Anime & Manga > Lady Oscar
Ricorda la storia  |      
Autore: Myriru    17/01/2019    4 recensioni
Da: "Insieme per sempre"
Il primo incontro tra André e Enora.
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, André Grandier
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler!
- Questa storia fa parte della serie 'Insieme per sempre'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Era la terza sera di fila che lo vedeva. Era sempre da solo, seduto in un angolo a bere e bere litri di birra scadente. Non doveva avere più di 20 anni, eppure beveva come una spugna! Fortunatamente locale era quasi vuoto, la sua amica stava intrattenendo uno dei loro clienti e molto probabilmente l'avrebbe rivista  domani mattina. Arrossì al pensiero, piena anche di vergogna. Odiava così tanto questo lavoro: fare la cameriera non era male in fin dei conti, era il dover soddisfare i bisogni degli ubriaconi che si fermavano fino a tardi a spaventarla ogni volta. Rabbrividì, ripensando a monsieur Rabal e cosa era successo qualche sera prima. Deglutì a vuoto, poggiando una mano sul petto cercando di calmarsi. Quel ragazzo alzò la mano, facendole segno di venire e lei svelta ubbidì, sorridendogli.

«Portami un'altra birra»

Finalmente poteva vederlo più da vicino! Era così carino! I capelli neri gli incorniciavano il volto, i suoi due grandi occhi verdi erano tristi e malinconici, le labbra carnose. Annuì rapidamente, portandogli quello che le aveva chiesto. 

«Grazie...»

«Di nulla monsieur...»

«Vuoi farmi compagnia? »

Lui spostò la sedia poco distante senza darle il tempo di rispondere e lei si sedette silenziosa, lanciando un rapido sguardo al proprietario del locale che sorrideva soddisfatto. 

«Mi chiamo André Grandier... tu?»

«Enora Leullier, monsieur Grandier »

André sorrise, abbassando lo sguardo poi nel boccale di birra. Enora arrossì di nuovo, stroppicciò un po' la gonna nervosa tra le dita.

«Quanti anni hai? Sembri molto giovane»

«Ho 18 anni monsieur Grandier»

«Chiamami André, non ti preoccupare»

Sorrisero entrambi. Era brillo, lo notava dal tono della voce e dalle leggere risate che faceva. 

«Mi piace questo posto, è tranquillo...»

«Lo dirò al proprietario, grazie»

«Non viene molta gente eh?»

«Solo qualche volta, diciamo che questo periodo è un po' morto. Sei fortunato, quando c'è il pieno è davvero difficile trovare posto e bere. È un locale piccolo...»

«Però a me piace, proprio perché è piccolo. Sono abituato a grandi palazzi e grandi regge, è bello nascondersi in questi posti ogni tanto»

Aggrottò le sopracciglia, palazzi e regge?

«Non capisco scusami»

«Sono uno stalliere, lavoro per una famiglia di nobili che mu hanno salvato dalla strada... grazie l'intercessione di mia nonna... »

«Dev'essere bello abitare lì!»

«Sì, non è male ma... non voglio tornarci, almeno non stasera»

André si soffermò a guardarla negli occhi, fu felice di vederla arrossire. Era davvero bella, con i suoi capelli rossi e gli occhi chiari, il volto pieno di lentiggini. Era più bella di tutte le madmoiselles di tutta Versailles, bella forse quanto la sua Oscar. Lei si morse le labbra, abbassando il capo. Sorrise, abbassò lo sguardo sulla piccola scollatura sul petto, coperta dalla piccola mano pallida di lei. 

«Se vuoi puoi restare questa sera, ci sono delle camere libere»

Sussurrò lei, azzardando un timido sorriso tornando a guardarlo negli occhi.

«Non ho la forza di mettermi a cavallo al momento»

Enora sorrise, si alzò lentamente dalla sedia seguita a ruota da lui, barcollante. André poggiò la mano sulla sua spalla, quasi a volersi reggere. Lei si girò a guardarlo, facendogli cenno di salire le scale. Camminarono silenziosamente lungo il corridoio buio, illuminato solo da poche candele sulle pareti. Enora si fermò davanti ad una porta e l'aprì, lasciandolo entrare. André le prese gentilmente il polso, invitandola ad entrare. Soffermò lo sguardo sulla sua mano, sorpresa dalla sua richiesta. Non le era sembrato per nulla interessato a lei o alle sue amiche, più prosperose e disponibili. Alzò lo sguardo quasi intimorita e si avvicinò a lui, entrando nella stanza.

Lui lasciò subito la presa, chiudendo la porta. Lei sussultò quando sentì lo scatto della serratura. André le prese di nuovo la mano, baciandole il dorso.

«Sei stata molto dolce con me, non mi conosci neanche»

«André...»

Lui si avvicinò di più a lei, poggiando un bacio sul collo scoperto. Puzzava di alcool e di birra scadente, ma non quanto gli altri... lui era diverso!

«Non farò nulla che tu non voglia» 

Le sussurrò all'orecchio, intrecciando le dita con le sue. Enora annuì, lasciandosi sfuggire un lamento; lei poggiò la mano sul suo petto, gli sbottonò la camicia, André iniziò a slacciarle il vestito sulla schiena. Enora nascose il capo nell'incavo del collo du lui, lasciando che lui la spogliasse. Era tutto diverso, completamente diverso. Lui era così dolce con lei, non le strappava i vestiti da dosso, non le alzava direttamente le gonne, non le faceva male con i suoi baci. Fece scivolare il vestito a terra, lasciandola con la sottoveste e le calze di lana. André prese il suo volto tra le mani e s'avvicinò a lei, sfiorando le labbra di lei con le sue. Enora chiuse gli occhi, lui la baciò. Gli tolse la camicia e lui la gettò via, risero tra un bacio e un altro. La prese in braccio, le gambe di lei gli circondavano la vita e l'adagiò sul letto. Enora sorrise, cercò di liberarsi dal suo abbraccio per ribaltare  le posizioni ma lui la fermò.

«Lascia fare a me, rilassati...»

Enora fu sorpresa dalle sue parole, André le sorrise e la baciò, chinandosi poi ad alzarle la sottoveste e le calze, lasciandola completamente nuda. Enora arrossì violentemente, nascose il volto tra i capelli rossi, lui poggiò la mano sul ventre magro. 

«Non nasconderti... sei bellissima»

Iniziò a baciarle il collo, scendendo sul petto e indugiò sui seni piccoli, scese ancora fino alle gambe. 

«A-A...»

Enora immerse la mano nei suoi capelli  neri, trattenendo i gemiti. André le accarezzava le gambe, slacciando poi rapidamente i pantaloni. Tornò su di lei, cercò di non schiacciarla con il suo peso e lentamente, dopo un suo ultimo consenso, entrò in lei. Enora sussultò, senza staccare gli occhi dai suoi e si aggrappò alla sua schiena.

«Enora...»

 

///@///

 

«André? Dove sei stato? Tua nonna ti sta cercando ed è furiosa!»

Oscar si avvicinò a lui divertita,  sollevata anche alla vista dell'amico. André trattenne una risata, immaginandosi la sua adorata nonnina arrabbiata che lo cercava per tutto il palazzo. Passò una mano sul volto e tra i capelli, senza trattenere un sorriso.

«Perdonami, ho svolto una commissione per tuo padre ed era così tardi che ho preferito rimanere a Parigi. Mu sono svegliato con un mal di testa tremendo, non sarò di grande compagnia!»

Oscar corrugò la fronte, lo squadrò rapidamente da capo a piede.

«Dove sei stato?»

«Da un'amic...o»

André sorrise, ripensando al viso angelico della ragazza salutarlo prima di lasciare la stanza.

 

 

 

Angolo autrice:

 

Secondo libro della serie "Insieme per sempre". Grazie per essere arrivati fino alla fine! ♡

   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Lady Oscar / Vai alla pagina dell'autore: Myriru