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Autore: A_Typing_Heart    17/01/2019    0 recensioni
«Andrà tutto bene, amore mio. Siamo insieme.»
«Inizia a fare molto caldo.»
«Lo so... durerà poco.»
Da lontano giunse a loro il barrito lontano di Ceylon, il loro elefante più anziano. La sua voce era inconfondibile.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ondeggiavano. Era meraviglioso ballare piano, dolcemente, l'uno nelle braccia dell'altro alzando appena la polvere di quella frenetica pista che vedeva ogni giorno cavalli, giocolieri, animali esotici e artisti di ogni foggia. Quella notte, invece, era tutta per loro: nessuno a trattenere il fiato mentre Joker scagliava coltelli uno dopo l'altro a un'indifesa assistente legata a una tavola di legno; nessuno scroscio di applausi dopo uno dei giochi illusori di Mister Mirror. Solo loro due e nient'altro di vivo.
L'illusionista del circo puntava lo sguardo sul viso dell'altro uomo, perdendosi in quei lineamenti che amava, illuminati dai bagliori irregolari di una fiamma.
«Mi sembra di sentirli.» disse il lanciatore di coltelli.
«Forse se ne sono accorti.» rispose l'altro. «Ma non è importante... non più, ormai. Non c'è nulla che possano fare.»
«Sei sicuro?»
«Fidati di me.»
Joker ebbe un lieve sussulto al rumore di qualcosa che cadeva e, quasi si vergognasse di questo, strinse Mister Mirror tra le braccia con forza.
«Mi fido di te. Di tutto quello che mi hai detto. Andrà così.»
«Andrà così.»
«È quello che vogliamo.»
«Sì, è quello che vogliamo... essere liberi.»
«Ed essere insieme.»
«Ed essere insieme.»
Qualche altra cosa, alle spalle di Mister Mirror, cadde. Il corpo di Joker, così stretto al suo, tremò.
«Ho paura, Mirror.»
Mister Mirror sorrise e gli accarezzò il viso accaldato. In quell'uomo adulto dal corpo alto e slanciato aveva sempre potuto scorgere la purezza di un bambino e quella notte non era diverso. Passò le mani guantate di nero fra i capelli bianchi. L'albinismo di Joker era la caratteristica fisica che più lo affascinava da sempre...
Buffo, pensò amaramente, che nemmeno in un luogo come il circo, quel circo che radunava casi umani dei tipi più disparati, due persone normali come loro non potessero essere accettate.
«Andrà tutto bene, amore mio. Siamo insieme.»
«Inizia a fare molto caldo.»
«Lo so... durerà poco.»
Da lontano giunse a loro il barrito sofferente di Ceylon, il loro elefante più anziano. La sua voce era inconfondibile.
«E gli animali?»
«Tranquillo... li ho liberati. Saranno già scappati.» gli disse Mirror in tono dolce. «Ceylon ci sta salutando. Ci conosce da tanto tempo.»
«Avrei voluto salutarlo anch'io.»
Mister Mirror accarezzò i capelli bianchi e diede un colpo di tosse. Era ormai la fine... ma restare immobili ad aspettare era così triste... così, strattonò le mani di Joker e lo portò più vicino al centro della pista.
«Sta cantando per noi, Joker... lui sa che mi piace ballare... balliamo, amore, balliamo la nostra ultima danza mentre la morte ci guarda! Diciamole che non la temiamo!»
L'uomo albino lo seguì in una danza caotica e sfrenata sulla melodia crepitante del fuoco che saliva, e saliva, con un coro di genti angosciate che si perdeva in un'orchestra dal suono troppo alto... fino a che Joker si accasciò a terra, quasi senza respiro. Anche Mister Mirror non aveva più la forza di ballare, e si lasciò cadere nella polvere bruciante accanto a lui.
«Vo... vederti...» balbettò Joker, tossendo.  «Ancora...»
Joker alzò la mano e rimosse la maschera che copriva ogni giorno la parte superiore del viso di Mister Mirror. Il suo occhio destro era di un blu intenso, mentre l'altro era reso bianco dalla cecità. La dita del lanciatore di coltelli sfiorarono senza ribrezzo le sue brutte cicatrici e un sorriso gli increspò le labbra.
«Sei bellissimo...»
«Ti amo...»
«Anch'io ti amo...»
Quell'ultimo bacio fu il più bello, perchè fu dato sulla soglia della libertà. Quando Mister Mirror separò le labbra dalle sue Joker era già in piedi accanto alla morte. Li vedeva entrambi e lei aveva un sorriso incoraggiante. Lui sembrava felice con lei.
Mister Mirror sorrise, ignorando il gran frastuono dell'incendio, e pochi istanti dopo fu in piedi con lui, come pochi minuti prima danzando.
«E ora... che cosa succede?»
«Niente.» disse la morte. «O tutto. Sta a voi.»
«Dove andiamo? C'è l'inferno, per noi?»
«Lo avete appena lasciato. Forse se proseguite trovate un posto dove fermarvi.»
Mister Mirror guardò Joker, che annuì e gli prese la mano.
«Allora... noi proseguiamo.»
«Saggia scelta.»
La morte voltò loro le spalle e Joker iniziò a correre, verso dove non lo sapeva. Mister Mirror lo seguì sorridente. Verso dove, non gli importava.
 
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