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Autore: Prettybene9816    21/01/2019    0 recensioni
I protagonisti sono diversi, ma è consigliato leggere prima i sequel per capire meglio i protagonisti.
All'interno del libro ci saranno vari protagonisti, altre storie che vi illustrerò mano a mano. Iniziamo con la prima coppia:
Flora non ha scampo, Khalil, il suo stalker dall'età di 14 anni, ha un obiettivo...vuole umiliarla, distruggerla, farle passare l'inferno, vuole che strisci per terra come un animale, vuole denudarla di emozioni, anima e vita.
Lei si sveglia in una stanza buia ed estranea, non sa cosa possa succedergli, e chi o perchè le stanno facendo ciò, ma lei è forte, furba e caparba...sa che quello è il suo inferno, ma meglio regnare all'inferno che servire in cielo.
Seconda coppia:
Jamal è testardo, Swarna è volubile, Jamal è burbero, Swarna è affabile, Jamal è arrogante, Swarna è timida, Jamal non prova più emozioni, Swarna dà il cuore alle persone, Jamal ama il potere, Swarna ama la semplicità, Jamal vuole tutto, Swarna non vuole nulla...cosa hanno in comune?
Jamal ha perso il suo migliore amico Farid, Swarna ha perso sua sorella Bekka...ogni responsabilità sulla bambina appena nata dall'unione di Farid e Bekka ricade su di loro, sono di colpo genitori e non si sopportano a
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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Salve, qui parla Benilka! Mi trovate anche su Wattpad sempre col nominativo di "Prettybene9816", vi suggerisco di leggere la storia lì per evitare un muro di parole senza spaziature, come capita qui. Scrivo principalmente su Wattpad e qui faccio copia e incolla del testo scritto, ma non capisco ancora perchè non distanzia le frasi :( Ad ogni modo, vi aspetto lì Un bacio, vi abbraccio! Buona lettura. Noi siamo all'Inferno, e la sola scelta che abbiamo è tra essere i dannati che vengono tormentati o i diavoli addetti al loro supplizio. -Albert Caraco. FLORA'S POV: Futuro. "Mia cara ragazza, In questo momento mi sono messo a copiare dei bei versi. Non riesco a proseguire con una certa soddisfazione. Ti devo dunque scrivere una riga o due per vedere se questo mi assiste nell'allontanarti dalla mia mente anche per un breve momento. Sulla mia anima non riesco a pensare a nient'altro. È passato il tempo in cui avevo il potere di ammonirti contro la poco promettente mattina della mia vita. Il mio amore mi ha reso egoista. Non posso esistere senza di te. Mi scordo di tutto salvo che di vederti ancora la mia vita sembra fermarsi lì non vedo oltre. Mi hai assorbito. In questo preciso momento ho la sensazione di essermi dissolto – sarei profondamente infelice senza la speranza di vederti presto. Sarei spaventato di dovermi allontanare da te. Mia dolce Fanny, cambierà mai il tuo cuore? Amore mio, cambierà? Non ho limiti ora al mio amore... Il tuo biglietto è arrivato proprio qui. Non posso essere felice lontano da te. È più ricco di una nave di perle. Non mi trattare male neanche per scherzo. Mi sono meravigliato che gli uomini possano morire martiri per la loro Religione – Ho avuto un brivido. Ora non rabbrividisco più. Potrei essere un martire per la mia religione – la mia religione è l'amore – potrei morire per questo. Potrei morire per te. Il mio credo è l'amore e tu sei il mio unico dogma. Mi hai incantato con un potere al quale non posso resistere; eppure potevo resistere fino a quando ti vidi; e perfino dopo averti visto ho tentato spesso "di ragionare contro le ragioni del mio amore". Non posso farlo più – il dolore sarebbe troppo grande. Il mio amore è egoista Non posso respirare senza di te. Tuo per sempre." E' un pezzo forte della raccolta di mamma che mi fa pensare a te, è la lettera d'amore di John Keats a Fanny Brawne, che scandalizzò la società vittoriana nell'Ottocento. La notte scorsa è stata fantastica, non penso ad altro che al tuo calore, le tue urla e come gemevi piena di me. Mi trovi nel mio ufficio, bussa prima di entrare per favore. Buongiorno mia piccola pulce. Porto le lenzuola al petto e rileggo il messaggio sorridendo. La scorsa notte abbiamo fatto l'amore lentamente e non staccandoci gli occhi di dosso neanche per un secondo, lui è stato dolcissimo e non faceva altro che sussurrarmi all'orecchio parole sporche, alternate da qualche parola tenera sul volermi tutta per sè perchè non riuscirebbe a vivere senza...un po' come c'è scritto nella lettera. Mi mordo il labbro e sento il profumo di colonia sulla lettera...sa tutto di lui, di primordialità, di sensualità, di pericolo, di onnipotenza...è così eccitante. Scendo dal letto e vado a farmi una doccia...poi andrò a prendermi del sole sulla sdraio e cucinerò qualcosa...sono stufa di mangiare cose troppo sofisticate, sbavo per un bel panino con panelle o una semplice spaghettata olio, aglio e peperoncino. Spero che a Khalil possa far piacere, contrariarlo è l'ultima cosa che voglio e devo soprattutto raggiungere piano piano l'obiettivo, La mia vendetta. --------------------------------------------------------------------------------------------- Presente Corro per il centro alla ricerca di un telefono. Kemal è appena caduto dal terrazzo e prego ogni santo che siano troppo gravi le conseguenze della sua caduta. "Signorina Vignoli cosa sta succedendo?" chiede una paziente spaventata. "Nulla! Ritorna in laboratorio, vi raggiungo subito!" grido correndo. "Ma signorina.." "Andate!" grido senza girarmi. Arrivo finalmente al piano degli uffici ma trovo il portone principale chiuso... "No,no, no!" grido battendo dei pugni sul vetro. Ok, va tutto bene. Raggiungi la reception. Corro di nuovo per il corridoio e non mi curo della gonna del vestitino rosso a fiori che si alza pericolosamente, mostrando un po' troppo...per sfortuna ho delle brasiliane nuove...volevo fare uno sfregio a Khalil invece l'ho fatto a me stessa. Grazie a dio ho le converse ai piedi e riesco a correre velocemente...ci mancherebbe solo questo. Riscendo le scale e guardo di fronte a me il corridoio che unisce il piano e la reception. Mi tolgo dei capelli in faccia che mi coprono la vista e ricomincio a correre...ti prego fa che Kemal stia bene, ti prego, per favore fa che... "Presa." sibila una voce che stringe improvvisamente la mia vita e mi blocca. Ma che...? Faccio per girarmi e capire chi sia, ma questo mette subito una mano sul mio viso e non mi fa respirare. Mi agito contro di lui, ma sento dietro di me un petto roccioso, sormontabile e la mano è troppo grande per il mio viso piccolo. Mugolo, scuotendo la testa e cercando con ogni mia forza di farmi sentire, ma sento un odore forte di chimico che offusca la mia mente, paralizzando ogni mio movimento. Gli urli soffocano sulla sua mano forte che tiene serratamente il mio viso, mentre i miei occhi si chiudono e perdo ogni tipo cognizione. Aiuto... 7 ORE DOPO... "Oh dio..." mugolo sentendo un trapano al posto della testa. Porto subito una mano sulla testa e gemo di dolore...non ho mai sentito un dolore così acuto in testa. Sbatto piano gli occhi ma non vedo nulla...è tutto buio intorno a me. Apro gli occhi con difficoltà e mi metto seduta con attenzione....la schiena pulsa anche di dolore, per quanto tempo sono svenuta per terra? Cerco di ricordare gli ultimi avvenimenti ma è tutto molto confuso...ricordo io che corro, corro alla ricerca di qualcosa...Kemal! Mi rialzo veloce e mi dirigo verso il filtro di luce che traspare dalla porta socchiusa... dove mi trovo? Barcollo fino alla porta e la spalanco. "Ma che..." mormoro nel vedere un corridoio con il pavimento a scacchi lucidissimo...ci si potrebbe specchiare. Alzo lo sguardo ai lampadari e mi chiedo in che posto mi trovi per trovare lampadari di cristallo in un semplice corridoio... "Ah merda.." borbotto quando la luce mi fa richiudere gli occhi. Li risbatto piano finchè si abituano e avanzo lentamente per il corridoio. "Era ora che ti risvegliassi" dice una voce dall'alto. Balzo in aria e mi guardo attorno...chi cazzo ha parlato?? Non vedo nessuno...non è possibile. "Dove sei?" chiedo, continuando a girare su me stessa. Non c'è nessuno, non sono pazza! "Dove sei! Chi ha parlato!" grido innervosendomi. Perlustro tutto il corridoio e solo adesso mi accorgo in alto a destra una telecamera...no aspetta, ce n'è un'altra a sinistra e un'altra nell'angolo...un'altra ancora sui lampadari. Questo corridoio è pieno di videocamere, merda. Indietreggio terrorizzata e grido furiosa "Chi sei! Dimmelo, subito!" Nessuno fiata. "Non è divertente questo gioco, chi sei!" richiedo pestando i piedi. Sono terrorizzata, ho sempre avuto paura nella mia vita ma mai così tanta. "Ma come signorina Vignoli...non mi ha riconosciuto?" dice la voce, facendomi spalancare gli occhi. Oh no no no...no!! Prendo la rincorsa e scappo via dal corridoio, le porte sono tutte spalancate e il posto è estremante lussuoso, ma le gambe sono più veloci degli occhi e affanno nel trovare il portone principale. Salgo delle scale e inciampando su queste, cado rotolando... Gemo di dolore, ma mi rialzo in fretta e rifaccio le scale, devo scappare adesso da qui, adesso! Anche a costo di buttarmi da un terrazzo e spaccarmi la schiena. Corro con i polmoni che bruciano per lo sforzo e una volta finite le scale, corro per un altro corridoio...vedo una luce solare alla fine del corridoio. I miei passi sono ancora più veloci, quando raggiungo la fine del corridoio e corro nel terrazzo. Il terrazzo è enorme, ma non mi do per vinta e superando la piscina e le sdraio fuori, corro fino al davanzale del terrazzo che è lunghissimo e alto almeno fino alla mia vita. Pochi passi mi tengono lontana dal davanzale, mentre prendo di nuovo la rincorsa, pronta a buttarmi dal balcone a qualsiasi altezza sia. "Si!" grido, correndo vicinissima al davanzale, è stato troppo facile penso, mentre mi affaccio dal davanzale e tutto il mondo mi cade addosso. "No, ti prego no, non è possibile. Non ci credo" mormoro tra me. Guardo la vastità di acqua intorno a me e nessun tipo di isola nei dintorni...c'è solo acqua, tanta acqua, tantissima acqua, siamo in mare aperto... "Benvenuta finalmente all'inferno sporca pulce" dice una voce maschile alle mie spalle. Khalil. Non ho neanche le forze di urlare, correre, buttarmi, ribellarmi a questa follia, che ricado per terra e perdo di nuovo i sensi... Voglio morire. SPAZIO AUTRICE: Benvenute all'inferno bamboline. La storia è già disponibile, dovete solo aggiungerla nella vostra libreria. A molto presto. Love you, xoxo Benilka.
   
 
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