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Autore: fulmineo    20/01/2019    0 recensioni
[Frankie Drake Mysteries]
Frankie ha l'influenza e qualcuno di speciale è pronto a prendersi cura di lei.
Genere: Comico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una giornata tranquilla nella Toronto degli anni 20 e, alla Drake Private Investigation, Frankie Drake, una delle due proprietarie, era a letto con la febbre ed il mal di gola.

A prendersi cura di lei vi erano la patologa Flo Chakowitz, la poliziotta Mary Shaw, a sorpresa sua madre Nora Amory, che Frankie credeva morta e, ovviamente, la sua partner, la sua amica fin dall'infanzia e confidente Trudy Clarke, che lavorava lì con lei.

"Frankie, hai davvero un aspetto tremendo."

La ragazza dai corti capelli mossi rossi guardò in tralice la madre, che amava girare il coltello nella piaga "Lo so, grazie." Rispose, con un filo di voce, roca, tossendo.

"È arrivato il dottore!" Disse Mary.

L'uomo si avvicinò al letto su cui Frankie era stesa "Signorina Drake..."

"Ho la febbre. E mi fa male la gola... Ho la tosse." Spiegò.

Il medico prese una bustina e da essa estrasse una palettina di legno "Apra la bocca, più che può!"

Frankie volle potergli tirare una capocciata per tale richiesta, visto che le faceva un male cane aprire la bocca, tuttavia si limitò a guardarlo malissimo e obbedì "Dai, Frankie! Apri la bocca." Intimò la madre.

La rossa riservò un'occhiataccia anche a lei "Mmmh... Come pensavo. Ha la gola parecchio arrossata. Le prescrivo due infusi... Mi raccomando, non esca e stia bene al caldo!"

Il medico se ne andò e Trudy si avvicinò al letto "Riposati un po', Frankie. Ci penso io, a te." Sussurrò, rimboccandole le coperte e fissò la ragazza di colore con gratitudine.

Mary se ne andò con la prescrizione medica per andare in farmacia a farle preparare le erbe necessarie.

Nora e Flo guardavano Frankie e la patologa si sedette accanto all'amica sul letto "Allora, malata... Perché non ne approfitti?" Chiese l'altra rossa, facendo cenno col capo verso la cucina.

Frankie si sentì avvampare "Che ti salta in mente?" Chiese, tossendo.

Nora capì, dato che capire al volo le situazioni faceva parte del suo essere truffatrice "Tu e... Trudy? Sei piena di sorprese, Frankie!"

La rossa volle poterle strozzare entrambe, poi tornò Mary "Eccomi! Ho le erbe... Le porto in cucina."

"Ci penso io, a prepararle l'infuso." Offrì Trudy.

"Sentito, Frankie? Ci pensa lei." La canzonò la madre. Frankie fu parecchio tentata di alzarsi, caricare la madre in spalla e portarla fuori dalla sua casa.

"Se vuole pensarci lei..."

Nora alzò subito le mani "No no! L'onore e... Il piacere saranno tutti tuoi!" Sorrise, inarcando maliziosa le sopracciglia mentre fissava la figlia, divenuta paonazza per la voglia di strozzare la madre e, soprattutto, per i pensieri che si stavano facendo largo nella sua mente.

Per la sanità mentale di Frankie, la madre se ne andò poco dopo, lasciando la rossa nelle mani di Trudy.

L'infuso disgustò non poco Frankie, che pensò di dover rigettare anche l'anima "È così orribile?"

"Lo zenzero non le piace." Spiegò Trudy a Mary.

La mora poliziotta si stupì di quanto a fondo Trudy conoscesse Frankie. Anche lei sperava di poterla conoscere tanto bene, prima o poi.

Flo se la rise innanzi all'espressione schifata di Frankie, ma smise quando vide Trudy passarle un dolcetto da lei preparato "Questo guarisce tutti i mali, vero?" Chiese, sedendosi vicina a lei, proprio al suo fianco.

"Certo!" Rispose la rossa, mettendosi seduta un po' a fatica, accoccolandosi contro il lato di Trudy, che arrossì un poco.

"Frankie, tu... Tu sei viziata!" Se ne uscì Flo.

La rossa le regalò uno sguardo di fuoco e la patologa se ne andò, con una scusa, assieme a Mary, che doveva prendere servizio.

"Viziata... Io! Tsk." Tentò, Frankie, tossendo.

"Ti metto la pomata. Sentirai un forte odore di mentolo..."

"Quello ha un buon profumo." Ammise Frankie, tossendo un paio di volte.

Trudy sorrise, si mise in piedi e guardò Frankie togliersi la maglia. O meglio, guardò l'addome tonico e scolpito dell'amica.

"D-Dimmi se... Se ti faccio male o se è fredda..."

Frankie annuì col capo e si godette il massaggio di Trudy, fissandola, ammirando ogni suo movimento, chiudendo gli occhi ad ogni suo tocco.

E, quando la ragazza di colore le passò la pomata sulla schiena e sulle spalle, Frankie posò la sua mano su quella di Trudy.

Volse il capo verso destra ed i suoi occhi verdi incontrarono quelli scuri dell'amica. E tutto accadde.

Frankie si sporse verso Trudy, che non si tirò indietro, anzi, si mosse a sua volta sino a toccare le labbra dell'amica con le proprie.

"Sei buona..."

"Anche tu."

Si sorrisero e si baciarono ancora, con Trudy che si sedette accanto a Frankie per approfondire l'effusione.

Ma scelsero di non andare oltre, visto che Frankie non stava bene, promettendosi però di recuperare il tempo perduto.

  
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