Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: ratherbeyou    20/01/2019    1 recensioni
Cosa è cambiato, Alex? Che cosa ci è successo?
E mentre te lo chiedo, ti vedo vacillare e per un attimo riesco a leggere davvero la tua anima.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Eccoci qui uno di fronte all'altra per quello che è in tutto e per tutto uno stupido scherzo del destino. Vorresti essere da tutt'altra parte? Ti guardo negli occhi e la risposta mi sembra essere così chiara: sì, tu vorresti essere ovunque tranne che qui, costretto a guardarmi negli occhi. E se è così per davvero, per la prima volta siamo d'accordo.
Fin'ora non ho fatto altro che evitarlo il tuo sguardo, poi arriva il primo maestro di recitazione di turno - che facciamo finta sia incapace, solo per rendere l'accusa più credibile - e ti dice: "Guardala" riferito a me "E cerca di scavarle dentro."

Lo stai facendo, Alex? Cerchi di capire che cosa provo in questo momento? Non lo so, questo non riesco a comprenderlo. Anche se mi sembra di essere un libro aperto per te, ogni volta. Tu lo sai, lo sai quello che provo per te nonostante tutto, perché sarebbe impossibile non arrivarci!
Hai fatto caso a come mi sia mancato il respiro non appena ti sei avvicinato? Non so nemmeno se questo è grammaticalmente corretto, ma è l'effetto che mi fai ogni singola volta che mi sei vicino.

Non riesco a ragionare lucidamente quando si tratta di te. Vorrei tornare a quando non ero quella di tutti, ma solo la tua "Etry". E invece ora poggi la testa sulle costole sbagliate ogni sera, baci le labbra di un'altra, guardi lei come vorrei che guardassi me. E quindi un po' mi sento sollevata perché ora sei obbligato a guardarmi. Che ti piaccia oppure no.

E ne avevamo bisogno, Alex. Questo lo sai bene anche se forse non ti importa più di tanto. Avevamo bisogno di chiarire un po' di cose e questa è l'opportunità per farlo.
E' vero, ci guardiamo in silenzio ma ci diciamo tutto; tu con il tuo sguardo duro e freddo mi incolpi ancora una volta per quello che pensi abbia fatto (o almeno credo - e un po' spero - tu lo stia facendo) e io, di rimando ti chiedo scusa per uno sbaglio che in realtà non ho mai commesso.

Poi Mario mi suggerisce di non chiudere troppo spesso gli occhi e solo in questo momento mi rendo conto di farlo fin troppe volte.
Ma non riesco a smettere, proprio non lo reggo il tuo sguardo Alex! Mi dice troppe cose insieme e non mi dice niente allo stesso modo.

E quindi non mi trattengo; sussurro un "Non ce la faccio." che solo tu puoi sentire. E che racchiude tutta la frustrazione che provo da un po' di tempo: da quando tu hai deciso di entrare a far parte della mia vita per lasciare un segno indelebile che è rimasto anche dopo che sei andato via prepotentemente e senza il mio consenso.

Eh sì, perché io non ce la faccio a vederti con lei, a non parlarti più come prima, a non scherzare per le cose più stupide.

Cosa è cambiato, Alex? Che cosa ci è successo?
E mentre te lo chiedo, ti vedo vacillare e per un attimo riesco a leggere davvero la tua anima.

Ma tu non fai in tempo a rispondere, perché Mario ci dice che l'esercizio è finito ed immediatamente il tuo sguardo si posa su qualcosa che è alle mie spalle.
Sarai sollevato, Alex. Dopotutto non avresti mai voluto guardarmi negli occhi.

Mario ti dice che puoi tornare al tuo posto e tu senza rivolgermi nemmeno un cenno, vai via e torni da lei.

Va bene così, Alex. Ancora una volta non importa se sono io quella che soffre.

Mentre Mario parla, penso a quanto tempo siamo stati a guardarci, in quella bolla che ero riuscita a creare intorno a noi. Mi è sembrata un'eternità, scoprirò tra un po' che in realtà sono stati solo un minuto e trentotto secondi.
Ma se guardi negli occhi l'amore della tua vita è normale che anche solo un momento ti sembri una vita intera.

Peccato che sia solo io ad amarti, Alex.
E va bene comunque, ma questo te l'ho già detto.

Va bene perché - anche se solo per un minuto e trentotto - oggi sei stato mio.
Ed anche se è durato poco, me lo farò bastare. 








E' successo che tra me e lui c'è questa crepa. Ed è successo che durante un'ora di lezione il nostro maestro di recitazione ci ha imposto di guardarci senza distogliere lo sguardo.
700 parole per descrivere questo momento e ciò che ha significato per me. 
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: ratherbeyou