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Autore: Lilla204    18/01/2019    0 recensioni
Il lungo contatto con gli umani lo aveva reso quasi simile a loro, comprensivo e clemente. Ma il diavolo in persona poteva vivere queste emozioni? Emozioni che nei decenni passati sulla terra non aveva mai provato e che adesso per la donna che era stata volutamente messa sulla sua strada iniziava a percepire e che l'avevano reso vulnerabile davanti a lei, mostrandosi nella sua forma più demoniaca. A sconvolgerlo ancor di più era stata però la reazione di Chloe a tutto questo, una reazione inaspettata.
Genere: Erotico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Chloe Decker, Lucifer Morningstar
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Passarono i giorni e la presenza di Lucifer iniziò a diminuire sempre più in centrale al fianco della detective per i nuovi casi, ecco perché Dan iniziò ad affiancarla per non farle pesare la solitudine. Il Lux sempre locale attivo e spumeggiante era stato chiuso per ferie necessarie o almeno così diceva il cartello megalomane appeso al di fuori della porta d’ingresso. Chloe si era recata dopo alcuni giorni proprio davanti al locale ed rimasta spiazzata, non una sola chiamata o messaggio per avvisarla di questo suo allontanamento, erano PARTNER dopotutto! I giorni divennero settimane e la rabbia di Chloe iniziò ad affievolirsi, ormai aveva perso ogni speranza con quell’idiota, ad ogni sentimento umano che Lucifer percepiva o provava scappava come un agnellino, non era in grado di affrontarlo da persona adulta , e di anni ne aveva anche parecchi, ma l’effetto che quella donna aveva su di lui non era stato affatto programmato.  La quotidianità che Chloe era riuscita a creare dopo quell’evento l’aiutò a instaurare un rapporto ancora più forte con Maze e Linda, molte erano le serate in cui si vedevano anche solo per una chiacchierata o bere qualche potente shottino da far dimenticare ogni pensiero negativo o demoniaco. Chloe davanti alle amiche era capace di mostrarsi attiva e lontana anni luce dai pensieri e gli eventi che riguardavano Lucifer ma una volta tornata a casa non sempre era facile tener fuori i pensieri.
Una notte nel suo letto si girava e rigirava, ma non riusciva davvero a prender sonno, così decise di alzarsi per prendere un po’ di latte fresco dal frigo, berne una tazza e rilassarsi sul divano, era il suo toccasana quando la voce della coscienza le martellava insistentemente,  ed effettivamente si appisolò dopo qualche minuto. Chloe iniziò a risvegliarsi dopo un paio d’ore, l’orologio sopra il camino indicava le 5:45, era riuscita ad accumulare qualche ora di sonno in più rispetto al solito, qualche altro minuto sotto le coperte e si sarebbe dovuta alzare per recare a lavoro, la giornata sarebbe ricominciata da capo, sempre senza quel demente ipocrita e  vigliacco. Ma nel mentre si dirigeva in bagno per farsi una doccia si accorse di una strana ombra proveniente dalla sua camera, Trixie dormiva nella stanza accanto dove l’aveva vista di sott’occhio pochi minuti prima e Maze era rimasta a dormire nell’appartamento di Linda, le aveva detto infatti che dovevano aggiornarsi su tante cose, essendo state lontane per diverse settimane. Tornò quindi all’ombra perché si muoveva avanti e indietro? Sembrava che qualcuno stesse camminando davanti il suo letto, ma chi?
Entrata nella stanza della propria camera da letto fu come se le due figure presenti si trovassero entrambi su un altro pianeta, come se il resto del mondo al di fuori di quei pochi metri quadrati fosse lontano milioni di chilometri. Chloe temeva che Lucifer potesse accorgersi che il petto le stava per scoppiare tanto era emozionata – arrabbiata – incazzata ma soprattutto felice di vederlo. Dall’altro lato il diavolo in persona era rimasto pietrificato, preparatosi più volte il discorsetto di scuse e convincimento per la detective era rimasto senza parole, incapace di emettere anche una sola vocale. Preso però da un coraggio imminente che doveva sfruttare al massimo iniziò “Buongiorno Detective” Lucifer fece ovviamente anche  il gentiluomo anticipando una reazione poco carina che ovviamente si aspettava di ricevere da Chloe, ma la solita espressione che ebbe fece pensare alla detective che era sempre il solito Lucifer capace di ripresentarsi senza problemi dopo settimane di assenza. Qualcosa però la fece sussultare perché pian piano l’uomo, non sapeva neanche più come o chi considerarlo, iniziò ad avvicinarsi, con lentezza quasi estrema che sembrava una scena rallentata dai migliori registi di film struggenti. Ecco ora erano veramente una di fronte all’altro, ad una spanna di distanza, Chloe era fissa sui suoi occhi che le sembravano quasi di colore differenti dal solito nero, come se vi vibrassero fiamme. “Chloe.. mutismo selettivo?”  ella si rese conto di non esser riuscita effettivamente a dire ancora una parola. “ No.. cos? Ma ch? Nono! Ci sono, stra-connessa!.” quello strano imbarazzo non se lo aspettava, la balbuzie ovviamente aveva peggiorato il suo stato di donna forte e sicura di sé, era fragilissima davanti al Diavolo, e come poteva essere il contrario!? Assurdo. “Ti faccio così tanta paura?” Chloe alzò lo sguardo e lo mantenne fisso davanti a sé, si parla di paura allora, non di altro ovviamente, era insensato pensare ovviamente ad altro, stupida mente umana, fantastica sempre più del dovuto. “Pensi che sia dovuto a questo tutto ciò? Perché pensi che io abbia paura di te? Ti sei allontanato per questo? È da settimane che non ti vedo, eri convinto che io tremassi per il troppo  terrore davanti a te??! Stai scherzando spero.” Parlare inspiegabilmente più veloce della luce senza neanche riuscire a prendere fiato, ecco  cosa le determinava averlo così vicino. “Il mio lavoro e i vari mesi passati accanto a te Lucifer mi hanno reso più forte di quanto io stessa credessi.”. Lucifer la guardò leggermente stupito, la vera reazione l’aveva avuta con Linda quando gli aveva rivelato il vero motivo della rabbia della detective, incazzata perché si era sentita esclusa dalla reale identità del suo partner, Lucifer non aveva ritenuto necessario dirle davvero tutta la verità,  ma in realtà a nessuno era stata negata, lui aveva detto a quasi tutta LA di essere il diavolo, non era certo colpa sua se gli umani pensavano solo in figure retoriche quando parlava. Evitò di dire questo alla detective, conoscendola si sarebbe infuriata e viste le sue intenzioni di quella mattina avrebbe ovviamente destabilizzato l’equilibrio che voleva ricreare.
“Perché sei qui?” Chloe stava insistendo volutamente, doveva smuoverlo perché le sembrava che fosse caduto in uno stato di catalessi, così vicini ma in realtà così lontani. Lucifer allora iniziò, ma preferì farlo  sedendosi sul bordo del letto e avvolgendosi il capo tra le mani, era diventato un folle, se suo Padre l’avesse visto in quello stato (cosa che in realtà stava già facendo) gli avrebbe fatto il suo solito sguardo da tuttologo -Hai visto? Tutti sono capaci di amare, anche il diavolo in persona. Non capiva perché quella donna le avesse fatto quell’effetto, quasi disarmante, si sentiva talmente fragile da sciogliersi davanti ad una detective incazzata ma che gli piaceva, tanto, in alcuni momenti troppo. “Ho bisogno che ti sieda, la storia è alquanto lunga e non riuscirei a reggere quello sguardo assassino per troppo tempo” le fece segno di accomodarsi accanto a lui e lei lo fece senza opporsi, forse una delle poche volte in cui era riuscito a domarla. La storia iniziò e man mano che Lucifer raccontava lei lo tempestava di domande alle quali spesso si era posta un interrogativo e che solo ora prendevano un’identità,  le vicende di Amenadiel  e di come fosse intenzionato inizialmente a riportarlo all’inferno ma alla fine di come anche lui si era convinto che la Terra, l’esperimento meglio riuscito del Padre, fosse in realtà un bel luogo dove trascorrere qualche annetto e via dicendo con i casi risolti e il metodo Lucifer sullo scoprire i desideri più reconditi degli accusati. Le parlò anche di Pierce, del suo vero essere, di come si era fatto da parte per la parola datagli da Marcus, ovvero che si sarebbe preso cura di lei, ma in particolar modo si fece da parte per la felicità di Chloe, tutto ovviamente era stato vano perchè Pierce si era dimostrato un bastardo egoista. E dopo circa 2h Lucifer aveva la bocca talmente asciutta che si avviò in cucina per bere un bicchiere d’acqua e nel mentre si avvicinava alla bocca il succo d’arancia trovato tra le mille cose del frigo di una madre single, Trixie gli si avvinghiò alla sua gamba come fa un uccello predatore con il suo succulento bottino, “Ehi Lucy cosa ci fai qui a quest’ora? Hai dormito con la mia mamma? L’ho vista molto giù infatti in questo periodo” quasi si stava per macchiare il prezioso completo messo per l’occasione vista la domanda a brucia pelo di quell’animaletto, ancora stretta come un’anguilla lo sgridò per non essersi fatto vivo in queste settimane, gli era mancato, a Lucifer bastò svincolarla con una mano “ No cara scimmiona, o scimmietta come ti chiamano i tuoi genitori?  io e la mamma stiamo semplicemente parlando, sono arrivato pochi minuti fa, sono stato in vacanza, anche le menti geniali come me ne hanno bisogno. Ma tu non dovresti essere sul bus per scuola?” Trixie infatti aveva già lo zaino in spalla e salutando nuovamente Lucifer con il solito affetto da koala uscì di casa, solo dopo avergli stampato un bacio sulla guancia. “Bimbetta dispettosa” senza rendersene conto iniziò a ridacchiare, ripensando al discorso appena fatto, gli parve di aver parlato quasi come fosse il compagno della madre “ oh Dio, sto diventando pazzo seriamente”. Alzando lo sguardo in direzione della camera da letto dove aveva lasciato Chloe notò che era poggiata sullo stipite della porta, dove forse si era goduta anche la scena, aveva un’espressione quasi innocente e gli parve di vedere una minuscola o microscopica lacrima scivolare sulla guancia, gli ci vollero pochi passi per avvicinarla, nuovamente vicini come prima Lucifer la baciò con quella sua delicatezza che aveva contraddistinto i baci per Chloe, mai violenti o peccaminosi, ma dolci e leggeri quasi come una piuma. Le sue mani le avvolsero i fianchi rotondi e sentì il corpo di lei adeso al suo come mai prima di allora, le barriere poste in diverse occasioni erano ormai state abbattute, Chloe cinse il suo collo con le braccia arrivando ad arruffare i capelli del Diavolo e contribuendo a rendere il bacio più insistente e desideroso, ne aveva bisogno, avevo atteso e ripensato a ciò che voleva realmente e in quel preciso istante la sua mente era inondata solo da quelle labbra da baciare e fare sue. Lucifer di rimando partecipò ben volentieri e quasi sorpreso di come un corpicino minuto come quello della donna che aveva di  fronte potesse avere tanta forza vogliosa, la prese in braccio poggiando i palmi delle mani sui glutei sodi di lei e la stese sul letto della stanza che sarebbe stato il loro rifugio sicuro per qualche oretta almeno, i due dovevano conoscersi in maniera approfondita. La lingua di lei inizio a ricamare le sue labbra demoniache rendendola la cosa più eccitante che Lucifer si fosse fatto fare da una donna, partì dalla rima superiore sino a quella finale del lato opposto “Io così soffro però.” Lucifer si sentiva quasi in astinenza da quelle labbra che aveva lasciato solo da pochi secondi, quindi si insinuò pretenziosamente il quella bocca che anelava come non mai, le loro lingue sembravano come in un vortice di passione e di mille altre cose che Lucifer però non comprese subito. Non era facile starle dietro perché Chloe anticipava ogni suo movimento, lo desiderava ardentemente e questo non fece altro che eccitarlo ancora di più, mentre lui la mangiava di baci sul collo così da stordirla un po’intanto con la maestria che lo contraddistingueva la svestì in men che non si dica, poi ovviamente toccò a lui, Chloe pose quasi attenzione e cura nel rimuovere il suo completo ma fu lui stesso a stracciarlo e gettarlo a terra, si dedicarono a loro per un tempo sufficientemente lungo da perdere quasi i sensi e appisolarsi insieme, sudati e avvinghiati.
   
 
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