voi periodo di gioia, vivete sereni >> disse la giovane, sorridendo poco prima di lasciar soli i due, che si lasciarono andare in un dolcissimo e liberatorio bacio.

 

Qualche giorno dopo Aiolos e suo nipote Aetos si stavano allenando in una piccola zona pianeggiante circondata da colline pietrose, un po' ovunque grandi massi sbucavano fra la terra. Erano armati di bastoni e indosso avevano solo qualche protezione di cuoio e senza le loro cloth, della quale il sagittario voleva essere sicuro che il nipote non facesse eccessivo affidamento.

 

Il ragazzo scartò a sinistra poi subito a destra, evitando due attacchi rapidissimi portati dallo zio. Fece un salto in aria, proprio mentre l'attacco di Aiolos lo costringeva a sbilanciarsi pericolosamente in avanti. Aetos calò il bastone con forza sul suo parente che lo afferrò con forza ritrovando nel frattempo l'equilibrio.

 

Stupito da quella mossa il ragazzo sprecò un istante prezioso, quello adatto a lasciare il bastone. Lo zio fece forza col braccio.

Il nipote, all'altro capo del bastone, fu schiantato a terra con la sua stessa arma. << Allora, cosa stai pensando ragazzino? Era palese che avresti dovuto lasciare l'arma, quando l'ho afferrata. Certe esitazioni non sono degne di un silver. >>

Aetos, disteso e dolorante, fece una smorfia a quelle parole perché veritiere ma non sapeva che rispondere perché lo zio era parte del problema. << Ho pensieri... anzi, ho un unico pensiero per cui non trovo una soluzione. >>

<< Non ti chiederò di cosa si tratta, ogni uomo ha diritto alla sua intimità. Ma sfuggire o rimandare il problema non serve. Posso chiedere cosa ti impedisce di trovare una soluzione? >>

Aetos guardava il cielo sopra di lui << Troppi pensieri, idee diverse, preoccupazioni diverse... troppo di tutto, non so quale sia la strada giusta. >>

<< Bene, alzati, conosco un trucco per schiarirsi le idee. >>

<< Sul serio? >> borbottò il nipote rimettendosi in piedi << Ti avverto, potresti morire. E papà non ne sarebbe felice >> lui aggrottò la fronte a quelle parole << Non importa, voglio provare. >> rispose motivato.

Un po' perché non voleva tirarsi indietro, per paura di fare una brutta figura con lo zio e in parte perché non credeva che lui gli avrebbe mai fatto realmente male.

<< Che devo fare? >>

<< Mettiti semplicemente in guardia, io ti starò davanti. Quando attaccherò, tu dovrai decidere il da farsi. Per superarlo pensa a qualcosa che ti stia molto a cuore. >>

Aetos fece come gli era stato detto, lo zio lo fronteggiava ad appena un paio di metri da lui. Nella mente del ragazzo intanto si alternavano pensieri diversi, mentre cercava di pensare a qualcosa che gli stesse veramente a cuore.

<< Allora procedo. >> disse estremamente serio Aiolos, lasciando cadere il bastone e mettendosi in guardia con i soli pugni.

Quello che avvenne fu una sensazione diversa da qualsiasi altra mai provata da Aetos, una pressione senza pari su tutto se stesso: anima e corpo, un istinto omicida furioso, tale da immobilizzare la sua mente.

Non pensava più a niente, non riusciva più a farlo. Ogni suo senso era focalizzato sul quell'istante di pericolo.

Sul pugno dello zio che inesorabilmente si stava avvicinando, ma a una lentezza incredibile che sapeva essere data dalla dilatazione dei suoi sensi.

Sapeva che sarebbe morto, di dover fare qualcosa ma l'unica cosa che in quel momento riusciva a fare era fissare stupidamente quel pugno a ogni istante più vicino.

All'improvviso ebbe un barlume, un'immagine di Nicholas gli venne alla mente. La sua mente sembrò risvegliarsi, all'ultimo secondo riuscì a inclinare la testa quanto bastava per evitare l'attacco dello zio che passò oltre.

La terrificante sensazione di morire scomparve, tutto sembrò tornare alla normalità un istante dopo. Aetos stava chino a terra, a riprendere fiato.

 

<< Cos'è stato ? >> chiese << Niente, uno scherzo della tua mente quando riconosce di aver davanti un avversario troppo forte. Di essere in un pericolo mortale, senza via di fuga. Molti uomini non hanno la forza di reagire davanti a esso, ma tu, caro nipote, ci sei riuscito e questo significa che c'è qualcosa a cui tieni molto. Se è questa cosa il motivo di tutti i tuoi pensieri, allora devi fare di tutto per stringerla a te se davvero ci tieni. Come essere pronte ad affrontare tutte le conseguenze dei tuoi gesti per ottenerla, non dimenticare mai la paura che hai provato in questi pochi istanti. Al confronto di essa, la paura generate dai tuoi dubbi sono come brezza davanti a un tornado. >>

 

Il ragazzo si trovò ad annuire, era vero, rispetto a quello che aveva provato le sue paure gli parvero ridicole. << Zio... ho bisogno di parlarti. >>

“ Che bello sguardo deciso.” pensò lui << Sentiamo ! >> disse << Sono innamorato di Nicholas! >> esclamò il sedicenne, tutto d'un fiato.

   
 
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