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Autore: MooseLostHisShoe    17/01/2019    2 recensioni
Piccole one-shot senza pretese. Semplicemente, amo questa coppia e amo -da morire, non immaginate quanto- questa AU.
Ogni one-shot ha una trama diversa, alcune Destiel, altre no, alcune Sabriel e tanto altro(?¿?¿?)
[AGGIORNAMENTI CASUALI]
[IL RATING POTREBBE VARIARE]
Genere: Commedia, Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: AU, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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RatingGiallo
CoppiaDean/Castiel
PersonaggiDean WinchesterCastielJack Kline (menzionato);
Parole1297;

  * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *  

Castiel tese la bacchetta, mettendosi in posizione e chiudendo gli occhi.
Respirò a fondo.
Gli venne in mente quando prese in braccio il suo gatto per la prima volta, quando era ancora un piccolo batuffolo di pelo nero e scompigliato con un paio di occhioni azzurri curiosi e allegri.
Il gattino era un regalo dei suoi fratelli, Balthazar e Michael, che avevano già finito la scuola, per la sua ammissione ad Hogwarts. Infatti, aveva ancora l'animale con sé.
Quando un minuscolo fascio di luce argentea cominciò a spuntare fuori dalla bacchetta magica, Castiel sorrise spontaneamente.

"Expecto Patronum!"

Il problema fu che il suo sorriso si spense subito dopo, così come il fascio di luce. Abbassò la bacchetta, lamentandosi internamente e maledicendosi.
Concentrazione, ecco cosa gli serviva in quel momento.
Era nell'aula di difesa contro le arti oscure da oree ancora non era riuscito a combinare nulla di buono. L'incanto patronus(1) era più difficile di quanto pensasse.
Il professore aveva spiegato che, per evocare il proprio patronus, bisognava pensare ad un ricordo felice. 
Eppure lui ne aveva a bizzeffe di ricordi felici. 
Giusto?
Come dimenticare quando aveva visto Hogwarts per la prima volta, quando era riuscito a fare il suo primo incantesimo -ovvero wingardium leviosa(2)- oppure quando aveva completato la sua prima pozione?
Stava seriamente iniziando ad andare in paranoia. 
Tre piccolissimi colpi sulla porta di legno lo fecero tornare con i piedi per terra.

"Heilà?"

Un sorriso a trentadue denti si fece strada sulle labbra di Castiel e si voltò, trovandosi Dean, il suo Dean, davanti.

"Ciao, Dean"

Il Grifondoro sorrise a sua volta, andando prima di tutto a posare la borsa su uno dei tanti banchi presenti nell'aula, per poi avvicinarsi a Castiel e stampargli un bacio del tutto innocente sulle labbra.

"Hey, dolcezza. Stai ancora studiando?"

Castiel annuì la domanda del ragazzo, tirando un lieve sospiro, evidentemente esausto.

"Con cosa ti stai torturando, stavolta?"
"L'incanto patronus"

Dean incaricò un sopracciglio, avvolgendo le braccia attorno ai fianchi di Castiel e fregandosene altamente degli studenti che passavano davanti all'aula, osservando la coppia.

"Non riesci ad evocarlo?"
"No..."
"Come mai?"
"Non ne ho idea, credo di non avere ricordi, non lo so, abbastanza... felici?"
"Devo ritenermi offeso?"

Il Tassorosso alzò gli occhi al cielo.
Il Grifondoro gli sorrise, posando un bacio sulla guancia di Castiel, che si ritrovò a sorridere come l'ebete che diventava quando Dean faceva un gesto dolce per lui. Si scioglieva. Letteralmente.

"A cos'hai pensato fin'ora?"
"La mia prima volta ad Hogwarts, la mia prima pozione, il mio primo incantesimo, quando abbiamo sparato nelle orecchie di Balthazar My Heart Will Go On a tutto volume..."

Entrambi si fecero sfuggire una risata al ricordo, quando Dean aggiunse "Mentre dormiva"
"Dovremmo ringraziare Gabe per questo"

Il biondo posò il mento sulla spalla del suo ragazzo, strofinando appena la punta del naso nell'incavo del collo di Castiel, facendo rabbrividire quest'ultimo.

"Senti, io lo so evocare... Posso aiutarti?" 
"Scommetto che vuoi essere pagato, ho indovinato?"
"Beh, di certo non con dei soldi. Facciamo così, ogni volta che sbagli mi fai un... -Castiel iniziò a tirargli l'orecchio con decisamente poca delicatezza, sollevando l'angolo delle labbra- una crostata, una costata!"
"Una crostata è perfetta, dolcezza"

Gli lasciò l'orecchio, diventato tutto rosso, e si permise una piccola risata, guadagnandosi un'occhiataccia da parte di Dean.

"Stronzo"
"Ti amo anch'io" 
"Allora, accetti?" 
"Assolutamente sì"

Si staccarono entrambi dall'abbraccio e Dean si avvicinò nuovamente alla sua borsa, estraendone la bacchetta.

"Comunque, stavo scherzando"
"Riguardo la crostata?"
"Anche, idiota"

Castiel scosse il capo e alzò gli occhi al cielo per l'ennesima volta, osservando il fidanzato avvicinarsi. 

"Allora, Cas. Ti serve un ricordo felice. Spremi le meningi, su"
"La fai facile..."
"Hey, più il ricordo è felice, più l'incantesimo è potente. Tieni a mente che non deve essere per forza un ricordo: puoi anche immaginartelo, l'importante è che sia facile da tenere a mente, in modo che te ne ricordi automaticamente quando invocherai il patronus"

Mentre Dean gli spiegava nel dettaglio l'incantesimo, Castiel si era incantato a guardare il Grifondoro davanti a sé, che camminava lentamente avanti e indietro, agitando anche la bacchetta, ogni tanto. 
Si lasciò sfuggire un sorriso.

"Allora, hai capito?"
"Saresti un ottimo insegnante, Dean"
"Hai ascoltato almeno una parola di quello che ho detto o eri troppo occupato a fissarmi il culo?"
"Quella è una cosa che fai tu mentre io parlo. E poi non ti stavo guardando il culo."

Dean alzò le spalle, mentre un sorrisetto strafottente si faceva strada sul suo viso. Castiel aveva ragione, non poteva mica dire il contrario.
Il Grifondoro abbracciò da dietro Castiel e guidò la sua bacchetta magica verso l'alto, facendogli tendere il braccio in orizzontale, mentre l'altra mano era posata sul fianco magro di Castiel e man mano scendeva.

"Dean..."
"Sì?"
"Non ho bisogno di una mano nei pantaloni per concentrarmi"
"D'accordo, d'accordo"

Quest'ultimo lanciò un'occhiataccia a Dean, iniziando però a pensare ad un possibile ricordo, nonostante avesse pensato a metà della sua vita per ore intere. Non aveva mai provato della felicità vera e propria, non importava a quali ricordi si aggrappasse, l'incantesimo non funzionava. 
Così, decise di seguire il consiglio di Dean: immaginarsi un possibile ricordo, qualcosa che avrebbe voluto fare, che l'avrebbe reso il ragazzo più felice sul pianeta terra. Qualcosa legato ad una persona per lui preziosa. 
E fu in quel momento che gli venne in mente.
Un mucchio di immagini, inizialmente confuse, gli invasero la mente e, la maggior parte, conteneva l'immagine di se stesso e Dean, entrambi molto più alti e sicuramente più vecchi, in una casa tutta loro, in un paesino piccolo e tranquillo, probabilmente in Inghilterra. 
Entrambi avevano una fede al dito.
Vide Dean indaffarato in cucina, mentre un bambino, probabilmente di quattro o cinque anni, corse verso di lui e si aggrappò alla maglietta degli AC/DC. Castiel ci pensò un secondo: Dean non aveva quella maglietta. 
Il bambino era biondo e aveva due enormi occhi azzurri, con un sorriso così luminoso da far invidia al sole stesso. Castiel pensò che fosse davvero, davvero adorabile. 
Dean aveva chiamato il bambino 'Jack'. 
Di colpo, Castiel aprì gli occhi -non si era nemmeno accorto di averli tenuti chiusi- e alzò la bacchetta, pronunciando subito:

"Expecto Patronum!"

Quello che successe colpì entrambi, in particolar modo Dean, che rimase letteralmente a bocca aperta. 
Dalla bacchetta uscì un fascio di luce argentata, come quella precedente, ma stavolta prese la forma di una tigre. Una tigre decisamente grande. 
L'animale rimase giusto qualche secondo, poi svanì nel nulla improvvisamente, così come si era manifestato.

"Cas..."
"Cosa? Che c'è? Ho sbagliato qualcosa?"

Dean scosse la testa e strinse il corpo del ragazzo al suo, mentre l'espressione scioccata lasciava il suo viso per fare spazio ad una decisamente più felice.

"Il tuo patronus è uguale al mio, lo sai?(3)"

  * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *  

Quell'anno, per il suo compleanno, Dean ricevette una maglietta degli AC/DC da Castiel.

Note
(1) Incanto PatronusIncantesimo che che invoca un patronoun'energia positiva che catalizza dei ricordi felici del mago che lo utilizzaPer evocare il patronobisogna concentrasi sulla sensazione di felicità che trasmette il ricordo ocome nel caso di Castielsu una scena immaginataanche improbabileL'importante è la sensazione di felicità che trasmette.
(2) Wingardium LeviosaIncantesimo che permette agli oggetti di levitare.
(3) "Il tuo patronus è uguale al miolo sai?": La forma di un patronusvaria da mago a mago e cambia in base ai sentimentiQuello di una persona profondamente innamorata può essere molto simile a quello della persona amata (esQuello di Severus Piton era uguale a quello di Lily Potter e quello di Lily era uguale a quello di suo marito James Potter
È la dimostrazione dell'amore sincero di qualcuno.

 
   
 
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