Pacific
"Pronto?"
"Tanti
auguri a te, tanti auguri a te..."
"Oddio, Brad."
"Tanti
auguri a Rob, tanti auguri a te! Buon compleanno,
vecchiaccio!"
"Grazie. Ma non urlare."
"Che
palle! Allora, sei in casa? Sto passando a trovarti."
"Veramente
sto uscendo adesso."
"Ah si? Dove vai?"
"Al
mare."
"Vai al mare senza invitarmi?"
"..."
"Sto
per arrivare, ti faccio compagnia."
"Brad, c'è un
freddo spaventoso in spiaggia."
"E quindi? Tu ci vai lo
stesso, quindi anch'io. E poi ti voglio festeggiare come si deve."
"E
va bene, fai come vuoi."
"Oh, finalmente, cazzo!
Arrivo!"
"Ah, Brad... grazie."
il sole
già era basso, si protendeva verso la linea dell'orizzonte e
tingeva il cielo di infiniti schizzi di colore. Tuttavia la sua luce
pallida non riusciva a dissipare il torbido del mare, che ribolliva
di nero e blu scuro, mentre le onde frustavano la sabbia. Lo
strepitio dell'acqua e l'ululare del vento confondeva i rumori poco
distanti della città.
Rob, stretto nel suo giubbotto nero e
con le mani affondate nelle tasche, osservava con ammirazione quello
spettacolo; i suoi occhi sereni erano in contrasto con il mare in
tempesta.
Brad invece si stringeva le braccia intorno al corpo e
spostava il peso da un piede all'altro. "Cazzo, avevi ragione:
c'è freddo."
"Ti avevo avvertito."
"Come
mai sei voluto venire al mare?" Brad prese a esaminare i
lineamenti di Rob, incorniciati da quei capelli rossicci che
adorava.
"Perché è bello venirci
d'inverno."
"Quanto sei romantico" lo prese in giro
il chitarrista, facendolo arrossire leggermente. Poi gli si accostò
e posò la testa sulla sua spalla. "Riscaldami, mi si
stanno ibernando pure gli organi interni."
Senza distogliere
lo sguardo dalle onde scure, Rob gli circondò le spalle con un
braccio e lo attirò più vicino a sé.
"E
se facessi una follia?" se ne uscì il chitarrista con un
sorrisetto beffardo.
"Ho paura delle tue idee" ammise il
festeggiato con un sospiro.
"Mi voglio tuffare in acqua!"
Il
batterista aggrottò le sopracciglia e, senza rendersene conto,
rafforzò la stretta attorno alle spalle di Brad. "Non lo
farai davvero. Me lo auguro, perché a gennaio il Pacifico non
è per niente sicuro, l'acqua è gelida, le correnti sono
forti, e poi..."
Brad scoppiò a ridere e gli tirò
piano una ciocca di capelli. "Si Rob, ho capito, stavo
scherzando! È che sei adorabile quando ti preoccupi ed entri
nel pallone!"
Il batterista mise su una smorfia di
disappunto, che poi lasciò il posto a un sorriso appena
accennato. "Ti detesto" borbottò.
"Io no."
Brad sollevò la testa dalla sua spalla per poterlo guardare
negli occhi. Adorava ogni dettaglio di Rob, che era così
diverso da lui, che aveva un viso tanto dolce ma un cuore da
combattente.
"Sai perché non mi potrei mai buttare in
acqua?"
"Sentiamo."
"Perché se
annegassi non potrei più stare con te." Brad l'aveva
pronunciato con un sorrisetto sghembo sulle labbra, quel sorriso
dolce e spontaneo che dedicava solo a Rob nei momenti speciali.
E
il batterista si impossessò di quelle labbra, delicato come
suo solito e con un sottile velo di timidezza.
Brad gli gettò
le braccia al collo, ma non approfondì il bacio finché
non fu Rob a schiudere le labbra. Il chitarrista lo sapeva: a Rob non
piaceva affrettare i tempi, si godeva ogni attimo e ne coglieva
l'essenza.
Era bello stare cosi, l'uno contro l'altro, a sfidare
il vento e l'abbagliante luce del tramonto. Era semplice. Come si
sentiva Brad quando incrociava lo sguardo limpido e sereno del
batterista.
I due si separarono e restarono cosi, a pochi
centimetri di distanza, occhi dentro occhi, i respiri che si
mescolavano.
"Buon compleanno."
"È un
buon compleanno, te lo posso assicurare" mormorò il
batterista.
"Oh, Rob." Brad strinse il suo amato in un
abbraccio e posò il mento sulla spalla coperta dal giubbotto,
inspirando il profumo dei suoi capelli. Odoravano di vento, di mare e
di Rob.
Avrebbe voluto dirgli che lo amava, che gli bastava solo
averlo vicino per sentirsi nel momento giusto e al posto giusto, ma
non era affatto un tipo romantico e, quando si trattava di
sentimenti, non riusciva mai a esprimersi.
Ma Rob capiva e
ricambiava, si limitava a cullarlo tra le braccia e godere della sua
vicinanza.
Avrebbe voluto vivere cosi ogni suo singolo compleanno.
♥ ♥ ♥
AUGURI ROB!!!!! *-*
Lettori miei... chi mi conosce sa che tempo fa ho scritto e pubblicato un'altra storia in questa sezione, ma non volevo rimanesse l'unica della mia carriera (?) da scrittrice, dovevo solo l'ispirazione giusta per tornare a dedicarmi ai Linkin Park ^^
L'ispirazione mi è venuta grazie a due fattori: il compleanno del nostro adorato batterista, e la ship BradxRob, che ho imparato ad amare negli ultimi mesi. Mi piaceva troppo l'idea di scrivere su loro due!!!
Per questo motivo devo ringraziare un caro scrittore, Ethan Stark, che mi tiene compagnia con le sue storie sugli LP e mi ha contagiato l'amore per la BradxRob! Quindi, Ethan, se ho scritto questa storia è tutta colpa tua u.u
Grazie di cuore a coloro che sono giunti fin qui e chi deciderà di lasciare una recensione! :3
Alla prossima e ancora tanti auguri, Rob!!! ♥