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Autore: Lilla204    17/01/2019    0 recensioni
Il lungo contatto con gli umani lo aveva reso quasi simile a loro, comprensivo e clemente. Ma il diavolo in persona poteva vivere queste emozioni? Emozioni che nei decenni passati sulla terra non aveva mai provato e che adesso per la donna che era stata volutamente messa sulla sua strada iniziava a percepire e che l'avevano reso vulnerabile davanti a lei, mostrandosi nella sua forma più demoniaca. A sconvolgerlo ancor di più era stata però la reazione di Chloe a tutto questo, una reazione inaspettata.
Genere: Erotico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Chloe Decker, Lucifer Morningstar
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Erano passate esattamente 24h dall’ultima volta che Lucifer aveva visto la detective, o meglio che lei aveva visto il suo volto demoniaco, volto che spesso utilizzava per incutere timore era nuovamente apparso e l’espressione di Chloe lo confermava. Era nudo davanti a lei e quest’ultima appariva spaventata se non addirittura terrorizzata, o almeno così gli sembrava, e l’unica cosa che aveva fatto era stato quello di fuggire, o meglio di volare via da quella strana sensazione di impotenza sfruttando le ali che amaramente odiava. Sì, si era sentito impotente, avvilito dall’assenza delle sue normali  capacità, tutto questo causato da un singolo evento che l’aveva reso così fragile davanti la sua partner. Lucifer si sentiva come pietrificato dalla paura letta negli occhi della donna che dopo diversi casi risolti si era reso conto di amare. Beh, da emerito fifone qual era, era fuggito, rinchiuso al sicuro del suo mega attico  fissando il panorama di una LA ancora dormiente.
Attendere il sorgere del sole mentre si ha in testa un vortice di pensieri  ed emozioni del genere può essere uno dei migliori rimedi, oltre ovviamente ad un buon whisky invecchiato di qualche decennio. Seduto su quel divano in pelle fissava l’alba, man mano il sole iniziava a levarsi da Oriente, con lentezza e pace,  e lui non era in grado neanche di alzarsi da quel divano per correre da Chloe  e raccontarle tutto dal principio, del destino a cui Dio l’aveva costretta, del fato beffardo che li aveva avvicinati e resi quasi necessari l’uno all’altra, ma la paura che quel suo corpo da umano percepiva era tale da non riuscire a muovere un muscolo. Bel modo di trascorrere una normale mattina feriale che si sarebbe potuta svolgere accanto alla detective, a risolvere un ennesimo caso  e invece aveva deciso di starsene lontano dal mondo esterno per il tempo che riteneva  giusto. Ma ovviamente il genere umano non era in grado di star lontano dalle peripezie emozionali di un giovanotto, a maggior ragione se si trattava di Lucifer, e quindi eccola lì, sull’uscio di quell’ascensore che aveva dimenticato di disattivare appena arrivato a casa, eccola la cara Dott.ssa Linda, Lucifer aveva avuto giusto il tempo di ruotare il capo all’arrivo dell’amica che gli si era avvicinata nell’immediato, abbracciandolo e non dicendo assolutamente nulla, ma comprendendo il suo stato d’animo, esperta qual era. Con  voce roca Lucifer le disse: “ Rimarrai in silenzio e accoccolata a me fino a quando? Sto bene io, è Chloe che dovresti aiutare, ha visto il vero volto del male, del mostro infernale per eccellenza, sarà ovviamente più scioccata di me.”  L’espressione presentatasi sul volto di Linda lo sorprese, come se avesse detto un qualcosa di ridicolo “Lucifer pensi davvero che non sia già stata da lei? Ma ovviamente dovevo assicurarmi che anche tu fossi tranquillo e cosciente del fatto che questo prima o poi sarebbe dovuto accadere, visto come eravamo rimasti alla nostra ultima seduta, eri intenzionato a dichiararti a lei senza raccontarle la verità?” com’era proprio della dott.ssa quel turbinio di informazioni l’avevano steso in un sol secondo, “Sei venuta a controllare se anche io fossi tranquillo?! Mi stai dicendo che Chloe dopo tutto quello che ha visto è tranquilla?? Ma è folle!”.  Linda effettivamente si rese conto di averlo preso in contropiede, forse Lucifer si aspettava che la detective si fosse barricata in casa tremante come una foglia per il terrore di incontrarlo nuovamente. Sembrava quasi che i ruoli si fossero invertiti.
 La sera precedente era stata effettivamente a casa della detective, poco dopo  lo scontro a fuoco che si era svolto nel luogo di incontro con il tenente Pierce, rivelatosi alla fine un impostore e un assassino, miracolosamente Chloe era rimasta illesa fisicamente ma sconvolta psicologicamente, fatto un breve check up in ospedale aveva chiesto di esser ricondotta a casa dalla figlia, e così le era stato concesso ma solo con la presenza di Linda. Messa a letto Trixie, le due amiche si erano sedute sul divano con una tazza di the caldo, Linda aspettava solo che lei parlasse, non voleva porla in una stretta ma darle la possibilità di aprirsi spontaneamente e conoscendola l’avrebbe fatto a momenti.
“Tu lo sapevi vero? Gli sei stato così vicino e si è aperto con te come non ha fatto con altri, lo saprai anche da parecchio. Mi sbaglio Linda?”  da buona detective  aveva azzeccato tutto. Il mio sguardo le fu solo da conferma che da lì in poi partì come un fiume “ Linda! Perché tenermelo nascosto per tutto questo tempo ? se lo sapevi dovevi dirmelo, sono la sua partner a lavoro ed effettivamente me ne sarei dovuta rendere conto prima io, con quelle mille metafore pensavo che volesse semplicemente interpretare un ruolo e non che mi..” pausa di vergogna “.. che mi dicesse la verità, lui me lo ha sempre detto ed io sono stata sempre distaccata dall’argomento, ma come potevo non farlo?! Poteva essere una cosa veritiera?! Ovvio che no. Ma in realtà lo è. Non so cosa pensare o cosa fare, cosa dirò a Trixie?” vedendola in quel vortice di pensieri Linda le si avvicinò posando le due tazze di thè bollente sul tavolino e stringendo le mani di Chloe tra le sue “ Ti stai arrabbiando perché non lo hai saputo subito? Il tuo comportamento nei suoi riguardi sarebbe stato differente? Trixie è una bambina non è necessario per ora farle scoprire un mondo che a suo modo è tutt’altro che reale.  Cosa senti? Paura?” ma capì che non era di paura che si trattava bensì di incapacità al credere che una cosa del genere potesse essere possibile, Chloe aveva un certo rispetto di Lucifer per il rapporto che avevano costruito negli ultimi mesi passati assieme ma adesso era veramente incazzata, sì diciamolo, era incazzata per essere stata tenuta all’oscuro di una serie di informazioni che le avrebbero reso chiari diversi misteri presentatosi nei numerosi casi risolti e nella presenza/assenza di ferite di arma da fuoco delle quali era stato vittima quel Diavolo. “Chloe se me lo permetti ti racconterei giusto qualcosina, dopodiché sarà lui se vuoi e se vorrà a risolvere qualsiasi altro dubbio tu abbia.” Come se avesse pronunciato una bestemmia la detective si alzo nell’immediato come per voler uscire, ma bloccata in tempo appena prima di varcare la soglia di casa “Linda io devo andare da lui! Deve dirmi tutto, dopo lo scontro, beh in realtà dopo che l’ho visto con il suo volto io l’ho perso di vista per così dire. Ho bisogno di parlare con lui subito.” Linda saggia quanto previdente riuscì a farla accomodare nuovamente sul divano e a tranquillizzarla, Lucifer era introvabile, subito dopo aver saputo dell’accaduto lei e Mazikeen erano state al Lux ma non avevano trovato nessuno, si erano decise a dividersi il compito, Linda sarebbe stata da Chloe e Maze si sarebbe occupata di Lucifer, avvisando immediatamente Linda appena fosse arrivato. La notte fu lunga, Chloe volle sapere ogni dettaglio della famiglia angelica, della Madre e del Padre di Lucifer e di come si fossero fatti vivi sulla terra, di Amenadiel e del gesto altruista fatto per l’anima dell’avvocatessa. Alle 5:30 la dott.ssa lasciò Chloe dormiente sul divano e sgattaiolò fuori dall’appartamento, Maze infatti l’aveva avvisata nella notte che Lucifer era tornato nel suo appartamento completamento coperto di piume insanguinate e con il viso sconvolto. Ed eccoci nuovamente in quel mega attico, dove un diavolo era sconvolto per la totale assenza di paura di un’umana. Era ormai passata l’alba e Linda gli aveva raccontato della reazione della detective, ora doveva esser brava a contenere quella di Lucifer, quest’ultimo si aspettava una reazione di terrore e ribrezzo nei suoi riguardi e invece vi era solo rabbia per non essersi mostrato prima. “Linda ma tutto questo è reale? Perché non ha paura di me? Dovrebbe disperarsi solo per aver trascorso così tanto tempo insieme al Diavolo.” Esasperato Lucifer non sapeva veramente come comportarsi “ Il genere umano è veramente uno delle creazioni del Padre Eterno più complesse!” Linda lo lasciò pensare per un po’ e alla fine andò a riposare anche lei, a quanto pare la notte insonne si stava iniziando a far sentire. Rimasto solo Lucifer cedette anche lui alla stanchezza dei giorni scorsi, si addormentò di sasso sul divano.
   
 
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